Suoni Tribali

I suoni sono sensazioni, vibrazioni percepibili tra le note; ascoltare musica ha alimentato la mia sensibilità e accresciuto la curiosità nel cogliere queste emozioni. Ho provato a descriverle con parole, realizzando racconti passionali e reali, del rapporto con i dischi e le opere che hanno segnato intere generazioni. Queste interpretazioni musicali, arricchite da brevi recensioni, sono raccolte in questo libro che vuol provare a dar vita alle sensazioni sperando di regalare al lettore la possibilità di riscoprire grandi classici e riascoltarli facendosi trasportare dalle storie di un reduce degli anni Novanta. Desidero parlavi in via confidenziale della grandezza creativa di alcuni artisti, senza annoiarvi con specifiche tecniche da addetto ai lavori ma puntando sull'emotività che tutti gli amanti dei genere punk e rock&roll potranno cogliere.

Prefazione al libro di Gianluca Crugnola "Suoni Tribali":

E' il 1991 quando la mia anima scossa da quella musica cambia per sempre, come suoni tribali evocano la mia indole più profonda smascherando un viscerale bisogno di ascoltare, conoscere ed esplodere di punkrock... Oh well, whatever, never mind....

A dirla tutta la mia passione per la musica rock parte da molto lontano, tanto tempo prima, portata a galla dal confronto con l’hardrock e l’hairmetal dei Kiss, la band di Detroit che tanto faceva impazzire una mia cugina, osservando con occhi di bambino alcuni show, concerti di quelle star in maschera comprendo il significato di musica live e spettacolo, come per incanto inizio a desiderare fortemente quella roba lì. Il passaggio da stupefatto esploratore ad attivo fruitore è obbligato, musicassette, mangiadischi (un must negli anni ’80) il primo disco a 45 giri in regalo per la mia comunione, per l’esattezza The Wild Boys dei Duran Duran...

L’avvicinamento a musica più tosta passa nel periodo adolescenziale dai Bon Jovi prima, i R.e.m. poi e in fine i Guns, tutti step fino all’annunciazione del Seattlesound. Ancora minorenne passo intere giornate nel negozio di dischi di fiducia e rapidamente inizio a costruire la collezione che oggi vanta circa 1200 titoli suddivisi in circa 400 vinili, oltre 700 cd e svariate audiocassette, un patrimonio di diversificati generi, soprattutto Punk rock, Alternative rock, sonorità a me care e senza le quali non starei scrivendo queste parole, poi ancora Classic rock, Hard Rock con alcune divagazioni nel Blues e nel Soul di recente comprensione.

Ho deciso di raccontarmi e raccontare la mia esperienza sonica dopo aver coltivato per anni questo amore, questa militanza, quasi un bisogno; ho passato la gioventù immerso nelle note, festival rock e concerti mi hanno formato e legato a questo mondo indissolubilmente, come avvicinandomi sin da giovanissimo ad associazioni impegnate socialmente nella realizzazione di eventi musicali e collaborando attivamente alla riuscita degli stessi, approfondendo conoscenze e amicizie di addetti ai lavori, un percorso che mi ha portato ovunque per cogliere quelle essenze vitali, quella voglia che oggi mi spinge ad aprirmi e descrivere le emozioni di tanti anni a tutto volume, inizialmente quasi per gioco con qualche recensione tecnica per siti online e poi la decisione di lavorare allo sviluppo di miei racconti più completi, insomma la produzione di una sorta di manuale, di guida all’ascolto.

Questo libro rappresenta senza presunzione la mia confessione al mondo, le connessioni tra il mio carattere difficile, ribelle e i dischi di riferimento senza tralasciare l’importanza storica di questi titoli, una raccolta personale di capitoli ognuno dei quali riporta a una pubblicazione discografica, tante sfumature che ho cercato di trasmettere attraverso recensioni confidenziali, sintesi di serate in compagnia di canzoni e sogni. L’obiettivo è stimolare la possibilità di avvicinarsi al rock&roll partendo dalla comprensione dei significati che tante opere possono avere nella crescita culturale e personale di ognuno di noi, sentendosi coinvolti e partecipi senza per forza esser musicisti...

Per fare questo ho viaggiato a ritroso nel tempo scavando nell’intimo di album pubblicati in diversi decenni, dal blues-rock dei Doors al Glam di Lou Reed, perdendomi nelle atmosfere tetre e dark di Joy Division e Cure oltre le ambientazioni psichedeliche tipiche dei Pink Floyd, incontrando poi la veemenza di Clash e Ac/Dc e gli inni da stadio di U2 e Queen fino ad arrivare agli anni ’90 dove ho accarezzato quasi tutte le deviazioni del punk-rock e dell’alternative, Nirvana, Pearl Jam, Smashing Pumpkins, il brit-pop Oasis e altri protagonisti dell’ultima stagione musicale degna di esser ricordata come florida e prolifica...
Buona lettura!!

“Rock and roll can never die”
Neil Young

Gianluca Crugnola a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 Luglio per Musica a KM ZERO. L'artista Carmen Sara F che esporrà la.sua serie Pop Back presenti sulla copertina del libro.

Links:    https://www.facebook.com/suonitribali/     http://www.suonitribali.wordpress.com/      https://www.instagram.com/suonitribali/      https://twitter.com/gianlucalive1

Suoni Tribali 2

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