WOODinSTOCK APS, insieme ad ASPI Associazione Parkinson Insubria, sarà tra le associazioni che lottano contro la malattia di Parkinson che parteciperanno all'organizzazione delle tappe nell'area insubrica della mostra fotografica parlante "NonChiamatemiMorbo":
- VARESE: 11 – 12 settembre 2021
c/o Associazione Varesevive – Via San Francesco 26
Sabato 11 e Domenica 12, mostra aperta dalle 10.00 alle 18.30.
Inaugurazione solo su invito: venerdì 10 settembre, ore 18.00 con la partecipazione artistica di Luca Guenna e Alessandro Gusmini - CASSANO MAGNAGO: 18 – 20 settembre 2021
c/o Villa Oliva – via Volta 16
Sabato 18, Domenica 19 e Lunedì 20, mostra aperta dalle 10.00 alle 18.30.
Inaugurazione solo su invito: venerdì 17 settembre, ore 18.00 con la partecipazione artistica di Luca Guenna e Alessandro Gusmini - BUSTO ARSIZIO: 25 – 26 settembre 2021
c/o Villa Tovaglieri – Via Alessandro Volta 11
Sabato 25 e Domenica 26, mostra aperta dalle 10.00 alle 18.30.
Inaugurazione solo su invito: 24 settembre, ore 18.00, con la partecipazione artistica di Luca Guenna e Strange Fruit - RHO: 2 – 3 ottobre 2021
c/o Villa Burba Cornaggia Medici – Corso Europa 291
Sabato 2 e Domenica 3, mostra aperta dalle 10.00 alle 18.30.
Inaugurazione solo su invito: 1 ottobre, ore 18.00, con la partecipazione artistica di Alessandro Gusmini
Tutte le date sono ad ingresso gratuito. La partecipazione alle inaugurazioni è solo su invito, mentre per chiunque fosse interessato a visitare la mostra nelle giornate di sabato e domenica può prenotare la visita attraverso la pagina dedicata
Per godere appieno la mostra, si raccomanda l'utilizzo degli auricolari per la parte audio ascoltabile tramite l'app gratuita.
Si ricorda che in ottemperanza alle disposizioni governative (DL 105 del 23 luglio 2021) dal 6 agosto 2021 è obbligatorio esibire la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass) anche per visitare musei e mostre. Sono esclusi i minori fino a 12 anni e i soggetti esenti con certificazione medica specifica. Restano comunque in vigore le prescrizioni di sicurezza già note: obbligo di mascherina e distanziamento e rispetto delle regole di contingentamento per le visite.
NonChiamatemiMorbo
mostra fotografica parlante
storia di resistenza al Parkinson
con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio
Promossa dalla Confederazione Parkinson Italia
in collaborazione con le associazioni che si occupano di Parkinson
“Raccontiamo la normalità di centinaia di migliaia di famiglie italiane colpite dalla malattia per fare informazione con un sorriso: così si combattono stigma e ignoranza"
Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia
Alessandro, dopo la diagnosi, ha deciso di iscriversi a un corso per diventare clown dottore; Lorenzo ha iniziato a disegnare ed è diventato chef; Valentina è diventata madre di Angelo. Sono alcune delle 22 storie di persone con malattia di Parkinson protagoniste delle fotografie di Giovanni Diffidenti raccolte nel volume edito da Contrasto e ora confluite nella mostra “NonChiamatemiMorbo”.
Alla mostra, organizzata dalla Confederazione Parkinson Italia, aderiscono tutti gli enti che nel nostro Paese si occupano di Parkinson con l’obiettivo comune di far crescere nell’opinione pubblica la conoscenza e la consapevolezza sulla malattia.
“L’attenzione all’uso e alla scelta delle parole è il primo passo di questo progetto” sottolinea Giangi Milesi, presidente Confederazione Parkinson Italia: “NonChiamatemiMorbo è infatti un invito rivolto a tutti a cambiare atteggiamento nei confronti della malattia, a partire dal suo stesso nome: il Parkinson non è contagioso, e allora escludiamo dal nostro vocabolario la parola ‘morbo’ che è solo ingannevole!”
Le stime ufficiali parlano di 230-270mila persone colpite dal Parkinson in Italia: questa incertezza nei numeri è dovuta alla poca conoscenza della malattia, che convive ancora con molti stereotipi e pregiudizi, generando lo stigma verso i malati e le loro famiglie. È inoltre complesso formulare una diagnosi poiché sono molteplici i sintomi, che si manifestano intorno ai 60 anni ma sono in aumento i casi di giovani colpiti.
La mostra è quindi l’occasione per avere una visione differente della malattia, sottolineare l’importanza della diagnosi precoce e informare i cittadini, raccontando come, anche dopo la diagnosi, le persone con Parkinson possano continuare una vita di relazioni e attività, mantenendo un elevato livello di qualità di vita.
L’allestimento, curato gratuitamente dall’architetto Franco Achilli, prevede 22 pannelli che raccontano storie di persone con il Parkinson, tra cui il giornalista Vincenzo Mollica e lo scienziato Edoardo Boncinelli, immortalate dall’obiettivo discreto di Giovanni Diffidenti.
Scaricando l’app gratuita realizzata per la mostra, è possibile inquadrare l’apposito codice su ogni pannello per ricevere informazioni e far partire il racconto di “Mr. o Mrs. Parkinson” interpretati da Lella Costa e Claudio Bisio. I due attori, con le loro inconfondibili voci, danno vita a una narrazione in cui è la malattia in prima persona che guida il visitatore alla scoperta della vita dei protagonisti degli scatti, dai momenti difficili alle personali strategie di resilienza che ognuno di loro ha saputo applicare nella propria quotidianità.