RINGRAZIAMO TUTTI I CROWDFUNDERS per il successo della raccolta a favore del Buscadero Day 2019 e nel farlo diamo spazio a due soggetti: riprendiamo la foto che trovate qui sopra, soddisfatta e un po' sorniona per il risultato del Crowdfunding di Paolo Carù, il patron del Buscadero e titolare di Caru' - Libreria Dischi e riportiamo qui sotto il commento del Presidente di WOODinSTOCK, Luca Guenna...
"Tra fake news virali, distorsioni dei presidi politici nei media, manipolazioni, nessuno più comprende quello che davvero accade là fuori nel mondo.Io in questo contesto così immenso e imperscrutabile, voglio solo dare un contributo, seppur piccolo, di verità oggettiva: la buona notizia è che c'è davvero tanta brava gente là fuori, lo di questo voglio dare testimonianza raccontando brevemente fatti concreti che dimostrano questa tesi...
Ieri 7/7/2019 si è chiusa la nostra iniziativa di raccolta fondi CROWDFUNDING che avevamo poco tempo fa attivato chiedendo al nostro pubblico indistinto e a chiunque volesse aiutarci, di versare un contributo economico, per sostenere in particolare quest'anno lo sforzo organizzativo di unione tra WOODinSTOCK 2019 (ospitante) e il Buscadero Day (ospitata), per un festival 2019 superiore ad ogni aspettativa, un evento davvero memorabile nel suo genere. Avevamo posto un'asticella a 6.000 euro, abbiamo avuto la grande soddisfazione di vedere giorno dopo giorno, prima raggiungere questa cifra, e poi via via che arrivavano da molte persone gesti di grande generosità, di superare ieri sera in chiusura l'ambizioso traguardo, arrivando in totale oltre i 9.000 euro!!!!
Voglio solo ricordare che essere in forze per organizzare un evento di queste proporzioni vuol dire aumentare le probabilità di avere maggiori risorse/conferimenti finali per la nostra buona causa contro la malattia di Parkinson!!!
Pertanto, Un immenso grazie di cuore a tutti i donatori, e un grazie particolare ad Andrea Parodi che l'ha pensata, e a Alessandro Gusmini Guerriero e semplificatore di burocrazie."
Grazie a tutti e restate in attesa delle golose novità in arrivo!!
Mancano quattro settimane a WOODinSTOCK 2019 e abbiamo deciso di scoprire qualcuna delle nostre carte...
Partiamo con il dire che ciascuna delle serate ha un tema e partiamo dal fondo...
Ne abbiamo già scritto tantissimo sui social -e non solo- e questa migrazione dal Comasco ha suscitato molta curiosità e molte indiscrezioni.
Quello che importa è che questa è la prima volta per il Buscadero Day per alcuni importanti aspetti: prima volta nel varesotto, più vicino alla sede della rivista da cui prende il nome, la Gallarate di Carù Dischi, e prima volta che il Buscadero Day si avvale di una raccolta di Crowdfunding per finanziare alcuni dei suoi aspetti. La raccolta, lo diciamo subito, non è ancora conclusa, ma è già un grande successo, avendo ampiamente superato il goal di 6.000€, al momento stiamo al 113%
Donare ancora a questa iniziativa, significa avere ulteriori novità in questa giornata, ma anche supportare la nostra WOODinSTOCK nella lotta al Parkinson, quindi, se ancora non hai provveduto, corri subito a donare!!! Le ricompense sono peraltro da veri intenditori! E proprio oggi ne stiamo aggiungendo alcune particolarmente esclusive...
...e fai conto che la lineup del Buscadero Day è già straordinaria, ma potremmo riuscire a portare da noi ancora altri grandi artisti del calibro di quelli già confermati: David Bromberg, James Maddock, Bocephus King, Gang, Massimo Priviero, ILuf, Jaime Michaels, Annie Keating... La lineup è ancora in divenire e potremo essere sicuri solo in prossimità della fine del Crowdfunding prevista per il 7 Luglio.
Con WOODinSTOCK diciamo da sempre che la musica ci eleva, ci aiuta ad affrontare la vita, potremmo dire che porta luce nelle nostre vite e l'amico Joe D'Urso, una delle colonne portanti del Light of Day, lo sa bene. Il Light of Day è uno dei più grandi festival benefici al mondo, riconosciuto in tal senso anche dalla rivista Billboard, un festival itinerante, pur avendo la base principale ad Asbury Park, che ha sapputo raccogliere centinaia di migliaia di dollari per la ricerca sul Parkinson. E quest'anno Joe è con noi insieme ad una formazione italiana, the Italian Job che lo accompagnerà nel tour europeo.
La musica porta luce e sa anche essere "leggera" e qui si inseriscono altri amici del festival, il Trio Bobo, cioè Faso, Alessio Menconi e Christian Meyer. Musicisti di razza con immense capacità tecniche, ma al tempo stesso molto "light" (visto che non siamo andati fuori tema?) nel modo di porsi garantendo divertimento senza compromessi come accadeva con la band di cui due di loro facevano parte, Elio e le storie tese... Con il Trio Bobo lo spettacolo parte dal sound check che sarà pubblico e interattivo con il pubblico! Per poi avere la band a chiudere questa prima serata di festival con una performance sicuramente indimenticabile!
Nel corso di tutti questi anni, WOODinSTOCK ha sempre coinvolto artisti provenienti da diverse parti del mondo, trasformando il parco di Ternate in un magnifico luogo di incontro di diverse realtà.
Non sono mai mancate anche le partecipazioni di artisti del territorio, ai quali quest’anno abbiamo deciso di dedicare un’intera serata: l'idea di "musica a KM ZERO" nasce infatti dal desiderio di proporre e far scoprire al pubblico l'offerta musicale del nostra Provincia, coinvolgendo alcuni gruppi appartenenti all'underground di Varese.
Durante la serata dedicata alla musica del nostro territorio, i RadioAut proporranno un repertorio di inediti in italiano che racconta la vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature, in una miscela di rock, funk, e reggae. I Nembo ci faranno conoscere una musica che definiscono come "impressionismo sonoro", che abbandona i classici canoni del brano e della canzone schematica per cercare di tradurre emozioni e sensazioni con suoni sperimentali, brani quasi fotografici e improvvisazioni guidate dall'alchimia del momento. La serata vedrà anche la partecipazione degli Sketch, un gruppo di giovani ragazzi di Biandronno da anni attivo sul territorio, una delle poche realtà della zona a proporre un rock alternativo originale e cantato in italiano, con testi che trattano temi sociali in modo a volte satirico, ma che non si privano di note decisamente più introspettive. Il Vertice è una delle band con musica originale seguita da vicino dall'Associazione VaranoSound e anche in questo caso abbiamo musica originale con temi quali la quotidianità, l'evasione e la musica come punto d'incontro, appunto un "vertice". I Subwaves sono l'unica formazione della serata a proporre un repertorio basato su cover e l'idea è quella di dare nuova forma a classici moderni di gente come i Linkin' Park...
I Delta fanno parte dell’Underground varesino dagli anni '80 e della storia di WOODinSTOCK: il gruppo ha sempre proposto un rock progressivo sullo stile dei giganti degli anni '70 cantato rigorosamente in italiano, ultimo baluardo di un tipo di musica d'ascolto che pone allo stesso livello d'importanza le parti strumentali e le sezioni vocali dei brani.
Il Rock è una musica sanguigna che parte dall'anima, che è buona se ci mette tanto cuore e il Rock di WOODinSTOCK è solidale, aiuta nella lotta alla malattia di Parkinson!
Sono tantissime le band che si sono offerte di aiutarci e nella scaletta di quest'anno abbiamo il grande piacere del ritorno dei Folkstone, una delle formazioni che più ci piacciono per il loro insieme particolare e ricco di strumenti non convenzionali. Il loro ritorno era attesissimo e siamo pronti per la loro terza volta al parco Berrini. Per chi non li conoscesse, la formazione Bergamasca propone un Folk/Metal in cui le melodie tematiche sono sostenute da strumenti quali cornamuse, ghironde, bouzuki, flauti, cittern, bombarde.. il tutto in un mix che riesce a essere originale, moderno e al tempo stesso affascinante come una leggenda medievale.
Prima di loro, tante altre forme di anima rock: dalla presenza di Lilian More, cantautrice rock giovane, ma già sulla scena da anni, prima in inglese e recentemente in italiano anche a Sanremo Giovani, al rock più sixties dei Kozmic Bus, ottimi amici del festival e fan del rock/blues d'autore; dalla musica degli Apple Sauce, che, oltre che giovani, sono tra le band in cui l'inquadramento di genere assolutamente non funziona, all'Hard-Rock di classe ed esperienza degli X-Plicit, tutti veterani di formazioni toste del varesotto...
Insomma tanti modi diversi di mettere il cuore nel Rock. E sostenere la nostra causa contro la malattia di Parkinson!
WOODinSTOCK 2019 ha avuto il patrocinio di:
WOODinSTOCK 2019 è stato possibile grazie al contributo e/o alla collaborazione di