Musicisti e artisti a WOODinSTOCK
Moltissimi musicisti e artisti sostengono la causa di WOODinSTOCK e sono passati o passeranno sul suo palco...
Questo scrive Alberto Bertoli nel suo recente libro "Come un uomo":
“Io mi chiamo Bertoli, sposo quello che canto ed eseguo solo le canzoni di mio padre in cui credo, quelle che sento rappresentative anche del mio mondo; non ripropongo i brani che magari non condivido o mi convincono meno, per scelta. Con il tempo questa identificazione tra me e i brani scritti da mio padre è diventata sempre più chiara per tutti, per chi lavora con me e per il pubblico: il suo repertorio è diventato il mio repertorio. Sono contento che questa idea sia passata in chi mi ascolta: essere depositari di un messaggio, di una cultura come quella che c’è nei brani a firma Pierangelo Bertoli, non è da tutti. È così che il messaggio continua, senza spegnersi…”
Sito ufficiale di Alberto Bertoli: http://www.albertobertoli.it/
Alberto Bertoli parteciperà a WOODinSTOCK 2016 giovedì 14 luglio!
Alberto Fortis, classe 1955, da bambino gioca con la musica. A tredici anni è batterista di una band, a sedici appare per la prima volta in TV.
Proprio la musica ascoltata, suonata e composta, sarà il sottofondo della maturità classica, degli studi di medicina e della sua vita.
Il debutto discografico è nel ’79 con l’album “Alberto Fortis” dove viene accompagnato dalla Premiata Forneria Marconi e con il quale ottiene subito un grande successo.
Alberto conquista rapidamente l’affetto del pubblico con canzoni come “La sedia di lillà”, “Il Duomo di notte”, “Milano e Vincenzo”, “Settembre” e “La neña del Salvador” che lo consacrano tra i grandi protagonisti della musica italiana.
Sedici album realizzati tra Italia, Stati Uniti e Inghilterra, un disco di platino, due d’oro e oltre un milione e mezzo di dischi venduti.
Ha collaborato con artisti illustri come George Martin (produttore dei Beatles), la London Philarmonic Orchestra, PFM (Premiata Forneria Marconi), Claudio Fabi, Lucio Fabbri, Gerry Beckley (degli America), Carlos Alomar (produttore di David Bowie), Bill Conti, Guido Elmi e l’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini.
I concerti e il contatto diretto con il pubblico sono punti di forza della sua carriera, tanto nelle esibizioni per pianoforte e voce, quanto nei concerti con formazioni musicali complete; Alberto suscita entusiasmo e partecipazione nel pubblico più eterogeneo.
Anche gli incontri con Paul McCartney, Yoko Ono e con il regista Wim Wenders, hanno contribuito a sdoganare la sua musica live oltreoceano, facendolo esibire in concerto a Los Angeles e New York.
Sensibile ai temi sociali e umanitari, Alberto è ambasciatore UNICEF a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo, testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla) e di City Angels (Associazione umanitaria di volontariato sociale).
Il 30 settembre 2014 è uscito “Do L’Anima” , che costituisce il primo atto del Progetto ” Do l’Anima Con Te ” che è culminato con l’uscita dell’EP ” Con Te” l’8 aprile 2016.
Nel dicembre 2016 l’Artista ha concluso un Tour di oltre 20 date accompagnato da un’Orchestra di oltre 50 elementi, la Pop’s Harmonic Orchestra di Asti. “
Alberto è anche Regista di alcuni suoi Video tra cui “Infinità infinita” , che vede come location l’Opera “The Floating Piers” di Christo.
L’8 giugno 2018 è stato pubbliccato ” Milano e Vincenzo 2018 ” -il primo singolo del Nuovo Progetto “4Fortys”.
Dal 22 giugno 2018 il Nuovo doppio album in occasione del quarantennale di Carriera!
Alberto Fortis a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Ale & Ale, ovvero Alessandra Battaglia e Alessandro Gusmini, oltre ad essere una coppia nella vita e membri fondatori dell'APS WOODinSTOCK, sono un duo musicale operativo sin dalla metà degli anni '90. Alessandro è l'attuale Presidente di WOODinSTOCK APS.
Entrambi impegnati nel sociale e nell'attività didattica all'interno della scuola primaria, sono innamorati della musica leggera.
Alcune loro canzoni sono state utilizzate da scuole ed enti per attività e progetti di promozione. In particolare, nel 2013 la scuola primaria di Travedona Monate si è classificata al secondo posto del prestigioso concorso per cori di scuola primaria "Cuoricino d'Oro" con la loro canzone "Un arcobaleno nel cuore".
Ale & Ale hanno scritto quello che è considerato l'inno di WOODinSTOCK: il brano "Vinco io". La canzone è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012
Ale & Ale sono frequentemente ospiti degli eventi di WOODinSTOCK... tra questi:
- WOODinSTOCK 2012
- WOODinSTOCK 2013 ospiti di ELP Tribute Project.
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016 venerdì 15 luglio.
- WOODinSTOCK 2018
- WOODinSTOCK 10 giovedì 21 Luglio 2022 per l'apertura del festival e poi Domenica 24 Luglio con WOODinSTOCK Superstars Ensemble.
Alessandro Del Vecchio, rappresenta da anni uno dei più musicisti e produttori più richiesti in ambito mondiale.
Cantante dalla notevole estensione, tastierista e polistrumentista, il proprio curriculum vanta collaborazioni con alcuni tra i maggiori artisti internazionali: Steve Lukather, Steve Porcaro, Fergie Frederiksen e Bobby Kimball dei Toto, Glenn Hughes, Ian Paice, Roger Glover e Joe Lynn Turner dei Deep Purple, James LaBrie dei Dream Theater, Michael Kiske degli Helloween, Neal Schon e Deen Castronovo dei Journey, Doug Aldrich e Bernie Marsden degli Whitesnake, Russell Allen, Jorn Lande, Vinny e Carmine Appice, Jim Peterik sono solo alcuni degli artisti di fama mondiale che hanno avuto Alessandro Del Vecchio cantante, musicista e produttore.
Alessandro vanta una discografia con più di 250 dischi (di cui “Revolution Saints “s/t”, Hardline “Human Nature”, Sunstorm “Edge Of Tomorrow” e altri in classifica su Billboard e diverse classifiche mondiali) con etichette ed editori quali Frontiers, Universal Music, Warner Bros, EMI, BMG, Sony Music, Oyez!, MTM Major Music e le giapponesi JVC Victor, Nippon Canyon, Marquee Avalon, Spiritual Beast e Rubicon Music.
Tutte le info su di lui nel suo sito ufficiale: www.alessandrodelvecchio.com
Alessandro Del Vecchio è salito sul palco di WOODinSTOCK 2017 insieme agli Skassakasta e Don Airey Sabato 15 Luglio e canterà ancora a nostro favore Mercoledì 5 Dicembre 2018 sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio insieme a Skassakasta e Ian Paice dei Deep Purple!
Alessandro Sipolo nasce in provincia di Brescia nel 1986. Nel 2013, dopo un anno di lavoro e viaggio tra Cile, Bolivia, Argentina e Perù, rientra in Italia e pubblica il suo primo album "Eppur bisogna andare", prodotto da Giorgio Cordini, storico chitarrista di Fabrizio De André. Il disco, concept album sul tema della "resistenza" e della prosecuzione ai tempi della crisi, vince il premio Beppe Gentile 2014 come migliore album d'esordio.
Nel novembre 2015 Sipolo pubblica il suo secondo album, "Eresie", prodotto con la collaborazione artistica di Taketo Gohara e Giorgio Cordini e impreziosito dalla partecipazione di grandi artisti quali, tra gli altri, Ellade Bandini, Alessandro "Finaz" Finazzo (Bandabardò), Max Gabanizza, Alessandro "Asso" Stefana.
"Eresie" rientra tra i 50 finalisti per la Targa Tenco 2016, categoria "miglior disco assoluto" e "Comunhão Liberação" tra i 50 brani finalisti nella categoria "miglior canzone". Con la canzone "Cresceremo anche noi" Alessandro Sipolo è tra i 4 vincitori di Musicultura 2017 esibitisi in diretta su Rai 1.
Con il brano "Le mani sulla città", che affronta il tema della presenza 'ndranghetista nel nord Italia, è tra i 100 artisti selezionati da Musica Contro le Mafie per redarre il libro multimediale "Change your step", pubblicato il 10 gennaio 2019.
Il 25 gennaio 2019 esce il terzo album, "Un altro equilibrio", per le etichette laPOP e Freecom.
Alessandro Sipolo a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio 2019 accompagnato da Omar Ghazouli
Polistrumentista specializzato in chitarre slide, inizia la sua carriera professionale nel '90 come chitarrista, lavorando in studio e in tour con diversi artisti italiani per poi scoprire la passione per la Pedal Steel e le sonorità della country music.
Dopo un proficuo periodo trascorso negli States studiando al Jeffran College di Nashville (TN) con Jeff Newman ed a Washington DC con Mike Auldridge (legenda vivente del dobro) torna in Italia con un bagaglio tutto nuovo di sonorità e stile che gli permetterà poi di lavorare alla sua figura di side-man.
Alex Valle quindi non più solo chitarrista ma specialista di chitarre resofoniche ed uno dei pochissimi suonatori di Pedal Steel.
La collaborazione con la rivista AXE, l'incontro con Paul Franklin, l'aiuto di Bob Brozman, le collaborazioni in Germania sia con musicisti che con note aziende operanti in campo musicale completeranno la sua formazione.
Ultima passione musicale sarà il mandolino, grazie ad un vecchio Gibson A-2 trovato in un negozio ed un Flatiron di un nuovo amico.
Negli anni ha collaborato con:
Francesco de Gregori, Enrico Ruggeri, Luigi Grechi, Alan Sorrenti, Vernice, Little Tony, Chris White (Dire Straits/Robbie Williams), Steve Philips (Nothing Hillbillies), Sons of the Desert (Germany), Richard Bennet (Mark Knopfler)
Per conoscere meglio Alex Valle è possibile visitare il suo sito web: http://www.alexvalle.com/
Alex sarà protagonista insieme a James Maddock e David Immergluck a Besozzo il 11/02/2016 per un evento esclusivo organizzato da WOODinSTOCK!
Alessio Menconi è considerato uno dei migliori chitarristi italiani, vincitore del premio "AICS JAZZ" al "Gran Prix du Jazz" nel 1992 e del premio "Eddie Lang" nel 1993 come miglior giovane chitarrista jazz italiano. Tra le sue collaborazioni più rappresentative citiamo: Paolo Conte, Billy Cobham, Anna Oxa, Enrico Rava, Gianni Morandi, Daniel Humair, Tullio De Piscopo, Aldo Romano, Alexia, Elio delle le Storie Tese, Toninho Horta, Marcio Montarroyos, Roberto Gatto, Dado Moroni, Franco Cerri, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, ed altri.
Con questi musicisti ha inciso oltre 40 cd ed ha suonato nei più importanti festival e teatri del mondo in Europa, America ed Asia. Nel 2003 ha partecipato come unico italiano ad una compilation su Jimi Hendrix in compagnia di Robben Ford, Steve Lukather, Hiram Bullock, Larry Coryell e ultimamente intraprende tour per ambasciate ed istituti italiani di cultura in India, Brasile, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Nicaragua.
E’ docente di chitarra jazz al conservatorio “Ghedini” di Cuneo e “Paganini” di Genova. Nel 2009 gli viene consegnato il “Premio Jazz lighthouse” alla carriera.
Alessio Menconi ha suonato con il Trio Bobo a Tradate per WOODinSTOCK il 2 Aprile 2016 e, sempre con il Trio Bobo, sarà a WOODinSTOCK 2019 Giovedì 18 Luglio.
Il sito ufficiale di Alessio Menconi è http://www.alessiomenconi.com/
Alex Gariazzo, biellese, dal 1995 è cantante e chitarrista della TREVES BLUES BAND, storico gruppo italiano con il quale ha all’attivo 8 cd e centinaia di concerti in Italia e all’estero, oltre a svariate partecipazioni radiofoniche e televisive e l’apertura di concerti di artisti come Bruce Springsteen, Counting Crows, Deep Purple, ZZ Top, John Mayall, Charlie Musselwhite, John Hammond e molti altri.
Si dedica in qualità di compositore alla realizzazione di colonne sonore, jingles pubblicitari, basi musicali, sonorizzazioni per installazioni artistiche, per il web e per il teatro.
Produttore artistico e insegnante di chitarra acustica ed elettrica collabora con le scuola di musica “Sonoria” di Cossato (BI), “House of Rock” di Torino e “Six Sound” di Mariano Comense (CO), suona anche mandolino, ukulele, dobro, lap steel, basso e sitar.
Tiene seminari sul Blues e sul rapporto tra blues e popular music da solo o in compagnia di Fabio Treves. E’ coautore del libro “I 100 dischi ideali per capire il blues” (Ed. Riuniti, 2001).
L’edizione 2015 del Dizionario del Pop Rock di Zanichelli lo cita tra i migliori chitarristi blues italiani nella scheda dedicata alla Treves Blues Band.
Vanta collaborazioni dal vivo e in studio con artisti italiani e internazionali, tra cui Joe Bonamassa, Warren Haynes, Eugenio Finardi, Mauro Pagani, Lucio Fabbri, Saturnino, Stef Burns, Elio e le storie Tese, Jake Clemons, Michael McDermott, Jono Manson, Bocephus King, Scarlet Rivera, Chris Jagger, Linda Gail Lewis, John Popper, Roy Rogers, Dennis Greaves (Nine Below Zero), Irama, Alex Britti e molti altri.
Alex Gariazzo per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day con Michael McDermott e Andrea Parodi Zabala
I testi schietti e sentiti e le melodie commoventi di Amy May, cantautrice inglese, le hanno procurato una fanbase globale, sostenuta ulteriormente dall’utilizzo ricorrente di sue canzoni in show televisivi, documentari e film.
Sin dalla registrazione del suo album di debutto nel 2007 “Right Right Now”, Amy May ha viaggiato tantissimo per il mondo con la sua musica, esibendosi a Sydney, Dubai, in Tailandia, nelle Fiji e attraverso l’Europa incluse tre esibizioni al Cannes Film Festival. La chitarrista autodidatta ha iniziato a trascorrere tempo a Los Angeles dove ha registrato “The Grace Sessions”, che include le canzoni “Real” e “Open”. Quest’ultima canzone ha in particolare raggiunto il primo posto nella classifica delle cantanti/cantautrici del sito www.ourstage.com, specializzato nella rivelazione di nuovi talenti e partner di MTV. “Real” ha invece guadagnato grande successo dopo essere stata utilizzata nella serie drammatica “One tree hill” prodotta dal canale americano “The CW”.
Dopo la dolorosa morte di sua madre, Amy ha scelto di prendersi una pausa dalle esibizioni live, ma ha continuato a scrivere e ha veicolato il proprio dolore nel suo terzo album in studio: uscito nel 2019, "Mystic" è stato accompagnato da un tour europeo che ha toccato anche l'Italia con la tappa di WOODinSTOCK 2019.
Amy May a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 Domenica 21 Luglio e come ospite speciale Sabato 20 Luglio
- per gli eventi legati a WOODinSTOCK 2021, giovedì 14 Luglio presso il Parco Berrini di Ternate
Sono le grandi doti come chitarrista, l’inventiva musicalità e la sua capacità di creare testi poetici che hanno permesso ad Anders Osborne di diventare, nel corso della sua trentennale carriera, uno dei musicisti più apprezzati e celebrati da pubblico e critica.
Le sue incredibili doti di song-writing risuonano anche nelle note dei musicisti per i quali ha scritto, come nell’album “Slow Down” di Keb’mo – che nel 1999 vinse il Grammy dedicato a miglior Album Blues Contemporaneo – o nelle cover che i suoi colleghi Brad Paisley, Jonny Lang e Aaron Neville hanno fatto delle sue canzoni. Senza ovviamente tralasciare tutti gli artisti coi quali ha condiviso lo studio o il palco, da Derek Trucks a Warren Haynes, passando per Phil Lesh dei Grateful Dead a Jackie Greene. I suoi brani sono apparsi in tv, come colonna sonora, ed è stato acclamato dalla stampa di USA Today, Guitar Player, Relix, Offbeat e tante altre testate.
Quando Anders Osborne compone, riflette attentamente sui dilemmi esistenziali che tutti ci troviamo ad affrontare. Da un lato, gli esseri umani fanno del bene ma sempre – sostiene Osborne – dietro l’aspettativa di una gratificazione personale. D’altra parte, desiderano fama e ricchezza ma cercano di nascondersi dietro un’apparente umiltà. Questo contrasto e questa insofferenza, si traducono nelle parole delle sue canzoni: “I testi devono essere veri, colloquiali ed edificanti, accompagnati da suoni puliti, classici e forti al tempo stesso. Questo è quello che cerco di ottenere quando scrivo”.
Un poeta dei tempi moderni che ha scelto la musica come mezzo per esprimere ciò che ha dentro, come testimoniano i suoi ultimi lavori discografici “Buddha and the Blues” del 2019 e “Orpheus and the Mermaids” scritto in piena pandemia.
Anders Osborne per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
Andrea Attucci si Laurea brillantemente, a pieni voti al Conservatorio di Vicenza come privatista sotto la guida del M° Andrea Rucli. Si é perfezionato con il M° Kostantin Bogino ottenendo il diploma di merito partecipando ai corsi dell'Accademia di alto perfezionamento di Chioggia.
Ha partecipato a diverse master class tenute dai maestri Lonquich, Skoda, Bogino, Ogarkov, etc. Ha eseguito il 3° ed il 5° concerto per pianoforte ed orchestra di L. v. Beethoven, il primo di Tschaikowsky, il 1° e il 2° di F. Chopin, il 2° di Rachmaninoff in do min e la Rapsodia op. 43, quello di Schuman in la minore.
Ha studiato direzione d'orchestra all'Accademia Filarmonica di Bologna.
Inoltre ha studiato con i Maestri Claudio Abbado, Georges Pretre e altri…..
Ha lavorato attivamente come pianista accompagnatore con il mezzosoprano Bianca Maria Casoni, il M° Carlo Gaifa, il baritono Gianni Maffeo, il soprano Rita Saponaro Patanè, ha collaborato con la signora Sig.ra Magda Olivero sia in master che in lezioni private e il soprano Katia Ricciarelli. E' stato chiamato numerose volte in qualita' di pianista accompagnatore al Festival Citta' di Cividale del Friuli.
In occasione del Giubileo del 2000 ha eseguito la "Petite Masse Solennelle" di G. Rossini trasmessa in diretta dalla Radio Vaticana. E' stato assistente direttore di coro al Teatro di Salonicco (Grecia) per varie produzioni di titoli italiani, con anche la funzione di korrepetitor (Maestro sostituto).
Collabora attivamente con artisti di importanti Enti come il Teatro alla Scala, orchestra di San Remo, orchestra della Fondazione Toscanini, orchestra di Bolzano, Seoul National Symphony Orchestra Festival di Torre del Lago, Arena di Verona, ecc. Svolge attivita' concertistica sia in Italia che all'estero (Europa, USA,Sud America ed Asia).
E' assistente del direttore d'orchestra Piergiorgio Morandi, con il quale partecipa alla produzione di varie opere di G. Verdi, di G. Puccini, Leoncavallo, Mascagni, Boito, in importanti enti lirici come lo Sferisterio di Macerata (Cavalleria Rusticana e Pagliacci), la Monnaie di Bruxelles (I Masnadieri), l'Arena di Verona (Il Trovatore, Tosca), l'Oper Frankfurt (Mefistofele e La Traviata), Teatro dell'Opera di Goteborg (Rigoletto), San Carlo di Napoli (I Lombardi), ecc.
Collabora con vari cantanti di fama internazionale come Daniela Dessi', Francesca Patané, Renata Scotto, Luis Lima, Dimitra Theodossiou, Hong Sung-Hoon, Kiu Sung Park, Giovanna Casolla, Nicola Martinucci, ecc. e con registi come Pier Luigi Pizzi, Denis Krief, Ivan Stefanutti, Henning Brokhaus, Franco Zeffirelli ecc.
Ha tenuto Master Class in Argentina in Korea in Germania e in Francia.
Tra i suoi allievi risultano i vincitori dei piu' importanti concorsi internazionali di canto, quali il Premio Caruso, il Premio Di Stefano, Il Premio Callas, che hanno poi debutatto in importanti Teatri Italiani e Stranieri.
Viene chiamato come presidente di giuria per concorsi a livello internazionale V. Bellini (Catania), Voci Verdiane (Pechino) e molti altri.
Ha inciso diversi CD, molti sue esecuzioni sono trasmesse regolarmente all’estero, sia in radio via online, sia in televisione.
Ha inciso i 24 preludi op. 28 di F. Chopin a Berna su pianoforte Schmidt-Flohr.
Fa parte del trio "Fragranza Argentina" con il soprano Analia Gomez e il violoncellista Antonio Visioli e Jorge Bosso.
Il Maestro Attucci dirigerà il Parkinsubria Choir a WOODinSTOCK 2014 domenica 20 Luglio
Ulterioriinformazioni sul Maestro Attucci:
Sito Web: http://www.andreaattucci.altervista.org/andreaattucci/home.html
Profilo Facebook: http://www.facebook.com/andrea.attucci.3
Andrea Basoli, ingegnere edile con la passione per gli sport di resistenza e per lo spettacolo.
Con un passato da maratoneta e un presente da triatleta, esordisce nel modo dello speakeraggio nell'ambito della manifestazione podistica
"giro del varesotto" e, dopo aver conseguito l'abilitazione con tanto di corso per speaker nello sport (corso FIDAL tenutosi a Milano
2013/2014), si conferma speaker/presentatore in varie manifestazioni provinciali.
Per contatti con Andrea Basoli, utilizzare il telefono: 3939196067 o la mail: basoli.andrea@gmail.com
Già speaker per la Run For Parkinson's 2013 (e riconfermato per quella del 2014) si ha presentato WOODinSTOCK 2014.
Nasce in Trentino il 26/06/1964.
Inizia a suonare la batteria a 4 anni, spinto naturalmente da una passione fortissima e sostenuto artisticamente, da tutta la sua famiglia e da un ambiente culturalmente favorevole… Dai 10 anni fino ai 15 suona la batteria con gruppi locali. A soli 12 anni (era il 1976), inizia a suonare anche la chitarra e il basso da autodidatta, attingendo da tutta la musica di quella epoca e di quelle precedenti (dal rock al blues, dalla classica al jazz). Arriva poi il diploma in teoria e solfeggio, ma a dargli il giusto stimolo è quel viaggio tra Boston e New York (a 20 anni) dove suonerà in numerose jam-sessions con Jazzisti americani.
Da allora, la sua carriera artistica, si è sviluppata senza freno e con collaborazioni discografiche di ogni sorta, grazie proprio al suo grande impegno e all’esperienza maturata in studio e in live di tantissime ore (trascorse con metodo a suonare e a provare nuove sonorità ed espressioni). Suona ogni tipo di chitarra (classica, acustica, elettrica, etc.) con una tecnica della mano destra davvero singolare, ma anche il basso elettrico, la batteria e le percussioni.
Ogni chitarrista rock riconosce i suoi assoli e le sue sonorità sorprendenti, frutto di un talento, riconosciuto ormai a livello planetario.
Molti cantautori ed artisti italiani hanno utilizzato la sua collaborazione per il perfezionamento musicale di tantissimi brani che fanno parte della storia del rock italiano e non solo a pieni voti. Tra le tante collaborazioni, sia live che in studio, quelle con: Nicolette Larson, Pierangelo Bertoli, Patti Pravo, Francesco Baccini, Vasco Rossi, Zucchero, Raf, Gatto Panceri, Eros Ramazzotti, Mina, Bruno Lauzi, Franz di Cioccio, Riccardo Fogli, Adriano Celentano, Ligabue, Antonella Ruggero, Paola Turci, Enzo Iannacci, Angelo Branduardi, Laura Pausini, Frank Gambale, TM Stevens, Carl Palmer, Marcus Miller e molti altri.
Andrea Braido per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2012
- Andrea Braido è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012 con il brano "Danzas de las chicas" tratto dall'album "Latin Braidus".
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014 sabato 19 luglio
- Masterclass il 5 Dicembre 2015
- WOODinSTOCK 2021 Domenica 26 Settembre
Sembra che per Andrea Parodi quella dei viaggi sia una vera e propria ossessione; nel 1999 il primo volo oltreoceano, in Canada, dove registra Le piscine di Fecchio, album d’esordio autoprodotto sotto la guida di Bocephus King. Nel 2007 torna in Canada ed esce, per etichetta Lifegate, Soldati, suo secondo album che si avvale della partecipazione di Claudio Lolli, Luigi De Gregori, The Gang e The Be Good Tanyas.
E proprio lungo la strada Andrea trascorre le sue giornate, impegnato ormai da diversi anni in un never ending tour in giro per l’Italia e per il mondo. Protagonisti dei moltissimi eventi live, infatti, sono senza dubbio gli Stati Uniti dove il giovane cantautore ha proposto con umiltà e coraggio la sua musica, ottenendo l’invito ad esibirsi all’interno di Festival molto prestigiosi; ha partecipato per sei anni al SXSW di Austin (Texas), è stato il primo e unico italiano in cartellone al Woody Guthrie Folk Festival (Okemah, Oklahoma) e per due volte ha diviso il palco con Bruce Springsteen al Light of Day (Asbury Park, New Jersey). Ha inoltre avuto l’opportunità di esibirsi nel Massachussets in alcuni locali cult della beat generation come il Dream Away Lodge, da dove è partita la Rolling Thunder Review di Bob Dylan e dove è stato girato il film Renaldo e Clara con lo stesso Dylan, e la leggendaria chiesa di Alice’s Restaurant. Andrea Parodi è stato inoltre ideatore e conduttore radiofonico e direttore artistico di Festival musicali di successo, in particolare del tributo italiano a Townes Van Zandt, giunto ormai alla quindicesima edizione. Nel gennaio 2010 esce su etichetta Universal il primo disco della Barnetti Bros Band, dal titolo Chupadero che conquista la copertina della rivista specializzata Buscadero e le prime 50 posizioni della classifica FIMI. La Barnetti Bros Band è formata da Andrea Parodi, Max Larocca, Massimo Bubola e il bluesman newyorkese Jono Manson e il disco è stato registrato a 2700 mt in un piccolo villaggio indiano sopra Santa Fe in New Mexico. Nel 2011 Andrea Parodi è impegnato in un intenso tour di oltre 200 concerti in un anno, di cui una ventina nel Nord America accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Il 28 aprile del 2012 Andrea diventa papà del piccolo Woody e ridimensiona radicalmente la sua vita on the road. Il 14 giugno del 2018 arriva anche Geordie. Per alcuni anni è direttore artistico di un’etichetta musicale (Appaloosa Records), continua a organizzare eventi e festival musicali e a scrivere canzoni.
Collabora col giornalista di Sky Fabio Tavelli in uno spettacolo di storytelling tra musica e sport che lo porta a scrivere nuove canzoni dedicate a Muhammad Alì, Ayrton Senna, Garrincha e alle olimpiadi del Messico del 68.
Insieme a Bocephus King traduce in inglese canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, Luigi Tenco, Francesco Guccini e Giacomo Leopardi. L’Infinito di Leopardi, oltre ad essere tradotto, viene musicato e diventa una performance per la RAI nella cattedrale di Recanati. Nelle Marche nasce un altro progetto che porta alla realizzazione di un disco ispirato, concepito e realizzato nelle grotte sotterranee della cittadina di Osimo. L’album realizzato dalla cult band di Nashville Orphan Brigade dal titolo The Heart of The Cave viene acclamato dalla critica e racchiude 13 canzoni su Osimo, le sue grotte, la sua magia e oltre 2000 anni di storia. Sono proprio questo genere di progetti che maggiormente esaltano Andrea Parodi negli ultimi anni e tra le più importanti produzioni discografiche del 2018 ci sono un doppio disco tributo a Townes Van Zandt di 32 canzoni e Yayla – Musiche Ospitali, un progetto sull’immigrazione al quale partecipano 130 musicisti e ospiti del calibro di Neri Marcorè, Antonella Ruggiero, Edoardo Bennato, Erri de Luca, Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, The Gang, Jono Manson, Bocephus King, Saba Anglana, Takadum Orchestra, Thom Chacon con Violante Placido e tantissimi altri.
Il 6 maggio del 2021 esce su Appaloosa Records il nuovo disco Zabala le cui registrazioni sono cominciate in Texas nel 2013 con la partecipazione di musicisti del calibro di Joel Guzman (Joe Ely, Paul Simon), David Immerglück (Counting Crows), David Grissom (James McMurtry, John Mellencamp), Larry Campbell (Bob Dylan, Levon Helm), David Bromberg, Scarlet Rivera (Bob Dylan), Tommy Mandel, Radoslav Lorkovic etc.
Andrea Parodi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio con i Borderlobo
- WOODinSTOCK 2021 per l'evento legato al Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio
- WOODinSTOCK 2024 per il Buscadero Day Domenica 21 Luglio
Dedicato a chi in volo a me veglia
MANDALA DELL’ANIMA
Trova ciò che ispira la tua Anima
Andrea Tagliabue, ha lavorato più di trent’anni come regista e videomaker, occupandosi di televisione, pubblicità, video industriali, documentari, video clip e produzioni indipendenti. Non tutti sanno però che la sua carriera inizia come illustratore e cartoonist, e questa passione per il disegno sia analogico che digitale non l’ha mai abbandonato.
Artista eclettico, si muove tra diversi linguaggi e mezzi, analogici e digitali, dalla grafite alla video-arte.
Il suo lavoro si concentra sulla visione, sulla percezione della forma come esperienza per- sonale, un’ esperienza interiore. L’opera si trasforma in noi generando una nuova opera.
In questa nuova serie di lavori, realizzati in computer grafica Andrea Tagliabue ha creato un campionario di immagini evocative che, come contemporanee macchie di Rorschach sono in grado di richiamare in noi immagini e visioni surreali ed oniriche.
La rigorosa simmetria dei disegni sembra ispirarsi alla perfezione geometrica di alcuni esseri viventi, ed è possibile infatti intravedere al loro interno figure zoomorfe, fitomorfe o parti anatomiche.
I colori sgargianti e la sovrapposizione di velature cromatiche creano una profondità illusoria, avvolgente in grado di trascinarci al loro interno.
In questi lavori aleggia un’atmosfera mistica e spirituale, quasi fossero immagini effimere, in procinto di dissolversi nell’aria come moderni mandala digitali
Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande. (Charlie Brown)
Come ho scoperto di avere la malattia di Parkinson?
Ho scoperto di avere la malattia di Parkinson dopo alcuni anni di tentativi per determina- re l’origine di tremori e dolori sparsi, faccio esami specifici per diagnosticare la malattia, 11 agosto 2015 in una bolla spazio tempo sembra tutto immoto, galleggio nel caldo estivo, solo in compagnia della mia ombra cammino in una città deserta. Ritiro gli esami Dat-Scan.
Sono davanti all’ospedale di Varese. Il capo chino sui bianchi fogli.
Leggo il referto.
”L’analisi delle sezioni tomoscintigrafiche mette in evidenza la presenza di un severo danno neuronale dopaminergico presinaptico”.
Quindi?
“Ho il Parkinson”
Improvvisamente mi trovo agli antipodi di me stesso, la mia vita viene completamente ribaltata. Da questo momento inizia il mio nuovo viaggio in un paesaggio ignoto...
Secondo gli antichi Greci: “Abitanti di un’ipotetica terra giacente nell’emisfero australe e diametralmente opposta alla Terra conosciuta”.
“Agli antipodi nostri per sostenersi e camminare non hanno difficoltà veruna, perché fanno giusto come noi. (Galilei)
Parkinson alla scoperta degli antipodi.
La mia nuova vita è cominciata nel 2015 chiudendo e segnando la fine di una serie di capi- toli importanti. Quindi la mia vita è cambiata molto, e mi ha dato l’opportunità di iniziare a scrivere il capitolo di un nuovo libro.
Opportunità, la malattia è per me soprattutto un’opportunità per migliorare se stessi.
Il mio rapporto con la malattia? Ho il Parkinson ma questo non mi fa nascondere al mondo come spesso accade a molte persone.
La malattia mi impone dei ritmi di vita a cui mi sono dovuto adeguare, accettare la malattia significa anche questo.
Lavoro. Attività giornaliere. Stanchezza.
Curarsi per me oggi è avere rispetto per i propri limiti, fare il possibile per non andare oltre. La malattia mi ha dato la possibilità di cambiare punto di vista sia per quanto devo fare per me sia per quanto mi è possibile dare agli altri.
Andrea Tagliabue
Andrea Tagliabue a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 con la mostra Mandala dell'Anima nei tre giorni del festival
- Musica dell'anima 2024 con la mostra Mandala dell'Anima
Con il progetto Anelogi, Anne Geertsen introduce un nuovo sound di musica soul, moderno e fortemente melodico, attingendo dal jazz e dal pop (nordic soul). Ha girato in tour in Inghilterra, Germania, Scozia, Bruxelles, Italia, Svezia, le Isole Faroe e la Danimarca, e ha collaborato con artisti di fama internazionale tra cui Paolo Russo, Josefine Cronholm, Lelo Nika, Per Vers and Mads Mathias.
Forte e delicata allo stesso tempo, la poetica delle sue canzoni descrive il suo personale “viaggio esistenziale”, con una scrittura che denota grande sensibilità. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo EP “The Sky Is The Limit”, seguito da un tour a Berlino e sta ora lavorando sul suo album di debutto che uscirà nel 2019.
Anne Gertsen a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio insieme a Sara Jane Ceccarelli
Angelo Ferrara, gallaratese, laureato in lettere presso l'Università Statale di Milano, fonda nel 2007 LaChiaveNellaToppa, diventandone il regista, interprete e autore delle scritture drammaturgiche.
LaChiaveNellaToppa nasce come Compagnia nella primavera del 2007, riunendo insieme alcune persone con esperienze molto diverse alle spalle, con diverse provenienze: artisti che avevano lavorato in ambito plastico-figurativo.
Di qui la scelta di autori poco frequentati a teatro e con una certa densità di scrittura e di pensiero. LaChiaveNellaToppa ha scelto di concentrarsi esclusivamente sulla preparazione di spettacoli teatrali, mettendo a frutto il lavoro svolto nel corso degli anni sulla drammaturgia, sul linguaggio e sulla peculiarità del gesto vocale. Da queste premesse è cominciato il lavoro sull'opera di F. W. Nietzsche "Così parlò Zarathustra – un libro per tutti e per nessuno", lavoro cominciato nei primi mesi del 2008, dopo una serie di iniziative svolte negli U.S.A. durante gli ultimi mesi del 2007 nell'ambito di un progetto di promozione all'estero della lingua italiana, che li ha visti coinvolti in una serie di letture sceniche di testi di Giordano Bruno all'interno della Pennsylvanya University a Philadelphia e di alcuni istituti superiori e centri culturali americani.
Dopo questa esperienza all'estero, apprezzata anche da chi non capiva una sola parola di italiano, per il semplice fatto di poter gustare la musicalità della lingua, e prima di concentrarsi sul lavoro per "Così parlò Zarathustra", LaChiaveNellaToppa ha allestito uno spettacolo, andato in scena a Milano nel mese di novembre 2007 presso la Galleria Meravigli, al numero 3 della centralissima via Meravigli, intitolato "Marionettango. Tango delle marionette", basato su testi di Heinrich von Kleist, Calderón De La Barca, Franz Kafka, Edgar Allan Poe e Salvador Dalì, con musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Dettori e Paolo Gigliotti.
Nel mese di novembre 2009 ha debuttato al Teatro Studio Frigia Cinque di Milano lo spettacolo sul quale la Compagnia ha lavorato nel corso di tutto il 2008 "Così parlò Zarathustra – uno spettacolo per tutti e per nessuno", riscontrando notevoli apprezzamenti da parte di critica e di pubblico, nonostante la proposta fosse insolita e non facile. Spettacolo che ha poi replicato nel mese di marzo 2010 nella prestigiosa e surreale cornice dell'Atelier Carlo Colla e Figli di Milano, fra marionette, fondali dipinti e fili, stavolta, davvero invisibili. A luglio 2010 LaChiaveNellaToppa partecipa, come finalista, al Premio Libera I Libri, all'interno del Festival Narrazioni 2010 a Poggibonsi (SI), con un estratto dal proprio spettacolo "Così parlò Zarathustra".
Dopo le due edizioni 2009 e 2010 di "Così parlò Zarathustra – uno spettacolo per tutti e per nessuno"LaChiaveNellaToppa torna al Teatro Frigia, con uno spettacolo tratto dal romanzo "Il disperso", più conosciuto come "America", di Franz Kafka dal titolo "AMERICA – storia di Brunelda".
La produzione teatrale di Angelo Ferrara, prosegue con IL SOSIA DI DOSTOEVSKIJ - Avventure del signor Goljàdkin e infine per il 2012, JEKYLL E HYDE- Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde (Spettacolo Sconcerto per Voce delirante Angelo Ferrara, Flauto molesto Marica Albertario, Tastiere insinuanti e flauto traverso Giulia Finazzi, Danze incoerenti Tulsi Alessandra Perini, Regia, drammaturgia: Angelo Ferrara) da: "Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde" di Robert Louis Stevenson.
Angelo Ferrara ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Il Duo composto dalla voce evocativa di Anita Camarella e dall'eclettica chitarra di Davide Facchini è da tempo impegnato nella ricerca storico-musicale del genere musicale denominato Swing Italiano, un progetto che li contraddistingue da oltre 10 anni in Italia e all'estero.
Proprio a questo repertorio, arricchito da classici dello Swing americano, i due musicisti hanno dedicato uno spettacolo elegante, emozionante e divertente.
La loro musica è stata trasmessa da Radio di diversi paesi come Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Tunisia, Portogallo, Francia, Ungheria, Bosnia & Herzegovina, Croazia e Italia.
I due artisti possono vantare una lunga e importante carriera che li vede tutt'ora impegnati in numerosi concerti e rassegne in Italia, in diverse località europee e negli Stati Uniti.
"Bello! Originale! Moderno! Davvero unico e francamente sensazionale questa coppia di straordinario talento soddisfa tutte le generazioni con un'originale e moderna fusione di stili."
"Pacifica Tribune" - San Francisco (U.S.A.)
"Il tempo sembrava essersi fermato sul filo delle sorprese. Un duo magistrale!"
"La Voix de Mardi" - Hazebrouck (Francia)
Il canale Youtube di Anita e Davide: anitadavideduo
Il sito ufficiale di Anita Camarella e Davide Facchini: www.anitadavideduo.com
Anita Camarella e Davide Facchini hanno suonato a WOODinSTOCK 2013 venerdì 5 luglio
Annie Keating è una delle più interessanti cantautrici della nuova scena americana e la critica specializzata l’ha accostata a colleghe del calibro di Joan Baez e Mary Gauthier.
Echi di blues e jazz, il calore degli strumenti acustici e le sue grandi doti da storyteller sono le caratteristiche principali del suo songwriting.
Il suo ultimo disco, "Trick Star", è stato accolto con clamore da pubblico e critica e in particolare da Bob Harris, voce storica della BBC inglese che lo descrive come "un piccolo gioiello".
Annie Keating ha diviso il palco con grandi artisti come John Hiatt e Chastity Brown.
Un'artista altamente consigliata ai fan di Lucinda Williams, John Prine e Jason Isbell, ai fan del nuovo alternative country o americana e ai fan della tradizione del folk e dello storytelling senza tempo.
Canzoni come Belmont, che racconta di quando imparò a strimpellare la chitarra sul portico di casa del fratello più grande della sua migliore amica, entrano di diritto nello straordinario storybook americano.
Annie Keating a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Gli Apple Sauce sono una band progressive metal nata nel 2016.
Le loro influenze spaziano da pietre miliari del genere come i Mr. Bungle ai più moderni Periphery, il tutto condito da toni soul e fusion alla Hiatus Kayote e un'attitudine Zappiana.
Nel 2018 hanno registrato il loro album di debutto, in uscita a breve.
Apparizioni per WOODinSTOCK:
WOODinSTOCK 2019 sabato 20 Luglio
Arianna Antinori, per molti lei è la "Janis Joplin Italiana", ma secondo noi è una definizione estremamente riduttiva dell'artista.
Arianna ama in maniera viscerale il rock, quel sano rock che ha saputo contaminarsi senza perdere identità e che affonda le sue radici nel blues, nel soul e nel rock’n’roll.
Ha già calcato importanti palchi, come Pistoia Blues, aprendo nel 2015 il concerto dei Counting Crows, e partecipando a numerosi festival come Asti Musica, Tropea Blues Festival, Festivalshow e molti altri.
Con una media di 90 date all'anno, Arianna ha suonato in tutta Italia e con alcune fortunate date anche all’estero, promozionando il suo spettacolo nella formazione di quintetto, ovvero Arianna Antinori (voce), Carlo De Bei (chitarre), Giovanni De Roit (chitarre), Manuel Bisetto (basso) e Pablo Drummadores Bertorelle (batteria).
Nel 2015 l’uscita del primo singolo, Shut Up, che è rimasto in vetta delle classifiche degli artisti emergenti per ben 10 settimane, è ora in programmazione I Give, brano inserito nella compilation ‘Pistoia Blues Next Generation 2015’, un condensato di rock ed energia, dove emerge la voce magnetica di Arianna su un tappeto dal forte impatto sonoro.
Nata a Roma nel 1981, vive ormai da molti anni a Vicenza, è considerata la Janis Joplin italiana non solo per la forte somiglianza della voce nell’interpretazione dei brani della compianta icona americana, ma è l’italiana che ha conquistato il cuore dei fratelli di Janis - Michael e Laura Joplin - e dei Big Brother & The Holding Company, la storica band di Janis, vincendo nel 2010 il contest internazionale indetto in occasione dei 40 anni della sua scomparsa.
Dopo quell'importante riconoscimento a livello mondiale, nasce una stretta collaborazione proprio con i BBHC, che la vogliono come “special guest” nei loro concerti italiani e anche il nostro paese comincia ad accorgersi di lei. Arrivano così gli apprezzamenti e gli inviti a spingere ancora di più sull’acceleratore della sua attività live, perché è proprio sul palco che Arianna riesce a condensare ancora meglio la sua energia e a trasferirla al pubblico.
Con la sua voce così particolare, Arianna passa facilmente dal graffiato rock a sonorità blues più morbide e intense, creando con i musicisti un amalgama perfetto capace di annullare qualsiasi distanza tra palco e pubblico, sia nei locali più raccolti che nei grandi spazi aperti dei festival.
Qualche anno fa diventa impellente la voglia e l’esigenza di incidere brani propri ed inizia a lavorare con Jean Charles Carbone e Marco Fasolo, straordinari polistrumentisti con all’attivo numerose collaborazioni italiane e internazionali. Il disco, autoprodotto, si fa notare tra gli addetti ai lavori, ricevendo numerose recensioni da importanti critici e riviste musicali quali: Mario Luzzato Fegiz, Buscadero, L’Isola, Rumore e molti altri. Nel 2013 vince il premio "L’Artista che non c’era" con finale live al CPM di Milano.
Nel 2015 il cd ‘ariannAntinori’ arriva in distribuzione nazionale, su etichetta K1Records distribuito da Self Distribuzione, disponibile anche su tutte le piattaforme digitali, mentre la versione in vinile è uscita il 22 gennaio 2016.
Arianna e la sua band sono al lavoro per il secondo album, che vedrà la luce entro la fine del 2016.
Segui le sue date sul suo profilo su Facebook
Le sue canzoni su Soundcloud
Arianna è presente anche su Twitter
Il sito ufficiale di Arianna è www.ariannantinori.com
Arianna Antinori è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012 con il brano "For my friend" estratto dal CD "ariannAntinori".
Arianna Antinori è salita sul palco di WOODinSTOCK 2012, WOODinSTOCK 2013, WOODinSTOCK 2014 e a WOODinSTOCK 2016 Venerdì 15 luglio.
Arizona Parker è il nome d'arte dietro al quale si cela Giorgia Carena.
Nasce sul Lago Maggiore, ma trascorre la maggior parte della sua vita nel Varesotto, dopo alcune scorribande newyorkesi molto interessanti. Dopo aver trascorso gli anni duemila in giro nei locali a suonare, prima come tastierista poi come bassista, inizia a comporre canzoni. Il 15 agosto 2019 esce il suo primo disco dal titolo Confused Songwriter, un viaggio lungo e profondo dentro le relazioni umane, quelle che iniziano, che finiscono, quelle tra genitori e figli, tra amici, tra amanti. Un mondo complesso che Arizona racconta con l'aiuto del Rock 'n' Roll e dei suoi fedelissimi strumenti. Nel disco suona basso e pianoforte, accompagnata dai suoi musicisti e amici di sempre.
Nel 2008 fonda con il batterista Angelo Corvino una scuola di musica, che oggi rappresenta uno dei poli didattici musicali più prestigiosi della provincia di Varese.
Arizona ha una voce dal sapore puro e a tratti grezzo, che ben si sposa con i suoi testi sinceri e diretti, rivolti a tutti, perchè le sue storie sono, in fondo, le storie di tutti noi
Arizona Parker per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Gruppo di artisti indipendenti della regione Lombardia attivi nell'ambito della pittura, scultura, fotografia, poesia, musica e performance. Il gruppo e' nato nel 2009 dall'aggregazione spontanea di alcuni artisti per organizzare manifestazioni artistiche.
Gli artisti in Movimento sono su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Artistiinmovimento/1411438705752266
Gli artisti in movimento presenzieranno a WOODinSTOCK 2015 realizzando opere estemporanee nella giornata di Sabato 11 Luglio.
Ascanio (Cuba, 1988) è un pittore, muralista di strada e stampatore, ora vive e lavora a Milano, in Italia. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Santiago de Cuba con una specializzazione in pittura e disegno.
Così come su opere d'arte su tela, serigrafie o pareti, Ascanio riproduce la propria figura di uomo protesa in avanti come simbolo di tutti gli individui contemporanei intenti a sfidare il futuro ea distinguersi da diversi scenari di vita, un concetto che è riassunto nel suo payoff "CLIMBING THE FUTURE ".
Come sintesi grafica del suo motivo artistico, questa immagine si fonde con il suo nome e diventa la sua firma di riconoscimento.
Da anni di esperienza lavorativa presso il laboratorio di serigrafia "René Portocarrero" di L'Avana, Ascanio trova nella tecnica di serigrafia acquisita una grande fonte di ispirazione e sperimentazione artistica che introduce gradualmente nelle sue opere, conferendo alle sue opere uno stile marcato e caratteristico
Con l'uso esclusivo del pennello e delle tradizionali tecniche di pittura murale, Ascanio realizza grandi murales, rendendo omaggio alle personalità e agli artisti locali come Enzo Jannacci e Morando Morandini, ma allo stesso tempo dà il suo contributo a progetti di riqualificazione urbana con colorate opere di street art.
Ascanio ama interagire e collaborare con artisti internazionali, organizzando attività e sviluppando progetti artistici interdisciplinari. Gli piace anche coinvolgere spontaneamente persone desiderose e interessate nella realizzazione delle sue opere di street art, invitandole a partecipare e condividere un'esperienza d'arte partecipativa unica .
Per altre informazioni sull'artista: http://www.ascaniocuba.com/ oppure https://www.facebook.com/AscanioCuba/
Ascanio sarà a WOODinSTOCK 2018 insieme ad altri artisti visivi grazie all'interessamento e sostegno de Il Ponte degli Artisti.
Molto piu’ che un semplice tributo ai Beatles, la performance dei Beatbox si propone di far rivivere l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool. E per ottenere il risultato desiderato nulla è stato lasciato al caso: dalla strumentazione, identica a quella usata dai Beatles nei loro storici concerti, ai vestiti, confezionati su misura dalla stessa sartoria che li creò per la tournèe americana dei Fab Four.
A dare vita a questo progetto, quattro musicisti dal curriculum piu’ che nobile: Alfio Vitanza, Mauro Sposito, Riccardo Bagnoli e Guido Cinelli vantano collaborazioni con i grandi nomi del pop italiano.
Uno show che attraversa i ricordi e le scoperte di piu’ generazioni, con esecuzioni fedelissime a quelle originali, per riscoprire l’entusiasmo e la positività dei mitici anni ’60.
Tutte le informazioni sulla band sul sito ufficiale: http://www.thebeatbox.eu
I BeatBox suoneranno a WOODinSTOCK 2017 venerdì 14 Luglio.
Beatrice Campisi è una cantautrice siciliana trapiantata a Pavia, che ama definirsi “esploratrice musicale”.
Ha partecipato a importanti rassegne (MEI, Catania Jazz, “Il Tenco Ascolta”). Nel 2017 Jono Manson ha prodotto il suo primo album, “Il gusto dell’ingiusto”, tra musica d’autore, radici siciliane e contaminazioni jazz.
Presenta ora uno spettacolo incentrato su "Ombre", il suo nuovo disco folk dal sound internazionale, ma che rimane ancorato alle radici, muovendosi fra sonorità acustiche ed elettroniche, fra italiano e siciliano.
Beatrice Campisi per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day accompagnata da Riccardo Maccabruni
Duo BiSOUND.
Progetto che si è formato due anni fa a Torino in un contesto totalmente inaspettato. Da allora abbiamo coltivato una forte connessione artistica. Attraverso la musica desideriamo esprimere emozioni e trasmettere immagini.
I BiSound a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio
I Black Night nascono nel 2006, a seguito dell’incontro di alcuni elementi in studio di registrazione. Le collaborazioni a livello professionale ne enfatizzano il feeling musicale. Nasce pertanto l’idea di creare una Band capace di riportare alla luce il pieno spirito dell’hard Rock anni 70, proponendo uno spettacolo comunque moderno, in grado di coinvolgere tutte le generazioni di pubblico.
In poco più di un anno il gruppo ottiene una grande notorietà nel panorama Varesino, alla quale seguono apparizioni in diverse città e manifestazioni lombarde.
Vocals - Andrea Trabona - L'animale da palcoscenico,diplomando in pianoforte moderno alla NAM. Inizia ben presto la sua carriera di musicista esibendosi per la prima volta all’età di soli nove anni. Malgrado la giovane età Andrea, ha accumulato numerose esperienze in concerti da solista o con le Band che hanno supportato la sua carriera musicale. Oggi ha trovato la sua dimensione da leader nei Black Night in quanto la sua voce e il modo di interpretare i brani ricordano fortemente Ian Gillan, David Coverdale e Robert Plant. La sua capacità di coinvolgere il pubblico con le sue doti canore e attirare l’attenzione del pubblico ne fanno uno show man di indubbia qualità.
Guitar - Marco Visconti - L’istinto sulle 6 corde, eredita dalla famiglia la passione per la musica, decide pertanto di dedicare il tempo allo studio allo strumento del padre, iniziando come autodidatta per poi affinare la tecnica chitarristica alla “Music Secret” di Gavirate (VA). Intraprende la sua carriera musicale come chitarrista Blues per poi trovare la sua dimensione nei Black Night. Il suo istinto live lo porta ad avvicinarsi allo stile dei più grandi chitarristi rock degli anni 70, Blackmore in primis fino ad arrivare a Jimmi page.
Drums - Francesco Farinelli - L’introverso, ritmo nel sangue inizia lo studio all’ età di soli 11 anni, perfeziona la sua tecnica per oltre 10 anni grazie agli insegnamenti da privatista del noto insegnante Jazz/Fusion Bruno Fraimini. Francesco coniuga benissimo gli stili e le influenze di tutti i generi musicali. Il suo modo di suonare i pezzi dei Deep Purple lo avvicina moltissimo allo al monumento del Rock Ian Pace.
Keyboards - Federico De Biase - Il perfezionista, meraviglioso pianista classico, ha iniziato da giovanissimo la sua carriera di musicista esibendosi per la prima volta all’età di soli 6 anni. Il suo impegno e lo studio dello strumento è cresciuto progressivamente negli anni grazie al suo profondo amore per il pianoforte.Attualmente studia pianoforte ad indirizzo classico presso il Liceo Musicale Rusconi (7° anno). Federico è il Lord dei tempi moderni, capace di sposare le sonorità classiche alle sonorità soul e blues tipiche dei primi gruppi Hard Rock.
Bass - Stefano Ragazzon - Stefano Si avvicina alla musica fin da piccolissimo, e questa rimane la sua migliore amica per sempre. Grandi capacità ritmiche e groove fanno di lui un musicista in grado di adattarsi a tutti i generi musicali. Seguono alcuni progetti di musica moderna e progressive, molti confronti con i colleghi musicisti.
Il sito ufficiale dei Black Night: http://www.blacknightband.eu/
I Black Night saranno sul palco di WOODinSTOCK 2016 Domenica 17 Luglio ad accompagnare Ian Paice, il mitico batterista dei Deep Purple
Grandi spazi, infinite distese, mari e cieli stellati, queste sono le immagini evocate alla mente dalla musica dei Blue Hats.
Duo varesino composto da Luca di Toma (piano e tastiere) e Rosario Palladino (chitarra elettrica, synth e chitarra classica) che da oltre 10 anni creano sonorità innovative con influenze provenienti dal Jazz, dalla Fusion, dal Rock e dal Blues.
Il sito ufficiale dei Blue Hats contiene tutte le informazioni sulla band: http://www.bluehats.it/
I Blue Hats saranno a WOODinSTOCK 2014 domenica 20 Luglio.
Una Bluegrass band dall'impatto visivo-acustico inimitabile. Cinque musicisti che si alternano in un susseguirsi di assoli e armonie vocali, sorretti dal suono corposo e incalzante di basso, mandolino e chitarra con le fioriture melodiche del banjo. Il tutto nel pieno rispetto musicale ed estetico della migliore tradizione bluegrass.
Dalla sua fondazione nel 2011 la band, grazie al paziente lavoro effettuato nei primi due anni, ha raggiunto la fama internazionale partecipando ai più importanti Festival di Musica Bluegrass Europei (Svizzera, Germania, Olanda, Francia, Scozia).
La band è costituita da Perry Meroni (Lead voice & Guitar), Dino Barbé (Banjo), Josh Villa (Voce e Mandolino), Tony Spezzano (chitarra e voce) e Marco Cementeri (Double Bass and voice).
Il sito ufficiale dei Bluedust: www.bluedust.it
La mail della band è: info@bluedust.it
Per booking contattare: +39 333 1705896
Dino Barbé e Josh Villa hanno partecipato a WOODinSTOCK 2015 con i Bluedust e ai WiSWorkshoP 2015 con uno straordinario programma su Banjo e Mandolino. I Bluedust saranno nuovamente a WOODinSTOCK 2017 insieme a Luca Guenna Venerdì 14 Luglio
Bob Malone è un tastierista, cantante e compositore americano.
È stato definito un “mago delle tastiere” dal The New Yorker.
Ha accumulato una fedele base di fan internazionali attraverso venti anni di tour incessanti e nove album acclamati dalla critica. Suona le tastiere per John Fogerty dal 2011.
È stato un session player per Ringo Starr e Avril Lavigne, e la sua registrazione di “You’re A Mean One, Mr. Grinch” è stata la colonna sonora nei trailer del film Illumination/Universal del 2018 per The Grinch.
Bob combina canzoni indimenticabili, reinterpretazioni rinfrescanti di brani classici e un ibrido unico di rock, pop melodico, blues e R&B di New Orleans, consegnato con virtuosismo al pianoforte ad alta energia e una voce tutta sua.
Bob Malone a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Bocephus King, all’anagrafe James Perry, è una delle più grandi promesse della musica rock canadese.
Arriva da Vancouver e più precisamente da Tsawwassen, una piccola cittadina sull’Oceano Pacifico dal fiero nome indiano. Poco più a sud dello stesso promontorio si trova la cittadina di Point Roberts, contesa nel corso degli anni tra Stati Uniti e Canada, ora territorio americano anche se confinante per 3/4 con acque canadesi e per 1/4 con Tsawwassen. Ed è proprio in questo surreale paese di pescatori che Bocephus King spesso si rifugia a scrivere canzoni. Pochi minuti per varcare il confine e arrivare in un luogo in lotta con la propria identità dove gli abitanti sono cresciuti ascoltando John Prine e gli ACDC. Forti contrasti che si riflettono nella musica e soprattutto nella personalità di James Perry che ha dovuto per necessità costruire un personaggio capace di contenere tutte queste sfaccettature.
Bocephus King sembra uscito dal mondo del vaudeville, un Humphrey Bogart o un Robert Mitchum senza tempo che incontrano al bancone di un diner Tom Waits, Nina Simone e il drugo del grande Lebowsky (si racconta che il buon Jamie se ne andasse al cinema in accappatoio dopo essersi tuffato nelle onde gelide dell'Oceano Pacifico).
Bocephus King ha all’attivo 5 dischi: Joco Music, A small good thing, The Blue Sickness, All children Believe in Heaven e Willie Dixon God Damn, due dei quali (il secondo e il terzo) pubblicati dalla New West Records, etichetta cult di Austin tra le prime ad accorgersi dello suo straordinario talento. Bocephus King si fa conoscere anche in Italia grazie a questi due dischi e il magazine Buscadero gli dedica addirittura la copertina commentando: “è la seconda volta che mettiamo un artista sconosciuto in copertina. La volta scorsa era toccato a Tracy Chapman”.
Bocephus King arriva in tour in Italia infiammando ogni tipo di palcoscenico dove si trova a suonare, da solo in acustico o con la sua band, The Rigalattos. Dal vivo è una miscela esplosiva capace di spaziare tra sonorità blues, gospel, gipsy e country, rileggendo un intero secolo di musica americana. Ci sono echi di Woody Guthrie, Dylan, Springsteen, Waits ma anche Prince, Townes Van Zandt e tanto, tanto Cinema da Fellini a Quentin Tarantino passando per l’estro dei fratelli Coen. In Italia incontra il giovane cantautore Andrea Parodi di cui produce i suoi primi due dischi (Le Piscine di Fecchio e Soldati). Bocephus King torna in Italia e nel Mediterraneo per gettare le basi del suo prossimo disco che come sempre sarà soprattutto un grande viaggio, ricco di contaminazioni.
L’album successivo è All children Believe in Heaven, che ottiene pareri discordanti per le sonorità sovraccariche di sperimentazioni che riflettono anche un momento personale della sua vita fatta di forti contrasti, di momenti più difficili e di gioie infinite come la nascita della sua prima figlia, Stella Bella Blue. A distanza di anni riascoltando quel disco ci si accorge che conteneva canzoni straordinarie come Goodnight forever Montgomery Clift e Jesus The Bookie, con due testi visionari e crudi.
Bocephus King rimette le cose a posto con Willie Dixon God Damn, un album pieno di contaminazioni ma molto più sobrio e solare.
Nel gennaio 2014 l’etichetta italiana Appaloosa pubblica un’antologia completamente rimasterizzata di Bocephus King, Amarcord; un titolo felliniano, per ripercorrere questo viaggio pieno di riferimenti cinematografici e surreali. Una maratona di quasi ottanta minuti attraverso le sue canzoni più belle e alcuni inediti, tra cui una personale rilettura di Senor di Bob Dylan, registrata con due musicisti indiani conosciuti la sera stessa in un locale.
Nel marzo 2015, sempre su etichetta Appaloosa, esce un nuovo disco dal titolo Illusion of Permanence, uno straordinario viaggio musicale da ovest a oriente con sonorità che spaziano dal folk, al rock, alla psichedelia e alla musica araba.
Nell’ottobre del 2015 viene invitato al Premio Tenco di Sanremo incantando il pubblico e la stampa con una toccante traduzione di Autogrill di Francesco Guccini e gli viene concesso l’unico bis dell’intera rassegna. Bocephus King è il mattatore del Premio Tenco, su e giù dal palco, nel dopo Festival al Casinò, perfino in un concerto improvvisato nel quartiere della Pigna poche ore prima della sua esibizione sul palco dell’Ariston.
Nel febbraio del 2016 viene richiamato in Italia per rappresentare il Club Tenco durante il Festival di Sanremo e ritorna con un disco nuovo, doppio, intitolato Saint Eunice, ispirato e dedicato a Nina Simone, dove alterna canzoni originali a cover facendosi accompagnare da una band formata da musicisti internazionali conosciuti in un locale chai di Vancouver nella quale fa parte anche un monaco Tibetano.
Durante questo nuovo viaggio in Italia Bocephus King lavorerà a un nuovo disco di traduzioni dall’italiano all’inglese per esportare la grande canzone d’autore di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Francesco De Gregori, Piero Ciampi, Bobo Rondelli, Vinicio Capossela, Ivan Graziani e perfino Giacomo Leopardi, di cui ha musicato e tradotto l’Infinito.
Giovedì 18 febbraio 2016 Bocephus King esegue dal vivo l’Infinito di Leopardi nella cattedrale di Recanati ripreso dalle telecamere della RAI e in presenza della famiglia Leopardi.
Il 22 ottobre 2016 è uno degli ospiti della serata finale della quarantesima edizione del Premio Tenco insieme a Morgan, Noemi, Roy Paci etc ed esegue in inglese le canzoni di Luigi Tenco Mi sono Innamorato di Te e E se ci diranno, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal maestro Mauro Ottolini.
Con questo spettacolo Bocephus King è ospite anche a Umbria Jazz insieme a Gino Paoli, Paolo Fresu e i Negramaro.
Bocephus King non è mai fermo, continua a viaggiare e lasciarsi contaminare da ogni paesaggio, libro, film, musicista e persona che incontra.
Bocephus King a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Bucadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Brian Mitchell, musicista contraddistinto da una grande poliedricità, è un artista noto nel mondo musicale per aver lavorato con alcuni degli artisti più importanti nel panorama della musica rock, folk, country, blues ed R&B: solo per citarne alcuni, ricordiamo, Bob Dylan, Levon Helm e The Midnight Ramble, BB King, Dolly Parton, Little Feat, Rosanne Cash, Allen Toussaint e Buster Poindexter . È apparso in 5 registrazioni vincitrici di un Grammy Award, 3 con Levon Helm e una con BB King e Les Paul. Nel 2015 Brian è stato inserito nella New York Blues Hall Of Fame. La sua versatilità al pianoforte, organo Hammond B-3, fisarmonica, su varie tastiere vintage e armonica oltre ai suoi distinti stili vocali lo hanno affermato saldamente come uno dei musicisti più ricercati di New York City.
Nativo di New York, Mitchell si segnala da subito come un elemento di spicco della musica dal vivo di Manhattan. Conosciuto per le sue esibizioni ad alta energia, Mitchell presenta una miscela unica di gutbucket blues, R&B funky in stile New Orleans, coinvolgenti ritmi latini, nonché di incursioni anche in altri ambiti.
Brian si sta attualmente esibendo in tutto il paese con The Weight Band, (con ex membri di The Band e The Levon Helm Midnight Ramble), nonché proponendo sue composizioni originali con "The Brian Mitchell Band", il suo power trio di fisarmoniche "Fatboy Kanootch" con Clark Gayton alla tuba, con l'elettronica funky degli "House OF Diablo" con Shawn Pelton alla batteria e percussioni elettroniche in vari locali notturni esotici di New York City.
Brian è inoltre presente come in colonne sonore per TV, film e teatro. La sua musica originale con "House Of Diablo" è stata inclusa nel film di Robert Altman "Tanner On Tanner". I suoi stili di pianoforte blues sono stati presenti nella musica di Bill Sims per la commedia di Broadway di August Wilson "8 Pianos". Brian ha anche composto la musica per la serie TV AMC "Hell On Wheels" con Marc Copely e James Dolan. E recentemente la canzone “Step Away” scritta da Brian e Christine Santelli è stata inclusa nel CD “Worthy” di Betty LaVette, nominato ai Grammy. Il suo approccio unico all'esecuzione e alla registrazione in studio è stato oggetto di un articolo su Keyboard Magazine.
Brian è apparso frequentemente in televisive in programmi come "The Late Show with David Letterman", "Late Night with Conan O'Brian", "The Tonight Show", oltreché nella soap opera "One Life To Live". La fisarmonica di Brian può essere ascoltata nella versione di Bob Dylan di "Return To Me" di Dean Martin, presente nella serie "The Soprano's". Altre collaborazioni speciali includono l'accompagnamento dell'attore Christopher Walken alla fisarmonica nel film "Search and Destroy" e il pianoforte con Amy Helm nel film di Vera Farmiga "Higher Ground". Inoltre si esibisce regolarmente su PBS in "Live At The Ryman" con Levon Helm & The Midnight Ramble Band, Steve Earle, Emmylou Harris, Buddy Miller, Sheryl Crow e Robert Plant. Appare anche in "The Love For Levon Concert" esibendosi con Roger Waters, Greg Allman & Warren Haynes, John Mayer, John Hiatt, John Prine, Mavis Staples, Lucinda Williams, Jakob Dylan, Dierks Bentley, Eric Church e My Morning Jacket.
Attualmente è spesso presente con The Weight Band anche nello show televisivo della PBS "Live At The Infinity".
Brian Mitchell per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 con James Maddock per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 10, Venerdì 22 e Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day insieme a James Maddock
Cash Wagon - Johnny Cash and June Carter Tribute
Alessandro Frigerio (basso e voce) e Cristina Bulgheroni (chitarra e voce)
Insieme hanno condiviso diversi progetti musicali e partecipano tuttora a un progetto solidale che con un tributo a Fabrizio De Andrè, in un ensamble di 12 elementi tra voci e strumenti, raccoglie fondi per sostenere cause importanti rivolte agli ultimi, quegli “ultimi” che anche il cantautore ha sempre sostenuto e incoraggiato nelle sue canzoni.
In questo nuovo progetto rendono omaggio a una delle coppie più famose del panorama musicale country/folk: Johnny Cash e June Carter.
Oltre ad alcuni dei brani più famosi di Johnny Cash, verranno proposti brani che hanno caratterizzato la produzione e le interpretazioni della coppia, complici artisticamente e nella vita.
I Cash Wagon a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 venerdì 19 Luglio
Tra i giovani talenti della musica italiana, dopo l’esperienza in gara a X-Factor nel 2016, la cantautrice trentina ha conquistato le principali playlist di Spotify (New Music Friday, Indie Italia, Scuola Indie, Best of Indie Italia 2020), superando i 3 milioni di stream sulla piattaforma con il suo omonimo album d’esordio uscito a marzo 2020.
Forte da sempre di un’intensa attività live, che l’ha portata negli anni a realizzare importanti aperture per artisti come Max Gazzè, Carmen Consoli, Irene Grandi, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Fulminacci e molti altri.
Il 25 novembre 2022 esce il suo secondo disco “In Queste Stanze Piene”. Un viaggio inaugurato con i primi estratti “La promessa”, “Abitudini”, “La vita davanti” e “Povera me”, singoli che hanno confermato gli importanti numeri di stream e pubblico dal vivo di Caterina.
L’etichetta discografica è sempre Fiabamusic. La produzione artistica è del romano d’adozione Clemente Ferrari (già arrangiatore per Max Gazzè e Fiorella Mannoia). Il disco vede anche le collaborazioni con Gio Evan per il brano “Groenlandia” e Anansi per “Casa mia”. Attualmente Caterina sta portando in giro questo suo disco live!
Caterina Cropelli per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Venerdì 21 Luglio
Dalla longeva conoscenza di Rossano Del Vecchio (chitarra) e Alessandro Quadrelli (basso) , nasce l'idea a fine 2016 di plasmare una formazione in trio , insieme a Giacomo Felletti (batteria); un trio che possa ripercorrere con sentimento , passione e sicuramente tecnicismo musicale il reale " mood blues" ovvero realizzare musicalmente quel "I feel so blue" tipico del sentimento "Black".
Un' inclinazione personale e sentimentale che solo con il "padre" di Tutti i generi musicali si può esprimere... Ecco che prende vita un repertorio che coinvolge i maggiori esponenti del genere... Da Gary Moore a BB King , da Robben Ford ai ZZ Top ai Gov't Mule. Non mancano contaminazioni prettamente rock come " Jimi Hendrix " (l'innovatore per antonomasia della chitarra elettrica) ai britannici "Cream" che con gli schemi blues hanno innovato il rock in generale ..
Nel marzo 2017 il trio sente l'esigenza di includere una "voce" ed ecco l'ingresso di Giada Bernabe' (cantante di estrazione blues rock soul) . Vengono così integrati nel repertorio già molto ricco, brani di esponenti femminili "top" del genere come "Etta James" , "Aretha Franklin", "Koko Taylor" e "Tina Turner". Ciò che originariamente nasce come " Trio " inizia quindi a prendere la direzione di una vera e propria band , ed ecco che il progetto viene ultimato con l'ingresso a fine aprile del tastierista Andrea Vergori.
Il sound diventa così molto più ricco e la band sempre più unita musicalmente (ed umanamente) , avrà un' unica mission... Suonare con passione estrema , tecnicismo e cura dei suoni , reinterpretando secondo il proprio filtro personale quelli che sono grandi brani del blues e rock -blues e "restituire" il tutto a se stessi e al pubblico , attraverso cura dedizione ed umiltà , Ingrediente sempre più raro ma basilare per poter trasmettere la "veridicità' della vita reale" connotazione basilare del genere.
Da Giugno 2017 ecco iniziare i live che ci e vi accompagneranno sicuramente per molto tempo .
Quindi... "keep calm and stay blues and rock".
GIADA BERNABE' : Lead vocals
ROSSANO DEL VECCHIO: Guitar/Backing vocals
ATTILIO SCARFONE: Guitar/Backing vocals
ALESSANDRO QUADRELLI: Bass/Blues Harp/Backing vocals
GIACOMO FELLETTI: Drums/Backing vocals
La Catfish Blues Band per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2018 Domenica 22 Luglio
Siamo i CERCATUCHIT, compagnia dialettale dilettanti ternatese, che cercano attraverso la rappresentazione teatrale di raccontare il modo di vivere, di parlare e di comunicare dei nostri nonni.
Perché CERCATUCHIT?
Perché in passato gli abitanti di Ternate erano chiamati in questo modo in quanto conservavano tutto quello che trovavano, compresi anche i pezzi più piccoli. Tutto ciò che facciamo serve a raccogliere fondi da destinare in beneficenza.
I Cercatuchitt si erano resi disponibile a presentare un divertente spettacolo teatrale a WOODinSTOCK 2014 sabato 19 Luglio che purtroppo è saltato per motivi indipendenti dalla loro e nostra volontà.
Southern, Rock, Blues, Funk e un pizzico di Psichedelia shakerati per ottenere un cocktail sonoro esplosivo, intenso ed emozionante.
La band è un blend di numerose influenze, che convergono assieme nel nome del Groove.
La formazione comprende:
CHRIS HORSES – Chitarrista, cantante e songwriter trevigiano, il Cowboy delle “Tre Province”, Southern Rocker dall’Anima Blues, cuore Folk e sangue Heavy Metal.
MATTIA RIENZI – Talentuoso chitarrista di Marghera, le sue influenze vanno dal Blues delle radici, fino alle cavalcate Fuzz ’70ies, passando per il Rock’n’Roll potente e stradaiolo di stampo inglese e americano.
MARCO QUAGLIATO – Bassista e contrabbassista padovano di indole Funk, ma con numerose sfumature Folk e Metal.
MARCO TIRENNA – Psichedelia, Groove e Sperimentazione sono le parole d’ordine per descrivere il suo stile batteristico unico e dotato di grande personalità.
GIULIO JESI – Sassofonista, flautista e tastierista versatile e riconoscibile, profondamente influenzato dal Blues, dal Jazz e dalla grande Musica Americana.
Chris Horses Band a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio con ospiti Roberto “Tom” Salvato e Gianni “Rit” Bordin di John Beer rispettivamente a Sax e Percussioni
Cosa significa essere il fratello di Mick Jagger, frontman della rock band più importante della storia?
Una domanda scomoda, da evitare, sulla quale Chris Jagger ha sempre glissato dietro un velo di timidezza e al tempo spesso fierezza verso il proprio percorso musicale.
Un percorso inevitabilmente marchiato dal legame con i Rolling Stones e influenzato dal blues e dal folk, dall’Irlanda e da New Orleans.
Chris Jagger è una di quelle figure interessanti per la sua poliedricità: ha composto oltre 100 canzoni ed una dozzina di album, alcuni da solista, altri con la sua band Atcha.
Per la prima volta è Chris Jagger in persona a porsi questa domanda e raccontare la sua vita nell’autobiografia Talking to Myself e nel nuovo disco Mixing up the Medicine, entrambi editi da BMG. Il titolo del disco rivela l’amore sviscerato di Jagger per Dylan e per quel tipo di canzone americana che ha influenzato tanto lui quanto gli Stones. Talking to Myself è un lungo viaggio, sfaccettato, esilarante, profondo; un viaggio di formazione di due fratelli cresciuti a Dartford nel Kent, per i quali naturalmente la musica esercita un ruolo fondamentale a cominciare dalla condivisione dell’amore per il blues, per proseguire con la storia degli Stones ed infine le peripezie delle esperienze di viaggio in India, Pakistan, Afghanistan e Israele. Mixing Up the Medicine è stato realizzato insieme al pianista e storico collaboratore Charlie Hart. Un disco eclettico che si snoda tra le varie sonorità esplorate da Chris nella sua storia, dal blues al folk, dal rock ad ai ritmi jazzati di Hart ed al R&B, da accenni funky e reggae, al cajun ed allo zydeco. Oltre a Charlie Hart, Chris ha chiamato a raccolta altri amici di vecchia data e musicisti eccelsi, come Olly Blanchflower al contrabbasso, Dylan Howe alla batteria, nonché il produttore John Porter (che ha collaborato tra gli altri con gli Smiths, i Rox Music, Buddy Guy, BB King ed Elvis Costello) il quale a sua volta ha coinvolto nel progetto Neil Hubbard, già chitarrista di Bryan Ferry e Joe Cocker.
E ovviamente non poteva mancare il fratello Mick che duetta sul singolo Anyone Seen my Heart?
Dal punto di vista lirico, la grande intuizione alla base del disco è legata all’incontro poetico di Chris Jagger con la poesia di Thomas Lovell Beddoes, poeta ed autore di teatro inglese dell’800 che ha colpito l’immaginario di Chris in quanto citato da Pound e che costituisce il punto di riferimento per diversi brani del disco, tra i quali figura anche Talking to myself, tratto direttamente dalla sua biografia.
Ciò che unisce le canzoni, a detta dello stesso Chris è una certa crudezza, ma anche la scioltezza, frutto di un senso di profonda sinergia tra i musicisti.
Mixing Up the Medicine è un album gioioso, grondante il senso della ricchezza della vita che traspare da un uomo che vive la sua esistenza a 360° e che da oltre 20 anni alleva polli e pecore insieme a sua moglie e a una numerosa famiglia nella fattoria di Glanstobuty.
Chris Jagger per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
Non ha bisogno di presentazioni, batterista originale dei Jethro Tull, nato a Luton (a nord di Londra), Bunker è stato il batterista nel periodo maggiormente creativo della band, quello segnato da quattro album passati alla storia del progressive come "This Was", "Aqualung", "Stand up" e "Benefit". Sua la "firma" inconfondibile di classici come "My Sunday Feeling", "Nothing is Easy", "Bourrée". "To Cry You a Song", "Cross-eyed Mary", "Aqualung" e "Locomotive Breath", per citare i successi più noti dei primi Tull. In seguito, è stato membro dei Jude (formati con l'ex-chitarrista di Procol Harum Robin Trower) nonché di innumerevoli band rock-blues, mantenendo una forte attività come session-man. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo album solista, el quale si è ricongiunto con i vecchi compagni di strada Ian Anderson e Martin Barre. Vanta collaborazioni con artisti del calibro di Michael Schenker, Roger Daltrey, Jack Bruce e Glenn Hughes, Uli Roth.
Altre informazioni su Clive sono disponibili nella pagina a lui dedicata da Riki Massini: https://www.rikimassini.com/clive-bunker/
Clive sarà sul palco di WOODinSTOCK 2018 insieme a Riki Massini e alla Bonus Track Band Sabato 21 Luglio.
Claudia, in arte La Clò Clo o Clo Baloon, trasforma il gioco dei bimbi in vere opere d'arte: i palloncini prendono vita in incredibili animali e gli stessi bambini si trasformano in personaggi fantastici, unici, protagonisti delle proprie fantasie e dei giochi in compagnia. Ma Claudia va oltre il "semplice" truccabimbi imbastendo con i giovani amici dei veri e propri laboratori d'arte.
Per contatti o informazioni è disponibile il suo profilo Facebook: http://www.facebook.com/claudia.lombardi.92
Clo Baloon è stata a WOODinSTOCK 2013 e sarà una presenza fissa di tutte le giornate di WOODinSTOCK 2014
Un divertente marasma musicale dove suoni, colori e ritmi di ogni Paese e Nazione si intrecciano con la musica popolare italiana, portandovi in un mondo del tutto nuovo, tra tradizione modernità. Pizzica e Rock & Roll, Blues a Canti alpini, ritmi Jungle e Tarantelle e poi ancore lingue, dialetti, filastrocche e poesie. Al confine tra musica e teatro lo show del Collettivo Mazzulata vi offre un'inedita versione dell'Italia e delle sue tradizioni musicali.
Da guardare, ascoltare e raccontare agli amici.
Il sito ufficiale del Collettivo mazzulata: www.ratafolk.it
Il Collettivo mazzulata è salito sul palco di WOODinSTOCK 2013 e suonerà a WOODinSTOCK 2014 Sabato 19 Luglio
Il Coro Lirico, compagine storica fondatrice della "Corale Arnatese", nei suoi 85 anni di attività ha svolto un'intensa attività concertistica sia in tutta Italia che all'estero ed è oggi molto conosciuto e ricercato. Si esibisce con un ampio repertorio lirico che spazia da Mozart a Nino Rota comprendendo (naturalmente) Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Mascagni e tutti i grandi che hanno fatto la storia musicale del melodramma. Fanno parte del repertorio del "Coro Lirico" anche numerosi brani di musica sacra che vengono eseguiti in occasione di festività patronali nelle Chiese del circondario. Il Coro Lirico si avvale della collaborazione di noti solisti con i quali interpreta i più bei brani della nostra tradizione operistica. Nel 1998 ha eseguito integralmente i "Carmina Burana" di Carl Orff nella trascrizione originale per due pianoforti ed orchestra di percussioni; sempre nel 1998 ha portato in scena l'opera "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni. Il 22 Novembre 2003, in occasione del 75° di fondazione della Corale Arnatese, ha eseguito nella Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate la "Messa Solenne", inedito giovanile del 1835 di Giuseppe Verdi, nell'edizione critica del Prof. Dino Rizzo di Busseto, con l'accompagnamento all'organo del M°. Giancarlo Parodi. Nel Gennaio 2007, presso il PalaBandera di Busto Arsizio, il "Coro Lirico" è stato invitato a tenere il Concerto per l'Assegnazione del premio "Ponchielli d'oro al M° Uto Ughi. Sotto la direzione del M°. Giampaolo Vessella il Coro ha raggiunto un livello artistico che gli permette di eseguire opere integrali in scene e costumi: negli ultimi anni vanno segnalati i debutti in "La Traviata","Nabucco", "Il Barbiere di Siviglia","Rigoletto". Prossimamente il Coro debutterà un altro titolo verdiano: "Il Trovatore".
La Corale Arnatese ha partecipato a Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson
“That Santa Fe Channel” è il nuovo album dei Cordovas, il primo prodotto dalla ATO Records. Un disco figlio dei Grateful Dead e della Allman Brothers Band, in un insieme che sfuma i confini tra country, rock, psichedelia e musica folk. Un lavoro che esalta le doti di songwriting dei Cordovas, ma anche la loro forza in qualità di live band cruda e vigorosa.
“That Santa Fe Channel” è stato prodotto da Kenneth Pettengale dei Milk Carton Kids nel quartiere East Nashville, non lontano dalla casa che ospita le prove della band, ed è anche il loro headquarter nel quale vivono insieme, in un vecchio fienile. La musica dei Cordovas rivela riferimenti anche delle diverse radici della band: la California meridionale, dove il bassista e leader Joe Firstman ha vissuto per anni e Todos Santos, in Messico, nel quale i cinque componenti dei Cordovas viaggiano ogni inverno per scrivere nuove canzoni, perfezionare vecchi pezzi in sospeso e guardare l’acclamato evento Tropic of Cancer Concert Series. Il risultato è un album farcito di suoni del sud, dal fascino californiano e messicano, che si mescolano a una musica “americana” senza confini.
Firstman, prima di formare i Cordovas, ha avuto una carriera solista arrivando a firmare per l’Atlantic Records e aprendo i concerti di Willie Nelson e Sheryl Crow. ha viaggiato per tutto lo stato come solista. Ma l’urgenza di fare musica propria in una dimensione di condivisione è troppo forte e si concretizza con la nascita dei Cordovas.
Una band dove tutti cantano e con un approcio collettivo, non solo nello scrivere canzoni, ma anche a livello esistenziale. I Cordovas non sono solo musicisti di una band, sono coinquilini, cospiratori, sono una famiglia.
Se vi fermate a East Nashville, potreste trovare Soria e Weaver suonare ballate folk nel fienile, mentre Firstman prepara una cena di famiglia in cucina e Spillman ripara il furgone in giardino. Nelle loro canzoni emerge una sensazione comune, nella quale è difficile distinguere la voce di ogni singola persona in quelle armonie intense ed estasianti. “That Santa Fe Channel” è la colonna sonora di quest’esistenza condivisa: una collezione di canzoni scritte, suonate ed esibite insieme.
I Cordovas a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
Polistrumentista (batterista-percussionista-tastierista).
Inizia a suonare come autodidatta fin da ragazzino chitarra e tastiere. Trasferitosi in Lombardia, nel 1989 inizia l’esperienza musicale con varie band cover rock del Legnanese suonando sia cover che inediti, fino ad approdare come tastierista nel 2004 alla Chatmon Brothers Blues Band (Rhyth’n’blues soul), band di ben 8 elementi, con la quale calca i più svariati palchi del nord Italia suonando sia in locali, pub che in feste della birra e feste dell’unità.
Ma come si dice il primo amore non si scorda mai; quindi, nel 2008 entrando a far parte del Corpo Bandistico Legnanese aps, di cui attualmente ricopre la carica di Presidente, e mosso da una grande passione per la batteria inizia a studiare percussioni con il M° Fabio Ponzelletti, fino ad arrivare nel 2013 alla scuola del M° Corrado Ciceri (Wine Spirit-Vulcanica percussionisti).
Dal 2012 da vita assieme a 4 amici musicisti della Chatmon Brothers alla band rock-blues 4Stealers esperienza che dura fino al 2018. Agli inizi del 2015 la voglia di sperimentare nuove sonorità lo porta a ricercare elementi per avviare il progetto Kozmic Bus, power trio più voce femminile. La band propone cover Rock anni 60/70 caratterizzate da un sound energico e dalla voce graffiante della cantate Angela, esperienza conclusasi nel 2019
Il 2020 è l’anno della svolta e di crescita culturale. Dall’incontro con Alain Cicirello, cantante-polistrumentista e compositore nasce il progetto “Al Cash Project”, la band propone inediti e cover riarrangiate, nel set elettrico con brani in stile country hill blues e downhome, suonato con un set minimale. Nel set acustico inediti e brani della storia americana passando da brani in stile appalachiano al folk, dal blues acustico al country, il tutto condito da ogni cosa che possa emettere un suono: cajon, washboard, paperbag, stumpfiddle, jaw harp, percussioni varie e cordofoni della tradizione.
La passione per il blues lo porta a collaborare con il noto Bluesman Joe Valeriano.
Dal dicembre 2022, percussionista/corista dei 4Times, quartetto acustico che propone cover riarrangiate di hit pop nazionali ed internazionali.
Aperto a qualsiasi genere e/o collaborazione (giuntacorrado70@gmail.com)
Infermiere, impegnato nel sociale in varie attività di volontariato tra cui WOODinSTOCK APS (di cui fa parte attualmente dell'organo di amministrazione) e CIVES (associazione Infermieristica di Protezione Civile e Società Scientifica a livello Nazionale).
Corrado Giunta è attualmente membro del direttivo di WOODinSTOCK APS ed è uno dei musicisti più presenti agli eventi di WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2012 con la Chatmon Brothers Blues Band
- WOODinSTOCK 2013 con Joe Valeriano e con i 4Stealers
- WOODinSTOCK 2014 con la Chatmon Brothers Blues Band e con Joe Valeriano
- WOODinSTOCK 2015 con i Kozmic Bus
- WOODinSTOCK 2016 con la Chatmon Brothers Blues Band
- WOODinSTOCK 2017 con Joe Valeriano
- WOODinSTOCK 2019 con i Subwaves e i Kozmic Bus
- WOODinSTOCK 2021 con Al Cash Project e Joe Valeriano
- WOODinSTOCK 10 con Al Cash Project e WOODinSTOCK Superstars Ensemble
- WOODinSTOCK 2023 con Al Cash Project
- WOODinSTOCK 2024 con Al Cash Project e Joe Valeriano
Daniela Domestici è una fotografa professionista che vive a Maccagno con Pino e Veddasca sul lago Maggiore.
Laureata in lingue straniere e diplomata alla Scuola internazionale di Fotografia e Narrazione Visiva di Firenze, si è poi specializzata in fotografia terapeutica alla Scuola di Fototerapia Psicocorporea di Bologna.
Attualmente è presidente dell’APS Gattabuia, un'associazione che promuove la cultura fotografica attraverso corsi ed eventi. Si occupa di educazione all’immagine e organizza e conduce laboratori di narrazione visiva.
Non solo. Daniela è anche, e soprattutto, fondatrice e direttrice di INSIGHT Foto Festival. Il primo festival fotografico a Varese che promuove la fotografia contemporanea come forma d’arte espressiva e partecipativa.
Nel tempo che rimane prosegue il suo percorso intimo con la fotografia realizzando progetti artistici personali e di carattere autobiografico.
Daniela Domestici a WOODinSTOCK:
- sue le immagini della mostra fotografica all'interno dell'evento del 2018 Klezmorim Maseltov e Daniela Domestici per WOODinSTOCK
- gli scatti di Daniela sono stati utilizzati come scenografia per il video realizzato per la giornata della memoria 2022 con i Klezmorim Mazeltov
Violinista - Ha studiato con il Maestro Borciani diplomandosi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Si è poi perfezionata con la Maestra Jokanovich presso l'Accademia di Musica di Novara. E' entrata a far parte dell'Orchestra Sinfonica della RAI. Ha svolto attività didattica presso la Scuola Musicale Puccini di Gallarate e presso l'Accademia Musicale di Castellanza, Svolge attività Concertistica in Italia e all'estero ed ha inciso per la RDS di Milano e per altre case discografiche
Daniela Zanoletti ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
“Non cesseremo di esplorare, e la fine della nostra esplorazione sarà quando saremo arrivati dove abbiamo cominciato e conosceremo il luogo per la prima volta” – T. S. Elliot
“Ci sono solo due tipi di musica: ‘The Star Spangled Banner’ (l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America) e il blues” - Willie Nelson citando il celebre violinista Johnny Gimble.
Per il padrino del genere “Americana”, David Bromberg, tutto cominciò con il blues.
Il suo incredibile viaggio dura da cinquantacinque anni e include –ma non si limita ad esse– incursioni musicali con nomi enormi del panorama internazionale (Bob Dylan, George Harrison, Jerry Garcia…) e lezioni di vita e di musica dal leggendario Reverendo Gary Davis, importantissimo e influente chitarrista blues che lo prese sotto la propria ala considerandolo come un figlio.
La maestria di Bromberg nel suonare diversi strumenti a corda –quali la chitarra, il violino, il mandolino e il dobro– in molti stili diversi è leggendaria, al punto da portare Dr. John a dichiararlo “un’icona americana”. Ebbe anche un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’album di John Hartford “Aereo-Plain” (1971), al punto da essere considerato coinventore di un nuovo genere musicale rappresentato in questo disco, il Newgrass.
Arriva quindi un suo periodo di esilio auto-imposto dalla propria passione (1980-2002), durante il quale divenne un esperto e rinomato violinista e l’ambasciatore culturale di Wilmington, nel Delaware.
L’esilio si è concluso con un trionfante ritorno alla musica: si ha così una meravigliosa storia che riporta ancora in un solo posto, il blues.
Con il recente “The Blues, the Whole Blues, and Nothing but the Blues”, sua prima pubblicazione con la Red House Records, Bromberg e il pluri vincitore di Grammy, produttore e accompagnatore Larry Campbell, si sono concentrati sulla musica che David scoprì al liceo, quando negli ultimi anni ‘50 fu introdotto alla collezione di vinili blues a 78 giri del padre di un amico. Lui prese in mano la chitarra solo come un modo per passare del tempo mentre era a letto con il morbillo. “Amavo moltissimo quei dischi” dice David “Li registrai su un registratore a bobine portatile, così da poterlo ascoltare a casa ed imparare”. Questo suo amore è evidente in “The Blues, the Whole Blues, and Nothing but the Blues”. L’album può essere visto sia come un manuale, un’introduzione al blues, sia come l’occasione per poter ascoltare un maestro che in modo personale tratti questa musica con grazia e passione.
“Esistono moltissimi tipi diversi di blues” nota Bromberg “noi abbiamo deciso di cominciare con il blues delle origini (‘Walkin’ Blues’ di Robert Johnson), ma c’è anche il country blues (‘Kentucky Blues’) o il blues influenzato dall’esperienza gospel (‘Yield Not’)”.
Bromberg, a sua volta un tempo turnista, è ben felice di dare spazio alla sua corte di musicisti che lo seguono da molto tempo nei suoi tour ed incisioni: Butch Amiot (basso), Josh Kanusky (batteria), Mark Cosgrove (chitarra), Nate Grower (violino), and Peter Ecklund (cornetta). Un altro artista molto importante per David Bromberg è Larry Campbell, per lui produttore, arrangiatore, polistrumentista, compagno alla corte del Reverendo Gary Davis e vecchio amico. Fin dal loro incontro ufficiale nei primi anni ‘80, le loro strade si sono incrociate più volte. Hanno finalmente lavorato insieme nello studio di Levon Helm per il ritorno di David nel 2013 con l’album “Only Slightly Mad”. “Lui voleva fare un album in stile ‘Chicago blues’” dice Larry “ma poi abbiamo deciso di ricordare alla gente ciò che lui sapeva fare meglio di ogni altro: tutta la gamma del genere ‘Americana', tutto il ‘Bromberghismo’. E abbiamo ottenuto molti nuovi fan. Per quest’album abbiamo deciso di tornare al blues e fare uso del vastissimo vocabolario musicale di David in tutte le sfaccettature del genere”.
Il lavoro di Bromberg come chitarrista resta qualcosa di unico; gli assoli di chitarra elettrica amplificata -anche con la tecnica slide- e il suo fingerpicking acustico delicatamente potente spingono queste canzoni con la stessa forza che lo hanno reso il musicista da scegliere in dischi di artisti che spaziano dagli Eagles a Link Wray, fino a Phoebe Snow. David può suonare in scioltezza il blues nello stile di Chicago con “You Don’t Have to Go” (un suo pezzo originale) per poi passare a delle inflessioni jazz in “A Fool for You” di Ray Charles, reso qui intimamente personale.
Nonostante ciò Bromberg dice di non essere più lo stesso chitarrista che era prima dei vent’anni trascorsi lontano dal palcoscenico e dal registrare. “Suono in modo diverso” dice “Non posso più suonare velocemente come prima ma, suonando più lentamente, questo mi dà più tempo per pensare a quello che sto facendo”.
“È sempre in grado di entrare nello spirito di una canzone” dice Campbell. “E’ estremamente creativo come musicista. A volte le restrizioni posso rivelarsi positive”.
Gli ascoltatori possono effettivamente accorgersi di ciò questi anni hanno dato a Bromberg nello stile un po’ spartano e acustico di “Delia”. Bromberg aveva originariamente deciso di omettere questo pezzo del suo omonimo disco di debutto nel 1972 – un brano live solo di chitarra con un piccolo intermezzo parlato. La nuova versione vede Bromberg e Campbell insieme in studio, rivisitando l’arrangiamento di Bromberg per il live in previsione del tour che i due talvolta fanno insieme. È ipnotizzante, con tutta la solennità che solo l’esperienza può portare. “Io e Larry abbiamo suonato molto ‘Delia’” dice David “adoro ciò che lui ci ha fatto”.
I fan di lunga data noteranno un’altra differenza: la voce di Bromberg; lui canta sul serio. Le parti cantate coprono un’ampia gamma interpretativa: testimonianza appassionata, carica di vibrato, urla soul che fanno saltare dal banco; morbido, fiducioso, cantilenante; e, naturalmente, le sue impareggiabili pillole d’autore (soprattutto in “You Been A Good Old Wagon”). “La prima volta che cominciai a cantare” dice Bromberg “era una cosa che facevo soltanto tra gli assoli di chitarra ma, nel periodo in cui mi esibivo molto raramente, ho preso qualche lezione di canto e ora sono molto più consapevole di quello che sto facendo. Adoro cantare adesso. Lo amo.”
Anche Larry Campbell fu molto impressionato dall’aggiunta del cantato. “È migliore adesso come cantante di quanto lo sia mai stato” dice “E’ forte, e presente. Nessuna delle canzoni ha avuto bisogno di più di tre take. E lui è capace di prendere ‘900 Miles’ [una “canzone da ferrovia” fatta diventare famosa da Odetta e Woody Guthrie], una vecchia canzone folk e trasformarla in un blues elettrico che, secondo me, è veramente una delle vette dell’album,”
Sebbene resti il proprietario dell’amato “David Bromberg Fine Violins” a Wilmington in Delaware. -“Amo il mio negozio” dice – Bromberg trova il tempo per andare in tour con il suo quintetto e propone tutte le canzoni dell’album “The Blues, the Whole Blues and Nothing But the Blues” (tranne “Yield Not,” che richiede un coro). Come sempre, lui porta nei suoi concerti la sua caratteristica intensità e devozione alla musica, mettendo in scena il suo sorprendente terzo atto con tutta la stessa passione che provava da ragazzo ascoltando quei 78 giri blues, appena prima che la sua strada lo chiamasse.
David Bromberg a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Originario della costa meridionale dell’Inghilterra, Ford, dopo un esordio discografico con la band Easyworld, ha ottenuto grande successo di critica ed una fanbase affezionata per la sua carriera solista iniziata nel 2004. Polistrumentista e maestro del loop pedal, le ipnotizzanti esibizioni dal vivo di David Ford riempiono regolarmente le sale su entrambi i lati dell’Atlantico.Ha inoltre fatto tour e supportato artisti come Elvis Costello, Ray LaMontagne, Aimee Mann, Sara Bareilles, Gomez, Aqualung, Richard Ashcroft, Suzanne Vega, Augustana, KT Tunstall, Ingrid Michaelson e Jakob Dylan.
Il suo album di debutto, I Sincerely Apologise For All The Trouble I’ve Caused, è stato incluso sia nella top ten degli album dell’anno di The Times che di Word Magazine e il suo quarto album, Charge, è stato descritto dalla stampa come il suo “miglior album fino ad oggi”. I suoi dischi hanno raggiunto la prima posizione su iTunes e nel febbraio 2014.
Nel 2012, il singolo del 2008 di Ford “I’m Alright Now” fu proposto al cantante francese Johnny Hallyday e divenne un successo nel gennaio 2013 con il nome “20 ans” (“20 anni”) con testi in francese di Christophe Miossec. Nel febbraio 2014, questa canzone è stata premiata come “Miglior Canzone Originale” ai Victoires de la Musique, a volte definiti “i Grammy francesi”, con Ford e Miossec che hanno accettato il premio sul palco a Parigi.
Nonostante i numerosi riconoscimenti e un pubblico affezionato, il cantautore rimane fuori dal radar del grande pubblico, un argomento che ha documentato in un libro intitolato, I Choose This – How To Nearly Make It In The Music Industry. Eppure, la squisita scrittura delle canzoni e le potenti esibizioni dal vivo di Ford assicurano che rimanga uno dei cantautori più importanti del Regno Unito agli occhi dei critici e degli amanti della musica vera.
“Genuine depth and striking authority.” Rolling Stone
“One of Britain’s best.” The Times
"Smart, angry, witty, emotional songs, delivered with raw-throated passion.” The Telegraph
“Puts everything into every word.” The LA Times
“David Ford is the eternal thrill of a young man going way too far and pulling it off.” Word Magazine
“Sends a chill up the spine.” The Sunday Time
David Ford a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
David Immerglück è un polistrumentista estremamente versatile e attivo, noto soprattutto per la sua attività con i Counting Crows di cui è chitarrista sin dagli anni ‘90 e con cui può vantare innumerevoli successi di pubblico e critica, si pensi a Hit mondiali come Mr. Jones o Accidentally in Love (canzone nominata agli Oscar per il film Shrek 2).
Nei primi anni di attività ha anche fatto parte anche di altre band di culto come Monks of Doom e Camper Van Beethoven.
Le sue capacità di polistrumentista hanno fatto sì che il suo talento sia stato richiesto in numerosi album di vari artisti quali Paul Collins, Chantal Kreviazuk, Elan Sara Defan, Cracker, The Walkabouts, Low Stars, Jason Karaban e Sordid Humor.
Tra queste collaborazioni spicca quella insieme a David Faragher nell’album di John Hiatt «Crossing Muddy Waters», album dal sapore blues suonato dai soli tre musicisti. Questo disco è stato nominato nel 2001 per un Grammy Award come Miglior Album Folk Contemporaneo.
Collabora da anni con James Maddock con cui ha anche prodotto uno spettacolare album live "Jimmy / Immy at Rockwood Music Hall".
Per conoscere meglio David Immerglück è possibile visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/David-Immerglück/113009505376789
David sarà protagonista insieme a James Maddock e Alex Valle a Besozzo il 11/02/2016 per un evento esclusivo organizzato da WOODinSTOCK!
Davide Buffoli è un chitarrista – cantante – compositore con una visione personale del suono rock che lo identifica come uno dei più validi e creativi musicisti in circolazione dalle nostre parti. Le sue canzoni e il suo mondo musicale mettono in luce una buona e effervescente vena sonora edificata con una prorompente miscela di riff di chitarre, eclettici scenari musicali, belle melodie e grandi accordi rock; in più Lui sa scrivere eccellenti canzoni e ciò non è poco…
Il suo è un rock autentico, intriso di energia ed erogante adrenalina emotiva; un rock che coniuga sentori pop e che si ritrova in tasca le impronte delle radici. Un classico ed entusiasmante suono rock che sa al contempo essere moderno e che colora la melodia di cento sfumature nella sua ricerca pop’n’roll. E’ un rock accattivante e abrasivo nell’esprimere quel vigore che scuote la schiena con iniezioni di dinamica vitalità e ti fa drizzare danzando dalla sedia.La chitarra innalza la fiaccola della sua stella polare e nel corso di questi anni Davide Buffoli consegue un curriculum di tutto rispetto: una gavetta sudata e macinata sui palchi, concerto dopo concerto, portando in giro un rock gagliardo e convincente, con songs proprie per nulla banali e reinventando cover di qualità con peculiare personalità. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di dividere il palco con una vastità di musicisti tra i quali possiamo citare DAVIDE VAN DE SFROOS, Elliott Murphy, Tom Russell, il compianto Greg Trooper, Jono Manson, i Gang, Gary Hall, Paolo Bonfanti, Sarah Lee Guthrie, Sarah Pierce & Merel Bregante, Butch Hancock, Fabio Treves, Massimo Bubola, Eric Taylor, Steve Young, Massimo Priviero e molti altri. Ed è proprio Priviero che lo ha chiamato ad aprire il concerto al mitico Rolling Stone registrato su cd e dvd e che ha celebrato l’ultimo show nel famoso locale milanese. Tra le varie esperienze recenti sono da segnalare lo showcase in occasione del Festival del Cinema di Locarno 2015, la partecipazione alla serata per Terra&Acqua - LombardiaExpoTour al Teatro Vela di Varese con Davide Van De Sfroos (march 2015), il palco Milanese di Expo-Pianeta Lombardia (sept. 2015) e “Ogni Centesimo Conta” a Bellinzona, il noto evento benefico della RSI (Radiotelevisione svizzera) per raccogliere fondi a favore dei bambini meno fortunati.
“SCREAMIN’ LIKE A CHILD”, il suo detonante debut album, è un bel cd emancipato e sostanzioso che ha ricevuto concreti consensi e positive recensioni dalla migliore stampa musicale nazionale e siti web specializzati a cui ha fatto seguito qualche anno dopo il ragguardevole “PRICES” che è frutto della sua scelta di voler offrire un prodotto di estrema qualità e a tal proposito dichiara: “come tanti avrei potuto andare una o due volte l’anno in studio e nella filosofia del - buona la prima - metter giù un po’ di brani e ricavarci ogni volta un cd, ma poi io vi avrei trovato cento difetti o qualcosa di mancante… Un disco è per sempre: una volta che l’hai pubblicato non puoi cambiarlo, resterà così com'è. Proprio per questo voglio che un mio cd suoni al meglio, sia nella costruzione e nell’elaborazione degli arrangiamenti, sia nella qualità dei suoni e del fronte sonoro. In “PRICES” ho voluto far si che tutte le sfumature sonore e tutti gli strumenti avessero un loro timbro e una loro precisa collocazione; è stata una fatica molto impegnativa sia come produzione sia come arrangiamenti. Nonostante i limitati mezzi economici disponibili ritengo di aver fatto un buon lavoro e qualitativamente penso che suoni decisamente bene; poi, come sempre, la parola và a chi lo vorrà ascoltare...”. Per quanto ci riguarda “PRICES” è davvero un buon disco rock dove potrete trovarvi dentro brillantezze alla Tom Petty o frecce pop che richiamano Counting Crows, Vertical Horizon, ma anche il miglior Ryan Adams e i Traveling Wilburys, i Black Crowes, i Wilco o chi volete voi… Quello che salta fuori sono canzoni originali, tracks con spina dorsale, un rock attuale e suonato con la “spinta” giusta e con architetture stratificate. E’ un rock con scioltezze pop che guardano alla contemporaneità, un album palpitante che tracima "work of blood & hope"; un CD tutto da godere ed esplorare, dannatamente intrigante e destinato a durare.
Con l’arrivo di questa fresca primavera Davide Buffoli torna nei nostri cd-player con “THE GRAND SLAM", uno spumeggiante e vigoroso ep con cinque tracce dall’energico impatto rock, la title track che apre questo mini-cd è eccitazione allo stato puro, canzone dedicata allo spirito del tennis (sport amato e praticato da Davide e con richiami nella bella copertina), suoni forti e adrenalinici, chitarre in bella vista e voce matura.
“The Grand Slam”, “Born In The ‘70s”, "Eyes On Me", "Walking With You" and "My Favorite Hour": Cinque songs che traspirano energia e vigore (ma c’è anche una bella ballad mid-time in odor Arcade Fire che farebbe impazzire l’etere). Ma quello che più colpisce è quell’aurea di vibrazioni elettriche dove talvolta è possibile intravedere qualche richiamo tompettyano (e questo - si badi bene - è un complimento!); in una traccia c’è anche un contrappunto di banjo a confermare l’ecletticità del lavoro e altri particolari potrete scoprirli all’ascolto. “THE GRAND SLAM": un trascinante disco ricco di esaltazioni e fermenti rock, condito alle volte con venature pop effervescenti e stimolanti raffiche di chitarra; un piccolo disco galvanizzante tutto da ascoltare.
E se capita dalle vostre parti, sia full band che in edizione di solitario songwriter, non perdete l’occasione di ascoltarlo direttamente dal vivo, ne vale assolutamente la pena!
Claudio Giuliani (Buscadero - Mescalina)
Davide Buffoli per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Domenica 24 Luglio 2022 nella giornata "Italian Style"
- WOODinSTOCK 2023, Sabato 22 Luglio
Davide "Lupo" Paraluppi è un chitarrista e cantante attivo da diversi anni nel panorama Rock e Blues del Nord Italia e della Svizzera. In questo suo nuovo progetto ha scelto come compagni di viaggio due ottimi professionisti (Oscar Trabucchi alla batteria e Paul Robertson al basso) e si avvale di collaborazioni importanti; infatti come ospiti della band si alternano musicisti di caratura internazionale quali: Marco “crazy legs” Terminio (per il progetto anni ’50 FEVER BAND), Gigi Cifarelli, Chicco Gussoni del nek Quartet Experience e Orchestra del Festival di Sanremo, Marco Pallua, Marco Marchi (leader dei Mojo Workers), Marco Michieletti eclettico multistrumentista, l'hammondista Cristiano Arcioni e molti altri...
Il suo sito web, dove è possibile trovare tutte le informazioni su di lui, è www.davidelupo.com
Davide Lupo è stato sul palco di WOODinSTOCK 2014 con il TRIO LUPO e tornerà a trovarci a WOODinSTOCK 2015 Sabato 11 Luglio
Davide Van De Sfroos, pseudonimo di Davide Enrico Bernasconi, è un cantautore, chitarrista e scrittore italiano.
Lo pseudonimo Van De Sfroos restituisce foneticamente in lingua lombarda l'espressione "vanno di frodo", "vanno di contrabbando".
Davide trascorre i primi quattro anni della sua vita nel quartiere Triante a Monza. La sua famiglia si trasferisce poi a Mezzegra sul lago di Como, nell'omonima provincia. Inizia le prime esperienze musicali nei Potage, gruppo di ispirazione punk. Dopo essere stato un solista, incontra il bassista Alessandro "Frode" Giana con il quale forma i De Sfroos, gruppo che comincia elaborando alcuni testi in finto inglese, italiano e lombardo nella sua variante laghée. Questi sfociano nella pubblicazione della musicassetta in studio Ciulandàri! (1992) e di quella dal vivo Viif (1994). All'interno del gruppo sono all'epoca presenti anche Marcu de la Guasta (flauto e sassofono), Teo de Sfriis (tromba e armonica), Lorenzo MC Inagranda (violino, mandolino e banjo) e Fabietto Stralüsh (batteria), quest'ultimo sostituito nel 1993 da Didi Murahia. È proprio l'uso originale della variante comasca del lombardo per i testi delle loro canzoni a portarli subito verso il successo. Divenendo il simbolo musicale di Como, il gruppo è conosciuto in tutta Italia e in Canton Ticino dove si parla un dialetto simile a quello laghée e comunque intellegibile dai parlanti in lombardo. Nel 1995 i De Sfroos pubblicano l'album Manicomi ottenendo discreto successo. Il gruppo si scioglie nel 1998.
Nel 1997 Davide pubblica il suo primo libro, Perdonato dalle lucertole; l'anno successivo si ripresenta sulla scena musicale usando il suo nome di battesimo. Questa scelta non ha grande risposta e Davide fonda la Van De Sfroos Band, ideale prosecuzione del progetto chiuso in precedenza. Nel 1999 esce l'album Brèva e Tivàn, il cui titolo è ispirato dai nomi dei venti che soffiano sul lago di Como. L'opera porta la critica ad interessarsi alla band e, nello stesso anno, a Davide Bernasconi viene assegnato il Premio SIAE/Club Tenco come migliore artista emergente durante la XXIV Rassegna della Canzone d'autore. Contemporaneamente pubblica Per una poma, mini musicassetta in cui riscrive la storia di Caino e Abele, di Noè e di Adamo ed Eva.
Nel 2000 Bernasconi pubblica il suo secondo libro, Capitan Slaff, opera che è poi anche rappresentata con successo in teatro. Nel 2001 esce un album di inediti E sémm partíi che nel 2002 vince la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto e vende più di 50.000 copie. Nel 2002 pubblica Laiv, un doppio album registrato dal vivo, contenente quattro inediti. Nel 2003 pubblica il romanzo Le parole sognate dai pesci, edito da Bompiani. Sempre per la stessa casa editrice, nel 2005, è Il mio nome è Herbert Fanucci.
Nel 2005 registra e pubblica l'album in studio Akuaduulza. All'uscita di questo disco seguono molti concerti, dai quali Davide Van De Sfroos trae materiale poi contenuto nel DVD Ventanas (titolo preso dalla lingua sarda, dove significa "finestre"), uscito nel 2006. Partecipa all'edizione del 2005 della "Notte della Taranta".
L'8 febbraio 2008 esce l'album Pica! che si attestò al quarto posto dei dischi più venduti in Italia nella settimana di uscita, rimanendo in classifica per 14 settimane. Il disco riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Il 19 aprile successivo tiene un concerto al Forum di Assago (Milano), registrando il tutto esaurito. Con Pica! Davide vince la sua seconda Targa Tenco come miglior disco in dialetto.
Nel 2009 pubblica un cofanetto contenente quattro dischi in versione live dal titolo 40 Pass. Oltre al brano inedito Singul de punta esso contiene versioni originali e riarrangiate di molti pezzi precedenti. In quegli anni conduce una trasmissione radiofonica settimanale sull'emittente nazionale svizzera RSI Rete 1 dal nome "Il Cacciatore di dischi".
Il 20 dicembre 2010 viene ufficializzata la sua partecipazione alla sessantunesima edizione del Festival di Sanremo con il brano "Yanez" che si classifica al quarto posto. Nella terza serata del Festival di Sanremo, dedicata alla celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, canta Viva l'Italia di Francesco De Gregori, mentre nella serata dedicata ai duetti si esibisce al fianco di Irene Fornaciari. Tra gli strumenti utilizzati in quella edizione c'è anche una chitarra (quella utilizzata la serata della finale) con attaccato un adesivo con la forma della Sardegna e i quattro mori all'interno, omaggio dell'artista alla Sardegna, isola che ha girato per anni e conosce estremamente bene, e per la quale ha una grande passione sin da quando era ragazzo.
Il 15 marzo 2011 esce il suo sesto album in studio come solista, Yanez, certificato disco d'oro il 17 settembre 2011 dalla classifica FIMI, con più di 30.000 copie vendute. Il 15 novembre 2011 viene pubblicata la raccolta Best of 1999-2011 che contiene due inediti registrati in casa.
Il 18 gennaio 2012 esce al cinema il film Benvenuti al Nord, il cui tema musicale è El carnevaal de Schignan, brano tratto dall'album Yanez. Partecipa al Festival di Sanremo 2012 come autore del brano Grande mistero per Irene Fornaciari, con la quale avrebbe dovuto duettare nella serata del 17 febbraio. Ad agosto partecipa alla 14ª edizione del Kaulonia Tarantella festival. Interviene nell'album di Max Pezzali di nome Max 20 cantando Come deve andare.
Riceve la Targa Musica da Bere 2013 e si esibisce nell'ambito dell'omonima rassegna presso il Teatro Comunale di Vobarno. Nel 2013 inizia il suo nuovo progetto musicale, accompagnato anche da clip video, intitolato Terra&Acqua, in collaborazione con il regista comasco Dario Tognocchi. Il tour, che si svolge in diverse città della Lombardia, comprende molti enti locali, istituzioni e la Regione Lombardia; terminerà nel 2014 con l'uscita di un DVD.
Il 15 aprile 2014 esce il nuovo disco registrato in studio Goga e Magoga, preceduto di un giorno dall'omonimo singolo. Dal 2015 tiene una rubrica sulla montagna e la sua gente sul mensile Orobie. Il 4 dicembre 2015 esce Synfuniia (Batoc67/Universal Music), il nuovo album contenente 14 brani storici del cantautore comasco riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la Bulgarian National Radio Simphony Orchestra. Il 9 giugno 2017 Davide canta, per la prima volta, allo Stadio di San Siro di Milano.
Nel 2019 collabora con Zucchero Fornaciari per la scrittura del testo di Testa o croce contenuto nell'album D.O.C..
Il 22 novembre 2019 esce il disco live “Quanti Nocc” raccolta dei più bei brani dell’artista rivistati e riarrangiati presentati nel tour teatrale “Tour De Nocc” e nel tour estivo “Van Tour” del 2019.
Nel 2021 esce Maader Folk, il settimo e ad oggi più recente album in studio.
Davide Van De Sfroos per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
I delta sono la Band più longeva di Varese. Nascono il 2 luglio del 1981.
La loro radice è profondamente rock Prog, tanto che il loro primo cd, "lenta velocità" è firmato dalla Pfm nelle note di copertina.
I Delta per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016
- WOODinSTOCK 2017 Giovedì 13 Luglio
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 Luglio
- WOODinSTOCK 2023 Sabato 22 Luglio
Diego Boldini è un fotografo amico di WOODinSTOCK presente sin dalla prima edizione. E' anche tra i fondatori dell'associazione culturale Fotofficina, molto attiva nella diffusione della conoscenza e della cultura fotografica.
Tutte le informazioni su Diego sul suo sito web: www.diegoboldini.it
Dino Barbè inizia a suonare la chitarra a 16 anni e dal 1964 è il bassista ufficiale degli Alogeni, interessante band di musica beat. Alla fine degli anni 60 entra in diverse band Soul e di Rhythm & Blues, sempre suonando il basso. E’ nella metà degli anni settanta, dopo aver visto il film “Deliverance” si appassiona al banjo e acquista il suo primo banjo 1975 made in Japan.
Le prime esperienze sono legate ad alcuni libri didattici ancor oggi consigliabili a chi vuole iniziare a suonare questo stupendo strumento: Bluegrass Banjo di Peter Wernick e il metodo di Earl Scruggs, che da quel momento diventa il suo punto di riferimento, aiutandolo a sviluppare un proprio stile bluegrass molto legato al suono tradizionale.
E' l'inizio di una carriera che lo vede suonare nei migliori festival europei, dove ha l'opportunità di confrontarsi con alcuni dei migliori banjoisti in circolazione e di partecipare alla registrazione di produzioni musicali come session man, oltre che diventare banjoista ufficiale di alcune importanti band bluegrass, inizialmente i Bluegrass stuff, dal 1978 al 2009 e attualmente i Bluedust, band milanese nota nel panorama europeo.
Il sito ufficiale dei Bluedust: www.bluedust.it
La mail della band è: info@bluedust.it
Per booking contattare: +39 333 1705896
Dino Barbé parteciperà a WOODinSTOCK 2015 con i Bluedust e ai WiSWorkshoP 2015 con uno straordinario programma sul Banjo
Dirk Hamilton è un songwriter capace di regalare splendide emozioni. Segue una presentazione di Massimo Massimi:
Il cantautore californiano è uno che non molla mai, lo dimostrano le decine di dischi e le migliaia di concerti in giro per il mondo che hanno caratterizzato la sua lunga carriera.
Di fatto non ha mai raggiunto il successo stratosferico di alcuni suoi contemporanei e coetanei più famosi come Bruce Springsteen, ma è sempre rimasto fedele a sé stesso senza mai piegarsi alle stupide regole dello show-business. La sua coerenza gli ha consentito di diventare un vero e proprio musicista di culto, con una schiera nutrita di fans fedelissimi ed irriducibili.
Nei suoi dischi potrete trovare collaboratori e session man di spicco come Larry Carlton, Steve Lukather, Jeff Porcaro, Garth Hudson (The Band), David Hayes (Van Morrison), David Paich e Bob Glaub (Jackson Browne/John Fogerty) e tanti altri. Oggi Dirk produce dischi essenzialmente legati al Folk-Rock americano, con lo storico chitarrista Don Evans ancora ben presente nelle produzioni più recenti, ma non disdegna scorribande nel Blues con la sua band italiana (i Bluesmen) e duetti intriganti con artisti nostrani come Massimo Bubola, Graziano Romani e il napoletano Lino Blandizzi.
La pagina ufficiale di Dirk Hamilton è www.dirkhamilton.com
Dirk Hamilton è salito sul palco di WOODinSTOCK 2014 venerdì 18 Luglio.
Il progetto DISToo nasce ad agosto 2020 dalla collaborazione di Andrea Luciano (voce e chitarra), Federico Perotto (voce e basso) e Stefano Ricca (batteria), ex compagni di università ora insieme dopo alcune collaborazioni sporadiche negli anni scorsi. Dopo alcune uscite live nell’estate 2021, in agosto hanno iniziato le registrazioni del loro primo album "Outside the Borders" poi uscito nel febbraio 2022 in formato digitale acquistabile online sulle maggiori piattaforme, e in seguito con un disco in vinile: undici brani di cui dieci di loro produzione, più una cover del celeberrimo “Curami” dei CCCP, adattata in inglese. Orientati a un pubblico internazionale e contraddistinti da un sound riassumibile in post-alternative rock, per mixing e mastering si sono avvalsi della collaborazione di Jack Endino, noto come padrino del grunge e produttore di Nirvana, Mudhoney, Soundgarden e Screaming Trees.
DISToo per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022
Don Airey, tastierista e compositore britannico, è uno dei più dotati e influenti tastieristi di sempre della scena hard rock / heavy metal.
E' il tastierista ufficiale dei Deep Purple dal 2002 e ciò potrebbe già essere sufficiente a farsi un'idea del calibro dell'artista, ma il suo tocco è presente anche nei dischi storici di artisti quali Jethro Tull, Black Sabbath, Ozzy Osbourne, Rainbow, Whitesnake, Judas Priest, Thin Lizzy, Gary Moore, Cozy Powell, Brian May, UFO, Bernie Marsden e moltissimi altri.
Il 18 Gennaio 2017 Don è stato uno dei primi artisti ad essere inseriti nella neonata Heavy Metal Hall Of Fame per la sua introduzione di Mr. Crowley
Per le informazioni su Don Airey consigliamo il suo sito ufficiale http://www.donairey.com/ e il sito ufficiale dei Deep Purple: http://www.deep-purple.com/
Don Airey parteciperà a WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 luglio accompagnato dalla Skassakasta in una serata che dedicherà all'Organo Hammond!
DRAM è un trio composto da musicisti, amici e colleghi da tempo “on the road” in tante avventure musicali, accompagnando in tournee nomi prestigiosi della scena italiana e non, quali Alberto Radius, Alex Baroni, Andrea Mingardi, Chuck Fryers (The Sorrows), Eugenio Finardi, Fred Bongusto, Kim Brown (Kim & the Caddilacs), James Wheeler, Mahmood Sabri (Sabri Brothers), Ricky Gianco e molti altri.
La band propone brani originali piuttosto diversi tra loro, accomunati da una ritmica trascinante e da testi mai banali, conditi con l’ironia tipica del dialetto milanese. Si passa dalle atmosfere surf di Se scarliga e de El furbet a quelle più latine di Luisina e Te set ‘na favola, dal blues sanguigno di El me funeral e di Sta minga sota ai pè alle trascinanti Pu e Te tiretgiò le app, dal toccante omaggio a Milano e ai suoi milanesi di Se ghè? a Ripartum pubblicato per la Fonoplay Music Production nel 2021, sognando finalmente il post-covid, con la sua eloquente conclusione “pasà ‘I temp a fas la guera l’è ‘na roba de cujun”.
i DRAM per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, giovedì 21 Luglio 2022
I Duebarratre sono in 4.
E già questo sottolinea il grado di follia di questi musicisti...
Cominciarono in 2, poi si aggiunse un terzo e...
...cambiare il nome alla band all'introduzione del quarto musicista avrebbe comportato uno sforzo ECCESSIVO.
Propongono versioni acustiche di capolavori musicali, BEATLES e dintorni inglesi... :)
Gianmarco Trevisan: voice, acoustic guitar
Francesco Buonomo: voice, acoustic guitar
Ernesto Ghezzi: voice, hammond organ
Enrico Santangelo: voice, drums
Visita la loro pagina facebook.
I DUEBARRATRE suoneranno a WOODinSTOCK 2015 Domenica 12 Luglio
Eileen Rose con una serie di acclamati album si è imposta come un'artista eclettica, di livello assoluto e difficile categorizzazione. Le sue canzoni melodiche e dal forte impatto emotivo e i suoi show elettrizzanti le hanno garantito numerosi fan sulle due sponde dell'Atlantico.
Originaria di Boston, Eileen Rose Giadone (il cognome tradisce chiare discendenze italiane), penultima di 9 figli, cresce in una famiglia di appassionati di musica e danza che le ha permesso di entrare in contatto fin da bambina con i generi più disparati: dalla musica tradizionale irlandese al folk, dai crooner alle big band da ballo. Incomincia a scrivere canzoni a 14 anni e successivamente abbandona una non molto promettente carriera universitaria negli studi di Legge e il suo cognome ("Rose era sicuramente più facile da memorizzare per il pubblico e poi volevo evitare alla mia famiglia l'imbarazzo di un mio eventuale fallimento"). È di questo periodo l'uscita di un disco autoprodotto utile per garantirsi ingaggi nei vari locali di Boston.
Nel 1991 si trasferisce in Inghilterra, dove ha inizio la sua carriera da professionista. In un locale di Candem Town viene notata da Geoff Travis, capo della Rough Trade che produrrà i suoi primi due cd Shine Like It Does (2000) e Long Shot Novena (2002). Alle session partecipano personaggi del calibro di Glen Matlock dei Sex Pistols, i Del Amitri e i The Ruts.
L'accoglienza della critica è molto favorevole:
…sensational… (Sunday Times)
…una gemma… (The Guardian).
In questo periodo suona in tour con Ryan Adams, frequenta Ozzy Osbourne e lo scrittore Nick Hornby, che la cita nel suo romanzo 31 canzoni. Nel 2003, Eileen ritorna a vivere a Boston dove registra il suo terzo album Come The Storm cui segue nel 2008 At Our Tables, registrato a Detroit.
Nel 2009 Eileen cambia ancora una volta residenza e approda a Nashville, iniziando un sodalizio artistico e personale con "The Legendary" Rich Gilbert. Il nomignolo è ironico, ma fino a un certo punto, perché Rich è davvero qualcosa di molto vicino a una leggenda per la scena bostoniana da cui proviene e dove ha fondato ben tre tra le più acclamate band dell'area. Inoltre Rich è stato per 7 anni il chitarrista di Frank Black and the Catholics, al fianco del mitico cantante e fondatore dei Pixies.
La città di Nashville ha influenzato moltissimo la musicalità di Eileen Rose che per diversi anni si è esibita tutte le settimane al Robert's Western World, uno dei locali più cult della città sulla lower Broadway, dove
si suona per 4 ore tirate honky tonk e classici country senza tempo da Loretta Lynn a Willie Nelson. In questi anni Eileen Rose ha saputo miscelare sapientemente rock, pop, blues, folk, gospel, rockabilly, roots e country per approdare a un suono molto personale e caratterizzato dalla sua possente voce.
E' stata salutata dalla critica, a seconda dei momenti come la nuova Patti Smith, la nuova Lucinda Williams, la nuova Ani Di Franco, la nuova Sheryl Crow, ma nessuna di queste definizioni le rende giustizia, perché Eileen è Eileen con la sua personalità musicale unica e originale.
"…datemi un pubblico, la mia chitarra, un microfono e un bicchiere di vino e non potrei essere più felice!"
Eileen Rose
Eileen Rose & the legendary Rich Gilbert per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, sabato 23 Luglio 2022 all'interno del Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, domenica 21 Luglio 2024 all'interno del Buscadero Day
Elisa Rovelli, in arte Sigma The Voice, nasce a Lecco nel 1986.
È un'artista eclettica e poliedrica che riesce a fondere tra loro più discipline artistiche creando uno stile musicale e un immaginario visivo molto originale. Inizia il proprio percorso come ballerina di hip hop ma a soli 11 anni si ammala di Parkinson giovanile. Nonostante la gravità della situazione, riesce a condurre una vita apparentemente normale tanto da diplomarsi in fotografia, lavorare in una libreria e diventare set designer, stylist e videoamatrice.
Negli anni la gravità della malattia non le permette più di lavorare regolarmente. Decide di dedicarsi così a progetti no profit tra i quali la sua musica. Nel 2018 pubblica il suo primo singolo "Sola Andata" prod. Attarus, per Rorschach Division Music, sua label artistica per la quale usciranno nel 2019 il lyric video illustrato da Ronf Animation "L' Atmosfera" prod. J Roly, e la collaborazione con Peggio Klasse Blues "San Michele aveva un gallo " prod. Garelli.
Collabora abitualmente con Brattini che produce il suo primo EP “Ad Arte”, uscito lo scorso 25 febbraio per Disability Records. Collabora invece come video maker/blobber con Lord Madness, Gruffetti Suona e nel progetto di Dj Gruff "I migliori pensieri".
Disability Records nasce il 1° gennaio 2020 da un’idea di Elisa Rovelli e Alessio Pitoni, due amici che vivono a distanza, lei abita in Brianza, lui a Senigallia. In comune un’amicizia forte e la passione per la musica rap. È in questo genere che i due si rispecchiano, si esprimono in piena libertà, trasformandosi in Sigma the Voice e Adria the Reject. Lei è affetta da morbo di Parkinson, mentre Alessio soffre di fibromialgia, la musica salva loro la vita. Per questo decidono di fondare insieme un’etichetta che possa dar spazio a tutti gli artisti che, come loro, hanno fatto della musica un motivo di vita e di rivalsa.
Estate 2022 Elisa aka Sigma ha all'attivo 3 EP, una lunga serie di singoli e svariate collaborazioni tra le quali spunta anche una traccia prodotta da Ash Riser, produttore e cantante di Los Angeles noto per le sue assidue collaborazioni con Kendrick Lamar, primo artista hip-hop al mondo a vincere un premio Pulitzer (2018). Quest'estate Sigma ci ha intrattenuto con una serie di singoli in collaborazione con il giovane e talentuoso producer Dubz. Elisa aka Sigma continua a produrre musica ogni giorno, perché il parkinson si mangia tutto, ma non l'anima...che qui risuona, eccome! state connessi! e in ascolto !
Elisa Rovelli per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Domenica 24 Luglio 2022
“Nausicaa” di Sigma The Voice è un brano che rappresenta la lotta, la pausa dalla lotta e allo stesso tempo la lotta per la vita in un periodo di guerra. È un viaggio tra il prendersi cura di sé prendendosi cura degli altri: «Questa canzone è una madre che mi accoglie, un mantra che mi incoraggia ad affrontare la vita nei suoi problemi, anche se in certi momenti sono costretta a camminare a carponi e le cure proposte, con la loro poca efficacia, non rendono giustizia alla mia voglia di vivere. Tutto ciò che mi motiva e mi cura veramente rimane la musica» - racconta la rapper, ammalata di Parkinson fin dalla giovane età.
Il singolo fa parte dell’Ep “Ad Arte”, pubblicato il 25 febbraio 2020 e prodotto da Brattini (Bndcks Studio, Torino).
«Tutti i miei brani inevitabilmente hanno qualcosa che rimanda ad un disagio di fondo, ma il mio modo di scrivere spesso non troppo discorsivo, quasi anti-rap e non stereotipato, non te lo fa capire subito, ti insinua un dubbio. Cominci a farti domande ed è questo che a me interessa, oltre la musica: andare a colpire le persone sottopelle. È un processo di guarigione a distanza. Ma come tutte le vere guarigioni, ci vuole tempo e pazienza».
Il video è stato girato a Imperia dal regista Never Milesi, scomparso poco tempo fa a causa di un incidente stradale. «Lui è stata la prima persona che mi ha assecondato e capito durante le riprese del video e sono contenta che una parte di lui possa esser ancora vista dalle persone».
A gennaio 2020, l’artista fonda col collega ed amico Adria the Reject (affetto da fibromialgia), l’etichetta discografica “Disability Records”.
Ellen River è una cantautrice emiliana con l’America nel cuore.
Dopo essere stata la vocalist di diverse formazioni giovanili, con le quali ha composto brani per i quali scriveva le liriche, nel 2013 entra per la prima volta in sala d’incisione per un progetto a suo nome dove testi e musiche portano la sua firma. “Otis” è il titolo dell’album che descrive il nuovo viaggio di Elena & The Seekers, un percorso tra rock e soul, due generi profondamente caratterizzanti le passioni e lo stile dei suoi esordi, con tante apparizioni live e i passaggi sulle frequenze radiofoniche di K Rock, la radio storica di Scandiano (RE) che ha avuto una grande influenza forgiando le sue intenzioni musicali.
Ha anche avuto la grande e piacevolissima opportunità di essere tra i protagonisti di un’avventura magica oltreoceano ad Havana, nel 2014, in un progetto del Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna che ha proposto l’opera “Lohengrin – Bologna, 1871” – un intreccio tra la celebre opera wagneriana e il Macbeth di Giuseppe Verdi – un progetto realizzato in collaborazione con il Ministerio della Cultura de la Repùblica de Cuba.
Rimangono i suoni che giungono soprattutto dagli States a formarla artisticamente, da Lucinda Williams a Tori Amos, da Etta James a Sheryl Crow e, poi, Solomon Burke, Dolly Parton, Black Crowes, Joan Osborne, Otis Redding, Robert Plant, Mark Lanegan, Billie Holiday, Rolling Stones fino ad arrivare al compianto ed amato John Prine. Artisti la cui arte, musicalità e testi hanno fortemente influenzato e contribuito a formare l’ossatura portante del suo album del 2018, intitolato “Lost Souls” a nome Ellen River.
Al suo fianco in questa occasione ha avuto il piacere di avere come compagni di viaggio alcuni membri dei Rocking Chairs ovvero i musicisti che con “Buon compleanno Elvis” hanno varcato la soglia insieme a Ligabue del mondo del rock che conta.
Dopo il buio periodo caratterizzato dal Covid che ha certamente influito su tutto il mondo della musica e qualche ostacolo personale da superare è tornata con un nuovo “ambizioso” progetto artistico: un doppio album con ben 27 brani tutti scritti e composti da lei dal titolo “Life”.
“Life” è quello che sono oggi, Ellen River, dove racchiudo tutte le esperienze musicali e dove racconto storie come accade in un libro pieno di vita, dove traccio il percorso di un viaggio dal sound americano e non solo.
“Life” è anche un messaggio di una donna alle donne, ma anche un invito a chi vuole resistere, perché lo si può fare. Un messaggio per chi ancora affronta con ironia la vita nonostante i bocconi amari, a chi sogna anche quando è sveglio, a chi prova a seguire la luce nonostante abbia tenebre e fantasmi che vagano dentro, a chi affronta con coraggio la malattia delle persone care e a chi la vive sulla propria pelle, a chi si guarda allo specchio e si vuole bene nonostante gli errori commessi perché il giorno dopo si cercherà di fare meglio con ancora più slancio, a chi promette a se stesso di provare a stare bene perché la felicità è fatta di piccoli istanti che dobbiamo cercare di trattenere e custodire con cura.
Ad aiutarmi in questo nuovo progetto ci sono artisti che hanno creduto da subito nella mia musica e nel mio personale messaggio, senza voler essere protagonisti assoluti, sempre suonando a favore della musica, con grande impegno, dedizione e cuore, come fa una grande squadra.
In “Life” Boris Casadei suona tutte le chitarre possibili ed immaginabili, la sezione ritmica è nelle sicure mani di Diego Sapignoli alla batteria e percussioni, il basso è domato dal fantasioso Rodolfo Valdifiori, a cui si aggiungono il banjo del nostro vikingo folk Marco Maccari, il pianoforte magico di Stefano Zambardino, l’organo Hammond di Enrico Giannini, l’archetto del violoncello mosso dalle sapienti dita di Enrico Guerzoni mentre il violino è affidato al respiro internazionale di Luca Falasca.
E, per chiudere, la pedal steel che regala quel tocco country ed americana roots che tanto amo, grazie alla preziosa presenza di Alex Valle.
Tutto questo sotto la regia attenta, passionale e meticolosa di Gianluca Morelli dello Studio DeckLab di Rimini.
“Life” è anche uno spettacolo live sia in versione solista, come nella migliore tradizione della musica folk americana ed inglese, sia in compagnia della nuova formazione protagonista del nuovo disco.
Ellen River a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Oscar Abelli, Mauro Aimetti e Larry Ceroni incarnano -con la loro esecuzione personale ma rispettosa dello spirito degli originali- l'energia di Emerson Lake & Palmer in un modo che probabilmente nemmeno loro stessi oggi potrebbero riproporre... ELP Tribute Project è un vero tuffo nel passato per godersi la storia del prog "from the beginning"...
Sito ufficiale: www.elptributeproject.com
La fanpage su facebook
Gli ELP Tribute Project sono presenti anche nel CD di WOODinSTOCK 2012 con la loro interpretazione di "Lucky Man" tratta dal loro CD "The Inacoustic Studio Session"
Gli ELP Tribute Project hanno partecipato a WOODinSTOCK 2012 e a WOODinSTOCK 2013. Saranno ancora illustri e graditi ospiti di WOODinSTOCK 2014 sabato 19 luglio.
EMILIANO RENZELLI è nato nel dicembre 1979.
Diplomato in Contrabbasso presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, fin da giovanissimo intraprende gli studi musicali, dapprima con il basso elettrico e poi scegliendo il contrabbasso come proprio strumento d’elezione.
Volendo esplorare tutte le potenzialità del proprio strumento, decide di intraprendere gli studi classici sotto la guida del Maestro Stefano Dall’Ora presso il Civico Liceo Musicale di Varese.
Supera brillantemente l’esame d’ammissione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, diventando allievo dapprima del Maestro Ezio Pederzani, già professore d’Orchestra alla Scala di Milano, e poi di Piermario Murelli, partecipando anche a Masterclass tenute da Giuseppe Ettorre, Francesco Petracchi, Francesco Siragusa, Alberto Bocini, Milton Masciadri. Si diploma nell’ottobre 2006.
Si perfeziona con contrabbassisti di fama internazionale come Gaetano Siragusa, Ezio Pederzani, Alberto Bocini presso la Scuola Musicale di Fiesole, dall'ottobre 2012 presso la scuola Milano Music Master con Francesco Siragusa
Ha lavorato e lavora con: l’Orchestra G. Verdi, diretto dal M° Chailly , G. Cantelli , l’Accademia del Teatro alla Scala, la Filarmonica di Milano, l’Orchestra Rosetum, Orchestra della Provincia di Lecco, l’Orchestra Maderna di Forlì, la Cappella Strumentale del Duomo di Novara, l’Orchestra da camera di Lugano, Musicarte di Varese, l’Orchestra G. Galilei di Fiesole, I Solisti Ambrosiani, L'Orchestra del Festival di musica da camera di Cervo. Collabora anche come basso continuo del Coro da Camera di Varese.
Ha suonato in molti festival rappresentativi, tra i quali: il Festival di musica da camera di Cervo, l'estate Fiesolana e il festival musicale di Bad Kissingen.
Ha accompagnato ed è stato diretto da vari solisti e direttori di prestigio come: Riccardo Chailly, Stefano Ranzani, Francesca Dego, Calogero Palermo, Fausto Saredi, Giuseppe Ettorre, Guido Rimonda, Enrico Bronzi, Roberto Plano, Alberto Miodini, Olga Kern, Francesca Lombardi, Daniele Rustioni, Stefano Cerrato, Massimo Murrali, Francesco Angelico e artisti della musica leggera come Antonella Ruggero e Claudia Koll.
Ha fatto parte dell’organico dell’Orchestra Clavicembalo Verde di Milano nell’album intitolato “La musica del bene” del 2005, pubblicato e distribuito dalla rivista “Suonare News”. Ha inoltre registrato brani musicali per la pubblicità presso gli studi Mediaset.
Nell'ambito della musica leggera come bassista elettrico, ha suonato con molti gruppi della provincia di Varese e Milano, spaziando dal rock più classico degli anni settanta, al funk e al pop moderno.
Ha collaborato in vari studi di registrazione registrando sempre con gruppi della provincia di Varese e di Milano.
A gennaio 2013, ha ripreso a studiare basso elettrico con il Maestro Fabio Maggioni.
E' un appassionato didatta che cerca di miscelare il metodo accademico classico con l'approccio più istintivo creando un metodo personale d'insegnamento.
Dal diploma a oggi ha svolto un’intensa e appassionata attività didattica presso varie scuole della provincia di Varese.
Per contatti o ulteriori informazioni sul suo profilo Facebook.
Emiliano Renzelli e WOODinSTOCK:
- è stato membro del direttivo di WOODinSTOCK dal 2015 al 2020
- ha partecipato a WiSWorkshop 2015
- ha suonato con i Klezmorim Maseltov nell'evento del 20 Febbraio 2018 presso il Salone Estense di Varese.
- ancora con i Klezmorim Maseltov ha suonato nel video realizzato per la Giornata della Memoria 2022 con la regia di Stefano Soru e gli scatti di Daniela Domestici
Erica Opizzi è nata nel 1980, inizia a cantare in tenera età. A 14 anni impara a suonare la chitarra e l’armonica a bocca da autodidatta. Studierà e perfezionerà il canto successivamente con la soprano Jolanta Stanelyte. L’incontro e la passione per la musica americana arriva all’età di 18 anni e caratterizzerà tutto il suo percorso musicale successivo. Fra gli anni che vanno dal 1999 al 2003 canta e suona la chitarra con varie band di musica tradizionale americana, bluegrass e country rock tra le quali “Plane old folk” che nel 2000 viene selezionata per la pubblicazione dell’album-raccolta “Country in this country” (Ethnoworld). Nel 2004 lavora nella stagione estiva nel parco di divertimento di Gardaland in qualità di cantante e chitarrista country nel “Villaggio Western”.
Importantissima la sua collaborazione in qualità di corista con Fabrizio Poggi dei Chicken Mambo, armonicista blues di fama internazionale col quale, oltre dare a numerosi concerti nel nord Italia, partecipa all’incisione di 4 album di successo tra cui “Spirit and Freedom” (Ultrasound Records 2010) disco di folk americano eletto “disco dell’anno” dalla rivista italiana “Buscadero” alla cui incisione partecipano nomi di fama mondiale come i Blind boys of Alabama, Guy Davis, Debby Walton, Michey Raphael, Flaco Jimenez. Nel 2012 vince il primo premio al concorso internazionale Tidone Folk. Ha preso parte a manifestazioni come Folkfest, Townes Van Zandt Tribute, Vernasca Buskerdays, Buscadero Day, Vinylmania, Free bow folk festival.
Dal 2010 si è esibita sia da solista che collaborando con interpreti di primo piano della musica americana e classica nel Nord Italia ed in Germania dedicandosi anche alla musica tradizionale ebraica e italiana. Nel 2014 pubblica per l’etichetta “Openreel records” il suo primo disco solista intitolato Wildwoodflower contenente cover d’autore, brani tradizionali e canzoni originali. Recentemente si propone principalmente come cantautrice.
Erica Opizzi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
“Eppure sarebbe ingiusto ingabbiare l’artista pordenonese esclusivamente negli otto anni – e nei cinque album – della band di “Pastiglie”: negli anni la Poles ha collaborato con Teho Teardo (nei Pimps) e con il collettivo Rezophonic, fino a intraprendere la carriera solista sia come cantante (a partire dal 2012, con l’album “Duramadre”) che come DJ”.
(Rockit)
La carriera di Eva Poles è un incessante lavoro volto a sperimentare le potenzialità dell'arte musicale nelle sue variegate vesti. Dall’utilizzo della voce allo studio strumentale, dalla composizione alla scrittura, sino a prestare la propria esperienza alla selezione di dischi in pedana, Eva trasforma una passione giovanile in studio impegnato al controllo dei mezzi espressivi.
Esordi promettenti la vedono collaborare già nel 1993 alla compilation “Skandalo al sole” (Vox Pop) dei Rude Agent e esibirsi come cantante con i Pimps, progetto musicale dell’ormai noto compositore di musica da film Theo Teardo.
Il successo nazionale arriva qualche anno dopo: l’incontro con Gian Maria Accusani è infatti decisivo per la nascita dei Prozac+ il cui pop-punk spopolerà anche oltre confine. Alla prima pubblicazione del 1996, “Testa Plastica”, seguono altri 4 album di inediti che in una decina d’anni impegnano la band in numerosi tour. I 14 brani di “Acidoacida” valgono al trio un disco d’oro e uno di platino nel 1998, stesso anno in cui il gruppo apre i concerti degli U2 nelle due tappe italiane del loro “Pop Mart Tour”.
Dal 2006 Eva collabora con i Rezophonic, originale formazione che vede la partecipazione di numerosi musicisti italiani noti al grande pubblico. Il gruppo sostiene il progetto idrico di Amref Italia finalizzato alla costruzione di pozzi d’acqua in paesi bisognosi. Con loro pubblica l’album “Nell’acqua” (2011) interpretando la canzone “Regina veleno” da lei stessa scritta e musicata.
In questi stessi anni Eva si cimenta nell’interpretazione di alcuni videoclip dando prova di una sorprendente abilità espressiva. A tre video girati con i Rezophonic (“L’uomo di plastica”, “Spasimo”, “Regina Veleno”) si aggiungono le intense collaborazioni con Diego Mancino (“A parte te”) e con i Litfiba (“La mia valigia”).
Eva presta la propria esperienza anche nel non scontato ruolo di selezionatrice nelle giurie di alcuni concorsi musicali tra i più famosi in Italia (Arezzo Wave, Festival Delle Onde Sonore, Fiera Della Musica di Azzano X) offrendo generosa competenza e disponibilità. In questo contesto si collocano anche i numerosi impegni di carattere didattico con lo svolgimento di corsi e seminari sul canto moderno in tutta Italia (Music Village Academy, Alcamo Music Sicily, Play School Of Music).
Spinta dal desiderio di perfezionare costantemente la propria formazione, Eva continua a investire parte del suo tempo nello studio. Attualmente frequenta il Conservatorio di Adria (sezione canto jazz) ed è iscritta al corso di laurea in Conservazione dei beni culturali presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Udine.
Eva Poles a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio con i Rezophonic
Inizia lo studio della disciplina musicale sul pianoforte a nove anni, per poi passare alla chitarra a 14 anni.
Nel 2005 consegue con ottimi voti sia il diploma in chitarra rock-fusion presso il C.P.M European Institute, sia la Laurea in Sociologia (Università Bicocca di Milano) con una tesi sperimentale in campo musicale. Da questo momento inizia in maniera stabile e continuativa l'attività didattica.
Negli anni successivi si applica al Live Electronics unendo, in un unico spettacolo, tecniche come il live looping, il finger drumming e l'improvvisazione poli-strumentistica. Parallelamente, compone dei brani su chitarra a sette corde, impiegando una tecnica ibrida che unisce tapping polifonico, fingerstyle e slap.
Nel 2013 consegue la seconda Laurea in Musicologia (Università di Pavia\ sede Cremona, indirizzo "Musicologia Sistematica") con una tesi sperimentale riguardante le possibilità compositive offerte dalla sintesi modulare in ambito software.
Endorsement: Sens Guitars (6 corde); RekGuitars (7 Corde)
Ulteriori informazioni sul suo profilo Facebook e sul suo Canale Youtube
Al momento, è il coordinatore didattico di TMA, Total Music Academy, portale emergente che offre lezioni e videocorsi online
Fabio Sirna parteciperà ha partecipato a WiSWorkshop 2015 e terrà un nuovissimo Workshop a WOODinSTOCK 2016 sabato 16 Luglio.
WORKSHOP 2016 JAM SESSION: ELECTRONICA
Improvvisazione e musica elettronica:un workshop semplice ed intuitivo per strumentisti che vogliono capire qualcosa in più sulla musica elettronica live. Passeremo attraverso questi step fondamentali, che avranno come risultato la costruzione di un brano e una sessione improvvisativa, impiegando il materiale sonoro costruito al momento:
1) INTRODUZIONE: Che cos’è un “live electronics”, che strumenti si possono impiegare, come organizzarlo. Presentazione del setup, spiegazione dell’attrezzatura impiegata e brevi esempi legati alle funzioni specifiche di ogni componente. Organizzazione preventiva della struttura del brano.
2) CREAZIONE DI UN BEAT E LINEA DI BASSO: Il concetto di “loop”. Dal “finger drumming” alla programmazione di un beat, fino alla creazione di alcune linee di basso adatte. Live recording e live looping.
3) AGGIUNTA DI ALTRO MATERIALE SONORO: Dai suoni di synth al vocoder, a percussioni aggiuntive, a sezioni e loop interi di brani già esistenti,possiamo rendere più ricco il nostro mini brano e la sua futura esecuzione. Uso di effetti che servono per rendere la performance più accattivante.
4) JAM SESSION!: Con l’aiuto di alcuni giovani chitarristi, renderemo il brano “vivo”, sperimentando dal vivo con la sua struttura e le sue parti.
Fabrizio Poggi, cantante, armonicista e scrittore, candidato ai Grammy Awards 2018, premio Oscar Hohner Harmonicas, due volte candidato ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), vincitore del JIMI Award (gli Oscar della prestigiosa rivista Blues411) come miglior album internazionale, candidato ai JIMI Award come miglior album dell’anno, candidato ai JIMI Award come miglior armonicista, è il bluesman italiano più conosciuto in America.
22 album incisi, di cui molti registrati negli Stati Uniti, ha suonato con tanti grandi del blues, del rock e della canzone d’autore tra cui i Blind Boys of Alabama, Charlie Musselwhite, Little Feat, Ronnie Earl, Kim Wilson, Marcia Ball, John Hammond, Sonny Landreth, Garth Hudson of THE BAND and Bob Dylan, Ruthie Foster, Guy Davis, Eric Bibb, Otis Taylor, Mike Zito, Bob Margolin, Flaco Jiménez, David Bromberg, Zachary Richard, Jerry Jeff Walker, Bob Brozman, Richard Thompson, Tom Russell, Jimmy LaFave, The Original Blues Brothers Band, Steve Cropper e tanti altri..
Con Guy Davis ha inciso “Juba Dance” che è stato per ben otto settimane al PRIMO posto della classifica dei dischi blues più trasmessi dalle radio americane e nominato ai Blues Music Award come miglior disco acustico dell’anno; e il nuovissimo “Sonny & Brownie’s Last Train“, appassionato tributo alle leggende del blues Sonny Terry & Brownie McGhee candidato ai Grammy Awards 2018 .
In Italia ha suonato con Eugenio Finardi, Enrico Ruggeri, Gang, Luigi Grechi De Gregori, Danilo Sacco (Nomadi), Francesco Baccini e tanti altri. Viene anche citato in due libri di Massimo Carlotto come uno dei grandi del blues.
Fabrizio Poggi ha suonato nelle maggiori capitali europee e in grandi città come Londra e Parigi
e nei maggiori festival europei. Numerosi i suoi tour negli Stati Uniti a partire dagli anni ’80.
Si è esibito con grande successo alla Carnegie Hall di New York con Guy Davis, Eric Burdon e Buddy Guy.
Ha suonato sulla Legendary Blues Cruise al fianco di Guy Davis, Taj Mahal, Ruthie Foster, Lee Oskar e tanti altri grandi artisti.
Di lui Dan Aykroyd, l’Elwood Blues dei Blues Brothers ha detto che “è un armonicista da paura!”
Fabrizio Poggi ha scritto diversi libri sull’ armonica, sul blues e sulla musica folk.
I tanti traguardi raggiunti da Fabrizio non lo hanno cambiato. L’elenco di coloro che hanno condiviso il palco con lui potrebbe facilmente far girare la testa a molti; ma non a quest’uomo modesto e umile. Fabrizio è rimasto quello di sempre: una persona gentile, riservata ma disponibile; e profondamente connessa alla vibrazione terrena del blues in un modo unico; quello che gli è stato donato.
E non c’è nulla che accenda il fuoco della passione dentro Fabrizio quanto il soffiare dentro la sua armonica e trovare lì una via di fuga dalla sofferenza.
Anche se Fabrizio si è guadagnato il suo posto accanto ai grandi del Blues, non ha perso di vista la straordinaria connessione che lo lega agli altri, alle persone che condividono con lui una vita fatta di lotta contro i mali del mondo, oscurità e dolore ma anche redenzione, luce, guarigione e libertà. E tutto ciò lo fa attraverso la sua musica, una musica con cui spezza le nostre catene e ci fa spiccare in volo.
“Fabrizio Poggi è uno straordinario armonicista italiano”
DAN AYKROYD, l’Elwood Blues dei Blues Brothers
“Fabrizio Poggi, blues italiano da maestri”
Pasquale Rinaldis – Il Fatto Quotidiano
“Fabrizio è un musicista dai molti talenti, un uomo che vive, cammina e parla ed è l’essenza del blues stesso”. Fabrizio è un musicista stellare. Uno dei pochi a far parte di quelli davvero bravi, uno che non solo suona l’armonica a livelli elevatissimi, ma che scrive meravigliose liriche e che canta in maniera estremamente piacevole con un suono e un’interpretazione davvero colmi di significato. Stimo molto questo Artista, e sinceramente credo che sia una delle poche leggende viventi tra gli armonicisti di oggi.
Shaun Monument May – World of Harmonica (United Kingdom)
“Per gli amanti del blues FABRIZIO POGGI è una certezza, sinonimo di qualità musicale e rispetto mondiale. Molto musicisti americani lo vogliono a suonare con loro… Una reputazione costruita in tanti anni di carriera di indubbio ed elevatissimo livello artistico e tecnico. Ma la tecnica non fa tutto! Nel blues ci vuole anche l’anima e Fabrizio quando sale sul palco (ma anche fuori) ce la mette tutta, la sua anima.Un concerto che è un viaggio nel blues da non perdere”.
Luca Trambusti
“Fabrizio capisce e vive il blues come pochi. Una vera e totale filosofia di vita per uno degli artisti più intelligenti e talentuosi dell’universo musicale”.
Giovanni “Gio” Pilato – Bluebird Reviews (USA)
…”Le performance di Poggi vanno sempre oltre la musica e diventano un‘esperienza di vita, possibilmente da raccontare, se si crede nella condivisione. Un amico che di musica blues non sa assolutamente niente, il giorno dopo mi diceva: “… vedere quell’uomo seduto davanti al suo pubblico, mentre parlava e raccontava la sua musica…”. Non tutti sono in possesso della giusta sensibilità e non tutti possono essere “presi” dal mondo dei suoni, ma sentire che dietro alla parole e alla musica esistono delle storie, nuove e antiche, vere o leggende… beh, è forse questo il passpartout che può aprire ogni cuore”.
Athos Enrile
Fabrizio Poggi a WOODinSTOCK ha suonato fino ad oggi sempre con i medesimi musicisti
Fabrizio Poggi: armonica e voce
Tino Cappelletti: basso e vocals
Enrico Polverari: chitarre e voce
Gino Carravieri: percussioni
Tino Cappelletti
Leggendario bassista blues e rock, Tino Cappelletti ha suonato per vent’anni con la Treves Blues Band ed è stato tra i fondatori della mitica Baker Street Band. Tra i musicisti con cui ha collaborato: Mike Bloomfield (con cui ha inciso un disco dal vivo nel 1981), Sunnyland Slim, Chuck Leavell (Clapton,Rolling Stones) , Mauro Pagani , Rocco Tanica (Elio e le Storie Tese), Claudio Bazzari, Dave Baker, Chuck Fryers , Tolo Marton , Louisiana Red e molti altri.
Enrico Polverari
Chitarrista cagliaritano dal sound energico e passionale, dopo una breve carriera come musicista classico, si innamora perdutamente del blues. Cresce musicalmente a Roma dove si fa notare come uno dei più interessanti musicisti in circolazione nella capitale. Suona nei più prestigiosi festival della penisola e vive un' esperienza americana che lo porta ad esibirsi anche sui palchi di Chicago. Dal 2007 con i suoi Blues Conspiracy è backing band ufficiale di Bob Margolin, leggendario chitarrista di Muddy Waters.
Gino Carravieri
"Poeta del ritmo" e percussionista di grande gusto e sensibilità, Gino Carravieri vanta un carriera quarantennale al fianco di celebri artisti rock, pop, jazz e blues (tra i tanti Eugenio Finardi, Flavio Oreglio, James Wheeler e Laura Fedele). Spesso impegnato in tour europei e oltreoceano e nella registrazione di programmi televisivi, Gino Carravieri è sicuramente da annoverare tra i migliori strumentisti nazionali (e non solo) per tutto ciò che gira intorno al cuore pulsante del blues.
Fabrizio Poggi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2018 domenica 22 Luglio
- WOODinSTOCK 10 - evento a Gavirate del 3 Settembre 2022
Fabrizio Vendramin, classe 1962, nasce il 4 luglio a Busto Arsizio (VA). All’inizio degli anni ’80, dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica presso il Liceo Artistico di Busto Arsizio, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano presso la cattedra del Maestro scultore Enrico Mandrini. Dopo una biennale esperienza di restauratore inizia a lavorare, in proprio, come cartellonista pubblicitario.
Negli anni ’90 lavora come decoratore per la realizzazione di grandi murales eseguendo anche opere su progettazione grafica di Giancarlo Iliprandi. Inoltre si specializza nella tecnica del trompe l’oeil continuando ad operare nel campo della grafica. Con il nuovo millennio decide di dedicarsi, sempre di più, alla pittura appassionandosi all’arte figurativa.
Negli anni 2000 inizia le sue prime performances dedicandosi alla ritrattistica ed alle copie d’ autore. Realizza in contemporanea mostre personali e collettive partecipando anche a concorsi ottenendo numerosi premi; le sue opere si trovano in Francia, Spagna, Germania, Lettonia e Ungheria. Alla fine del primo decennio si specializza come “uomo performer” realizzando ritratti in stile pop art esibendosi in “action painting” nelle piazze,locali,teatri e reti televisive.
Nel 2011 vince la seconda edizione del popolare talent show televisivo "Italia's Got Talent"
Per ulteriori informazioni sul suo conto, consulta il suo sito internet: https://www.fabriziovendramin.com
Fabrizio Vendramin sarà sul palco di WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 Luglio.
Alle 12.45 di mercoledì 7 aprile 1965 nasce Faso, al secolo Nicola Fasani, vagendo, tutto ricoperto da una specie di gelatina. Ma per un banale errore all’anagrafe risulta nato l’8 aprile. Doppia festa? Doppi regali? No, soltanto doppi auguri.
In seconda media, oltre alla festa delle medie scopre la musica e decide di suonare la chitarra per emulare un compagno di classe che grazie alla chitarra cucca molte ragazze. Lo stesso anno Faso rinviene un basso “Crucianelli” (una marca universalmente sconosciuta) abbandonato in una soffitta e dopo aver tentato di rifilarlo al suo amico chitarrista incomincia a suonarlo lui stesso. E gli piace molto. Mamma Ada e papà Franco vedono di buon occhio questa passione per il basso e per la musica, ma non si vedono di buon occhio tra di loro e rompono un sacro legame.
Successivamente papà Franco, ristoratore, cede un settore della cantina del suo restaurant ad uso saletta prove, mentre mamma Ada sopporta a casa ore ed ore di scale e note sbagliate, un po’ meno sbagliate, ecco, quasi giuste, bene, bello ’sto pezzo, “Vieni a tavola!”, “arrivo mamma aspetta, sto imparando un giro di basso, arrivo”. In questi anni di ribellione, di autoerotismo, di piena esplosione ormonale, appaiono sul volto del giovane Faso i punti neri e i classici baffetti orrendi da adolescente che attualmente ripropone sul volto maturo di un quarantacinquenne (i baffi, non i punti neri).
Compie 16 anni, e come tutti i sedicenni tormenta papy finché non gli compra quello che ancora oggi è il suo fedelissimo mezzo meccanico: una Vespa P125X, allora di colore bianco, che gli viene ammaccata dall’aiuto cuoco “Mimmo”, di origine egiziana, un’ora dopo averla ritirata nuova fiammante dal concessionario. Un trauma non ancora superato. Frequenta il Liceo Scientifico Cremona, e nel tempo libero suona come un matto cercando di imparare le linee di basso di Jaco Pastorius, il leggendario bassista dei Weather Report. Frequenta anche il tastierista Rocco Tanica che gli propone di entrare a far parte di un gruppetto simpatico che poi farà un successone, e conosce il batterista extracomunitario Christian Meyer, con cui suona per ore ed ore estenuanti duetti basso-batteria nella cantinetta del ristorante. Anche gli Elio e le Storie Tese provano nella cantinetta del ristorante, mangiano e bevono a sbafo, invitano amici e amiche, e Faso comprende il vero motivo del suo coinvolgimento nel gruppo. Il 1989 è un anno fondamentale: esce il primo LP/CD/MC di Elio e le Storie Tese, “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, Faso fonda l’Ares Milano Baseball e ottiene l’esonero dal servizio militare. Nel ventennio 1990-2010 Faso ne combina di tutti i colori: oltre alla attività discografica-radiofonica-televisiva-tutto, insomma, “artistica” con gli Elio&leStorie Tese, suona in svariate band di jazz-elettrico, di cui la Biba Band e il trio Bobo sono le punte di diamante, partecipa a dischi di artisti italiani famosi e meno famosi , gioca a baseball, co-conduce con Giorgia Surina le trasmissioni televisive “Absolutely ‘80”, “Absolutely ‘90” e “Absolutely Star” su Mtv , commenta le partite di Major League Baseball su Sky Sport, ma soprattutto nel 2002 diventa papà e mette la testa a posto. Perché, non era a posto? Si, ma di solito si dice così.
Faso ha suonato per la prima volta per WOODinSTOCK con il Trio Bobo a Tradate per WOODinSTOCK il 2 Aprile 2016. Il Trio Bobo suonerà sul palco di WOODinSTOCK 2019 giovedì 18 Luglio.
Faso ha una sua pagina all'interno del sito di Elio e le Storie tese
Federica Leva. Medico e psicoterapeuta.
Scrive da una ventina d'anni e ha all’attivo numerose partecipazioni a premi letterari fantasy e mainstream, con una trentina di premi conseguiti e una dozzina di primi posti. Ha pubblicato numerosi articoli e racconti su riviste, fanzine e antologie di genere.
Il racconto Sacrilege è stato pubblicato in inglese dalla casa editrice Inkbeans di Los Angeles nell’antologia The Gage Project, mentre il racconto L’ultima notte di San Valentino è stato tradotto in spagnolo, francese, russo e portoghese. Il romanzo fantasy Echi dalle Terre Sommerse è in commercio, oltre che in Italia, nei paesi di lingua spagnola ed entro quest’anno verrà tradotto anche in inglese, francese e russo. Il romanzo Cantico sull’oceano – Le note del cuore verrà tradotto in inglese entro il 2016.
É stata membro di giuria e presidente di vari concorsi letterari, tra cui Artenuova (Genova), QuiEdit (Verona) e Piero Chiara (Varese).
Ha all’attivo tre romanzi, uno di genere musicale, un epic fantasy e un romance. Entro la fine di giugno 2016 il suo romanzo Radici di sabbia, edito nel 2002, verrà ristampato revisionato e ampliato, e presentato al pubblico con un nuovo titolo.
Gestisce un blog letterario www.federicaleva.it e un forum di consulti psicologici www.chiediallopsicologo.it
Blog dell'Autore: http://federicaleva.altervista.org/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/FedericaLevaScrittrice/
Twitter: https://twitter.com/FedericaLeva1
Pagina Autore su Amazon http://www.amazon.com/Federica-Leva/e/B01D0RAU6S
Federica sarà presente a WOODinSTOCK 2016 sabato 16 luglio con un'area di presentazione di alcuni suoi romanzi e racconti e sarà disponibile a rispondere alle domande del pubblico.
Filippo Miotello scopre la sua passione per le percussioni già nei primi anni di vita.
Durante le scuole elementari comincia studiando rullante presso la banda del paese; prosegue i suoi studi presso il Centro Espressione Musicale e presso l'accademia musicale di Cardano al Campo dove eredita il gusto jazz dal fenomenale Marco Zanoli.
Oggi Filippo si dimostra un batterista molto versatile militando in diversi progetti e spaziando dal country al jazz, dal rockabilly alla drum n' bass."
Filippo "John" Miotello ha partecipato numerose volte a WOODinSTOCK in diverse formazioni:
WOODinSTOCK 2012
WOODinSTOCK 2013 - con WOODinSTOCK Superstars Ensemble
WOODinSTOCK 2014 - con WOODinSTOCK Superstars Ensemble, The Hugs e Andrea Braido
Tornerà a trovarci a WOODinSTOCK 2015 dove presenzierà anche a WiSWorkShop 2015 con un Workshop di batteria
Flow Factory é un progetto musicale nato nel gennaio 2015 dalla riunione di 4 strumentisti varesini: Barbara Galafassi alla voce, Carlo Chiaravalli al basso, Ivan Santini ed Andrea Rota alle chitarre. Propongono un genere che hanno scherzosamente battezzato "Hard Blues": una ricetta basata su un 50% di blues, 25% funk, 20% rock&roll e... 5% Flow, ovvero benefica energia creativa!
Infine,per la speciale occasione di WOODinSTOCK,ci accompagnerà alla batteria il talentuoso Nicholas Negri.
Altre informazioni sulla band nella loro pagina Facebook: https://www.facebook.com/FlowFactory-342206889321742/
I Flow Factory suoneranno a WOODinSTOCK 2016 Domenica 17 Luglio
E' l'ottobre del 2014. Un paio di amici (Izio-Basso e JayP-Chitarra) cercano disperatamente qualcuno con cui condividere la propria dipendenza da Musica.
Trovano altri due amici concentrati nello stesso intento (Stefano Lai-Voce e Stefano Marchioro-Batteria)
Nascono così i Flyin' Monkeys, il cui nome è ispirato alle scimmie volanti del romanzo fantasy "Il Mago Di OZ", gruppo che vuole trasmettere un senso di libertà e condivisione tra i vari generi musicali.
Si crea da subito una miscela esplosiva, che spazia di sonorità funky, punk, rock alternative e progressive che li spinge a registrare il loro primo demo di sette pezzi, seguito da una seconda metà del 2015 all’insegna di live nella nella zona del milanese.
Groove, melodia, aggressività, delicatezza e psichedelia, accompagnate da esibizioni live frizzanti e lyrics in inglese sono i pilastri della band che vi farà ballare, cantare e scapocciare a ritmo di quello che loro identificano come "Alternative-Funky Rock".
Il gruppo sta ultimando i lavori sul primo disco che debutterà a breve sotto la neonata etichetta "BIOS Music Records".
Link e contatti con la band:
www.facebook.com/flyinmonkeysband
www.flyinmonkeysband.com
flyinmonkeys.band@gmail.com
I Flyin' Monkeys saranno a WOODinSTOCK 2016 domenica 17 Luglio.
I Folkstone sorgono verso la fine del 2004 con un progetto che vuole unire l'hard rock a strumenti "del passato".
Un ricco e svariato impatto sonoro accompagna temi del passato e del presente, raccontati dall'inconfondibile cantato in italiano di Lore, il fondatore storico. Cornamuse, bombarde, arpa, cittern, ghironda e flauti sono gli strumenti protagonisti della scena e creano la suggestiva atmosfera che da sempre contraddistingue la band ed il feeling con il suo pubblico.
Il sito ufficiale dei Folkstone: www.folkstone.it
I Folkstone sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 e WOODinSTOCK 2015 ...Saranno nuovamente con noi per WOODinSTOCK 2019 sabato 20 Luglio
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Inizia a studiare il basso elettrico all’età di 10 anni con il M. Marco Conti. Si diploma in basso elettrico alla NAM di Milano con il M. Giacomo Lampugnani. Si diploma in contrabbasso classico al Conservatorio “G.Verdi” di Como. Studia tecnica strumentistica (di basso e contrabbasso), armonia(moderna e classica), arrangiamento pop/jazz e teoria musicale.
Registra svariate sigle pubblicitarie e dischi per la RAI (con collaborazioni attuali per arrangiamenti e produzioni musicali di sigle pubblicitarie come la sigla di “Ballarò”).
Collabora con l’orchestra classica del Teatro Sociale di Como come contrabbasso classico aggiunto.
Accompagna stabilmente Gigliola Cinquetti, accompagnandola in Italia e nel Mondo (Europa, Giappone, Sud-America), accompagna stabilmente il cantante Sananda Maitreya (Terence Trent D’arby), collabora con il cantante Simone Tomassini, collabora stabilmente con Andrea Braido omaggiando Santana, suona all’interno del gruppo SKASSAKASTA che ha lavorato all’interno del programma televisivo La Gabbia su LA7 di Gianluigi Paragone, ha accompagnato Roberta Faccani (ex cantante Matia Bazar) omaggiando la cantante Mia Martini in tutta Italia, suonato con il gruppo jazz-rock Final Step aprendo al gruppo storico Step Ahead al Festival Jazz di Mendrisio, suonato con il gruppo RE:FUNK, suonando ad Ascona Jazz, Montreaux Jazz festival, Porretta Soul Festival, Esperance in musica, Estival Jazz di Mendrisio accompagnando un capo saldo della musica funk per eccellenza Pee Wee Ellis (James Brown).
Ha accompagnato ed accompagna svariati artisti come Ian Paice (batterista dei Deep Purple), Don Airey (tastierista dei Deep Purple), Derrick McKenzie (batterista dei Jamiroquai), Eugenio Finardi, Bobby Solo, Francesco Baccini, Beppe Carletti (Nomadi), Paolo Hendel.....
Francesca Morandi ha collaborato spesso con WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2013 con LP Power 4et
- WOODinSTOCK 2014 con gli Skassakasta con Gianluigi Paragone.
- WOODinSTOCK 2015 sabato 11 Luglio con gli Skassakasta
- WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 luglio con gli Skassakasta a supporto di Don Airey
- con gli Skassakasta a supporto di Ian Paice il 5 Dicembre 2018
- WOODinSTOCK 2021 domenica 26 settembre sul palco con Andrea Braido
Cantautore della scuola genovese tra i più eclettici del panorama musicale italiano, Baccini inizia a studiare pianoforte da bambino e, dopo essersi dedicato ai grandi compositori del passato, a 20 anni scopre anche la musica leggera e il rock.
Dopo un esordio discografico con un singolo sotto pseudonimo, nel 1989, con il suo vero nome, pubblica il suo album d'esordio Cartoons, premiato come rivelazione a Saint Vincent e vince la Targa Tenco come migliore opera prima; nello stesso anno vince Un disco per l'estate con Figlio unico, canzone tratta da questo album.
Nel secondo album, Il pianoforte non è il mio forte è contenuto il singolo Le donne di Modena e la presenza del duetto Genova blues con Fabrizio De André (suo amico, conosciuto proprio alla presentazione del suo primo album a Milano e del quale era sempre stato grande ammiratore), segna l'inizio di una serie di collaborazioni con altri artisti. Infatti, nel 1990, vince il Festivalbar con il brano Sotto questo sole, in coppia con Paolo Belli e i “Ladri di Biciclette”. Sarà poi con l'album Nomi e cognomi del 1992 che ottiene il maggiore successo commerciale, affermandosi definitivamente come erede della tradizione dei cantautori liguri.
Seguono numerosi dischi con successi come Ho voglia di innamorarmi e prestigiose collaborazioni con artisti quali Enzo Jannacci, Angelo Branduardi, Alessandro Haber, Povia, Sergio Caputo...
Negli ultimi anni ha affiancato all'attività di cantautore anche ruoli da attore cinematografico,
Francesco Baccini per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 10, domenica 24 Luglio 2022
Il Francesco Donaggio quintet nasce dall’incontro di cinque musicisti che approdano al jazz dopo aver maturato esperienze diverse in svariati ambiti musicali. Il punto di incontro è il CEM, scuola di Gallarate dove frequentano i corsi avanzati di tecnica di improvvisazione.
Il gruppo propone un repertorio che spazia dagli standards jazz, al blues, reinterpreta brani tradizionali e di autori contemporanei , affiancandoli a brani originali scritti in occasione della prossima uscita del loro primo cd.
Il quartetto è formato da:
- Luca Di Toma al pianoforte
- Francesco Donaggio all’armonica cromatica
- Massimo Erbetta al basso elettrico
- Vittorio Vacca alla batteria
- Gianni Binaghi sassofoni
Ulteriori informazioni sono disponibili nella pagina facebook della band: https://www.facebook.com/francescodonaggioquintet
Il Francesco Donaggio Quintet suonerà a WOODinSTOCK 2014 Sabato 19 Luglio
“Francesco Garolfi è uno dei migliori musicisti con cui abbia mai lavorato.”
Peter Walsh (Produttore – Peter Gabriel, Scott Walker, Simple Minds, Miguel Bosé).
Francesco Garolfi è un chitarrista, compositore, arrangiatore e produttore tra i più interessanti e raffinati della scena indipendente.
Conosciuto per la sua eleganza e la sua duttilità, ha diviso il palco e registrato in Italia e all’estero con artisti di fama internazionale, interpretando svariati generi musicali con sensibilità e personalità distintive. Dal blues al rock, dall’indie al prog, dalla world music alla musica d’autore, dalla musica popolare alla classica contemporanea, passando per le sonorizzazioni per il cinema e la pubblicità e la musica per il teatro e la letteratura.
Ha ottenuto riconoscimenti da pubblico e critica, da artisti e produttori, tra cui Peter Walsh (Produttore di Peter Gabriel, Scott Walker, Simple Minds, Miguel Bosé), Joe Boyd (produttore di Pink Floyd, Nick Drake, John Martyn), Eric Bibb, Luther Dickinson e Jonny Lang (punte di diamante del blues contemporaneo), Gil Dor (chitarrista di Noa), Ernesto De Pascale che l’ha definito “il Ry Cooder italiano”, William Ferris (esperto mondiale di storia americana, musica afro-americana e folklore) e Francesco De Gregori (per l’interpretazione strumentale de La Donna Cannone presente nel disco di Garolfi “Un Posto Nel Mondo”).
Collaboratore di Cristina Donà, cantautrice vincitrice del Premio Ciampi e del Premio Tenco, in aggiunta al suo gruppo Francesco Garolfi 4et, ha suonato e registrato, tra gli altri, con Maud e Garth Hudson di The Band, Niccolò Fabi, Massimo Bubola, Eric Bibb, Guy Davis, Otis Taylor, Bob Brozman, Bob Margolin (Muddy Waters Band), Ponty Bone (The Clash, Tom Petty & The Heartbreakers, Joe Ely), Rob Paparozzi (The Original Blues Brothers Band, Blood Sweat and Tears), Andy White, Maxophone, Ernesttico Rodriguez (Pat Metheny, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Jovanotti), Maurizio Camardi (Antonella Ruggiero, Paolo Fresu), Giovanni Falzone, Piero Monterisi (PFM, Daniele Silvestri, Max Gazzè), Lightin’ Malcolm, Ronnie Jones, PLion, Fabio Treves, Fabrizio Poggi & Chicken Mambo, Turututela e con gli scrittori Massimo Carlotto e Davide Sapienza.
Ha all’attivo due tour negli Stati Uniti, che l’hanno visto esibirsi nei club storici di Mississippi, Tennessee, Arkansas, Texas, New Jersey, Connecticut, Woodstock, New York e partecipazioni a trasmissioni televisive, radiofoniche e a prestigiosi Festival internazionali in Italia e all’estero.
Ha inciso 5 album a suo nome, di cui i più recenti “Un Posto Nel Mondo” e “Wild – Musiche per Jack London rivisitato da Davide Sapienza” interamente composti, suonati, registrati e prodotti artisticamente da lui solo. Ha vinto a pieni voti il Festival Internazionale – Challenge “Out of the Blue’s” a St. Moritz, superando, da solo, band italiane ed europee e ha interpretato la sua composizione “Notte di Stelle” di fronte al Pontefice Benedetto XVI e a 400.000 persone (in mondovisione), in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie 2012.
Nel 2018, conclude la realizzazione del suo nuovo disco strumentale, seguito ideale del precedente Wild, che vedrà la luce nel 2019. Raccolte, inoltre, le idee musicali e i testi collezionati in anni di tour, realizza il suo primo album, ancora inedito, di brani in italiano, caratterizzato dal mix tra cantautorato e influenze d’oltreoceano, evidenti nell’uso della lap steel guitar (nello stile di Ben Harper, David Lindley, Ry Cooder) e del fingerpicking. Nel 2019 è nominato finalista al Premio InediTO con i suoi brani cantautorali. Nel 2019 è riconosciuto Godin artist, inserito dalla casa canadese nella propria lista di artisti, a fianco di grandi nomi quali Roger Waters, Al Di Meola, Paco Di Lucia, Billy Corgan, Brian May, Bruce Cockburn.
Francesco Garolfi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio insieme a Max Malavasi
Artista figurativo varesino, residente a Viggiù, matura le prime esperienze artistiche presso lo studio del pittore Biassutto con l'apprendimento delle tecniche pittoriche ad olio con orientamento alla corrente Impressionista.
Nel suo percorso artistico, ha partecipato a diverse mostre e concorsi colletivi fra i quali:
- Varese Città Giardino
- Concorso pittorico Città di Legnano (Segnalato per la grafica )
- Concorso città di Ponte Tresa
- Concorso città di Porto Ceresio
- Grafica e Pittura Mostra d' Arte nei Cortili a Castelseprio
- Mostra d' Arte a Castiglione Olona
- Concorso in estemporanea Mendrisio
- 2° Classificato Concorso di scultura in estemporanea Viggiù 2009
- 2° Classificato Concorso di scultura in estemporanea Viggiù 2010
- 1° Classificato Concorso di scultura in estemporanea Viggiù 2011
Insegnante presso la scuola d' Arte della S.O.M.S. di tecniche pittoriche ad olio e acrilico ad adulti, mentre per bambini della scuola elementare e primaria insegna le prime tecniche del disegno del bianco e nero e colore. Periodicamente, con altri insegnanti, interviene nelle scuole per avvicinare i bambini al modellato facendoli giocare con plastilina e creta.
Cresciuto con la musica Rock e Progressive Rock degli anni Settanta ritrova il suo stile canoro nel Metal classico della decade successiva.
Dotato di un timbro vocale estremamente adatto per questo genere debutta con lo pseudonimo di “Nightcomer” nel 1998.
Quindici anni di Progressive Metal con i Fury ‘N’ Grace; moltissimi concerti, tre album registrati, l’ultimo pubblicato nel 2007; nello stesso anno collabora come cantante con Mendoza Rock Band, registrando un album in puro stile Rock – Hard Rock.
Collabora con band italiane e greche, suonando ad Atene ed in Olanda, partecipa ad importanti eventi musicali:
-Agglutination Metal Festival - Italia,
-Keep it True - Germania,
-Up The Hammers - Grecia,
-Hammers of Doom – Germania
Nel 2015 pubblica un album auto-prodotto in cui si propone come polistrumentista oltre che come vocalist ed arrangiatore, con brani che spaziano dal Progresive Rock alla pura sperimentazione teatrale.
Tra il 2014 e il 2016 collabora con il batterista canadese Yanick Bercier ed il bassista americano Steve Di Giorgio (Testament) al progetto Metal “Zoliborz”.
Nel 2016 registra un album con gli italiani Gothic Stone per la Black Widow Records; i suoni sono una mescolanza di atmosfere medievali e sonorità tipiche del metal svedese.
Dal 2009 ad oggi si esibisce nei locali e negli eventi open-air come “GaB”,cantante e chitarrista acustico, proponendo un repertorio estremamente vasto di cover e brani propri.
Pubblicazioni:
Doomsword - Doomsword (Underground Symphony) - 1998
Fury N' grace - Tales of the Grotesque and the Arabesque (Dragonheart Records) - 2007
Mendoza Rock Band - Another RnR Swindle - Primula Records - 2007
GaB - Invenzioni ed innovazioni - (self production) 2015
Gothic Stone – Haereticus Empyreum (Black Widow Records)
Per conoscere meglio Gabriele Grilli è possibile visitare la sua pagina Facebook
Gabriele sarà sul palco di WOODinSTOCK 2018 il 21 Luglio
I Gem Boy nascono per gioco nel 1992, quando il cantautore in erba (non perché fumava) Carletto comincia a riscrivere i testi su canzoni note prendendo in giro la cerchia dei suoi amici. Nel giro di pochi anni rocambolescamente dalle prime cassettine fatte in casa con una formazione fatta di 2 persone si ritrovano in 5 a spargere nella rete sotto forma di mp3 le loro "cover-parodia". Questa sarà la loro fortuna in quanto si creerà spontaneamente un seguito di accaniti sostenitori che si spargeranno a macchia d'olio nel giro di breve tempo. Così nel 2000, nonostante al mondo discografico fossero dei perfetti sconosciuti, la gente affolla i loro concerti cantando le loro versioni a sfondo sessuale delle hit di Ligabue, Cremonini, e delle sigle dei cartoni animati (solo per citarne alcune).
Quando decidono di mettersi in gioco producendo il loro primo "vero" CD "Internettezza Urbana" con testi e musiche inedite, il successo è inaspettato (15.000 copie). Da quel momento in poi per i Gem Boy è un continuo crescendo di maturità artistica e consapevolezza dei propri mezzi. Dopo diversi cambi di elementi della band arriviamo al 2004 con secondo album, un piccolo capolavoro dell'arte del fai-da-te, Sbollata, da cui viene tratto il singolo "2 di picche" con tanto di video trasmesso per diverse settimane su MTV e All MUSIC.
Si arriva così ai tempi nostri con la formazione capitanata dall'inossidabile Carletto (voce e testi), il gigante buono Max (tastiere), il ruspante J.J. Muscolo (chitarra), l'eclettico Denis (basso), il figo Matteo (batteria) e l'immancabile factotum Sdrushi (fonico), e i Gem Boy giungono nel 2006 al loro terzo lavoro "Ginecology", ricchissimo di canzoni (18), maturo, forse il loro album migliore che vanta grossi nomi tra musicisti e fonici che vi hanno collaborato. Da questo lavoro vengono prodotti i video di "Balla coi Lapi", "Giambel V" e "Goldrake al Ristorante".
Nel 2007 avviene un piccolo miracolo: i Gem Boy, nonostante il loro linguaggio non certo per bambini, incontrano Cristina d'Avena ed è subito poesia. Comincia una collaborazione che mostra la faccia buona e sognatrice della band goliardica. Tutt'ora spesso potrete trovare in concerto in giro per l'Italia l'eterna ragazzina Cristina amata dai bambini (e non solo) accompagnata dai Gem Boy più contenuti, ma pur sempre divertenti nel giocare con Cristina e le sue sigle.
Arrivati al 2008 con un budget ridottissimo, nel giro di tre mesi, nasce una scommessa: non servono grandi studi e produzioni per fare un buon prodotto, infatti i Gem Boy puntano tutto su "Fiches" e le sue canzoni d'azzardo. Quest'album conferma e consolida la band nel loro stile musicale e nella capacità di strappare risate.
A partire dal 2010 sono presenti a Colorado Café e nel 2014 ritirano a Genova presso il FIM, la Fiera Internazionale della Musica, il FIM Award Premio Italia - Miglior Band Demenziale assegnato da CAPAM, Commissione Artistica per la Promozione dell'Arte e della Musica.
Per le informazioni sulla band consigliamo il sito ufficiale http://www.gemboy.it/
I GemBoy saranno a WOODinSTOCK 2017 Domenica 16 luglio!
Ha compiuto i propri studi musicali presso il Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Milano (Trombone a tiro, Composizione, Canto Corale e Direzione di Coro) specializzandosi in Direzione Corale e in Prassi Esecutiva.
Ha studiato Canto Artistico privatamente perfezionando la sua vocalità con i M.stri Bonaldo Giaiotti e Paolo Barbacini.
Svolge un'intensa attività artistica come cantante lirico che lo porta ad esibirsi nei teatri delle principali città della Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Trentino Alto Adige, Marche, Umbria e Campania, Sicilia ed è regolarmente invitato a cantare come solista presso prestigiose istituzioni sia in Italia che all'estero (Regno Unito, Francia, Principato di Monaco, Germania, Polonia).
Il suo repertorio comprende tutti i grandi ruoli del melodramma per la voce di Baritono/Basso, con una particolare predilezione per i protagonisti delle opere verdiane.
Per quanto riguarda la musica sacra e sinfonico corale il suo repertorio comprende opere, G. Carissimi,J. S. Bach, W. A. Mozart, di L.v. Beethoven, G. Rossini, F. Schubert, G. Donizetti, G. Verdi, G. Faurè, G. Puccini.
Molto attivo anche come Direttore di Coro e preparatore vocale ha ottenuto risultati degni di nota con i Cori con cui ha collabora (per es: Salt Lake Artists Choral, Utah): innumerevoli sono i concerti e le partecipazioni a manifestazioni musicali, concorsi internazionali ed esibizioni in importanti produzioni operistiche sia in Italia che all'estero.
E' membro di giurie di Concorsi Corali Internazionali sia in Italia che all'estero (Cfr. "Festival Internacional de Coros de Sao Lourenço", Brasile e "III Seminario di Capacitatión Musical, San Cristóbal", Venezuela).
Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.giampaolovessella.it
Giampaolo Vessella ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
I suoni sono sensazioni, vibrazioni percepibili tra le note; ascoltare musica ha alimentato la mia sensibilità e accresciuto la curiosità nel cogliere queste emozioni. Ho provato a descriverle con parole, realizzando racconti passionali e reali, del rapporto con i dischi e le opere che hanno segnato intere generazioni. Queste interpretazioni musicali, arricchite da brevi recensioni, sono raccolte in questo libro che vuol provare a dar vita alle sensazioni sperando di regalare al lettore la possibilità di riscoprire grandi classici e riascoltarli facendosi trasportare dalle storie di un reduce degli anni Novanta. Desidero parlavi in via confidenziale della grandezza creativa di alcuni artisti, senza annoiarvi con specifiche tecniche da addetto ai lavori ma puntando sull'emotività che tutti gli amanti dei genere punk e rock&roll potranno cogliere.
Prefazione al libro di Gianluca Crugnola "Suoni Tribali":
E' il 1991 quando la mia anima scossa da quella musica cambia per sempre, come suoni tribali evocano la mia indole più profonda smascherando un viscerale bisogno di ascoltare, conoscere ed esplodere di punkrock... Oh well, whatever, never mind....
A dirla tutta la mia passione per la musica rock parte da molto lontano, tanto tempo prima, portata a galla dal confronto con l’hardrock e l’hairmetal dei Kiss, la band di Detroit che tanto faceva impazzire una mia cugina, osservando con occhi di bambino alcuni show, concerti di quelle star in maschera comprendo il significato di musica live e spettacolo, come per incanto inizio a desiderare fortemente quella roba lì. Il passaggio da stupefatto esploratore ad attivo fruitore è obbligato, musicassette, mangiadischi (un must negli anni ’80) il primo disco a 45 giri in regalo per la mia comunione, per l’esattezza The Wild Boys dei Duran Duran...
L’avvicinamento a musica più tosta passa nel periodo adolescenziale dai Bon Jovi prima, i R.e.m. poi e in fine i Guns, tutti step fino all’annunciazione del Seattlesound. Ancora minorenne passo intere giornate nel negozio di dischi di fiducia e rapidamente inizio a costruire la collezione che oggi vanta circa 1200 titoli suddivisi in circa 400 vinili, oltre 700 cd e svariate audiocassette, un patrimonio di diversificati generi, soprattutto Punk rock, Alternative rock, sonorità a me care e senza le quali non starei scrivendo queste parole, poi ancora Classic rock, Hard Rock con alcune divagazioni nel Blues e nel Soul di recente comprensione.
Ho deciso di raccontarmi e raccontare la mia esperienza sonica dopo aver coltivato per anni questo amore, questa militanza, quasi un bisogno; ho passato la gioventù immerso nelle note, festival rock e concerti mi hanno formato e legato a questo mondo indissolubilmente, come avvicinandomi sin da giovanissimo ad associazioni impegnate socialmente nella realizzazione di eventi musicali e collaborando attivamente alla riuscita degli stessi, approfondendo conoscenze e amicizie di addetti ai lavori, un percorso che mi ha portato ovunque per cogliere quelle essenze vitali, quella voglia che oggi mi spinge ad aprirmi e descrivere le emozioni di tanti anni a tutto volume, inizialmente quasi per gioco con qualche recensione tecnica per siti online e poi la decisione di lavorare allo sviluppo di miei racconti più completi, insomma la produzione di una sorta di manuale, di guida all’ascolto.
Questo libro rappresenta senza presunzione la mia confessione al mondo, le connessioni tra il mio carattere difficile, ribelle e i dischi di riferimento senza tralasciare l’importanza storica di questi titoli, una raccolta personale di capitoli ognuno dei quali riporta a una pubblicazione discografica, tante sfumature che ho cercato di trasmettere attraverso recensioni confidenziali, sintesi di serate in compagnia di canzoni e sogni. L’obiettivo è stimolare la possibilità di avvicinarsi al rock&roll partendo dalla comprensione dei significati che tante opere possono avere nella crescita culturale e personale di ognuno di noi, sentendosi coinvolti e partecipi senza per forza esser musicisti...
Per fare questo ho viaggiato a ritroso nel tempo scavando nell’intimo di album pubblicati in diversi decenni, dal blues-rock dei Doors al Glam di Lou Reed, perdendomi nelle atmosfere tetre e dark di Joy Division e Cure oltre le ambientazioni psichedeliche tipiche dei Pink Floyd, incontrando poi la veemenza di Clash e Ac/Dc e gli inni da stadio di U2 e Queen fino ad arrivare agli anni ’90 dove ho accarezzato quasi tutte le deviazioni del punk-rock e dell’alternative, Nirvana, Pearl Jam, Smashing Pumpkins, il brit-pop Oasis e altri protagonisti dell’ultima stagione musicale degna di esser ricordata come florida e prolifica...
Buona lettura!!“Rock and roll can never die”
Neil Young
Gianluca Crugnola a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 Luglio per Musica a KM ZERO. L'artista Carmen Sara F che esporrà la.sua serie Pop Back presenti sulla copertina del libro.
Gigi Cifarelli è considerato, sin dagli anni '80, uno dei più grandi chitarristi Jazz/Fusion italiani con collaborazioni anche con i grandi della musica leggera italiana: Mina, di Renato Zero, di Tullio De Piscopo, dei Dirotta su Cuba e di tanti altri cantanti di punta nel panorama nazionale... Diventa beniamino e un modello da seguire per tanti giovani chitarristi italiani; i lettori delle riviste specializzate infatti lo eleggono per cinque anni consecutivi "miglior chitarrista jazz e fusion" cosa che non si ripete negli anni successivi perchè il suo nome vien messo in un virtuale Olimpo, a cui accedevano i musicisti votati per 5 anni consecutivi, fuori classifica, per poter votare e dar lustro ad altri talenti emergenti. Tutt'oggi collabora con grandissimi musicisti italiani e stranieri del calibro di Mike Stern, Pat Martino, Larry Carlton e molti altri...
Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.gigicifarelli.net
Gigi Cifarelli a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2012
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014 con la sua Big Band
- WOODinSTOCK 2015 venerdì 10 Luglio.
- Musica per ogni Tremore - 18 Dicembre 2016
- WOODinSTOCK 2021 domenica 21 Novembre al Salone Estense di Varese
Gigi Cifarelli ha concesso la sua "Doctor Taylor" tratta dall'album live "Io c'ero" per l'utilizzo nel CD di WOODinSTOCK 2012
A Giulia Palini dobbiamo il logo adottato da WOODinSTOCK a partire dal 2014. Il logo è stato realizzato nell'ambito di una splendida collaborazione con l'Accademia di belle arti Santa Giulia di Brescia.
Giulia Palini è oggi graphic designer, laureata nel febbraio 2015 presso l'Accademia di belle arti Santa Giulia di Brescia al corso di Grafica, sta continuando i suoi studi in Grafica e Comunicazione per arricchire il proprio bagaglio di studi ed esperienze.
Per contattare Giulia: giuliapalini@libero.it o attraverso la sua pagina Facebook
Giuseppe Candita nasce a Cittiglio (VA) il 16 aprile 1978.
Sin da piccolo il suo sogno è quello di diventare un disegnatore di fumetti, così, nel 1992, irrompe nello studio di Corrado Roi, una delle matite di Dylan Dog, che lo inizia al mestiere.
Frequentando le fiere del fumetto, fa la conoscenza di Ade Capone, sceneggiatore, oltre che per la Sergio Bonelli Editore, per Edizioni Star Comics e per la sua stessa etichetta, Liberty. Grazie a Capone, Candita fa il suo esordio nel 2006, con una storia pubblicata su Lazarus Ledd Extra 21: "Stelle cadenti”. Nello stesso anno, disegna una storia horror per la Narwain (USA), pubblicata su "Brian Yuzna's Horrorama", quindi, di nuovo con Star Comics Edizioni, lavora per le collane "Jonathan Steele", "Nemrod", "Factor V" e "San Michele", oltre a divenire copertinista di "Legion 75".
Per la 7age entertainment, nel 2010, collabora alle serie "Draco", "Cronache di Legend" e "Gotika". Per il mercato francese, lavora per Zephyr Editions (ora Dupuis), disegnando la serie "Korea" (2011 - in corso). Attualmente, è inserito nello staff di Julia, collana sulla quale ha esordito, nel 2013, con una storia pubblicata sull'Almanacco del Giallo, suoi anche i numeri 191, 206 e 219 (di prossima uscita).
Il suo sito: http://canditagiuseppe.blogspot.it/
Giuseppe Candita sarà a WOODinSTOCK 2016 negli stand di Crazy Comics e ComicArte sabato 16 Luglio.
Compie gli studi musicali tra la Sicilia (Ribera-Ag) e Milano dove si diploma in canto artistico presso il Conservatorio di Musica G.Verdi di Milano con il M°Ferrando Ferrari.
Debutta con l'Orchestra de "pomeriggi musicali" di Milano con l'esecuzione in prima assoluta del "Kyrie e Gloria" di Rossini diretto da O.Maga.Incide live in Duomo a Milano Stabat Mater di Rossini.(Cetra)
Ha poi cantato Barbiere di Siviglia, Elisir d'amore, Don Pasquale, diretto da Severini, Ranzani, Maga.
Successivamente nel repertorio di tradizione con Traviata e Rigoletto, (Filarmonica lombarda),Boheme e Butterfly, Poliuto, Tosca con Denia Mazzola Gavazzeni, nei maggiori teatri e festival italiani diretto da M.Balderi, D.Agiman, M.Beltrami (Lugano, teatro dell'Opera di Milano).
Si è esibito nella "Vedova allegra" al T.Nuovo di Milano.
Con la Sinfonica Abruzzese dir. da V.Mariozzi, Requiem di Verdi al Festival delle Citta' Medievali (2004). Con i complessi di Losanna Requiem-Verdi al Victoria hall di Ginevra, Cattedrale di Berna, Losanna, dir .L.Baghdassarian.
Partecipa ad iniziative teatrali e musicali, quali il premio S.Randone (diverse edizioni), e televisive su Raitre.
Ha portato il recital "Viaggio in Sicilia" in Tokyo, New York,(Ambasciata italiana), Chicago (Place Picasso Festival popoli uniti).
Con la Filarmonica di Nice, in concerto, dicembre 2009. con aria e duetto del "Ballo in Maschera" per 'ab harmoniae'.
Per Bongiovanni live due oratori di J.Massenet, orchestra filarmonica italiana, Eve e Marie Magdaleine (Jesus) nella Cattedrale di Montecarlo.
Ha ricevuto la "Giara di Platino" nel 2009 a Ragusa per Mediterraneosat.
Tosca a Cavalleria Rusticana, Pagliacci davanti al Castello di Donnafugata (2011).
Per il comitato dei 150° dell'Unita' d'Italia ha cantato il 15 ott.2011 al Teatro V.E.di Messina la prima mondiale in scena dell'opera di R.Leoncavallo 'Mameli' dir. A.Veronesi, interpretando il ruolo in titolo dell'opera ritrovata alla Yale University.
E' stato Abdallo alla Scala nel Nabucco del centenario verdiano con
Leo Nucci, regia D.Abbado dir. Luisotti.
Ismaele per il Luglio musicale trapanese ('13).
Ha eseguito 'Les Vespres sicilienne' (Henri)in concerto per Bergamo estate 2013.
Giuseppe Veneziano ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Nella metà degli anni settanta inizia a lavorare come grafica pubblicitaria e collabora a diversi progetti nell’editoria, in studi privati a Milano, Monza e Varese. Successivamente si specializza nel settore dell’Industrial design, dove si occupa dello studio grafico del prodotto e pubblicità in aziende leader come Candy, Philips e Whirlpool.
Da sempre appassionata di arte, decide di lasciare il lavoro di grafica e di intraprendere un tragitto diametralmente opposto, da graphic-designer ad arte-terapeuta, il cammino dal digitale all’analogico, in una continua “trasformazione”. La sua costante passione ed interesse per la creatività e soprattutto per il “processo creativo” la portano a scoprire nuove dimensioni pittoriche, nasce il desiderio di “aprire lo spazio artistico” anche verso una “dimensione pittorica-terapeutica”.
Ottiene presso il Goldsmiths College, University of London, il Postgraduate Diploma in Art Psychotherapy (Art Therapy Italiana).
Artista e Arte terapeuta, una scelta di essere, studio, ricerca e insegnamento diventano complementari e procedono di pari passo arricchendosi.
Attualmente collabora con la “Casa di Cura Le Terrazze” a Cunardo dove cura un percorso di Arte Terapia per la riabilitazione della Malattia di Parkinson.
Si occupa inoltre sempre nel contesto clinico di laboratori di acquarello, per pazienti degenti alla clinica, affetti da patologie neuromuscolari, ictus, sindrome da allettamento in seguito a interventi chirurgici o a patologie cliniche gravi.
Conduce percorsi e gruppi sulla dimensione creativa per scuole, dedicati a bambini e ragazzi ,insegnanti e operatori impegnati in ambiti educativi e riabilitativi.
Fa parte dell’associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese -attiva con mostre e progetti personali e numerose mostre collettive-
Iscritta al registro professionale Apiart
E' possibile contattare Grazia Giani ai seguenti recapiti
E-Mail: graziagiani@hotmail.it
cell.: 338-6960791
Grazia Giani presenterà un laboratorio di Arte-Terapia a WOODinSTOCK 2014 sabato 19 luglio.
Greg Harris, da San Diego, California, classe 1952, pubblica il suo nuovo disco Long Lonesome Feeling a inizio 2015!
Così scrive di lui su "Il Buscadero" il giornalista Raffaele Galli:
"Musicista completo, ottimo vocalist e fine songwriter, è anche chitarrista pregevole, nonché banjoista, mandolinista e fiddler. Incurante delle mode e del business, interpreta la musica che gli piace, che sente dentro di sé, che fa parte del suo background formativo, ovverosia il country che si è fuso con il rock, per dare luogo ad una miscela particolarmente intrigante e significativa; ma suona anche bluegrass, flirta con il folk e guarda con attenzione al dinamismo del western swing. E’ salito alla ribalta della scena internazionale verso la fine degli anni settanta, quando è entrato a far parte della terza incarnazione dei mitici Flying Burrito Brothers, la band fondata dagli ex Byrds Chris Hillman e Gram Parsons, una delle prime in assoluto a suonare country rock. Con Sneeky Pete, Gib Guilbeau, Skip Battin e il batterista Eddie Ponder, arcinoti paladini del genere, incide così nel ’78 il fortunato Live From Japan, registrato durante una tourneè in estremo oriente, cui faranno seguito, sempre in compagnia di Sneeky Pete, Skip Battin e del drummer Jim Goodal, altri dischi dal vivo: Cabin Fever, che riprende performances al seguito del Byrds Anniversary Tour dell’85, Live From Europe, realizzato a Hilversum, Olanda, nell’86 e Flying Burrito Bros. Live, registrato ad Eindhoven nell’87, che andranno a consolidare la fama del gruppo nel vecchio continente. Greg nell’84 è membro dei Peace Seekers , sorta di supergruppo minore californiano, che potrà contare oltre che su Skip Battin e Jim Goodal, sull’apporto dell’ex Byrd Gene Parsons alla chitarra elettrica e alla pedal steel guitar, un’effimera ma validissima band che non ha lasciato prove discografiche , ma destinata ad aprire i concerti di Roger McGuinn e a chiudere con lui gli shows di una vivacissima tourneè europea, interpretando una selezione di vecchi classici dei Byrds. Parallelamente alla sua permanenza nei FBB Greg avvia una proficua carriera solista che lo porta a realizzare diversi dischi assai apprezzati da pubblico e critica. Parliamo di Acoustic, uscito nel 1980 per la piccola etichetta californiana Shiloh, che sorprende per la sua freschezza e degli album pubblicati in Italia dalla Appaloosa, tuttora disponibili: Electric, dell’82, una splendida risposta al precedente lp, Things Chance dell’88, altra gemma sonora che contiene, tra l’altro, una eccellente versione di My Back Pages di Bob Dylan ripresa alla maniera dei Byrds ed Electro - Acoustics del ’96, prova talmente apprezzato da venire pubblicato anche negli States, con il semplice titolo di Greg Harris. La nuova proposta, che Greg viene a presentare, Long Lonesome Feeling, ottima selezione di country rock elettro / acustico dalle tonalità calde e appassionanti, è il frutto delle sue più recenti composizioni, tutte molto belle ed interessanti, che testimoniano una mai sopita voglia di fare ancora musica di qualità, diretta, immediata, che si dà senza risparmio. Un chiaro lavoro autentico e vivo, influenzato un po’ dall’atmosfera texana che Greg ha assimilato vivendo oggi nell’area urbana di Austin, il più solido e maturo di una carriera che ha ancora vasti orizzonti da esplorare dinanzi a sé."
Sito ufficiale di dei Burrito Brothers: pagina dedicata a Greg Harris
Greg Harris suonerà insieme a Marco Zanzi a favore di WOODinSTOCK in una serata speciale il 27 Marzo 2015!
HeavyMeal (pasto pesante) è il ‘nom de plume’ di Nicola Buzzetti, adolescente del 1964 residente in provincia di Varese, che nel 2019 ha pubblicato il suo primo cd (Maybe Too Late) ed a ottobre 2022 l’album ‘Mr. HM’, sempre per l’etichetta MoreThanIndieRecords.
La musica di HeavyMeal viaggia lungo la strada del rock ‘americano’, passando da suoni grunge, ‘classic rock’, a ballate di sapore ‘US highway’, sempre con una base ‘guitar oriented’ ben in evidenza. Alla fine la scuola è quella: dylan, springsteen, petty, vedder, young etc, artisti seguiti ‘on the road’ per più di 40’ anni prima del ‘grande passo’ verso la scrittura in prima persona.
Come il precedente il nuovo album è stato registrato negli A-Studios di Marco Brovelli ad Angera VA, questa volta da Pasquale Vitali, che ne ha curato anche mixing e mastering. Anche i brani del nuovo cd sono tutti originali di Nicola HEAVYMEAL Buzzetti tranne uno, scritto a quattro mani con Lele Pescia, e sono in inglese.
Nel nuovo progetto sono stati coinvolti il virtuoso chitarrista Franco Giaffreda (ex Evil Wings), Andrea Papini al basso e Walter Rivolta alla batteria, oltre alle tastiere di Lele (Lehel P) Pescia. Il feeling sorto spontaneamente in studio è stato trasferito negli arrangiamenti dei brani,che sono stati creati ‘live’ (Old School!) in poche sessioni. Il suono è quello di una rock band ben rodata ed amalgamata, nonostante i percorsi musicali piuttosto differenti.
Presa in mano una chitarra per la prima volta a 44anni, scritta la prima canzone a 53 ma seguito concerti in tutto il mondo sin da ragazzino, forse la lezione è servita...
Nel 2024 è partito un nuovo progetto per arrivare al terzo CD in collaborazione con Alex Aliprandi (SestoMarelli), chitarrista/polistrumentista/arrangiatore con radici musicali affini.
Data la penuria di occasioni per suonare live 'full band', il set attuale è elettro/acustico chitarre/voci proprio insieme ad Alex Aliprandi. La (quasi) totalità della setlist è riservata ai brani originali. Entrambi i cd sono fruibili sulle principali piattaforme di musica digitale.
HeavyMeal per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Sabato 22 Luglio
- WOODinSTOCK 2024, Sabato 20 Luglio con Alex Aliprandi
I Cavalieri del Lago, centro ippico e scuola di equitazione per adulti e bambini. In collaborazione con il tr horse show presenta spettacoli equestri e corsi di formazione di equiteatro (preparazione agli spettacoli equestri e alla teatralità)...
Tutte le informazioni sui Cavalieri del lago sul loro sito: cavalierilago.teamartist.com
Disponibili informazioni anche alla loro pagina facebook: https://www.facebook.com/icavalieridellago
I Cavalieri del Lago hanno presenziato a WOODinSTOCK 2013 domenica 7 Luglio con lo spettacolo "La favola che non c'è" con la partecipazione di La Dance Theatre Ensemble di Dana Goodin (troupe ufficiale del Dance Academy Top Gym Carnago).
I Luf nascono da un’idea di Dario Canossi, nato sulle montagne della Val Camonica, in provincia di Brescia, terra che ispira quasi tutte le sue canzoni. Canzoni che parlano di vita comune e “camuna”, personaggi e storie vere, nel senso più poetico del termine. Piccole perle di dialetto, amore per la cultura, tradizione popolare e impegno sociale, tutti elementi che sono alla base della filosofia dei Luf. Da quelle parti “luf” vuol dire lupi e i Luf infatti sono un branco di musicisti che arrivano da esperienze diverse e che insieme riescono a creare un impatto sonoro forte, con una grande impronta folk-rock. I Luf muovono quindi, sostanzialmente da dove Van De Sfroos si è fermato con “Breva e Tivan”, disco al quale ha collaborato lo stesso Canossi e si collocano sul versante che, dai Modena City Ramblers in poi e su derivazione del calco internazionale dei Pogues, ha mischiato temi e musiche tradizionali rielaborate con ritmiche e meccaniche rock. Ne esce un impasto divertente e vitale che trascina e coinvolge.
Il gruppo prende forma all’alba del 2000: due anni di duro lavoro e finalmente arriva il primo disco: “Ocio ai Luf” che ottiene un buon successo sia popolare che di critica, bissato dall’ottima accoglienza ai concerti dal vivo l’ambito dove i Luf si esibiscono al meglio. Il camuno Dario Canossi, voce e leader de “I Luf”, abbandonata l’avventura De Sfroos, esperienza a cui aveva contribuito fortemente, decide di intraprendere la via del folk, con un repertorio di composizioni originali . Ecco quindi “I Luf”, musica vivace e dalla grande comunicativa, la vitalità del rock si incontra con la profondità e i ritmi della tradizione. Se le musiche de “I Luf” creano un’atmosfera gioiosa, i testi delle canzoni, taluni in dialetto della Val Camonica, sono ricchi di riferimenti all’attualità. Sempre maggiore è in questi ultimi tempi il seguito di pubblico de i Luf: lo testimoniano le decine di concerti spesso a sostegno di associazioni di volontariato e solidarietà internazionali. La musica dei Luf è intrisa di folk e bagnata di rock, è allegria e ballo, colpisce contemporaneamente al cuore e alle gambe senza comunque cadere nella banalità dei testi che, nella tradizione di Dario Canossi, sono pieni di riferimenti all’attualità e all’impegno sociale. Ogni concerto una festa di allegria e impegno nella migliore tradizione della musica d’autore italiana. Si presentano così, a sottolineare l’essere formazione aperta al contributo di tanti musicisti riuniti dal piacere di suonare per divertire e divertirsi.
I Luf a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
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Gli I Shot a Man nascono nel 2014, dall’ostinazione di riprendere il blues dalle origini e suonarlo come se fosse nato oggi. Il risultato è un suono essenziale, incompleto, non rifinito, vicino al mondo in cui il blues è nato, quando gli strumenti erano pochi e arrugginiti, ma in mezzo a quella ferraglia riuscivano a nascere melodie così pure da diventare universali. L'assenza del basso li costringe a inventare arrangiamenti nuovi, a ripensare la ritmica in un dialogo costante tra le percussioni e un fingerpicking vecchio di cent’anni.
Gli I shot a man a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
I Tri Urluc all’inizio erano I Dü Urluc e così sono rimasti per molti anni: più o meno dall’età di 15-16 anni per i successivi venti.
Poi leggenda narra, che il vino era molto e a ber da soli si fa peccato e quindi una gola profonda e un appetito infaticabile in più tornava utile, nonché necessario: e gli allocchi son diventati tre, poi quattro ecc ecc.
Tanto da mangiare e bere ce n’è sempre e la musica tiene compagnia…
Si chiamano Tri Urluc, anche se in realtà sono in quattro: sono Guido “Pregapocodio” Tronconi (chitarra), Fafo “Ciucia foss” Fietti (percussioni), Antonio “Mangiarutam” Curedda (fisarmomica di Stradella) Antonio “maestro Lucifero” Grano (voce) e ormai hanno un format tutto personale che comprende musica e parole, canzoni e cabaret, miscelate a tal punto che – dicono loro – «la musica quasi quasi, passa in secondo piano».
«Ovviamente si fa per dire – dice Guido Tronconi – perché la musica è una componente fondamentale dei nostri spettacoli. Però anche le parole, i racconti, e l'interazione con il pubblico sono importanti, anzi fanno lo spettacolo diverso ogni volta, partendo da un canovaccio musicale. Partiamo dai canti di osteria che abbiamo rintracciato facendo un'accurata ricerca, rivisitiamo i repertori di altri gruppi storici come la Cerati Band di Stradella, Nanni Svampa e I Gufi, e aggiungiamo brani originali nostri. Fondamentalmente, quello che ci interessa è portare in giro l'allegria, la pace e la voglia di stare insieme con un buon bicchiere di vino, proprio come si faceva una volta».
Nati nel 2009 dalle ceneri delle braci di innumerevoli grigliate in piole e bettole della provincia pavese e delle zone limitrofe, I Tri Urluc (che tradotto vuol dire “I Tre Allocchi” hanno debuttato a Spaziomusica storico locale live di Pavia ormai estinto purtoppo, in occasione di una serata dedicata alle canzoni e ai dialetti d'Italia. «Siccome ormai si era sparsa la voce che noi eravamo quelli che alle grigliate finivano sempre per intavolare il loro show da osteria, che riscuoteva anche un discreto successo, da Spaziomusica ci hanno chiesto di partecipare alla serata per rappresentare la Lombardia e la sua tradizione musicale popolare – ricorda Tronconi - Da lì abbiamo iniziato a girare le varie sagre, grigliate, risottate, cercando di non mancare a nessuna occasione in cui si beveva del buon vino, là dove la musica non è mai fuori posto.»
I Tri Urluc per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021 per l'evento di Lonate Pozzolo Venerdì 24 Settembre
Di seguito una biografia di questa leggenda del rock pubblicata da Deep Purple Italia
Noto soprattutto per il suo lavoro con i Deep Purple, Ian Paice si è dimostrato un percussionista di primaria importanza. Come John Bonham, Ian Paice non ha mai usato una doppia cassa, e nell’heavy rock ha rappresentato il classico esempio dell’efficienza del percussionista che sa, quando si presenta il momento giusto, abbandonare il campo.
Paice è nato a Nottingham, in Inghilterra, il 29 giugno 1948, ed ha lavorato come impiegato statale suonando intanto con band semi-professionali come i George and the Rave Ons, finché non si è orientato verso le band professionali con gli M15, che fecero lunghe tournée in Europa.
In origine, il primo vocalista dei Deep Purple, Rod Evans, entrò nella band che cambiò nome assumendo quello di Maze, ma si sfasciò quando Paice e Evans si unirono, nel marzo del 1968 ai Purple. In questo periodo Paice incise dei pezzi con una misteriosa band chiamata Green Bullfrog, con al sorprendente formazione di Paice, Ritchie Blackmore, Roger Glover, Albert Lee, Big Jim Sullivan e Jon Lord.
I Deep Purple, naturalmente, conquistarono notorietà di massa, fortuna e gloria in tutto il mondo, condotti da uno dei batteristi più spettacolari del rock, per anni fedele alla Ludwig, poi passato alla giapponese Pearl.
L’apoteosi dei Purple si interruppe nei primi mesi del 1976. Jon Lord e Ian Paice, insieme al cantante e tastierista Tony Ashton, delinearono i piani per quello che cercava di presentarsi come un supergruppo chiamato Paice Ashton Lord che durò solo un album in studio e circa dodici mesi, nel 1977.
Prima della riunificazione dei Deep Purple, Paice ha suonato nei Whitesnake di David Coverdale e nella band di Gary Moore.
Per le informazioni su Ian Paice consigliamo il sito ufficiale dei Deep Purple: http://www.deep-purple.com/
Ian Paice ha partecipato a WOODinSTOCK 2016 Domenica 17 luglio accompagnato dai Black Night e torna a favore della nostra associazione Mercoledì 5 Dicembre 2018 al teatro Sociale di Busto Arsizio accompagnato da Skassakasta e Alessandro Del Vecchio
Il Vertice nasce nel 2016 dall'incontro di 5 ragazzi della provincia di Varese (Varano Borghi). Spinti dalla voglia di raccontare i giorni in periferia, le chiacchiere al bar, i sogni e il desiderio di evasione, trovano il proprio punto d'incontro nel rock, il "vertice" appunto, tutto ciò che li accomuna.
IL VERTICE è:
Marco Belli - voce
Raffaele Anzilotti - chitarra
Luca Pennella - chitarra
Andrea Tardugno - basso
Andrea Zannin - bat
Il Vertice a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 Luglio
Ipnago è un progetto musicale che nasce dalle idee di Riccardo e Federico Ferretti, due fratelli classe 1996 e 1987 cresciuti sulle sponde del lago Maggiore. Fanno musica insieme fin da piccoli e i loro punti di forza si complementano: Federico (chitarra e voce) è esperto ed appassionato di produzione, mentre Riccardo (batteria, piano e voce) è orientato soprattutto al mondo della composizione.
Nel 2024 danno inizio ad Ipnago, realizzando “Ommeid”, il loro primo disco (genere indie/rock/pop/sa Dio). È completamente autoprodotto, e rappresenta il risultato di anni di esperimenti, collaborazioni e crescita.
Il progetto poggia su un collettivo di persone: Erica, una visual artist che si occupa di grafiche e identità visuale, Gioele, Luca e Stefano che fanno parte della formazione live.
Ipnago a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 Venerdì 19 Luglio
Irene Veneziano svolge intensa attività concertistica in Europa (Italia, Svezia, Polonia, Francia, Svizzera, Albania, Montenegro, Slovenia, Germania, Austria, Spagna, Norvegia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna), Asia (Vietnam, Giordania, Israele, Libano, Cina, Singapore, India, Corea), Africa (Tunisia), Sud America (Perù) e America (Usa, Canada).
Nel 2011 ha debuttato al Teatro Alla Scala di Milano.
A Pechino è stata nominata membro onorario del Beijing Bravoce Music Club e in Perù ha ricevuto il titolo onirifico di "Visitante distinguida".
Ha ricevuto la prestigiosa "Borsa di studio G. Sinopoli” per mano del Presidente della Repubblica G. Napolitano al Quirinale.
Nel 2017 le è stato assegnato il Premio alla cultura nazionale “Toyp 2017” e inoltre è stata inserita nella mostra “Donne. Mujeres italianas que han cambiado la historia” a Logroño (Rioja, Spagna).
Ha vinto una trentina di concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Semifinalista al prestigiosissimo Concorso F. Chopin di Varsavia 2010 e finalista all’International German Piano Award di Francoforte 2015, ha ottenuto tra gli altri il Prix Jean Clostre a Ginevra, il secondo premio al B&B di New York, il premio A. Casella al Premio Venezia, 1° Premio e Grand Prix al Tim di Parigi.
Ha suonato più volte per Radio3 ai Concerti del Quirinale, per la Radio Suisse Romande a Ginevra, per Radio Classica.
Suona in duo con importanti musicisti tra i quali: i flautisti M. Caroli, A. Griminelli, W. Bennett, D. Formisano, A. Oliva, M. Marasco, S. Jacot, A. Manco, M. Zoni, S. Careddu; con il fagottista V. Zucchiatti; con il quartetto Terpsycordes; con i violinisti F. Dego, A. Bidoli, D. Alogna, D. Pascoletti; il violoncellista M. Polidori; i trombettisti Ph. Cobb, A. Giuffredi; i clarinettisti F. Meloni e M. Giani; i cantanti S. Pirgu, P. Mazzocchetti, B. Frittoli, A. Stewart; il chitarrista E. Segre; il pianista B. Canino.
Ha lavorato con importanti direttori d’orchestra tra i quali: Yuri Bashmet, S. Vecerina, E. Casella, E. Lahoz, R. Bacchini, M. Caldi, G. De Lorenzo, S. Pradoroux, R. Misto, J. Bignamini, S. Pignataro, K. Goodman, L Di Fronzo, M. A. Taddia, R. Pasquini, F. Vigorito, P. C. Orizio, V. Elner, S. Kochanovski, R. Seehafer.
La rivista musicale Amadeus ha pubblicato 3 suoi cd, due solistici e uno cameristico. La rivista Suonare News ha pubblicato un suo cd Demo per il Celviano Grand Hybrid della Casio, di cui è testimonial. Ha inciso un Cd del compositore F. Salaris, uno di A. Tetragoni e uno di R. Vinciguerra pubblicato da Edizioni Curci. L’etichetta Velut Luna ha pubblicato il cd a quattro mani con la pianista E. Grasso “Sortilèges”. L’Edizione musicale Vigormusic ha pubblicato le sue composizioni “Rêve” e “Profumo”.
È consulente artistico della stagione concertistica nelle oncologie “Donatori di musica”.
Tiene numerosi corsi di perfezionamento annuali ed estivi ed è spesso chiamata in giuria in concorsi nazionali ed internazionali.
È docente di pianoforte presso il Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate e ha insegnato anche nei Conservatori di Ravenna e Trapani.
Irene Veneziano a WOODinSTOCK:
- Venerdì 11 Ottobre 2019 al Salone Estense di Varese
J.C.CINEL, artista classic rock - southern rock, già cantante ed autore degli storici WICKED MINDS, gruppo hard rock conosciuto in tutta Europa con all'attivo 3 dischi considerati un "must" del circuito hard prog Europeo. Il suo terzo album solista "The light of a new sun" è stato molto apprezzato dalla critica e vi si può ascoltare Johnny Neel (Allman Brothers e Gov't Mule) al piano e hammond in veste di special guest.
Numerosi tour sono stati realizzati negli utlimi anni ed hanno portato J.C. Cinel e la sua band ad esibirsi in Germania, Olanda e Belgio (anche al famoso "Spirit of 66" locale che ha ospitato grandi nomi del rock mondiale come Huriah Heep, UFO, Walter Trout, Steve Hacket, Robben Ford, Camel, Steve Lukather) con ospitate in numerosi festival italiani ed europei.
In Francia, il disco "The light of a new sun" è stato votato tra i migliori 10 dischi del 2012 nel circuito classic rock southern rock e in Belgio è in programmazione sulla radio nazionale Classic 21 .
J.C. Cinel a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016
- WOODinSTOCK 2018 Sabato 21 Luglio
- WOODinSTOCK 2019 durante il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
- WOODinSTOCK 2023 Sabato 22 Luglio
C’è sempre stata musica nella vita di Jaime, sin da giovanissimo, da quando lo zio Joe gli insegnò i primi accordi al pianoforte a quando iniziò a cantare in latino nel coro della sua chiesa. Ma furono soprattutto i dischi dei Kingston Trio, Peter Paul e Mary e Bob Dylan a formarlo fino all’incontro con il folksinger di Boston Tom Rush che gli fece amare il mestiere di cantautore. La carriera di Jaime continuò tra i bar e i pub di Boston e Cambridge, dove aprì concerti di musicisti del calibro di Dave Von Ronk, Doc Watson, Livingston Taylor, Jonathan Edwards etc.
Negli Anni 80 si dedicò al rock e rock’n’roll dando vita a una band nel South Carolina chiamata The Truly Dangerous Swamp Band, aprendo i concerti sempre di artisti molto blasonati quali Bonnie Raitt, Little Feat, Delbert McClinton etc.
Negli Anni 90 lasciò il mondo del rock’n’roll per tornare al suo primo amore: la musica acustica e nel 1997 si trasferì a Santa Fe dove cominciò seriamente la sua carriera da songwriter.
In questi vent’anni ha registrato 10 dischi da solista e ogni lavoro è una sintesi di tutte le sue esperienze musicali e di ogni incontro fatto lungo la strada. Nel 2011 pubblica “The Man with the Time Machine” che vince il premio di album dell’anno al New Mexico Music Awards. La cosa si ripete col successivo, “Unknown Blessing”, prodotto da Jono Manson.
Nel 2016 viene alla luce “Once Upon a Different Time”, prodotto sempre da Jono e pubblicato dalla storica etichetta italiana Appaloosa Records. Il nuovo disco viene accolto molto positivamente dalla critica e rimane per 4 mesi nella Top Ten della prestigiosa classifica Americana del circuito delle radio folk.
Il 18 luglio 2019 Appaloosa Records pubblica If you Fall, registrato a Santa Fe con una band di altissimo livello e la produzione di Jono Manson. L’album contiene omaggi a Greg Trooper e Townes Van Zandt e una sorprendente cover in inglese di un celebre brano italiano di Francesco De Gregori (Rimmel). RAI 1 dedica uno speciale a questa canzone che grazie a Jaime Michaels ora farà il giro del mondo.
Jaime Michaels a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Originario di Leicester (UK), sviluppa gran parte della propria attività artistica in USA, risultando particolarmente noto nell'area della Grande Mela.
Ha pubblicato il suo primo album nel 1999 come "frontman" della band Wood, Songs from Stamford Hill, legato alla tradizione del rock classico. Dei brani presenti nel disco, Never a Day apre la colonna sonora del film Serendipity - Quando l'amore è magia, mentre Stay You, singolo estratto dal disco che conquista la Top 5 della classifica americana adult alternative, viene incluso nella colonna sonora della serie Dawson's Creek.
Il suo stile musicale negli anni si affina prendendo ispirazione dal soul e dal rock d'autore. Numerose le collaborazioni (Paula Cole, Train, etc.), su cui spicca quella con Bruce Springsteen che, tra le altre cose, utilizza una sua canzone per i propri ingressi in scena e con cui condivide a più riprese negli anni il palco.
Risulta apprezzato sia come autore, scrivendo anche per altri artisti di fama come Gary Barlow (Take that) o i Waterboys, che come interprete live, per cui riceve numerose e importanti recensioni positive dalla critica internazionale.
La sua voce graffiante e intensa viene utilizzata in spot pubblicitari come quello della compagnia americana PPL Electric, trasmesso anche durante il superbowl 2014.
Con l'album Insanity vs. Humanity del 2017 ha avuto un crescendo di popolarità in Italia con passaggi ricorrenti su importanti network radiofonici nazionali, su tutti Radio DeeJay e Radio Popolare...
James Maddock a WOODinSTOCK:
- è stato protagonista a Varese il 23/12/2014 accompagnato da Alessandro Gusmini
- è stato protagonista a Besozzo nel 2016 con David Immergluck
- WOODinSTOCK 2018 Venerdì 20 Luglio accompagnato da Alex Valle
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio insieme alla sua band e a Brian Mitchell
- WOODinSTOCK 2021 nella data del 14 Agosto a Ternate
- WOODinSTOCK 10, venerdì 22 luglio e sabato 23 Luglio 2022 con Brian Mitchell per il Buscadero Day
I Jefferson Cleaners propongono con la formula "power trio" più voce, una rivisitazione personale in chiave decisamente "black" di brani della miglior tradizione rock / blues / soul. Caratterizzante il lavoro di arrangiamento e personalizzazione, filo conduttore fra i brani del repertorio. Fra le proposte brani di Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Stevie Wonder, Scott Henderson, Living Colors, Sting...
Di grande esperienza, talento e comprovata professionalità i musicisti, da parecchi anni particolarmente attivi, con altre formazioni e collaborazioni sulle scene musicali del nord Italia.
Maggiori informazioni sulla loro pagina facebook
I Jefferson Cleaners sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 e WOODinSTOCK 2014 e saranno ancora con noi a WOODinSTOCK 2016 nella serata di Venerdì 15 Luglio
All’età di 13 anni, Jesper Lindell era il giocatore di calcio più talentuoso nella sua città natale, Ludvika, città svedese operaia a nord-ovest di Stoccolma. A seguito di un infortunio di gioco, Jesper fu costretto a trascorrere un lungo periodo su una sedia a rotelle. Suo fratello maggiore per consolarlo gli insegnò qualche accordo sulla chitarra aprendogli la porta su quello che sarebbe stato il suo futuro.
Giovanissimo fonda le prime band scolastiche, gli Almost Nature e i King Harvest (nome tratto dal titolo di una canzone de The Band) e soprattutto comincia a scrivere proprie canzoni. La BMG gli propone un ingaggio come solista e cantautore: sembra essere il coronamento del sogno della vita, ma in realtà le cose non vanno come sperato, in quanto viene indirizzato verso un pop commerciale, lontanissimo dalla sua personalità artistica.
Tuttavia la strada è ormai tracciata e le opportunità non tardono ad arrivare per Jesper: così dall’incontro con il produttore Benkt Söderberg, padre dell'acclamato duo di sorelle indie folk svedesi First Aid Kit, nasce il suo album d’esordio, Little Less Blue, con il contributo delle stesse sorelle Söderberg, Klara e Johanna. Il suono soul-rock retrò del disco ottiene un grande riscontro presso il pubblico svedese, tanto da condurre Jesper a trascorrere i due anni successivi in tournée, condividendo il palco con artisti americani in come Justin Townes Earle e Andrew Combs.
Nel 2019 pubblica Everyday Dream, nato dalla collaborazione con il bassista dei Blues Pills, Zack Anderson, con un’impostazione musicale che mescola rock /blues e soul in stile Van Morrison. Con una nuova casa discografica americana alle spalle, il disco viene distribuito a livello internazionale, ottenendo recensioni entusiastiche, così come il singolo estratto, Whatever Happens, consegue un grande successo di vendita e critiche tanto in Svezia, quanto negli Stati Uniti, dove viene inserito anche nella serie TV americana The Council Of Dad.
Al tempo stesso, Jesper prosegue nella collaborazione con la famiglia Soderberg e le First Aid Kit, partecipando all'acclamato tributo a Leonard Cohen, presso il prestigioso teatro Dramaten di Stoccolma che diventa un disco di culto.
Jesper Lindell è in corsa verso il successo ed è pronto a girare il mondo con la sua band quando arriva la pandemia ma soprattutto una grave congenita renale che lo costringe in dialisi tre volte alla settimana in attesa di un trapianto.
Jesper torna nella sua città, Ludvika, apre un proprio studio di registrazione, ritrova i vecchi amici e l’immagine di quel ragazzo timido amante del calcio, ancora una volta seduto su una sedia a rotelle nella stessa stanza, con una chitarra in grembo.
Il trapianto del rene donato dal padre stesso di Jesper fa finalmente superare i momenti bui che si trasformano in un disco meraviglioso in uscita anticipato dal singolo Live a Light On in duetto con Amy Helm. Jesper e la sua band tornano in tour e siamo pronti ad accogliere in Italia la stella nascente del rock svedese!
Jesper Lindell per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Joe D'Urso è uno dei cantautori americani più impegnati nella lotta alla malattia di Parkinson con la Light of day foundation di Bob Benjamin. Sul palco con artisti del calibro di Bruce Springsteen, Willie Nile, Steve Van Zandt, Garland Jeffreys, James Maddock, Mike Peters (Alarm), etc.
Il rock sanguigno e tipicamente "made in USA" di Joe è apprezzato internazionalmente e racconta grandi e appassionanti storie nella migliore tradizione dei grandi cantautori americani.
Joe è attivo in molteplici attività benefiche, fatto che risulta per noi particolarmente rilevante: oltre a Light of day -attualmente è appunto presidente della Light of Day Foundation- è nello staff artistico di organizzazioni benefiche come WHY, Artists Against Hunger & Poverty.
Joe Durso a WOODinSTOCK:
- con gli Stone Caravan all'evento GRAZIE TERNATE 2014
- WOODinSTOCK 2017 con i Fireplaces sabato 15 Luglio.
- WOODinSTOCK 2019 con The Italian Job Giovedì 18 Luglio.
- WOODinSTOCK 2024 con The Italian Job Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Joe Valeriano è una delle figure più note del panorama blues nazionale, nel quale opera da ormai più di trent’anni; con la sua voce nera e graffiante e con la sua immancabile Stratocaster è considerato uno dei migliori interpreti di Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Eric Clapton e dei classici miti del blues (Muddy Waters, John Lee Hooker e B.B. King).. Per dieci anni è stato il chitarrista del noto cantante inglese Kim Brown (Kim and the Cadillacs, The Renegades).
Joe ha partecipato a numerosi festival blues molto importanti tra cui spiccano: Piazza Blues Bellinzona, Vallemaggia, Blues ‘n’ Jazz Rapperswil, Blues to Bop Lugano, Un Paese a sei corde, Lugano Blues Nights, Soundtracks Jazz&Blues Festival, Bitonto Blues Festival e tanti altri.
Joe Valeriano a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2013 insieme a Corrado Giunta e Checco Onidi
- WOODinSTOCK 2014 insieme a Corrado Giunta e Checco Onidi
- WOODinSTOCK 2017 insieme a Corrado Giunta e Checco Onidi
- WOODinSTOCK 2018 Domenica 22 Luglio.
- WOODinSTOCK 2021 per l'evento di Lonate Pozzolo del 25 Settembre con Corrado Giunta e Richard Manganiello
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio con Corrado Giunta e Richard Manganiello
John Beer è un progetto che nasce nel 2016 da un'idea del Capitano Caterino Riccardi (aka Andrea Scarso), già leader della band padovana "The Fireplaces".
La band fonde sonorità a cavallo tra il Southern Rock, il Blues e qualche spruzzata di Soul, Funk e Country.
Una "Jam Band" che vuole rispettosamente ricreare le atmosfere tipiche di gruppi storici come Allman Brothers Band, Santana, Rare Earth e affini.
Composizione:
Andrea Scarso / Voce e Chitarra
Cristian Secco / Voce e Chitarra
Sandro Giorgiutti / Basso
Manuel Donato / Tastiera
Roberto Salvato / Sax
Gianni Bordin / Percussioni
Danilo Bellon / Batteria
John Beer a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per Buscadero Day 2019 domenica 21 luglio
Judy in the Case è un progetto che vuole rievocare e riportare all’attualità le magiche atmosfere della musica West Coast americana.
Chitarre acustiche e tre voci molto ben affiatate: armonizzazioni vocali alla C.S.N&Y, ma anche covers di Eagles, Jackson Browne, Buffalo Springfield, James Taylor, Beatles e Joni Mitchell.
Il quartetto prende vita da un’idea del chitarrista rock /blues Alessandro Restelli, presto affiancato da Massimo Beretta, cantante e chitarrista, che si occupa di reclutare alle voci sia Sara Russo che Daniela Grisetti, due ottime cantanti con cui collabora attivamente da anni in varie situazioni acustiche. L’amalgama vocale è già rodato ed è vincente. La riproposizione personale dei brani di C.S.N. e degli altri autori, risulta naturale e molto gradevole.
Tutte le informazioni sul loro sito web
I Judy in the case saliranno sul palco di WOODinSTOCK 2015 Venerdì 10 Luglio.
Il gruppo Klezmorim Maseltov è formato da amici musicisti di formazione classica che, uniti dall’interesse per la musica popolare in generale e quella yiddish e klezmer in particolare, hanno dato vita ad una formazione che ricalca quella degli antichi klezmorim, i musicisti itineranti ebraici.
Sono accompagnati da un'attrice che legge e racconta: dalle storie tradizionali e umoristiche, alle memorie e poesie sulla Shoah.
Un giorno un giornalista chiese ad un illustre musicista ebreo del perché molti suoi connazionali suonassero il violino e così in pochi il pianoforte e lui, con sarcasmo, rispose: “E’ più facile scappare col violino in spalla che con il pianoforte quando ti danno la caccia!”. Questo è uno dei tanti suggestivi aneddoti che ci accompagneranno durante lo spettacolo dedicato alla musica yiddish, carica di espressività, gioiosa e spensierata, ma anche triste e malinconica.
Durante lo spettacolo si ride e sorride, e l’umorismo tipico ebraico diventa anche il modo per esorcizzare il dramma di un popolo perennemente in fuga.
I Klezmorim Maseltov:
Marcello Serafini - Chitarra
Emanuela Boggio - Chitarra e voce
Emiliano Renzelli - Contrabbasso
Francesco Facchini - Violino
Elisa Carnelli - Voce narrante
Altre informazioni sul gruppo sulla loro pagina Facebook
I Klezmorim Maseltov per WOODinSTOCK:
- La formazione ha partecipato ad un evento dedicato presso il salone estense di Varese il 20 Febbraio 2018
- all'interno di WOODinSTOCK 2021 è stato realizzato un video con una versione personalizzata del loro spettacolo per la Giornata della Memoria 2022 con la regia di Stefano Soru e foto di Daniela Domestici
I Kozmic Bus sono una band che nasce nel 2015 e propone un rock blues d'autore caratterizzato dalla voce graffiante di Angela supportata da una potente base ritmica.
Angela Romeo - voice
Debutta nel 1988 in collaborazione con il chitarrista Andrea Santaniello e da questo sodalizio nascono gli "Utophia" che nel 1994 produrranno un album dal titolo "Scarpe per volare". Terminata l'esperienza con gli Uthopia, torna alle serate nei clubs sperimentando diversi generi musicali (soul, rhythm 'n blues, funky e pop). Dal 2011 è la voce solista dei “Messing around Amy” (tributo a Amy Winehouse) e dal 2014 vocalist in Push Up Band (funky/dance). Quando il blues e il rock chiamano, però, si può solo rispondere “presente”, nasce così l'ambizioso progetto con la Kozmic Bus Band.
Alessandro Patanè - Chitarra,
Inizia l'approccio alla musica fin da bambino. Consegue il diploma di teoria e solfeggio nel 1979. Nell'85 la prima band i The Rain, gruppo Rock Psichedelico che riscuote molti consensi nell'interland catanese. Negli anni '90 forma insieme ad alcuni amici il gruppo degli Esperia N.P.S. gruppo che esce dalle cantine sfornando oltre 30 brani inediti di puro stampo rock blues e definito "etno"rock. Il gruppo riscuote grandi successi e premi della critica e mettendo a punto 2 Cd in studio e 3 cd live. Alessandro, nel frattempo studia con chitarristi come Claudio Cusmano. Negli anni '92 - '96 si diploma all'UM di Roma studiando con chitarristi ed insegnanti del calibro di Umberto Fiorentino, Fabio Mariani, Stefano Micarelli, Massimiliano Pani, Tony Mimms e tanti altri. Inoltre ha seguito seminari con Joe Scofield, Gigi Cifarelli, Luca Colombo. In Olanda collabora con il musicista affermato indù rock Henry van Tienen con la quale partecipa e grossi eventi musicali come Rock in the park a Dordrecht e Salam Bazar Belam a Den Haag. Ritornato in Italia, inizia una nuova esperienza con Equipaggio Sperimentale, gruppo che potrebbe definirsi non una tribute band” ma una “portrait band” e questo perché l'intento è quello di riproporre i brani di Battiato né eseguendoli come fotocopie, né tantomeno stravolgendoli nell’interpretazione, bensì come “ritratti” che cercano di esprimere al meglio il grande livello musicale di queste canzoni. Il gruppo, ancora attivo, è formato da Filippo Destrieri, grandissimo tastierista che ha accompagnato Battiato lungo i cammini del suo successo e dal cantante Marco Rapelli.
All’inizio del 2015 dalla conoscenza con Corrado aderisce al progetto Kozmic Bus
Corrado Giunta - Batteria/Cori
polistrumentista(tastierista-batterista-percussionista). Inizia a suonare come autodidatta fin da ragazzino le tastiere. Trasferitosi in Lombardia nel 1989 inizia l’esperienza musicale con varie band cover rock del Legnanese fino ad approdare nel 2004 alla Chatmon Brothers Blues Band (Rhyth’n’blues soul) band di ben 8 elementi, con la quale calca i più svariati palchi della Lombardia e del Piemonte suonando sia in locali-pub che in feste della birra e anche feste dell’unità. Ma come si dice il primo amore non si scorda mai, quindi mosso da una grande passione per la batteria inizia a studiare lo strumento nel 2008 entrando a far parte del Corpo Bandistico Legnanese (di cui ha ricoperto anche la carica di consigliere) con il M° Fabio Ponzelletti, fino ad arrivare nel 2013 alla scuola del M° Corrado Ciceri (Wine Spirit-Vulcanica percussionisti), la passione per la batteria e per il blues lo porta a collaborare occasionalmente anche con il noto Bluesman Joe Valeriano. Nel 2012 da vita assieme a 4 amici musicisti della Chatmon Brothers alla band rock blues 4Stealers di cui e tuttora membro. Agli inizi del 2015 la voglia di sperimentare nuove sonorità lo porta a ricercare elementi per avviare il progetto Kozmic Bus.
Franco Marzella - Basso/cori,
Franco si avvicina alla musica nel finire degli anni 70, all’età di 13 anni entra a far parte di una band formata da amici come voce solista. Dopo circa un anno il bassista lascia la band e fu lì che Franco ebbe la prima occasione di approcciarsi allo strumento che da li in poi lo stregherà. Da quel momento inizia una lunga serie di collaborazioni con tanti gruppi e spaziando come genere dal Hard Rock/Havey Metal al Funky al Jazz calpestando palchi di ogni genere sia in Italia che in Europa. A fine 2014 contatta Corrado ed entra a far parte della band 4Stealers cover rock blues, da li si crea un connubio basso/batteria e Corrado li tira dentro nel progetto Kozmic Bus
I Kozmic Bus a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2015 Sabato 11 Luglio
- WOODinSTOCK 2019 Sabato 20 Luglio
I Kusher sono una band varesina che propone e reinterpreta il “Sound of Seattle”, ovvero tutte quelle canzoni che hanno contribuito a creare la scena grunge degli anni ’90. Quella dei locali fumosi, delle voci roche e dei riff di chitarra acidi che hanno reso unico e storico il genere negli Stati Uniti e nel mondo. Dai Nirvana, agli Alice in Chains, passando per Soundgarden e arrivando fino ai brani inediti, un concerto dei Kusher è sinonimo di energia e adrenalina alla massima potenza. I Kusher sono: Marco Mengoni (voce, batteria), Claudio Sannoner (basso) e Luca Pedroni (chitarra); la formazione è poi arricchita dalla voce di Silvia Venturini.
I Kusher per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10 Giovedì 21 Luglio 2022 con Special Guests Omar Pedrini, Silvia Venturini e Loste Morandini.
"La cattiva strada" è un viaggio tra le canzoni e la vita di De Andrè, attraverso l’analisi delle figure femminili che popolarono le sue canzoni.
Aldo Ascolese (voce e chitarra)
Angela Zapolla (violino, viola, chitarra, flauto traverso)
Milos Raparini (pianista)
Un racconto che trasporta lo spettatore tra le ombre della città vecchia, tra i lampioni del porto e le pieghe di un anima salata, come il vento di mare che sferza una Genova muta e seducente.
Un racconto che si snoda tra le corde di un violino (già di Mario Biondi, Baustelle, Panariello, Bocelli…) e quelle dell’incredibile voce di Aldo Ascolese (chitarrista di De Gregori, Guccini, Bertoli e dello stesso De Andrè) e il pianoforte di Milos Raparini (di formazione classica si dedica alla musica contemporanea, blues e jazz, nonché compositore ed ingegnere del suono).
Nello spettacolo verranno riproposti i brani più famosi del cantautore-poeta da Marinella a Rimini, da Canzone dell’amore perduto a Geordie, col linguaggio asciutto, diretto ed amorevole che ha contraddistinto la sua musica, mai uguale e sempre attenta a sottolineare i significati più profondi di canzoni indimenticabili, in cui l’impegno dei testi non intacca la bellezza della lirica. Scenografie, proiezioni e movimenti raccorderanno il percorso pensato.
La Cattiva Strada sarà sul palco di WOODinSTOCK 2015 Domenica 12 Luglio
Laura Crisci è considerata la "figliola prodiga" di Asbury Park, New Jersey, città dove l'artista è nata e quindi ritornata dopo anni di esibizioni ed esperienze musicali a Nashville. Un ritorno pianificato per dedicarsi alla famiglia e quindi abbandonare una carriera musicale già ricca di collaborazioni illustri con artisti del calibro di Tico Torres (Bon Jovi), Danny Federici (E-Street Band), Vini Lopez (E-Street Band) e molti altri... Le cose si stabilizzano in famiglia e rinasce la voglia di scrivere canzoni e suonare: nascono le idee per l'acclamato "All is well", album cantautoriale che mantiene l'energia e l'entusiasmo di Laura offrendo il suo personale punto di vista sulla vita.
La pagina ufficiale di Laura Crisci è lauracrisci.com
Laura Crisci è stata uno splendido jolly di WOODinSTOCK 2014 e WOODinSTOCK 2015.
E’ una delle più conosciute stand up comedian italiane, Style del Corriere ha definito la sua comicità “un mix di battute intelligenti e allo stesso tempo divertenti”.
Come tutte le brave bambine debutta a quattro anni nel presepe scolastico con un ruolo che fa ridere ma anche riflettere: il muschio.
E’ un successo.
Si monta la testa e vorrebbe già fare video su Tik Tok ma le sue aspirazioni sono frustrate: non è ancora stato inventato.
A 27 anni scopre la sua vera vocazione: esplorare nuovi punti di vista divertendo le persone
Così smette di sedersi composta e ridere con la mano davanti alla bocca. Finalmente è un’artista libera trasgressiva!
Si trasferisce a Milano, comincia a frequentare cattive compagnie e scivola nel tunnel della tv come presenza fissa su Comedy Central-Sky (“Natural Born Comedians”, “Stand up comedy”, “Fish and chips”, “ Comedy Central News” “Comedy Rehab”) e lavora in programmi compromettenti come Colorado e Domenica 5.
Viene definitivamente rovinata dalla stand up comedy finendo addirittura a far parte della gang di Serena Dandini.
Nelle sue numerose vite precedenti è stata attrice di prosa, trampoliera, performer in spettacoli internazionali e acrobata.
Colleziona sui social centinaia di migliaia di follower, 34 hater e qualche stalker.
La sua psicologa dice che è un buon segno.
Nel 2021 esplode sul web e in tv con la performance di Italia’s got talent “Io se fossi un uomo” che le vale la finale. Ma decide comunque di restare una donna.
E’ attualmente in giro per tutta Italia con il suo quarto spettacolo di stand up comedy: “Tranquilli, poi vi spiego”
Laura Formenti per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Venerdì 21 Luglio
Gruppo emergente Rock, Punk/Rock della provincia di Varese.
Il gruppo si forma nel luglio 2012 dopo che il batterista cercando su vari siti internet trova i componenti per iniziare.
I componenti si trovano subito bene fra di loro e iniziano a comporre subito 2 pezzi propri, ma manca un cantante.
Dandosi da fare per giorni, finalmente ne trovano uno adatto al genere e alla musica, Emanuele Vespertino che canterà e lavorerà con Le Ore Sedici.
Il nostro interesse è vivere questo progetto con la serietà giusta, lavorando con impegno e passione.
Ulteriori informazioni alla pagina Facebook della band
Le Ore 16 sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 domenica 7 Luglio
Elena Ruscitto, in arte Lene, nasce a Milano ed inizia a cantare e ad esibirsi già da piccola.
Spinta da questa passione per la musica, decide di prendere lezioni di pianoforte. Si diplomerà poi in pianoforte jazz presso l’Accademia internazionale della musica (sezione “civici corsi di jazz”) di Milano nel 2011. Comincia ad esibirsi cantando e suonando jazz, soul, R’n’B e Blues in diversi locali di Milano e provincia, tra cui lo Zythum, il Santa Tecla, il Blues House, il Rosa Antico, il Fermento. Ma, se da una parte studia e rimane affascinata da artiste come Billie Holiday, Diane Schuur, Diana Krall, Norah Jones, Amy Winehouse, dall’altra parte la sua “vena compositiva” la porta inspiegabilmente verso un altro grande universo: il pop.
Inizia a scrivere canzoni e nel 2008 registra un album dal titolo “something new” contenente 12 tracce inedite, con il trio Helen R’n’B. Il trio partecipa, sempre nel 2008, al concorso Hollwood music lab e lo vince. Nel 2009 Lene partecipa alla seconda edizione di Xfactor con il trio vocale Sisters Of Soul e questo la porta a suonare in giro per l’Italia, per un’estate. Partecipa e canta, sempre con il trio, anche alle trasmissioni “Quelli che il calcio” e “XFactor il processo”.
Dopo questa esperienza, collabora per un paio di anni con il clarinettista Paolo Tomelleri fondando con lui una swing band con cui si esibisce, come cantante e pianista, in tanti locali e teatri, tra cui il teatro Dal Verme di Milano. In seguito, fonda la Lene Soul Band, in cui reinterpreta i brani più famosi del soul/rnb e suona in diversi locali, tra cui il Nidaba Theatre e il Sound, e festival come il Porretta Soul Festival.
Ha collaborato, nel 2014, con la Monday Orchestra, diretta dal maestro Luca Missiti. Con questo progetto ha avuto l’opportunità di suonare alla Lunga Notte Della
Batteria, l’evento batteristico più importante d’Italia. È stata selezionata, a maggio 2016, da Casio Italia, assieme ad altri 3 cantautori della scena musicale italiana, per presentare il nuovo piano “Grand Hybrid” durante la manifestazione Piano City Milano 2016.
Nel 2014 incontra Theo Querel e Raffaella Riva, autrice affermata di diversi evergreen della musica italiana. Grazie all’unione dei suoi pezzi e di altri scritti da tutti e tre insieme, nasce Ring, in vendita su itunes da gennaio 2016 e fisico presso la Trony di via Torino di Milano in esclusiva. Già dopo la prima settimana in negozio l’album ottiene un buon numero di vendite e di ascolti su Spotify e iTunes.
La band è composta da:
Lene - voce
e i “Porners”:
Jacopo Mazza - tastiere e cori
Dario Jacuzzi - basso
Paco Martucci - chitarra
Riccardo Preda - batteria
Info su Lene sul suo sito ufficiale
A 14 anni ho iniziato a cantare per gioco; poi questo gioco si è trasformato in pura esigenza.
Cominciano le prime esperienze con diverse cover band. Ho portato le mie canzoni, la mia musica in numerosi concorsi, come Castrocaro, Gondola D'Oro di Venezia, Musica Controcorrente, Premio Incanto, Vicenz@NetMusic, e in vari locali e festival sparsi per la Penisola, il Bravo Caffè e il Teatro del Navile di Bologna, L'Asino Che Vola di Roma, WeekEnd con l'Autore (Montescaglioso, Matera), Collisioni Festival (Barolo), Buscadero Day, Acoustic Guitar Village (Cremona), Festival delle Arti Giudecca, Sacca Fisola (Venezia)."
Leonardo Buonaterra per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
Leonardo Manera è uno dei più popolari comici portati all'attenzione del pubblico da Zelig, ma può vantare anche numerose collaborazioni e interventi nei principali programmi dei maggiori network televisivi italiani.
Leonardo è un attore a tutto tondo, in scena in teatro con spettacoli in cui la vena comica si mischia con quella drammatica andando ben oltre lo sketch televisivo.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Leonardo Manera: www.leonardomanera.it
Leonardo Manera è stato ospite di WOODinSTOCK 2013 e tornerà a WOODinSTOCK 2016 giovedì 14 Luglio
Ha un passato di traduttrice di testi tecnici/interprete di trattativa,
Nel 2012 ha fatto parte del gruppo che con Luca Guenna ha lavorato per la nascita di WOODinSTOCK. E' stata promotrice ed organizzatrice della Run for Parkinson's di Ternate dal 2013 al 2019
In contemporanea, si è riavvicinata alla poesia, sua antica passione, prima come reader e videomaker e poi come poetessa.
Ha partecipato a diversi concorsi letterari, ottenendo vari riconoscimenti, tra cui:
- 2019 Premio Speciale 'Ciò che Caino non sa' per la poesia 'La forza del coraggio'
- 2022 1^ classificata al Premio Città di Cefalù con la videopoesia ''Fiamma di vita''
Ha curato la regia di diversi eventi, tra cui:
- 'Nata libera' Concerto lirico contro la violenza di genere
- 'Ora dicono fosse un poeta' evento dedicato a Bruno Lauzi 'poeta'
- Ha ideato e diretto uno spettacolo contro la violenza di genere dal titolo 'Un mondo accanto' presso il Liceo Artistico di Busto, coinvolgendo studenti e insegnanti
Collabora da anni con una web radio (Rainbow diversamente Radio) con una rubrica settimanale
Nel 2021 ha fondato con altri videopoeti/videomaker il Movimento Artistico Videopoetico (M.A.V.) a tutela della Videopoesia.
Classe ’94, amante della musica fin da piccola, Lilian si avvicina al sogno di diventare una musicista all’età di 9 anni appassionandosi alla musica Pop–Punk californiana dei Green Day e iniziando a suonare la chitarra a 10 anni da autodidatta. All’età di 14 inizia a scrivere i primi brani e a suonare in diversi progetti musicali, per poi incidere le prime demo due anni più tardi, completamente scritte e musicate da lei stessa.
Il sogno si trasforma in professione nel 2013, con la produzione e pubblicazione dell’EP “Now we Go!” anticipato dal singolo “We Don’t Care Anymore”. Il brano è stata lanciato a Casa Sanremo 2014 durante la settimana del Festival, riscuotendo grande successo. Dall’evento è partito un Radio Tour italiano di due settimane che ha toccato molte città italiane.Il singolo è stato trasmesso su oltre 500 emittenti radio FM italiane, radio streaming e reti televisive nazionali ed estere.
L’anno successivo Lilian si esibisce live come artista emergente al “Festival Show 2014” trasmesso sulla rete nazionale di VERO Capri TV insieme ad artisti di fama nazionale ed internazionale.
Nel 2015, oltre a continuare a scrivere nuovi brani e ad esibirsi live, lancia il nuovo singolo dal titolo “Believe in Chance”. Il brano, realizzato nello stesso anno e prodotto da Lilian, viene presentato come potenziale singolo estivo alla celebre manifestazione dei Deejay OnStage 2015 a Riccione promossa da Radio Deejay. Su un numero di oltre 2000 artisti partecipanti, la giovane cantautrice arriva alla finalissima.
Nel 2017 Lilian dà vita ad una nuova Web Serie, dove racconta di sé in maniera spontanea e senza filtri, realizzando cover di brani che hanno segnato la sua crescita artistica. I video diventano subito virali, raggiungendo più di 300.000 visualizzazioni totali.
A Maggio delle stesso anno esce anche il suo nuovo singolo “Belong To No One”, scelto come brano del mese di Agosto da MTV NEW GENERATION by JUST DISCOVERED.
Prodotto in collaborazione con la NEXT3 PRODUCTION, il brano riscuote un discreto successo, portando Lilian a lavorare successivamente a fianco del famoso produttore inglese Dave Emery e ad aprire concerti ad artisti internazionali, tra cui Primal Scream, White Lies, Ramona Flowers e molti altri.
Nello stesso periodo inizia un tour come spalla di Omar Pedrini, suonando insieme a lui anche in occasione della santa messa nel parco di Monza per Papa Francesco davanti a oltre 1 MILIONE di persone!
Ora la giovane cantautrice sta lavorando a Londra insieme a Dave Emery al suo nuovo singolo “My Heroine”, registrato nei celebri MILOCO STUDIOS con Jay Sharrock alla batteria ( Gorillaz ) e Phil Anderson al basso ( Miles Kane);
allo stesso tempo ha suonato in diversi contesti musicali, tra cui come apertura ai Sonohra e Folkstone, oltre che essere stata scelta tra i finalisti del famosissimo Sziget Festival 2018 che si terrà a Budapest e dell’ HOME FESTIVAL 2018 di Treviso.
Nell'estate 2018, oltre a suonare in più occasioni al Milano Scalo Outlet con artisti come Le Vibrazioni, Lilian è open act ufficiale per il tour italiano dei Kasabian, aprendo ben 3 date tutte sold out presso l'Arena Flegrea di Napoli, Piazza Castello a Ferrara e Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro.
Nell'ottobre del 2018 punta al Festival di Sanremo con il suo primo brano in italiano, riscuotendo un discreto successo e arrivando tra i brani finalisti delle nuove proposte di Sanremo Giovani 2018, esibendosi con il suo inedito “Antieroi" a Roma nella selezione dalla commissione Rai.
Il brano non arriva in finale ma la celebre rivista “Rolling Stone” vuole l'esclusiva del lancio del video musicale e del singolo, uscito ufficialmente il 1 Febbraio 2019, mentre l'etichetta discografica della UMG Italia si occupa della promozione del singolo a Sanremo durante la settimana della sessantanovesima edizione del Festival. Nello stesso momento viene contattata da diverse labels inglesi ed è in oltre l'artista spalla della data milanese dei Florence+The Machine & 1975 e nuovamente dei White Lies.
“ La mia musica è la mia vita!
è la mia voce per dire: “ ci sono anche io in questo mondo!” .
Il mio sogno è quello di diffondere la mia musica in tutto il mondo lasciando parte di me alle persone che vorranno ascoltare, seguire e amare la mia musica.”
Lilian More
Lilian More suonerà a WOODinSTOCK 2019 Sabato 20 Luglio.
Chi è di Varese lo sa bene e non può non conoscere, anche solo per sentito nominare, i Litorale Est la storica band varesina di Riki Cellini degli anni novanta che, protagonisti assoluti della scena musicale indipendente di quegli anni, hanno esportato la loro musica fuori porta raccogliendo premi, consensi di pubblico e critica a ogni performance.
Le strade poi si dividono: il front-man Cellini continua come solista con una brillante carriera, ancora oggi in grande fermento artistico e creativo, costruendo un percorso musicale che lo ha portato a pubblicare 4 album, oltre 15 singoli e importanti collaborazioni con artisti italiani e internazionali; i musicisti del litorale proseguono dedicandosi a diversi progetti musicali individuali.
Oggi quelle strade si uniscono ancora una volta, con la stessa magia e lo stesso entusiasmo di allora. Sarà l’effetto nostalgia, la verve ritrovata dei musicisti, l’inconfondibile padronanza del palco del front-man, ma i Litorale Est a distanza di 35 anni dal loro fortunato debutto, si riconfermano per la loro freschezza e il loro sound originale.
A settembre è atteso il singolo "Poco Amor3" dove la band ci ha riversato tutta la musica che gli scoppia dentro e Riki Cellini, Giorgio Linari, Valentino Linari, Luca Pitty, Armando Lombardo e Luca Trevisan sono pronti per ripercorrere la loro musica, le loro emozioni, scrivendo nuovi capitoli della loro storia.
I Litorale Est a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 venerdì 19 Luglio
Lorenzo Baglioni è un Cantante, autore, presentatore e attore, ex docente di Matematica.
Dopo essersi laureato in matematica all'Università degli Studi di Firenze e aver insegnato per alcuni anni nelle scuole superiori, nel 2012 decide di dedicarsi a tempo pieno al mondo del teatro e dello spettacolo. Lavora come cantante, attore, e autore nei progetti che idea e scrive con il fratello Michele.
Col format delle canzoni didattiche (Bella, Prof! - Sony Music) nel 2018 arriva sul palco di Sanremo con la canzone “Il Congiuntivo”, piazzato tra le nuove proposte e con oltre 10 milioni di visualizzazioni su Youtube.
Ha condotto programmi per la TV come “L’Isola degli Eroi” (BoingTv), “Bella, Prof!” (SkyUno), “Un Palco Per Due” (Rai2), "E allora, dai!" (Rai2, RaiPlay). Ha scritto 5 Libri editi da Mondadori e Rai Libri. Dal 2015 produce contenuti per il web, che al 2022 contano più di 100 MLN di visualizzazioni.
Lorenzo è un artista che fa cultura senza sacrificare il divertimento, coinvolgente in particolare verso i più giovani. Per questo Il 21 Giugno 2019 presso la Camera dei Deputati riceve il Premio Moige con la seguente motivazione: “E’ un artista carismatico e poliedrico, consigliatissimo per gli adolescenti e i giovani, in quanto propone un modello sano di cultura e divertimento”.
Non solo un talentuoso cantautore e comico, ma anche un’anima compassionevole, ha un legame significativo con le malattie degenerative. In collaborazione con l’attore Paolo Ruffini, ha composto la toccante canzone “Non ti scordare di volermi bene”, che affronta il delicato processo di perdita di memoria vissuto dalle persone colpite dalla demenza. Le parole sincere della canzone catturano l’essenza di questo percorso impegnativo: “E non importa per quante volte dovrò rispondere alle stesse domande: chi sei? Che ore sono? Ti sposi? E il nonno, dov’è? Sono io nonna, sono le tre; mi sposo se trovo la donna per me. Il nonno ti aspetta, tranquilla. E ora dormi, che ti voglio bene.”
Lorenzo Baglioni a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 venerdì 19 Luglio
Nato a Ribera (Ag) il 14/08/1984 in una famiglia di musicisti, ha iniziato lo studio del canto da piccolo sotto la guida del Maestro Nunzio Giuseppe Riggi.
Ha compiuto gli studi diplomandosi al Liceo Delle Scienze Sociali nel 2003.
Dal 2004 frequenta l'ambiente musicale Palermitano, continuando lo studio della tecnica vocale operistica con la Maestra Enrica Mistretta.
Nel 2005/2006 si è iscritto al triennio sperimentale di canto presso il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo.
Dal 2006 ha preso parte come Primo tenore corista a produzioni operistiche quali:
Don Giovanni di W. A. Mozart presso il teatro antico di Segesta con L'Associazione Musicale "BELCANTO", Elisir D'amore di G. Donizetti, con l'Associazione " I Solisti di Opera laboratorio".
Nel 2008 partecipa al concorso COLLEGIUM classificandosi secondo, e prende parte ad innumerevoli master e concerti in conservatorio, istaurando un rapporto di lavoro con molte associazioni musicali.
Nel 2009 e 2010 Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, Traviata e Trovatore di G. Verdi presso il teatro Politeama / Garibaldi di Palermo, con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
Nel 2010 ha consegue il diploma accademico di primo livello di canto in repertorio operistico sotto la guida tecnica vocale della Maestra Patrizia Pace, e musicale del Maestro accompagnatore Fabio Ciulla.
Ha frequentato dei corsi di perfezionamento di tecnica vocale sotto la guida del Maestro Antonio Marcenò.
Nel 2011 ha preso parte alla registrazione Cori Verdiani a Lugano presso la RSI Radio televisione Svizzera e dell'orchestra della Svizzera italiana.
Sempre nel 2011 ha partecipato (come corista interno del Teatro Comunale di Modena) alla produzione operistica del Macbeth di G. Verdi presso il teatro Luciano Pavarotti / Modena - teatro Comunale di Bolzano - teatro Municipale di Piacenza, alla produzione operistica del L'italiana in Algeri di G. Rossini presso il Teatro alla Scala di Milano, alle produzioni operistiche Puritani di V. Bellini / Romeo & Juliet di C.Gounod presso i Teatri: A. Ponchielli di Cremona / Grande di Brescia G. Fraschini di Pavia / Sociale di Como (come corista interno dell'Aslico), e alla produzione operistica della Carmen di G. Bizet presso il Teatro Royal Opera House Muscat Bareeq Al Shatti OMAN.
Nel luglio 2011 ha preso parte al II International Masterclass di canto lirico a Celle sul rigo (Si)
Nel 2012 partecipa (come corista aggiunto) alla produzione operistica Trovatore di G. Verdi presso il Teatro Capitole di Tolosa (Francia), come corista interno dell'Accademia della Scala alla Petite messe solenelle diretta dal Maestro B. Casoni, alla "Cenerentola, una favola in diretta". di G.Rossini coprodotta dalla Rai e dalla Rada film, e debutta nell'Opera Pagliacci di R. Leoncavallo nel ruolo di Beppe (Arlecchino) presso il teatro Vero Beach Orlando (Fl) U.S.A.
E' stato recentemente corista nel Festival del Tirolo Erl (Austria) nelle produzioni: Lohengrin, Tannhauser, Parsifal, Tristan & Isolde.
Lorenzo Caltagirone ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Classe 1985, Loste Morandini o più semplicemente Loste, è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato al panorama della musica indipendente italiana.
Esordisce sui palchi di Varese e provincia giovanissimo, già all’età di 15 anni, con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione nella quale militava anche Francesca Morandi, bassista e contrabbassista oggi tra le più quotate in Italia.
Sin dai primi tempi, il carattere ribelle di Loste portò la band ad essere uno dei progetti giovanili più interessanti, ma anche più controversi della scena punk italiana. Durante i primi anni della band, Loste si unisce anche ai Litequa, tribute band dei Litfiba con la quale nel 2002 vince il premio come miglior band della Lombardia e viene invitata nello stesso anno ad esibirsi al Raduno Nazionale del Fan Club di Piero Pelù a Firenze, con tanto di presenza del leader dei Litfiba sul palco.
Nel 2005, dopo la pubblicazione del primo EP, i Collettivo01 partecipano allo School Music Village uno dei maggiori concorsi nazionali per band emergenti, arrivando a ridosso del podio. Da quella edizione uscirono, tra gli altri, gruppi come i Vintage Violence e quelli che sarebbero poi diventati i Dear Jack. Negli anni successivi, l’attitudine ribelle di Loste e la giovane età portano i Collettivo01 a cambiare più volte formazione e ad avere qualche difficoltà di carattere mediatico, ma anche a pubblicare il primo album “Inferni Urbani” (2008) in collaborazione con Tube Records, etichetta numero uno nel genere in Italia. L’anno successivo fu ricco di soddisfazioni e di aperture importanti a band di riferimento come Pornoriviste, Skruigners, Rappesaglia, Bassistinti, etc… Nel biennio successivo Loste viene chiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituire Dani Marceca alla chitarra e partecipa alla stesura dei brani dell’album “Le Funebri Pompe”; nonostante l’entusiasmo e l’importante occasione, durante le registrazioni le strade si dividono e Loste torna a formare i Collettivo01 con un assetto completamente nuovo. Nel 2013, in collaborazione con Indiebox, la band pubblica il secondo album “Cronovendetta”, caratterizzato dal suono prepotente delle tastiere (strumento abbastanza inusuale nel punk/rock). L’ecletticità dell’album porta i Collettivo ad esibirsi, negli anni successivi non solo in situazioni tipicamente punk ma anche in festival metal come Rock Inn Somma o Wings of Bea ed ampliando così il proprio pubblico. Ciononostante, nel 2014, complice la nuova professione di Loste come organizzatore di eventi e di concerti, i Collettivo01 si sciolgono definitivamente dando l’ultimo saluto al pubblico durante la Festa del Rugby Varese.
Gli anni a venire sono per Loste un tutt’uno con il nuovo ruolo di promoter e booking manager, ma sono comunque frequenti le esibizioni in acustico o con varie formazioni, fino al 2015, anno in cui subisce il primo di tanti interventi al braccio sinistro per un neurinoma al nervo ulnare. Questo problema stoppa la carriera musicale di Loste che, comunque, non si perde d’animo e continua a tenersi vicino alla musica e diventando un punto di riferimento nella sua nuova veste di organizzatore. Dopo aver combattuto in maniera quasi testarda con i problemi al braccio, ad inizio 2020 Loste torna sorprendentemente a imbracciare la chitarra, ma sarà solo a settembre 2021 che nasceranno le prime “nuove” canzoni, a distanza di quasi un decennio dalle ultime scritte. Il risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, ma anche dal sound prettamente anni ‘90/’00 e non necessariamente italiano; attualmente Loste lavora a questi brani con l’etichetta “Piuma Dischi”; l’album verrà pubblicato a metà 2022, ma nel frattempo Loste è tornato anche a calcare i palchi collaborando con varie artisti sia locali che nazionali.
Loste Morandini per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022 per il con i Kusher e Omar Pedrini
Noti al pubblico televisivo di Rai Due con lo pseudonimo SkassaKasta, -band supporto del programma L'ultima parola- il quartetto capitanato da Luca Pedroni alla chitarra, Paolo Frattini al basso, Marco Mengoni alla batteria e Luca Fraula alle tastiere, offre esibizioni caleidoscopiche e coinvolgenti. Riarrangiamenti e rielaborazioni di composizioni contenute nei precedenti dischi solisti di Pedroni, cover e inediti strumentali e cantati dal batterista Marco Mengoni costituiscono il repertorio del quartetto. I brani si articolano in una line-up travolgente in cui tecnica e melodia si sposano alla perfezione in una miscela di rock, blues, jazz, funk con incursioni nel prog-rock e nella musica psichedelica.
Gli LP Power 4et sono ospitati sul sito di Luca Pedroni
Gli LP Power 4et sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 venerdì 5 Luglio
Pianista, tastierista attivo da diversi anni, Luca collabora tra gli altri con Alberto Fortis, Gigliola Cinquetti, Sananda Maitreya (aka Terence Trent d'Arby), Simone Tomassini, Roberta Faccani. Ha preso parte a diversi Festival e rassegne in Italia e all'estero e ha suonato con Ian Paice, Don Airey, Derrick McKenzie, Jennifer Batten, Edoardo Bennato, Eugenio Finardi, Enrico Ruggeri e tanti altri. Si occupa anche di scrittura e di insegnamento.
Luca Fraula ha collaborato spesso con il nostro Festival:
- WOODinSTOCK 2013 con LP Power 4et
- WOODinSTOCK 2014 con gli Skassakasta con Gianluigi Paragone.
- WOODinSTOCK 2015 sabato 11 Luglio con gli Skassakasta
- WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 luglio con gli Skassakasta a supporto di Don Airey
- con gli Skassakasta a supporto di Ian Paice il 5 Dicembre 2018
- WOODinSTOCK 2021 domenica 26 settembre sul palco con Andrea Braido
Links:
Luca Pedroni è uno dei più originali e tecnici chitarristi varesini, alfiere di una musica che, anche con l'aiuto della tecnologia, trasforma la sua chitarra in un veicolo unico e personale per la trasmissione di forti suggestioni ed emozioni. Luca, oltre ad essere un elegante interprete, è un abile compositore che può vantare collaborazioni con numerosi artisti e con la RAI.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Luca Pedroni
Luca Pedroni per WOODinSTOCK:
- in veste solista a WOODinSTOCK 2012
- WOODinSTOCK 2013 con i suoi LP Power 4et
- WOODinSTOCK 2014 con gli Skassakasta con Gianluigi Paragone.
- WOODinSTOCK 2015 sabato 11 Luglio con gli Skassakasta
- WOODinSTOCK 2016 venerdì 15 luglio in veste solista
- WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 luglio con gli Skassakasta a supporto di Don Airey
- con gli Skassakasta a supporto di Ian Paice il 5 Dicembre 2018
- WOODinSTOCK 2021 domenica 26 settembre sul palco con Andrea Braido
- WOODinSTOCK 10 con i Kusher giovedì 21 Luglio 2022
Luca ha concesso la sua "La fabbrica degli orologi" tratta dall'omonimo album per l'utilizzo nel CD di WOODinSTOCK 2012.
Luca Rovini nasce a Pisa il 25 maggio 1973. Dopo aver suonato in vari gruppi locali cantando cover e pezzi originali in inglese, decide di cominciare a scrivere e cantare in italiano. Amante del Blues, del Country e del Rock'n'Roll cerca di coniugare questi generi musicali con la lingua italiana. Nel 2008 registra un demo in completa solitudine intitolato Tra La Polvere Ed Il Cielo.
Luca Rovini ha aperto concerti di Elliott Murphy e Willie Nile. Il 1° maggio 2013 è uscito il suo primo cd intitolato Avanzi e Guai, registrato con l'aiuto di Claudio Bianchini alle chitarre. Il disco è stato accolto in modo straordinariamente positivo dai migliori critici musicali italiani che ne hanno pubblicato articoli in merito.
Nel 2013 ha intrapreso un tour, fra radio, locali e festival, in giro per l’Italia per promuovere il disco, autoprodotto e auto distribuito, Avanzi e Guai. Ha suonato anche al prestigioso festival Buscadero Day di Pusiano (vedere articolo sulla rivista Buscadero di settembre 2013) ed al rinomato Buskers Festival di Ferrara. Il 12 ottobre 2013 si è esibito all’interno della manifestazione Vinilmania a Milano. A settembre 2013 è uscito l’ep acustico Fuckin’ Bloody Folk.
A Febbraio 2015 è uscito il cd La Barca Degli Stolti. Per il nuovo lavoro, Luca si è contornato di ottimi musicisti come Don Leady alla chitarra elettrica, Chiara Giacobbe al violino, Andrea "Lupo" Lupi al basso, Andrea "Harpo" Giannoni all'armonica, Caterino "washboard" Riccardi al washboard, Francesco D’Acri al piano e molti altri. Una parte di esso è stato presentato Live il 10 febbraio all'Asino che Vola di Roma, all'interno della serata organizzata da Luigi Grechi "i giovani del folkstudio presentano noi non ci sanremo", ed alla presenza di Francesco De Gregori che ha avuto parole di elogio proprio nei confronti di Luca e delle sue canzoni. Lo stesso Luigi “Grechi” De Gregori, in una recente intervista apparsa su Satisfiction, dice: “Bisognerebbe che i media si accorgessero che non c’è solo la musica pop ufficiale, ma che esiste una musica più ruspante, una musica che vive fuori dagli schemi commerciali. Ci sono molti nomi che sto scoprendo e magari ci sono dei personaggi che mi vengono segnalati da amici del tutto casualmente., e uno di questi è Luca Rovini… ha una sua personalità , una sua originalità , soprattuto nel fraseggio, nel modo di cantare. Credo che abbia delle carte in mano. Tipo su un pezzo come “ Avanzi e Guai” , una delle sue migliori canzoni, mi piacerebbe metterci mano... Magari un giorno, se lui vorrà mi piacerebbe cantarla insieme, quella è una canzone che mi ha colpito veramente”.
Fra le altre, RockOn.it ha pubblicato una bella recensione al disco a firma Graziella Balestrieri: "E’ uno splendido album “La barca degli stolti“ non è stato registrato in nessun studio, profuma di vero, di vita, di casa e quotidiano. Di sangue e sudore, di strada, polvere ma soprattutto si sente un gran cuore, una grandissima passione che in Italia ultimamente si è davvero perduta.”
Attualmente Luca Rovini sta girando con la sua band che comprende Peter Bonta alla chitarra elettrica, Stefano Costagli alla batteria, Andrea Pavani al basso e Stefano Corsini all’armonica e cori. Nel 2017 è uscito il suo nuovo disco, distribuito dalla IRD, ed intitolato “Figure Senza Età”.
Cuori Fuorilegge è uscito il 14 settembre 2018 ed è il quarto disco di Luca Rovini. Registrato con la sua band negli studi Magnitudo di Pisa presenta 12 canzoni che coniugano un suono prettamente americano con la tradizione dei cantautori italiani. Dopo il suono prevalentemente acustico dei dischi precedenti, Luca ha deciso di elettrificare le sue nuove canzoni andando così maggiormente incontro ai generi musicali che da sempre ama come il Country Rock, Honky Tonk e Rock’n’Roll. Tutti i brani sono scritti da Luca Rovini ad eccezione del classico americano Six Days On The Road tradotto in italiano da Luca e proposto come Sei Giorni Sulla Via. Al disco hanno partecipato Andrea Pavani al basso, Gary A. Crockett alla batteria, Peter Bonta alla chitarra elettrica, piano, organo hammond, mandolino e fisarmonica, Paolo Ercoli alla pedal steel e Chiara Giacobbe, che ha registrato presso gli studi di Guido Guglielminetti (bassista di Francesco De Gregori), al violino.
Luca Rovini a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23 Luglio 2022
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Lucia Comnes è una violinista e cantautrice californiana che oggi si divide tra la sua città Natale (San Francisco, California) e la sua città adottiva (Lucca, Toscana). La sua musica l’ha portata a dividere il palco con Joan Baez, ad aprire i concerti di Paul Brady (autore sia di Tina Turner che di Cher), a collaborare con artisti come gli irlandesi Liam Ó Maonlaí degli Hothouse Flowers e Séamus Begley e con altri cantautori internazionali come Taj Mahal, Tim Grimm e James Maddock. Nel 2017 si è esibita durante la Cerimonia di apertura della Biennale di Venezia su invito dalla pioniera della danza moderna Anna Halprin.
Da quasi venti anni Lucia propone la sua musica sia in America che in Europa. Ha iniziato la sua carriera professionale già nel 2002, come vocalist dei Kitka (ensemble vocale femminile “a cappella” con sede a Oakland, specializzato in musica folk balcanica). Allo stesso tempo, è diventata una apprezzata interprete della musica irlandese grazie al rapporto con rinomati maestri violinisti (Martin Hayes, Kevin Burke, Oisín MacDiarmada) negli Stati Uniti e in Irlanda. In questo ambito ha frequentato il programma di musica tradizionale irlandese presso l'University College, a Cork, sul canto del gaelico e sul sean-nos (old style).
Le sue canzoni originali hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, in particolare nel 2014, il brano «No Hiding Place» – un blues che sposa i versi delle ballate degli Appalachi a un ritmo di Bo Diddley – è stato premiato come «miglior canzone dell’anno» e anche come «miglior canzone stile Americana» a Dallas, Texas. Il brano faceva parte dell’album «Love, Hope Tyranny» (Delfina Records, 2015), registrato presso il Fantasy Studios di Berkeley e prodotto insieme a Gawain Mathews (Mickey Hart Band) e Jeffrey Wood (Luka Bloom, Penelope Houston). Questo premio l’ha portato per la prima volta a Nashville, Tennessee, per registrare insieme ai maestri della musica americana. A proposito del suo album «Held in the Arms» (Delfinia Records, 2018), la rivista americana No Depression ha scritto: «Non c’è niente che non sia straordinario in questo album di oltre 43 minuti». Lo stesso album è stato descritto da Folk Radio UK come «Un viaggio nella luce ... Folk americano puro reso meravigliosamente». In totale Lucia ha prodotto oltre 6 album e vari brani singoli. Il suo album più recente si intitola «Uncaged» (Delfina Records, 2020), scritto e registrato durante l’anno del lockdown in Italia, al cui interno si trova una struggente ballata «Hills of Liguria» che racconta l’esperienza della pandemia accompagnando un video clip interamente realizzato in Liguria.
Particolarmente stimata da Stampa e Radio statunitensi della “West Coast”, voce sofisticata e cristallina, Lucia è cresciuta a pane, violino e Chuck Berry, Alison Krauss, Leonard Cohen, Joni Mitchell, Patty Griffin, Bob Dylan, e Paul Simon. Recentemente si è perfezionata insieme ad autori importanti come Rodney Crowell, Desmond Child, Printz Board (Black Eyed Peas), Alan Roy Scott, Mike Reid e Emmylou Harris.
Si è laureata nel programma Global Studies di Long Island University in Musica Cultura e Natura, è appassionata e studiosa di musica tradizionale irlandese e folk americana. Amante dei viaggi ha studiato, visitato ed eseguito performances in oltre 20 paesi, comprese le parti più remote della Siberia. È da vari anni ospite fissa del Buscadero Day.
Lucia Comnes per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day come solista e con gli Open Road
Luciano Zadro è un chitarrista Jazz varesino di fama nazionale. Docente prestigioso e prezioso turnista, può vantare collaborazioni con numerosi grandi jazzisti: Tullio De Piscopo, Massimo Moriconi, Alberto Buzzi, Stefano Bagnoli, Laura Fedele, Ellade Bandini, Danilo Rea...
Il sito ufficiale di Luciano Zadro: www.lucianozadro.com
Luciano Zadro ha partecipato a WOODinSTOCK 2012 ed è salito sul palco di WOODinSTOCK 2013 sabato 6 Luglio insieme a Tony Arco (Batteria) e Fabio Valdemarin (Rhodes & Piano). Luciano parteciperà a WiSWorkshoP 2015 per la Liuteria Sonic Guitars di Paolo Salcuni.
Luciano Zadro ha concesso il brano di cui è autore "Dreaming Bertinoro" dall'album "Aphrodite" di Alessandro Carabelli Group per l'utilizzo nel CD di WOODinSTOCK 2012.
Luca Cappello nato e cresciuto ad Angera (VA) nel 1987, di professione pasticcere. Studia come autodidatta l’arte del prestigiatore mentalista come "Mago Slash" da una decina d'anni, frequentando corsi e conferenze presso il club Assokappa, Binario 9 ¾ , Club Magico del Verbano, Club Magico dell’Insubria CDMI, Strixmagic, Mind for Mind e confrontandosi con grandi del mestiere, in particolare Walter Maffei e Mago Geko.
Negli ultimi anni ha potuto far emergere il suo talento in varie occasioni di eventi in piazza per Comuni e Pro loco e nelle feste private di compleanno, cerimonie ed eventi aziendali, sapendosi far amare dal pubblico dei piccoli e dei grandi, con l’obiettivo di creare stupore, fantasia e divertimento, cercando di trasmettere Fede nei propri sogni. "Slash" deriva dall'altra sua grande passione per la musica hard rock e metal come chitarrista e stile di vita.
Mago Slash per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Sabato 22 Luglio
- WOODinSTOCK 2024
La cantautrice MamaBaba è anche la voce dei Blues Around, Antalitteram,Tutta n'ata storia e del recital contro il femminicidio "A blues story", nonché una tra le finaliste di Sanremo Rock & Trend Festival 2024.
Sono una cantante che non si pone limiti nelle conoscenze e nelle sfide musicali. Ho in essere vari progetti musicali che vanno dal rock anni 70 internazionale, al blues italiano e straniero, al jazz.
MamaBaba per WOODinSTOCK:
- Special guest della Secret Jam against Parkinson del 29 settembre 2024
I Mandolin' Brothers sono una band italiana specializzata in roots rock e americana music.
I concerti alternano brani originali e cover - sempre interpretate ed arrangiate in modo molto personale. In più di quarant’anni di attività live la band ha accumulato centinaia di concerti nei più importanti locali italiani, alcuni brevi tour negli USA e la regolare partecipazione a numerosi
festival blues italiani ed europei.
L’esordio della band risale al settembre 1979, quando Jimmy Ragazzon e Paolo Canevari si esibiscono in duo acustico di country blues, come supporter della Treves Blues Band. Nel 1981 la prima formazione elettrica, con basso e batteria, vede il gruppo impegnato nel riprendere classici del rock blues. Agli inizi degli anni ’90, dopo diverse esperienze e relativi cambi di line up, l’introduzione della fisarmonica, delle tastiere (piano ed organo) ed il reinserimento del mandolino (questa volta elettrificato) avvicinano la band a sonorità roots rock. I suoni sono più variegati: dal border messicano, allo swamp rock della Louisiana, alle ballate cantautorali, senza mai dimenticare le radici blues.
Nel 2001 pubblicano il primo CD "For Real" (Studiottanta Fortuna Records) che riceve ottime recensioni dalle riviste specializzate e dai siti musicali.
Nel gennaio 2007 i Mandolin’ Brothers vengono invitati negli Stati Uniti, per alcuni concerti al Broward Center For The Performing Arts ed al China White Club di Fort Lauderdale in Florida, USA.
Nel 2008 pubblicano "Still Got Dreams" prodotto da Massimo Visentin (sound engineer con Paolo Conte) anch’ esso molto ben recensito dalla stampa specializzata e giudicato 4o miglior album rock italiano dalla rivista Roots Highway.
Nel marzo 2009 la band si è recata as Austin, Texas, dove ha suonato (Waterloo Ice House) e registrato alcuni nuovi brani nello studio di Merel Bregante (storico batterista dei Loggins & Messina,Nitty Gritty Dirt Band, Chris Hillman ecc.) con la partecipazione dello stesso Bregante, Kenny
Grimes, Doug Hudson, Carl Loschiavo ( Sarah Pierce Band ), Lynn Daniel e di Cindy Cashdollar (Bob Dylan, Van Morrison ecc.) e Cody Braun (Reckless Kelly).
Nel novembre 2009 pubblicano "30 LIVES!" registrato allo Spazio Musica di Pavia, il live album per celebrare i primi 30 anni di storia della band, con i suoni, le atmosfere e le buone vibrazioni dei loro concerti, votato 4o miglior album rock dell’anno dal pool dei lettori del Buscadero.
Nel Luglio 2009 i Mandolin’ Bros. hanno vinto le selezioni per l’I.B.C. (International Blues Challenge) ed hanno suonato, con grande successo di pubblico e critica, al New Daisy Theater ed al BB King Blues Club in Beale St. a Memphis, TN, nel gennaio 2010.
Nel dicembre 2010 viene pubblicato il nuovo cd/dvd "MOON ROAD - USA 2010", registrato ad Austin TX, con brani inediti, alcuni ospiti illustri e le immagini del loro tour negli States, con il montaggio del regista Piergiorgio Gay (Niente Paura - Venezia 2010). "Moon Road" viene votato quale 3o miglior album rock italiano del 2010, dal Pool Lettori della rivista "Buscadero".
2012 - 2013: la band ha partecipato all’ EUROPAfest a Bucarest, Romania, al Narcao Blues Festival, al Folkest ed a numerosi Blues Festival, in Italia ed Europa.
2014: Viene pubblicato il nuovo album "FAR OUT" prodotto da Jono Manson, che vede la partecipazione di importanti ospiti quali Cindy Cashdollar, John Popper ed altri. Nel corso dell'anno hanno accompagnato, nel suo tour italiano, il cantautore svedese Richard Lindgren. In ottobre hanno suonato in Inghilterra, al Windmill di Londra e da O'Neill's a Southend On Sea.
2015: Nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione di Highway 61 Revisited di Bob Dylan, i MB eseguono l'intero album in concerto, in occasioni speciali. "Far Out" è stato votato 2° miglior album di rock italiano, dal Pool Lettori della rivista Il Buscadero.
Nel corso degli ultimi anni, sono usciti gli album solisti di Jimmy Ragazzon (SongBag) e Riccardo Maccabruni (Waves) e la band ha condiviso il palco con Blasters e Band Of Heathens. Si è inoltre realizzata la collaborazione con The Gang, storica combat rock band italiana.
2019: nell'anno del Quarantesimo Anniversario della fonazione dei MB, il gruppo pubblica “6” il nuovo album, prodotto da Jono Manson per la Martinè Records e dedicato ai due membri scomparsi, Sergio Cerutti e Elio De Faveri.
2022: continua l’attività live, con concerti in Italia ed Europa.
La band è composta da:
Jimmy Ragazzon: voce, armonica, chitarra acustica
Marco Rovino: voce, chitarre, mandolino
Riccardo Maccabruni: voce, piano, organo e fisarmonica
I Mandolin Brothers per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
Il gruppo nasce nel settembre del 2011 dall’incontro di alcuni componenti della band “Friends of Sand Creek” (dedita da alcuni anni a interpretare il repertorio di Fabrizio de André) con il giovanissimo compositore e cantautore congolese Valentin Mufila (Valentino), giunto in Italia alla fine del 2010 per ricongiungersi alla madre e trovare una vita più dignitosa nel nostro paese. Valentino fino ad allora si esibiva estemporaneamente come solista accompagnandosi con la chitarra ed eseguendo le sue composizioni.
Il nome del gruppo “MAPENDO” è il titolo di una canzone di Valentino che tradotto dal swahili significa “AMORE”. Tutti i testi dei brani composti riprendono tematiche legate alle condizioni di vita del popolo africano, ma sono permeate dalla speranza del cambiamento e dalla certezza della possibilità di riscatto e quindi piene di positività. Un altro tema di importante evidenza delle composizioni di Valentino è la situazione dolorosa della realtà dei bambini soldato del Congo. Dal punto di vista musicale la proposta è di una musica “afro pop” con tipiche melodie e sonorità popolari nel solco della grande tradizione di cantautori congolesi quali Papa Wemba, Myriam Makeba, Lokua Kanza. Accanto alle canzoni di Valentino il repertorio del gruppo propone cover legate da sempre alla musicalità africana di artisti come Peter Gabriel, Michael Jackson, Shakira, e altri musicisti africani.
Nell’estate 2015 Mapendo produce il primo CD dal titolo TELEMA contenente una raccolta di pezzi scritti da Valentin sulle tematiche dei bimbi soldato in Congo.
Negli anni successivi il repertorio si amplia creando una sorte di viaggio nel continente afrivano attraversdo brani di grandio artisti del continente nero.
Nel 2020 Mapendo vince il Concorso varesino “ROCK E LAVORO” con il brano MABINA YAMOSALA e si esibisce sul palco dei giardini Estensi di VARESE.
Dopo la pausa COVID Mapendo riprende esibendosi nel 2022 a Legnano per la Camera di Commercio e la CGIL.
Parallelamente al gruppo, negli anni, Valentin Mufila ha maturato numerose esperienze musicali in Italia e all'estero fino ad arrivare come corista nel world wilde tour di Zucchero Fornaciari.
FORMAZIONE GRUPPO:
- Valentin Mufila (voce e chitarra)
- Massimo D’Andolfi (basso e voce)
- Eugenio Surace (chitarra elettrica)
- Giancarlo Monastero (batteria)
- Domenico D'Antonio (percussioni)
I Mapendo Africa Sound per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016 sabato 16 Luglio
- WOODinSTOCK 2023 Sabato 22 Luglio
Marco Corrao, classe '81, cantautore, musicista, produttore artistico nasce musicalmente in Sicilia alla fine degli anni 90. Ha collaborato con artisti come Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Giuseppe Milici, Francesco Cafiso, Giorgio Rizzo, Michele Gazich, Pippo Guarnera.
Ha all'attivo 4 dischi ed un 5° in uscita prodotto da un tandem Italo-Americano con a capo il palermitano Gabriele Giambertone e Jono Manson. Nel 2013 con i Delta Moon in un tour negli USA. Sempre nel 2013 diventa direttore artistico del Capo d'Orlando Blues Festival di cui ancora oggi cura le line up artistiche. Nel 2014 la collaborazione per il live del disco ANIMA BLUES DI EUGENIO FINARDI. A Marzo 2016 è uscito il suo album "STORTO" presentato all' auditorium RAI Palermo e con un tour italiano. Jazz Convention dice "In Storto - titolo evocativo, ma anche un po' tragicomico - si fruiscono, assieme a un sound fluidissimo, i colori, gli umori, gli odori di una condizione al contempo fisica e mentale, grazie, oltretutto, ad atmosfere fumose, magiche, riverberate, come pure a storielle efficacemente teatralizzate, pronte insomma a parlare di vita vissuta, di tran tran quotidiano, di atteggiamenti concreti, verosimili, quasi neorealisti, con un filo di autobiografismo". Nel 2016 produce l'album Ciricò di Sara Romano che vince il Premio Ciampi 2016 con la titletrack Cirico'. Nel 2017 ancora in tour siciliano ed italiano con l'armonicista Jazz Palermitano Giuseppe Milici. Marco Collabora attivamente con Istituto Luce CINECITTA'. È stato ospite della Festa del Cinema di Roma 2018 per la produzione della colonna sonora del DocuFilm Diario di Tonnara (Luce Cinecittà) regia di Giovanni Zoppeddu insieme al compositore Gabriele Giambertone. alla colonna ha partecipato anche Olivia Sellerio Ha prodotto sempre nel 2018 uno spettacolo svoltosi all'auditorium RAI Palermo con Sara Romano Un brano a Testa 2.0. dedicato al cantautore Gianmaria Testa. Sempre nel 2018 produce, con il violinista di fama internazionale Michele Gazich, Il nuovo lavoro della cantautrice Sara Romano dal titolo, Saudagoria. La collaborazione come produttore con Istituto Luce Cinecittà lo porta alla produzione della colonna sonora del Film Bulli e Pupe (Luce Cinecittà/Titanus) di Steve della Casa e Chiara Ronchini ospite al Torino Film Festival 2018, alla Casa del Cinema di Roma, all' Italia in Doc Festival di Bruxelles e candidato insieme a Diario di Tonnara per il Nastro d'Argento. E' attiva ad oggi la collaborazione con il musicista Alex Valle Chitarrista di Francesco De Gregori. L'ultimo disco in ordine cronologico, prodotto scritto e registrato è un lavoro che riguarda la Sicilia ed in particolare la provincia di Messina. Marco infatti collabora attivamente con il giovane cantautore Mimi' Sterrantino con cui ha scritto il disco Liggenni. 8 Liggenni, leggende siciliane di cui 4 provenienti dalla parte tirrenica della provincia e 4 dalla parte Jonica. Nel 2019 ha debuttato con uno spettacolo teatrale dal titolo Il cannolo di Calogero regia testo ed interpretazione di Giorgio Rizzo con le musiche di Marco.
Marco Corrao a WOODinSTOCK
- WOODinSTOCK 2019 per Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
Marco Ferradini nasce a Casasco d’Intelvi, il 28 luglio del 1949. Dopo aver militato in diverse formazioni e dopo aver inciso spot pubblicitari e sigle di cartoni animati, Marco fa il suo esordio a Sanremo nel 1978 con il brano Quando Teresa verrà.
L’album che esce subito dopo che porta lo stesso nome è un discreto successo commerciale. Niente a che vedere però con il successo vero e proprio di tre anni più tardi con Teorema, contenuta nel Q-Disc Schiavo senza catene.
Nel 1983 Marco torna a Sanremo con Una catastrofe bionda. L’album che esce subito dopo è un altro grande successo, trainato anche dal singolo Lupo solitario Dj.
Nel 1985 Marco torna con l’ambizioso concept i Misteri della vita, a cui fa seguito un anno dopo Marco Ferradini, un album dove Marco contamina la sua musica di rock e blues, tra i brani l’ironica Mario.
Nel 1990 è la volta di È bello avere un amico, che contiene Aironi, Lasciami stare così e Acqua.
Cinque anni dopo esce Dolce piccolo mio fiore. dove Ferradini ritorna al sound degli esordi. Tra i brani Un letto in riva al mare.
Nel 98 pubblica una nuova versione di Teorema che viene inserita successivamente nel 2000 nella colonna sonora di Chiedimi se sono felice di Aldo Giovanni e Giacomo.
In questi ultimi anni, Marco ha omaggiato il collega Herbert Pagani, nell’album La mia generazione, del 2012 assieme a tanti artisti, come Ron, Alberto Fortis, Eugenio Finardi. Nell’album anche l’inedito Stelle negli oroscopi.
Ha rilasciato due singoli nel 2014, Due splendidi papà, con Gianni Bella e Attimi.
Ha pubblicato un solo album di inediti, L’uva e il vino, nel 2019, trainato dal singolo Le parole.
Marco Ferradini per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 10, domenica 24 Luglio 2022
Alla soglia dei 60', anni di scorribande elettriche di qua e aldilà dell'oceano e con innumerevoli collaborazioni sul palco e in studio tra blues, folk & ambient.
MANICOMI e AQUADUULZA (De Sfroos), LIVE AT RED SHACK (Eric Taylor w/ Nanci Griffith e Lyle Lovett) i lavori discografici più significativi fino al recente cameo in GONE (Tim Grimm).
Marco Python Fecchio per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Nato a Varese alla fine degli anni ’50, Marco Zanzi è cresciuto in una famiglia ricca di stimoli musicali: la madre era pianista ed insegnante di musica mentre il fratello maggiore suonava in un gruppo locale. In casa si ascoltava musica classica, ma anche i Beatles ed il Rock’n’Roll. I suoi interessi musicali si sono presto portati verso la musica Folk: Bob Dylan, Pete Seeger, Joan Baez e Peter Paul & Mary, ma anche i primi cantautori italiani, in particolare Fabrizio De Andrè.
La svolta definitiva verso il Country-Rock ci fu però negli anni delle Scuole Superiori in particolare con la scoperta dei POCO e della Nitty Gritty Dirt Band, una scoperta, insieme a quella dei Byrds, che segnerà poi tutta la sua storia musicale. In quegli anni incomincia a suonare la chitarra e subito dopo il Banjo, un amore al primo ascolto! Le prime esperienze su un palco sono con un gruppo locale, “Le Volpi” dalle cui ceneri nacquero intorno al 1977-1978 gli “Steamboat Willie” uno dei primi gruppi di Bluegrass italiani. All’apice del loro “successo” suonarono in un Festival a Siena con Artisti del calibro dei Flying Burrito Brothers.
Nel 1980 entra a far parte di un gruppo Folk-Rock di Milano, “La Signora Stracciona”, con il quale gira in lungo e in largo l’Italia fino al 1985. Tra le apparizioni più significative sicuramente quelle in Sala Nervi a Roma con papa Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo dei Lavoratori del 1984 ed al Meeting di Rimini. “La Signora Stracciona” collaborò in quegli anni anche con il cantautore Claudio Chieffo e Marco ha partecipato tra l’altro anche alle registrazioni del suo disco omonimo.
Con la nascita della prima figlia Marta, Marco però decide di lasciare la vita “on the road” per dedicarsi alla famiglia ad al lavoro di Insegnante di Educazione Fisica. E questo fino alla fine degli anni ’90 quando, soprattutto grazie all’avvento di nuove e più facilmente fruibili tecnologie e di Internet, si dedica allo studio delle tecniche di registrazione, al recupero di vecchi vinili ed apre un sito Web in collaborazione con un amico inglese, David Reynolds, dedicato ai testi delle canzoni dei Byrds. In quegli anni incomincia anche a frequentare alcuni gruppi di discussione, in particolare dedicati ai Byrds ed a Crosby, Stills, Nash & Young.
Ed è proprio tramite uno di questi gruppi, chiamato “Acousticharmonies”, che ha l’opportunità di incontrare due persone che diventeranno poi fondamentali per Marco negli anni a seguire: l’australiano Ray O’Neill (il fondatore di “Acousticharmonies”) e l’americano Ron Martin. Nasce tra loro un’amicizia profonda e un forte scambio di idee musicali che alla fine porterà Marco ad incontrare di persona Ron in North Carolina nel Maggio del 2007 (e più avanti anche Ray) in occasione dell’annuale “Merlefest” di Wilkesboro, uno dei più importanti dedicati alla musica “americana”. Durante quel soggiorno Marco e Ron registrano insieme nel Flyin’ Cloud Studio di Eden, NC e si lasciano con l’intenzione di continuare la collaborazione anche a distanza. Ron manda a Marco vari “demo” di sue composizioni, Marco le arrangia, le incide con la collaborazione di vecchi e nuovi amici musicisti ed infine Ron registra le sue voci soliste. Il prodotto finale è così buono, che si decide di farlo uscire ufficialmente. Viene scelto un nome per il gruppo: “Piedmont Brothers Band” per via delle comuni radici geografiche pedemontane (Appalachi per Ron e Prealpi per Marco) ed il CD viene intitolato “Bordertown” (Marco è di Varese al confine con la Svizzera e Ron è di Eden al confine con la Virginia). “Bordertown” è anche il titolo di una canzone di Ron, la prima che Marco ha sentito cantare da Ron durante il suo soggiorno negli Stati Uniti dell’anno precedente. E’ nato così il progetto “Piedmont” che ha visto a tutt’oggi la realizzazione di 6 CD ed 1 DVD ed a cui hanno contribuito, anche grazie al prezioso lavoro di Mike Gallivan bassista del Colorado e co-produttore/manager della Band, artisti del calibro di Richie Furay (Buffalo Stringfield, POCO...), Rick Roberts (Flying Burrito Brothers, Firefall ...), Gene Parsons (Byrds, Flying Burrito Brothers ...), Herb Pedersen (Dillards, Desert Rose Band ...), Patrick Shanahan (Rick Nelson, New Riders Of The Purple Sage ...), Jock Bartley (Gram Parsons, Firefall..), Buddy Cage (New Riders Of The Purple Sage...), Stephen A. Love (Rick Nelson, New Riders Of The Purple Sage) e molti altri. La PBB si esibisce negli anni in molte località, specialmente in Italia (in particolare si sottolinea una partecipazione al FOLKEST), ma anche negli Stati Uniti (Il “Riverfest” in North Carolina); in questa occasione il gruppo viene anche insignito della cittadinanza onoraria della città di Eden. La musica della Piedmont Brothers Band è oggi trasmessa da molte radio sia in Italia che in Europa, Stati Uniti e Australia: recensioni più che positive sono apparse su riviste quali “Il Buscadero”, “SUONO”, “JAM”, “Late For The Sky” e su molti Siti Web.
Nel Giugno del 2014 a Marco viene diagnosticato un tumore maligno al Pancreas e per lui incomincia un periodo segnato da problemi fisici e lunghe cure seguite ad un difficile, ma per fortuna riuscito, intervento chirurgico. La famiglia, la musica e gli amici sono stati di grande aiuto a Marco che nonostante tutto, nei lunghi mesi della malattia ha portato avanti, oltre a nuovi lavori per la Piedmont Brothers Band, anche un progetto solista che si è concretizzato nella Primavera del 2014. Vengono quindi realizzati 2 Album ricchi di materiale originale ed impreziositi dalla presenza come ospiti di Herb Pedersen, Gene Parsons, Barry McCabe e Ralph Schraven oltre a molti amici della famiglia “Piedmont”: “Time To Start Again (Time To Fly Again)” e “Mock” (il soprannome da sempre di Marco) sono i loro titoli.
Marco è mancato il 6 agosto 2015 lasciando un grande vuoto anche nella famiglia di WOODinSTOCK.
La Piedmont Brothers Band è salita sul palco di WOODinSTOCK 2012 e di WOODinSTOCK 2013. Marco Zanzi ha aperto il concerto di James Maddock per WOODinSTOCK tenutosi 23/12/2014. Marco è spesso presente in eventi legati a WOODinSTOCK ed è stato sul palco in un evento benefico a favore della nostra associazione il 27/03/2015 insieme a Greg Harris.
Una delle sue ultime apparizioni dal vivo è stata a WOODinSTOCK 2015.
La serata di venerdì 20 Luglio a WOODinSTOCK 2018 sarà dedicata a Marco con un programma musicale in cui il genere che lui amava, l'"americana", sarà rappresentato da artisti del calibro di James Maddock e Thom Chacon. Sul palco anche alcuni amici di Mock, in particolare Luca Guenna e la Tac Tic Band.
La Piedmont Brothers Band è presente anche nel CD di WOODinSTOCK 2012 con la loro interpretazione di "Summer Wind"
Nata a Milano 43 anni fa (non si direbbe, eh?), varesina di adozione (c’è di peggio), con una laurea in Economia e Commercio (neanche questa si direbbe, eh?) infilata nel cassetto (ma non so più quale).
Faccio l'attrice (senza titolo), la pianista (per volere di mamma), canto anche se sono stonata (come Lelio Luttazzi) e scrivo satira sociale (per colpa degli altri).
Ho studiato con il Teatro dell’Aleph di Bellusco (MB), con Bernard Stoeckly della Scuola Dimitri di Verscio (CH), con un collettivo di teatrodanza e con tanta altra gente che sto cercando di dimenticare. E tutto questo iniziò 18 anni or sono, credo.
Il canto ed il pianoforte li ho studiati ad anni alterni per diverso tempo ma con interruzioni lunghissime, riprese a singhiozzo e secchiate durissime spalmate lungo l'arco di un vent'ennio. Studiai dapprima al Liceo Musicale, poi girai quasi tutte le scuole di musica della mia città ed infine passai a degli insegnanti che ho pagato in nero.
Ho fatto casting per pubblicità, provini per compagnie teatrali, audizioni per accademie d'arte drammatica dove non mi hanno mai presa, ed in mezzo a tutto questo ho svolto una valanga di lavori cosiddetti tradizionali (hostess, telefonista, insegnante, animatrice) dai quali venivo puntualmente licenziata in tempi brevissimi.
Tornando sul versante artistico, sono stata la conduttrice de "La casa che suona" per Rai Yoyo nel 2009, ho lavorato con alcune compagnie milanesi ( Quinte di Carta e Teatro della Memoria) ed ancora oggi collaboro con Musicamorfosi. Ho scritto e prodotto spettacoli per adulti e bambini: fiabe musicali, teatro di strada, teatrodanza, narrazione, teatro canzone e onewoman show.
Oggi insegno musica, teatro e matematica, e naturalmente vado in scena nei teatri, nelle scuole, per i Comuni, le Associazioni e gli eventi privati in Lombardia ed in Canton Ticino, per l'agenzia spettacoli de Il Circolone di Legnano. Ho partecipato a numerosi Festival, quali : Il Paese dei Narratori, Festival Internazionale Artisti di Strada del Friuli Venezia Giulia, Festival Idro, LongLakeFestival, Maribur, Marmart Cavea Festival, Suoni Mobili, Monza Visionaria, Notturni di Musicamorfosi, Saltimbarzio e La Spada nella Rocca.
Scrivo, recito, suono e canto in quasi tutte le mie esibizioni...ma che devo fare di più?
Va bene lunga così la biografia?
Mariangela
Marilena Anzini è una cantautrice con una grande passione per tutto ciò che riguarda la voce e il canto in tutte le sue forme: dal canto corale, all’improvvisazione vocale, al canto sacro.
Alle spalle ha una lunga attività con gli Arecibo, gruppo acoustic rock da lei fondato con Giorgio Andreoli, e dal 2019 ha dato vita ad un suo progetto musicale con nuovi brani - sia in italiano che in inglese - per voce solista, chitarra acustica e sette voci femminili: l’ensemble vocale Ciwicè da lei diretto.
Con l’uscita del CD Oroverde nel dicembre 2020, Marilena e le Ciwicè si sono attivate anche nel live partecipando a diverse importanti rassegne come ‘Al riparo degli alberi’ a Trento e ‘Le corti in canto’ a Locarno-CH. Durante le performances c’è anche spazio per alcune improvvisazioni vocali e circle songs nelle quali viene spesso coinvolto anche il pubblico presente e, dove possibile, per alcune ‘incursioni’ della giocoliera Mirka Buscicchio.
Attualmente è in corso la realizzazione di un secondo CD che si chiamerà Gurfa e uscirà ad Ottobre 2022, con la produzione artistica di Giorgio Andreoli e della stessa Marilena.
Recensioni di Oroverde...
‘…Marilena ha il coraggio di postare, in questo mondo sopraffatto dalla tecnologia, la sua voce, semplicemente accompagnata da strumenti acustici e da un sublime coro di voci femminili, avvolgendoci in vocalità rarefatte, ancestrali…; il tutto si sviluppa in un alone di magia, con testi sia in italiano che in inglese tesi a penetrare nel profondo di una spazialità che forse è quella dell'animo umano.'
Andrea Trevaini sul Buscadero di Ottobre 2021
‘…Arrangiamenti puliti che fanno risplendere la voce. I soggetti sono le stelle, gli antenati…per quanto posso capire a causa della differenza linguistica, ma in realtà non c'è affatto differenza perché il messaggio e le voci attraversano tutti i confini. Grazie Marilena per aver dedicato del tempo a creare tanta bellezza, grazia e profondità musicale. Amo questo album.’
Rhiannon – Cantante, Improvvisatrice vocale, Componente storica della Voicestra di Bobby McFerrin www.rhiannonmusic.com
‘…il suo essere, riflessivo e attento alle sfumature dell’esistenza, ad esempio al colore “oroverde” che assumono le foglie quando vengono attraversate dai raggi del sole, determinando un incontro tra invisibile e visibile. Ricercatrice instancabile, dentro le canzoni esprime il suo intimo sentire, in bilico tra riflessioni e interrogativi… La dimensione acustica è l’habitat privilegiato in cui ama muoversi con la sua chitarra, attorniandosi di voci e imprimendo una bella dimensione collettiva al suo far musica. Marilena non è né autoreferenziale né accentratrice, ma è parte di un circle singing…’
Andrea Direnzo su http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/oroverde/
Formazione:
Marilena Anzini: Voce solista, chitarra acustica
Le Ciwicè: Silvia Angiolini, Cristina Calcaterra, Jessica Di Giovanni, Silvia Masarati, Barbara Scaccia, Chiara Scaccia, Ludovica Varsalona
Marilena Anzini con le Ciwicè per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Domenica 24 Luglio 2022 nella giornata "Italian Style"
- WOODinSTOCK 2023, Venerdì 21 Luglio
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Marta Ferradini, figlia del noto ed apprezzato cantautore, Marco Ferradini, nasce a Milano in una famiglia dove si respira aria di musica. Già all’età di 4 anni incomincia lezioni di piano e all’età di 16 inizia lo studio del canto moderno.
Fin da da piccola, Marta mostra una natura eclettica appassionandosi anche alla pittura, al teatro e alla scrittura. Il suo percorso nella musica inizia come interprete e presta la voce a diversi ensemble importanti come gli Archimia, quartetto d'archi che vanta collaborazioni con numerosi artisti come Gino Vannelli, Zucchero, Ron, Roy Paci, William Kentridge, Fabrizio Meloni.
Marta Ferradini per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 10, domenica 24 Luglio 2022
Nato a Milano. Diplomato in pianoforte. Ha studiato Composizione al conservatorio Verdi di Milano con N. Castiglioni e L. Lombardi.
Ha collaborato a parecchie stagioni liriche in Italia. Inoltre è stato docente alla Scuola di perfezionamento del Teatro alla Scala ed ha collaborato in diversi spettacoli dello stesso teatro.
Ha accompagnato i corsi di canto di Carlo Bergonzi all'Accademia di Busseto
Ha altresì accompagnato i corsi di perfezionamento presso gli "Amici del Loggione del Teatro alla Scala" con C.Bergonzi, M.Olivero e F.Corelli.
Svolge ricca attività concertistica in Italia e all'estero (Spagna, Francia, Austria, Bulgaria,Polonia , Sudafrica, Giappone) sia come accompagnatore pianistico, sia come direttore d'orchestra.
Tiene regolarmente Masterclass di interpretazione musicale in Corea del Sud, Giappone, Italia, Bulgaria.
Ha diretto diverse opere liriche in Giappone, Italia, Bulgaria (La Traviata, Madama Butterfly, Norma, Andrea Chenier, ecc.)
Ha registrazioni con l'Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.
Marzio Fullin ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Massimiliano Larocca
Fiorentino, classe 1976. A metà anni novanta forma la sua prima band rock con la quale propone i suoi primi brani originali, mentre contemporaneamente nasce l’amore per la poesia e il teatro.
Vince nel 1999 e nel 2000 il concorso nazionale di poesia “Mecenate” di Arezzo.
Dal 1999 collabora con la compagnia teatrale fiorentina Chille de la Balanza presso l’ex manicomio fiorentino di San Salvi.
Nel 2001 pubblica un primo album autoprodotto, Massimiliano Larocca canta Dino Campana, registrato su un 4 piste, nel quale le poesie del poeta di Marradi diventano canzone.
Nel 2004 entra in studio per registrare il suo primo vero album, intitolato Il ritorno delle passioni e composto da 12 brani originali ispirati dalla tradizione del folk statunitense e dalla musica cantautorale italiana.
L’album viene ben accolto dalla critica di settore.
Nel 2006 mette in scena l’opera teatrale/musicale Per un Dio possibile – Giordano Bruno tra eresia e furore con la regia di Francesco Chiantese, per la quale scrive un ciclo di canzoni inedite ispirate alle vicende e alle teorie del filosofo di Nola.
Nel 2008 pubblica il suo secondo disco La breve estate, dalle sonorità più rock ed elettriche, col quale vince il prestigioso Premio Lunezia per il valore musicale e letterario dell’album.
Al disco collaborano i musicisti folk americani Andrew Hardin (Tom Russell Band) e Joel Guzman (Joe Ely, Paul Simon) e gli italiani Riccardo Tesi, Carlo Muratori e Lino Straulino. Nello stesso anno viene realizzato dal regista Adamo Antonacci il documentario Dall’invisibile il passato, sulla lavorazione del disco.
Nel 2009 forma la Barnetti Bros Band assieme a Massimo Bubola (storico collaboratore di Fabrizio De Andre’ in album quali “Rimini” e “L’indiano”), Jono Manson e Andrea Parodi, che registrano a Santa Fe l’album Chupadero, pubblicato dalla Universal Music nel gennaio 2010, e che vede la partecipazione di due leggende del songwriting USA come Terry Allen e Tom Russell. Il disco guadagna la copertina della rivista musicale italiana Buscadero, e sale fino alla ventiduesima posizione delle classifiche di vendita italiane.
Nel 2010 porta in scena con Chille de la Balanza lo spettacolo Dino Campana e Sibilla Aleramo.
Nel 2012 cura, per conto di Aics Toscana, il progetto The Dreamers: laboratori musicali per ragazzi diversamente abili, realizzati con la collaborazione di Paolo Benvegnù, Riccardo Tesi ed Erriquez della Bandabardò.
Ai laboratori fa seguito l’incisione di un cd con 5 brani inediti nati dalla collaborazione creativa tra i 4 artisti e il gruppo dei ragazzi che viene presentato dal vivo in teatro con il cast al completo.
Ad aprile 2014 pubblica il nuovo album di inediti Qualcuno stanotte, prodotto da Antonio Gramentieri e registrato con l’ausilio dei Sacri Cuori, band con la quale collabora a tutt’oggi.
Il disco viene inserito nella lista delle candidature del Premio Tenco per la categoria miglior album dell’anno.
Ad aprile 2015 viene chiamato ad aprire la Notte Bianca di Firenze con un concerto nel carcere di Sollicciano, dove esegue integralmente dal vivo il disco Live at Folsom Prison di Johnny Cash, ancora con l’ausilio dei Sacri Cuori.
Sempre del 2015 è la seconda edizione di “The Dreamers”, che vede Larocca impegnato assieme a Nada, Cristina Donà, Cesare Basile e Antonio Gramentieri nei laboratori musicali per ragazzi diversamente abili.
Nel 2016 partecipa al disco di Nada L’amore devi seguirlo, nel quale arrangia e suona il brano “La canzone dell’amore”.
L’11 marzo 2016 esce il suo quinto album Un mistero di sogni avverati – Massimiliano Larocca canta Dino Campana nel quale porta a compimento il lavoro sulle liriche del poeta toscano iniziato 15 anni prima. Il disco è prodotto ed arrangiato assieme a Riccardo Tesi e vede la partecipazione di Nada, Cesare Basile ed Hugo Race.
“Un Mistero di sogni avverati” vince il Premio Lunezia Stil Novo 2016.
Il disco è stato inoltre inserito nella lista finale delle candidature del Premio Tenco a migliore album dell’anno. Il tour del disco porta Larocca in concerto anche a Barcellona e Bruxelles.
Nel 2017 la terza edizione di “The Dreamers”, stavolta in compagnia di Bobo Rondelli, Peppe Voltarelli e dei due musicisti contemporanei Enrico Gabrielli (Calibro 35, PJ Harvey) e Sebastiano De Gennaro.
A dicembre 2017 viene pubblicato Natale in Q, EP a carattere natalizio di 4 brani condiviso con le band fiorentine Mago Santo e NoN, al quale Larocca partecipa con il brano inedito “Milano 2099: Natale Nucleare”.
Il 18 ottobre 2019 viene pubblicato da Santeria Records il nuovo album intitolato Exit | Enfer, prodotto artisticamente da Hugo Race (ex Nick Cave & The Bad Seeds) e registrato con l’ausilio di Howe Gelb (Giant Sand), Enrico Gabrielli e Don Antonio Gramentieri tra gli altri.
Il primo singolo del disco Cose che non cambiano ha un video animato realizzato dall’artista toscano Enrico Pantani, che nella prima settimana raggiunge quota 25.000 visualizzazioni in rete.
L’album viene votato dalla critica specializzata quale miglior album toscano per il 2019, in un sondaggio promosso da La Repubblica.
A marzo 2020 esce il secondo singolo Fin du monde e relativo videoclip per la regia di Guendalina Vannini.
Massimiliano Larocca per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Massimo Priviero nasce all'inizio dei '60 e vive a Jesolo, sul litorale veneziano, dove trascorre infanzia e adolescenza. Tra estati caotiche e lunghi inverni nebbiosi, Massimo sviluppa già negli anni '70 una sensibilità allo stesso tempo forte e solitaria. Lo contraddistinguono l'amore assoluto per la musica, per la letteratura e per la storia. Così' fonda le prime band di rock e di blues, si iscrive a Lettere e Filosofia a Venezia (prenderà qualche anno più tardi una Laurea in Storia Contemporanea con una tesi di Filosofia Politica) e contemporaneamente al Conservatorio, mettendo insieme una vita di studi, lavori saltuari, scrittura e vagabondaggi in giro per l'Europa suonando chitarra e armonica nelle stazioni dei treni e delle metropolitane. Il suo amore soprattutto per il rock ed il folk d'autore, per le canzoni di Dylan, Young, Browne, Springsteen, segneranno indelebilmente questi "anni di apprendistato". La drammatica scomparsa del padre molto amato, avvenuta nel 1987, farà invece da spartiacque della sua vita che lo vedrà subito dopo firmare il suo primo importante contratto discografico con Warner Music che avviene contemporaneamente al trasferimento a Milano, sua città d'adozione.
Il primo album "SAN VALENTINO" (1988) è un successo e la titletrack per molti mesi è una della canzoni più trasmesse dalle radio italiane e non solo, nonostante le forzate campagne mediatiche perennemente a caccia di etichette ed in cerca in quel caso della "risposta italiana a Springsteen". Le numerose apparizioni televisive, vissute con disagio da un menestrello che aveva fatto della "libertà' senza compromesso" la bandiera della propria esistenza, complicano un'esistenza che comunque non impedisce a Massimo di firmare nel 1990 il secondo fondamentale album "NESSUNA RESA MAI", impreziosito dalla produzione di "Little" Steven Van Zandt, storico chitarrista, braccio destro e coproduttore proprio di Springsteen. Un connubio splendido, corredato dalla partecipazione nell'album di alcuni tra i migliori musicisti italiani ed anche un comune impegno civile che porterà ad esempio l'artista ad essere testimonial italiano di "SOS Racisme". Il viaggio musicale trova equilibrio tra rock e poesia, vera cifra stilistica dell'artista. Accadono all’epoca’ tante cose come, ad esempio, che la più importante rivista musicale americana definisca Priviero come "l'unico rocker italiano che se la gioca alla pari con i migliori americani". L'album, esce nei principali paesi europei e non solo.
Scappato dalla Warner con la necessità di essere prima di tutto un uomo libero anche a scapito di certo successo commerciale, Massimo prosegue il filo della poetica che rifiuta di identificare il suo rock in italiano in quella che una penna felice ha definito, per altri, come "...solo una mescola di poetica malinconica da bar, condita di egocentrismo più o meno nichilista e supportata ovviamente da buona critica, spesso in vendita ma sempre politicamente corretta".
Pubblica dunque nel 1992 per Ricordi “ROCK IN ITALIA”, che ottiene lusinghieri risultati e viene pubblicato anche in Giappone, avvalendosi in alcune canzoni della produzione di un valente autore come Massimo Bubola. Tuttavia, per quel che riguarda il successo più popolare, il treno, secondo i più, sembra passato. Al contempo il periodo, vale la pena di ricordarlo, è umanamente splendido per l'artista che diventa padre di Tommaso.
Come dirà qualche anno dopo nella biografia scritta su di lui "...Quello che è realmente impossibile da spiegare, tanto più in Italia, è che un uomo possa non considerare come valore per la propria vita un certo tipo di successo e che lo rifiuti, percorrendo la propria strada facendo album, concerti, scrivendo libri e quant'altro, ritenendo che quella è la sua vita e che quello è quel che conta davvero...e, nel mio caso, che rinunci di suo a certe cose e non che altri ce lo facciano rinunciare...".
Così arriveranno, per un'etichetta indipendente, due album di carattere "emotivamente opposto": uno più elettrico "NON MOLLARE" (1994) ed uno più intimista "PRIVIERO" (1998), quest'ultimo con la produzione di Lucio "violino" Fabbri.
Poi, nel 2000, uscirà "POETIKA", un best atipico quanto il carattere dell'artista, con molti successi reincisi e risuonati più ben sei inediti, tra cui “Fragole a Milano”, una delle sue ballad più famose e richieste durante i live.
Un album spartiacque e in qualche modo un nuovo inizio che porterà a "TESTIMONE" (2003), dove rock, blues e ballate si fondono in un emozionante mosaico di musica. Senza dubbio uno dei suoi migliori lavori, con grandi canzoni tra cui spicca "Nikolajevka", un’altra piccola gemma che unisce la poesia con l’amore per la storia che da sempre contraddistingue il percorso umano e artistico di Massimo.
La svolta di “Testimone” è preludio a quel "DOLCE RESISTENZA" dato alle stampe nel 2006, osannato dalla critica che lo considera forse il lavoro più importante della sua carriera, e apprezzatissimo da un pubblico che per molti versi si sostituisce a quello originario. La fusione perfetta di poesia, di rock e di folk dentro al quale ad esempio viene riletto quel Tenco originario e censurato di "Ciao Amore Ciao" che, tra le altre cose, entra tra le dieci cover più votate del primo decennio del 2000 in un importante referendum. Nell'album i brani sono carichi di impegno civile, di poesia unita alla forza e all'energia vocale, di amore per la Storia più vera che spingono Priviero, per esempio, a scrivere canzoni come "La Strada del Davai" che ci riporta agli alpini e alla guerra di Russia, sulle tracce di Mario Rigoni Stern.
Nel 2007, "ROCK AND POEMS" rilegge in modo assolutamente personale grandi classici di Dylan, Waits, Fogerty e tanti altri e viene votato come album italiano dell'anno da uno dei più prestigiosi magazine italiani, oltre ad ottenere sorprendenti riscontri anche commerciali.
Nel 2009 esce "SULLA STRADA" che celebra una carriera ventennale con i classici dell'artista reincisi ed è arricchito da alcuni inediti, culminando in un tour concluso simbolicamente in quello che è stato il tempio del rock e della musica d'autore in Italia e cioè il Rolling Stone di Milano. Anzi, il live di Priviero sarà l'ultimo grande concerto di questo teatro/club prima della chiusura caricandosi dunque di un forte valore simbolico e, proprio la registrazione di quel concerto con dvd diventa "ROLLING LIVE", che viene dato alle stampe nel 2010. Tornato nelle classifiche ufficiali di vendita, pure omaggiato da qualche premio importante per il settore (tra gli altri il "Premio Lunezia" e il "Premio Enriquez") che di regola lo vedono scappare di corsa, viene raccontato in una bella biografia, più volte in ristampa, scritta da Matteo Strukul ed intitolata "Nessuna Resa Mai, la strada il rock e la poesia" (Meridiano Zero), che consegnano un artista probabilmente entrato nel cuore e nella maturità migliore della sua carriera
L'impegno, mai sbandierato ad arte, nella scrittura, nella musica e nella vita lo conducono sempre di più a schierarsi e a spendersi con la parte debole del mondo anche se quasi sempre in modo volutamente solitario e senza aderire a più o meno sincere baracconate. Canzoni come "Splenda il Sole" scritta in memoria di un uomo forte e fragile come lo fu Alexander Langer o "Lettera al Figlio" a ripercorrere la traccia di Kipling, lasciano il segno nell’anima e nella mente di chi partecipa con vera emozione ai suoi concerti.
"...Credo che la cosa che la gente che mi segue avverta di più in quel che faccio è che quel che scrivo e suono è allo stesso modo quel che sono...e che la mia "libertà senza compromessi" riesce spesso a tradursi in forza da dare a loro… Puoi chiamarlo sangue, sudore, lacrime o sorrisi... oppure umana resistenza che diventa musica d'autore e a volte poesia...ma sono alla fine un’unica emozione...".
Massimo inizia in questo periodo anche una felice condivisione che lo porta a girare l'Italia con spettacoli che potremmo definire di "musica e teatro civile" prima con lo scrittore Roberto Curatolo (lo spettacolo storico si intitolerà' "Dall'Adige al Don") e poi contemporaneamente con il giornalista-scrittore Daniele Biacchessi ed i Gang, realizzando insieme e portando in tour le "Storie dell'Altra Italia". In termini di collaborazione, è importante comunque sottolineare come negli anni si sia rafforzato tanto il sodalizio con il chitarrista Alex Cambise, che firma insieme a Massimo gran parte degli arrangiamenti dei suoi brani, quanto con Paolo Siconolfi, il tecnico del suono che da più di un decennio lo segue in studio di registrazione.
Ed è anche in questi termini che è da considerare altresì notevole la collaborazione col violinista Michele Gazich, prima insieme a Massimo in molti suoi concerti, e poi nell’album “FOLKROCK”, intenso ed emozionante viaggio acustico nei grandi classici della musica "popular" del novecento.
Nel settembre del 2013 esce “ALI DI LIBERTA’”, l’atteso album di inediti, che non tradisce le aspettative di fans e critica. Lanciato dal trascinante singolo “Alzati”, una cavalcata rock con un forte testo di denuncia sociale, l’album è composto prevalentemente da ballate in crescendo.
Tra queste vanno segnalate “Madre proteggi”, divenuto poi un vero inno per alcune organizzazioni umanitarie italiane, e “Il mare”, da subito uno dei brani più richiesti e apprezzati dal pubblico nei concerti. Proprio per il forte impatto live del disco, alla sua pubblicazione fa seguito un lungo e fortunato tour, che porta Massimo a girare l’Italia e a registrare sold out in prestigiosi locali e teatri della penisola.
A fine 2014 insieme ai Luf, gruppo di musica etnopolare, pubblica un prezioso documento di musica e di memoria intitolato "Terra e Pace", dove vengono rilette e omaggiate le più celebri melodie della tradizione alpina.
A ottobre 2015 è la volta di “MASSIMO”, un cofanetto composto da 2 cd + DVD live registrato all’Alcatraz di Milano al termine del “Ali di libertà tour”, arricchito da 3 brani inediti.
A fine 2017 esce All’Italia, un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi parlando di rinascita e di forza con dolcezza e amore per il nostro paese. Viene presentato in anteprima all’Ariston di Sanremo dove Massimo torna come ospite speciale al Tenco. Seguirà un lungo tour, italiano e non solo, che terminerà a Città del Messico dove è invitato dall’Università e dall’Istituto di cultura italiano. Alla fine del ’18 celebra 30 anni di carriera nella prestigiosa cornice del Teatro della Triennale di Milano. Le canzoni di “All’Italia” diventano colonna sonora del docufilm Italia Addio non tornerò (prodotto dalla fondazione Paolo Cresci, programmato nelle reti Mediaset, proiettato al Senato della Repubblica e in vari istituti di cultura italiana del mondo).
Durante questo periodo, scrive di getto il libro Amore e Rabbia che esce nella primavera del 2019. Un mix di autobiografia, romanzo e percorso di autocoscienza scritto durante un inverno in riva al suo mare d’alto Adriatico in un ideale ritorno a casa. Amore e Rabbia arriva come un’ipotetica autobiografia in musica. Le presentazioni diventano più di cinquanta in pochi mesi e si trasformano in un vero e proprio spettacolo di parole e musica parallelo ai concerti.
In generale e in conclusione, tutta la produzione di Massimo Priviero ci arriva come il ritratto di un artista e di un uomo profondamente “vero” e i suoi live sono un’esperienza particolarmente forte ed emotiva che scavalcano di molto il fatto musicale. Nel 2020 scrive e compone il materiale inedito oggi in fase di registrazione e di prossima pubblicazione.
Massimo Priviero a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day, Sabato 23 Luglio 2022
- WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio
max fONTANA nasce a Varese nel 1957, anno dello Sputnik 1, primo satellite artificiale messo in orbita. Da allora tutto cambia, nell’esplorazione spaziale ma anche nella visione delle cose qui sulla terra. Tutto si velocizza. E quel ragazzo talentuoso, bravo in disegno, il massimo dei voti, capisce che la pittura ha e avrà un posto importante nella sua vita. Sui 12 anni va a scuola di pittura da Pierluigi Talamoni, per anni frequenta il suo studio ad Arcisate imparando i fondamenti e anche qualcosa in più. È una formazione di tipo accademico, tecniche e generi, disegno e ornato, proporzioni e prospettiva. Soprattutto quell’impianto classico che rimarrà alla base di tutta la sua produzione. Già da Talamoni capisce che l’arte è ricerca, sempre sperimentare ponendo attenzione all’evolvere della pittura ma anche e soprattutto della società. Frequenta il liceo scientifico, fa un pensiero all’Accademia di Brera ma opta per medicina. Lavora, disegna, dipinge. Nel ’94 ecco la prima esposizione nel municipio di Arcisate. Entra in contatto con Proposte d’Arte, gruppo di pittori di Induno Olona, una sera la settimana a discutere, informarsi, scambiare idee e lavori, una serie di collettive in zona. Il cerchio degli apprezzamenti si amplia, dal poeta Silvio Raffo a Fabrizia Buzio Negri, critica e storica dell’arte, che lo segue con attenzione. Nel ’96 comincia ad esporre in Svizzera. Nel 2000 viene accolto nel Circolo degli Artisti di Varese, frequenta artisti affermati come Vittore Frattini e Floriano Bodini, è attento a quanto si muove nel sociale, ai movimenti internazionali, dai Graffitisti agli Street Artists, guarda agli States e alla musica, entra in contatto con i jazzisti Enrico Rava e Riccardo Fassi che pubblicano sul loro CD “Seven Pieces for large Ensemble” un suo olio su tela, “Burattinaio e spettatrice”; un altro olio, “Twilight”, campeggia dalla copertina del catalogo dell’azienda Sandro Mentasti. Prosegue la serie delle esposizioni tra Italia e Svizzera, si fa ancora più consapevole la visione del moderno, di una società in rapidissimo mutamento, della galassia giovanile, le prospettive pittoriche che cambiano. Sperimenta materiali, dalle sabbie ai legni, dagli smalti agli spray ma rimane fedele all’olio e all’acrilico mentre le cromie si fanno sempre più squillanti e i segni schizzati, riassuntivi. Oggi max fONTANA, il nome trasformato in logo, è considerato tra i più attenti e sensibili artisti in grado di cogliere lo spirito del tempo, fragile e bambino della nuova fase storica, un vero e proprio artista dell’istante con una solida preparazione classica.
Per contattare l'artista utilizzare la sua pagina Facebook
max fONTANA è salito sul palco di WOODinSTOCK 2015 Venerdì 10 Luglio per realizzare un'opera pittorica durante il concerto di Gigi Cifarelli. Tornerà nuovamente a WOODinSTOCK 2017 Giovedì 13 Luglio per realizzare un'altra opera durante il concerto degli UT New Trolls.
La band nasce, più che da un'idea, da un sogno di Gianmarco Muzzolon: creare un tributo al leggendario Elvis Presley con una line up tutta al femminile, così nel 2011 coinvolge Valentina Pierantoni nella creazione di questo progetto. Pochi mesi più tardi si aggiunge la batterista Valentina Crespi, elemento prezioso data la sua passione per The King e le sue idee negli arrangiamenti.
Due anni più tardi anche la pianista Francesca Paratici, innamorata del rock’n’roll e dello stile di Jerry Lee Lewis, accetta di far parte di questo progetto musicale con un entusiasmo rigenerante. Finalmente la band sta prendendo forma...
Dopo diversi cambi di chitarriste, nel maggio del 2015, risponde ad un semplice annuncio Marianna Alfieri che, con serietà e professionalità, si presenta carica di entusiasmo, convincendo tutti. Nonostante le difficoltà nel trovare componenti femminili preparati e con l’anima rock’n’roll, la determinazione e tenacia della formazione iniziale, ha permesso la completa realizzazione del progetto.
La band é stata invitata negli studi di Radio Deejay e intervistata da Alessandro Cattelan, grande fan di Elvis Presley.
Per ulteriori informazioni sulla band:
https://www.memphisflashandthepinkladies.com/
https://m.facebook.com/memphisflash/
La band sarà sul palco di WOODinSTOCK 2017 Domenica 16 Luglio per il Rocker Day!
La carriera di Michael McDermott comincia nel 1991 con il disco capolavoro 620 W Surf. La critica lo accoglie con clamore definendolo “the next big thing”. Con il cuore al folk del Village e l'anima al rock'n'soul che da Springsteen attraversa tre decadi di grande musica, McDermott ha nel tempo assestato altri ottimi capitoli discografici e ha lentamente trovato una propria dimensione artistica, lontano dai clamori degli esordi ma più consona alla sua odierna natura di maturo storyteller.
Nel nuovo disco St. Paul’s Boulevard Michael McDermott ritrova il grande chitarrista David Grissom e soprattutto guarda senza indugiare dritto negli occhi tutti gli scheletri del suo passato glorioso e tormentato in un viaggio personale e universale che lancia un messaggio alle nuove generazioni contro la brama di successo.
Il rocker di Chicago riceverà il Premio Tenco internazionale alla carriera sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Un riconoscimento prestigioso che lo porta nell’Olimpo dei cantautori insieme a Tom Waits, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Willy DeVille, Jackson Browne, Caetano Veloso e Fabrizio De Andrè.
Questa la motivazione del Club Tenco:
Se scegli di fare la rock-star potresti non avere vita facile, anche se un maestro di best-seller come Stephen King dice di te che sei “forse il più grande talento del rock and roll da scoprire degli ultimi vent’anni”. Come tale si segnala subito, all’inizio degli anni ’90, ma le complicazioni esistenziali sono in agguato: droga, alcool, vita notturna vagabonda per il St. Paul's Boulevard della natale Chicago. Poi un lento e faticoso reinserimento e il ritorno a una dimensione artistica che conferma il giudizio di Stephen King. Venticinque album in cui racconta sé stesso, la sua famiglia e le persone che hanno attraversato la sua vita, di cui proprio St. Paul's Boulevard è la testimonianza più recente.
Michael McDermott per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Cantautore delle montagne, viene da Tarvisio (Udine) e canta di storie aneddoti e racconti di genti, luoghi e storie delle sue montagne ispirato dai grandi maestri del songwriting americano degli anni '70 e '80. Propone i suoi brani, alcuni tratti dal suo ultimo album "Nel posto migliore" registrato dal vivo nelle sue montagne accompagnati da un DVD rappresentativo.
Miky Martina a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Venuto a contatto con lo strumento in tenera età, ha affrontato il percorso classico sotto la guida dei Maestri Gino Brandi e Lya de Barberiis, perfezionandosi poi con Maestri di respiro internazionale quali Evgenij Mogulewsky, Paul Badura Skoda, Oxana Yablonskaja, Kyoko Ito (Tokio), David Bradshaw (New York).
Come interprete, il suo repertorio spazia da Bach ai contemporanei, con una forte inclinazione al tardo romanticismo centroeuropeo e all’impressionismo francese dei primi anni del secolo scorso. Sempre in ambito classico, ha sempre amato suonare in ensemble, mantenendo per diversi anni, tra il ’90 e i primi 2000, collaborazioni in duo e trio con strumentisti di grande livello, quali Marco Soprana (oboe), Chiara Cesari (flauto traverso), Nicola Bignami e Alessandro Cosentino (violino).
Ha poi affiancato agli studi classici esperienze continuative nel mondo della musica più ‘pop’, dal jazz al blues all’elettronica, fino al cantautoriale italiano con il chitarrista Aldo Ascolese, in uno spettacolo scritto attorno alla visione della donna secondo Fabrizio De André (La Cattiva Strada, per la regia di Oscar Pozzana).
Si è occupato di composizione e trascrizione di colonne sonore, di musica per il teatro, di animazione di eventi mondani e, non ultimi, numerosi concerti pop-rock con band di estrazione eterogenea.
Come docente, dopo l’esperienza di insegnante tirocinante presso il Conservatorio G.B.Martini di Bologna, in cui ha conseguito il diploma nel 1996, ha seguito diverse scuole private di pianoforte, musica elettronica e musica d’insieme, nella natia Emilia Romagna.
Trasferitosi a Torino intorno al 2015, ha focalizzato la sua attività sulla ingegneria del suono, occupandosi della parte più ‘tecnica’ del mondo dello spettacolo, passione che coltivava fin da ragazzo, collaborando con services audio-video quali Dada, Sts, Imagines e artisti quali Giorgia, Silvia Mezzanotte, gli Stadio, Lucio Dalla, Alberto Bertoli, Riccardo Fogli, Deep Purple, James Maddock, Amy May, ecc.
Di recente, ha fondato, assieme ad alcuni musicisti e non, del panorama torinese e non, un’associazione di promozione sociale che si occupa di diffusione della cultura musicale, denominata Dedicarsi, che rispecchia appieno il suo modo di vedere la musica.
Milos Raparini per WOODinSTOCK:
- è da sempre il tecnico / ingegnere del suono del festival, avendo coordinato il personale e fornito la sua opera in tutte le edizioni e molti eventi collaterali.
- WOODinSTOCK 2015 con il progetto La Cattiva Strada, sul palco con Aldo Ascolese
- WOODinSTOCK 2022, sul palco con il WOODinSTOCK Superstars Ensemble comprendente per l'occasione Marco Ferradini e Francesco Baccini
- Musica dell'Anima 2023
- WOODinSTOCK 2024, Venerdì 19 Luglio con Ale & Ale
- Musica dell'Anima 2024
Mississippi Juke Joint Combo - Mix ruvido e ad alta energia di hip-shaking blues & boogie, early R&B, shuffle e slow in minore, questo e' il Mississippi Juke Joint Combo. No-frills blues, come nei Juke Joint del Mississippi e nei Lounge di Chicago degli anni '50: ritrovi essenziali dove incontrarsi dopo una settimana di duro lavoro a sentire buona musica, bere in compagnia, ballare, flirtare e via così.
Qui sta l'anima del Combo, classico quartetto blues con voce e armonica, chitarra, basso e batteria, per un vasto repertorio "alla vecchia" che spazia da T-Bone Walker a Magic Sam.
E' possibile visitare la pagina facebook di Mississippi Juke Joint Combo
La band sarà sul palco di WOODinSTOCK 2014 giovedì 17 Luglio
Il progetto nasce Mood Pusher nel 2011 da un’idea di Marco Mengoni (Skassakasta, MaxiB, Hotelpry, Collettivo Mazzulata, Sherrita Duran etc…) che per la prima volta si cimenta nel ruolo di batterista/cantante, assieme ad altri musicisti già membri delle bands Shakers ed Hotelpry. Il loro album d'esordio "Mood Pusher" uscito nel gennaio 2015, è in vendita su tutti gli store digitali (itunes, amazon, google play etc...). La tracklist del disco brani originali e una rivisitazione del brano dei Funkadelic "Red Hot Mama". E' già uscito il singolo "Robin Hood's Evil Twin", il primo singolo tratto dall'album "The Evil Twin" (che verrà presentato a WOODinSTOCK 2016). La band con quest'ultimo lavoro si è staccata dalle sonorità Funk per riabbracciare un energico Rock Blues con chiari riferimenti a Seattle.
Pagina Facebook dei Mood Pusher: https://www.facebook.com/moodpushers
I Mood Pusher hanno suonato a WOODinSTOCK 2015 e saranno nuovamente con noi sul palco di WOODinSTOCK 2016 domenica 17 Luglio!
La "Bad Motoroll - The History of Rock" è un'esperienza musicale straordinaria che celebra e ripropone i più grandi successi della musica rock, ripercorrendo i momenti salienti di questo genere che ha segnato la storia. La band, composta da musicisti talentuosi e appassionati, offre un viaggio emozionante attraverso le decadi, interpretando con maestria i brani iconici che hanno definito il rock.
Durante lo spettacolo, gli spettatori possono aspettarsi di ascoltare classici indimenticabili di artisti leggendari come Queen, Eagles, Beatles, Bob Seger, Kiss, Led Zeppelin, The Rolling Stones, AC/DC, e molti altri. Ogni performance è caratterizzata da un'energia travolgente e molta originalità per gli arrangiamenti, creando un'atmosfera di pura nostalgia e celebrazione.
"Bad Motoroll - The History of Rock" non è solo un concerto, ma un omaggio sentito alla potenza e alla passione del rock, un genere che ha influenzato generazioni e continua a farlo. Con una scenografia coinvolgente e una performance impeccabile, la band riesce a trasportare il pubblico in un viaggio nel tempo, rendendo omaggio ai pionieri e ai grandi nomi del rock.
Motoroll a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio
Il progetto nasce nel 2017 dalle ancora ardenti ceneridei Dorothy Hammer, quando Jacopo e Andrea decidono di tentare nuove alchimie sonore. Fin da subito viene incluso nella formazione Edoardo e le prime impressioni vengono tradotte musicalmente. Avendo grezzamente individuato un proprio linguaggio, e tuttavia consapevoli della necessità di arricchirlo, i tre si impegnano a lungo nella ricerca di un ultimo elemento complementare alla formazione. Curiosamente, la ricerca giunge a una serena conclusione con l'arrivo di Davide, già chitarrista nel progetto precedente.
Sebbene gli elementi abbiano influenze e background anche molto differenti tra loro, si può dire che lo stile del gruppo graviti intorno al post-rock, a tratti cedendo a vizi elettronici, a tratti lasciandosi dominare dall'imponenza delle chitarre distorte.
Davide Dal Bello - voce, chitarra
Edoardo Federici - chitarra
Jacopo Tozzo - batteria
Andrea Glaesener - synth, tastiere
Nembo rappresenta un processo di eterno divenire. E' il mutare incessantemente forma, nella necessità di creare un nostro equilibrio di suoni.
I Nembo a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 luglio
I Nine and Quarter rappresentano l'ideale continuazione di una band storica varesina degli anni '80, i Three-Four... Non a caso risultano costituiti da tre degli storici membri del gruppo di "Non ci sono parole", Davide Bego (batteria), Alessandro Gusmini (chitarra e voce) e Vasco Rizzo (basso), a cui si aggiunge Alessandra Battaglia (chitarra e voce).
La musica è cambiata e oggi questi ragazzi propongono cover italiane e straniere in un repertorio pop con canzoni riproposte in modo personale, lontano dalla moda imperante delle tribute band. Per questi musicisti, la musica è oggi diventata un momento di svago e leggerezza sin dalla sala prove. Dal vivo lo spirito è quello per cui suonando divertendosi si riesce a far divertire anche chi ascolta; suonare cover mai uguali a sé stesse è quindi un éscamotage, o se preferiamo, un barbatrucco per avere un canovaccio popolare su cui elaborare un ponte emotivo ideale con il pubblico senza giocare all'imitazione, o peggio ancora allo scimmiottamento dell'artista famoso.
I Nine and Quarter a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2017
Omar Pedrini è per molti lo "zio rock", un cantautore che ha attraversato la storia del rock italiano degli ultimi decenni, prima come leader dei Timoria e poi come artista solista...
GLI ESORDI | 1980-1989
All’inizio degli anni anni ottanta forma a Brescia i Precious Time di cui Omar Pedrini oltre ad essere il chitarrista e leader è autore dei testi e delle musiche. La formazione degli albori vede lui, Francesco Renga voce, Diego Galeri batteria, Enrico Ghedi tastiere e Pietro Paolo Pettenadu al basso che in un secondo momento sarà sostituito da Davide Cavallaro. La vittoria nel Deskomusic nel 1986 apre al gruppo le porte della sala di registrazione: il loro primo singolo sarà intitolato "Signor no", un brano dal contenuto fortemente antimilitarista dedicato ad Amnesty International. Nel 1987 matura la scelta di cambiare il nome in Timoria, termine derivato dal greco (τιμωρια), che può significare punizione ma anche vendetta. È proprio il desiderio di rivalsa, soprattutto nei confronti di chi li ha sempre giudicati dei perditempo, a spingerli alla scelta del nome definitivo. Sempre nel 1987 partecipano a un altro concorso, stavolta più prestigioso, il Rock Targato Italia dove vincono un provino con la Polygram. È un anno ricco di soddisfazioni per il gruppo che inizia a esibirsi dal vivo con grande frequenza, finendo per totalizzare circa 30 mila presenze ai propri concerti estivi. Nell'ottobre del 1988 presentano il mini-LP "Macchine e dollari". La Polygram attende riscontri di critica da questo disco per capire se sfruttare o no l’opzione per la realizzazione di un vero e proprio album. La formazione del gruppo non è ancora quella definitiva: Enrico Ghedi è impegnato a singhiozzo a causa del servizio militare e manca Carlo Alberto "Illorca" Pellegrini che arriverà nel gruppo l'anno dopo subentrando a Davide Cavallaro. La formazione definitiva debutta il 13 giugno a Firenze in un concerto di solidarietà dedicato agli studenti di piazza Tienanmen.
I PRIMI ALBUM | 1990-1992
Dopo la pubblicazione di alcuni singoli e mini-LP arriva finalmente nell’aprile del 1990 il primo album "Colori che esplodono" che vede alla produzione Gianni Maroccolo, in passato bassista dei Litfiba. Il titolo dell'album è un chiaro omaggio di Omar Pedrini ai grandi artisti del passato come Van Gogh che hanno esaltato lo stretto legame tra le varie espressioni artistiche. Dall'album viene estratto il singolo Milano (non è l'America) di cui viene realizzato il primo videoclip corredato da immagini inedite di Wim Wenders che ottiene una buona rotazione su Videomusic. Il gruppo riparte per un tour che tocca 35 città italiane e li porta ad esibirsi a Parigi il 21 giugno per l'annuale festa della musica. Il tour va avanti fino alla fine degli anni novanta. Nei ritagli di tempo, Omar Pedrini abbozza i brani da inserire nel nuovo disco, progettato per la primavera del 1991. Il 1991 inizia con un'insolita quanto coraggiosa partecipazione al Festival di Sanremo voluta dal loro manager. I Timoria si presentano con "L'uomo che ride" nella categoria nuove proposte. L’apparizione al Festival è davvero veloce dato che vengono eliminati già nel corso della prima serata. Nonostante ciò, i Timoria smuovono qualcosa tra gli addetti ai lavori, tanto che i giornalisti decidono su due piedi di istituire un premio della critica riservato alle nuove proposte e lo assegnano subito al gruppo. Il premio della critica per le nuove proposte è tuttora previsto al Festival e riservato a quel brano che più di altri avrà messo in luce testi, musiche o contenuti originali e innovativi. "L'uomo che ride" viene inserita nel secondo album del gruppo, "Ritmo e dolore", che esce nel marzo dello stesso anno e vede nuovamente Gianni Maroccolo alla produzione. Contrariamente a quanto il gruppo si attende, la critica non usa toni trionfalistici come per il precedente lavoro, ma è comunque interessata al disco. In questo periodo comincia a girare la voce di un probabile scioglimento del gruppo che però non avviene. All’inizio del 1992 i Timoria cambiano manager, e subentra Angelo Carrara, famoso in quel periodo per la sua collaborazione con Luciano Ligabue. Nel maggio dello stesso anno viene pubblicato "Storie per vivere", un disco molto sentito dalla band, figlio del periodo di crisi, anche se i membri non sono particolarmente contenti del risultato finale, visto che Carrara preferisce mettere in risalto la voce del cantante Francesco Renga piuttosto che il suono degli strumenti. Il disco non decolla e il gruppo sembra aver perso la voglia di suonare, così Carrara decide di far ripubblicare Storie per vivere con l'aggiunta di una canzone firmata dal suo pupillo Ligabue, "Male non farà". Ligabue stesso, rimasto particolarmente colpito dalle abilità del quintetto di Brescia, decide di portarlo con lui come gruppo spalla nel suo Lambrusco, coltelli, rose & popcorn Tour. L’entusiasmo rientra nelle vene dei Timoria, che si danno una scadenza: il prossimo disco deve essere quello definitivo, il migliore, quello del salto di qualità, altrimenti si chiude bottega.
IL SUCCESSO DEI TIMORIA | 1993-1998
Nel 1993, dopo aver lavorato incessantemente, esce "Viaggio senza vento", una sorta di rinascita per il gruppo bresciano. Il lavoro viene da loro ritenuto il migliore, grazie alla sua importante forma di concept album (il disco tenta di seguire il viaggio metaforico di un ipotetico Joe) e alla presenza di ospiti famosi come Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Candelo Cabezas. Le radio cominciano a passare i brani del nuovo CD e le vendite decollano, permettendo al gruppo di aggiudicarsi il primo disco d'oro della carriera, grazie a oltre 40.000 copie vendute in meno di un anno. Molto successo ottengono soprattutto i singoli "Senza vento", un vero e proprio inno generazionale, e "Sangue impazzito", forse il brano più rappresentativo della discografia del gruppo. Segue un tour lunghissimo di 90 date in dieci mesi, che permette ai Timoria di farsi ascoltare da quasi 200 mila persone. I fans diventano sempre più numerosi. Tra i concerti più importanti, sicuramente l'edizione di Sonoria del 1994, festival rock italiano dal cast eccellente, che li vede sul palco con Sepultura, Helmet, Aerosmith e Whitesnake. Alla fine dell'anno i Timoria tornano in studio, per lavorare al nuovo album. Nel marzo del 1995 esce "2020 SpeedBall", nuovo album con una copertina shock e un titolo che è un atto d’accusa contro la droga. L'album risulta molto più "heavy" rispetto ai precedenti dischi del gruppo, presentando diverse sonorità vicine al metal. Anche nei testi è presente una maggiore critica sociale, il che ne fa sicuramente il lavoro più "duro" della discografia del gruppo. I Timoria riconfermano il successo del disco precedente, ottenendo il loro secondo disco d'oro per le vendite, e questo permette loro di esibirsi anche in Belgio, Svizzera, Germania e Francia, dove il tour è particolarmente lungo e pone le basi per futuri rapporti, tanto umani quanto musicali. Una delle date del tour, quella al Rolling Stone di Milano del 18 dicembre 1995, viene ripresa e registrata quasi integralmente, e finisce nella VHS intitolata "Timoria 1985-1995" del 1996 (ripubblicata in DVD nel 2007). Il gruppo viene inoltre chiamato a partecipare al tributo ad Augusto Daolio, lo scomparso leader dei Nomadi, per il quale incide la classica "Io vagabondo" insieme a Gianna Nannini. I Timoria vengono consacrati come una delle migliori rock band del panorama italiano. Nel luglio del 1996 Omar Pedrini pubblica "Beatnik - Il ragazzo tatuato di Birkenhead", il suo primo album solista, mentre fervono già i preparativi per il nuovo album dei Timoria, impegnati di continuo a suonare tra Italia e Francia. Il disco, che vede la partecipazione di ospiti come Leon Mobley (Ben Harper), Dave Fuczinsky (John Zorn, Freak Power) e Luca "'O Zulù" Persico dei 99 Posse, si preannuncia ancora più eterogeneo dei precedenti. "Eta Beta" esce nel febbraio del 1997 ed è il lavoro più sperimentale della carriera dei Timoria, con una grande contaminazione di diversi stili musicali: si passa dal jazz al rock, dal metal al gospel, con alcuni sprazzi di poesia. Presente anche un riferimento alla Francia, grazie alla presenza nell'album di un brano cantato in francese intitolato "Europanic" e di una cover di "Zobi La Mouche" dei Negresses Vertes. A causa di queste varie sperimentazioni, l'album non viene particolarmente capito in Italia, dove non riesce a bissare il successo dei due dischi precedenti, ma ottiene ottimi riscontri in Francia. Seguono un lungo tour, che parte ad aprile e finisce a novembre, e segna l’ingresso nella band del percussionista Filippo "Pippo" Ummarino. In agosto, durante una pausa del tour, i Timoria collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di due brani per il suo album Registrazioni moderne: "Ti sento" e "C'è tutto un mondo intorno". Nel 1998 Francesco Renga decide di lasciare il gruppo. Prima di abbandonare partecipa alla pubblicazione dell'antologia "Senzatempo (Dieci Anni)" che celebra i 10 anni di carriera della band bresciana con una originale retrospettiva, nella quale trovano posto i classici del gruppo accanto a brani in versione live o alternate e a vere e proprie rarità. Renga compare per l'ultima volta come voce nei due inediti "Cuore mio", per cui viene prodotto un videoclip raccogliente i migliori momenti della prima formazione dei Timoria, e "Terra senza eroi".
IL NUOVO CICLO | 1998-2003
Tra il 5 e il 7 giugno 1998 in qualità di direttore artistico Omar Pedrini è impegnato nell'organizzazione del Brescia Music Art, una tre giorni di musica, pittura, scrittura, poesia, installazioni video e tanto altro che porta nel capoluogo lombardo 883, Jovanotti, CSI, Alberto Fortis, Marco Lodola, Mark Kostabi, Emidio Clementi, Enrico Ruggeri, Madaski, Daniele Silvestri e altri artisti, con esibizioni interdisciplinari e proprio per questo ancora più insolite e interessanti. Qui si cementa il rapporto con Marco Lodola, nel cui laboratorio artistico - Lodolandia, uno spazio ricavato all'interno di una ex-fabbrica, a Pavia - i Timoria realizzano buona parte di "1999", primo album senza Francesco Renga. Proprio a Lodolandia i Timoria fanno ascoltare, il 5 novembre, le anticipazioni del nuovo album. Ha definitivamente inizio il nuovo ciclo del gruppo, che Omar Pedrini definisce «un'unione trasversale di artisti, un progetto di cosmesi e rivisitazione del bello che vuole operare sulla realtà provando a trasformarla». Il 28 gennaio 1999 esce il nuovo album, intitolato semplicemente "1999", a testimonianza di un nuovo inizio per i Timoria. Marco Lodola realizza una scultura ad hoc per la copertina del disco, ovvero un cavallo di vetro colorato. Nel mese di marzo iniziano un nuovo tour che culmina, dopo più di ottanta concerti, il 31 dicembre in Piazza della Loggia a Brescia con un concerto per il nuovo millennio. Nel 2001, dopo un anno di pausa, viene pubblicato "El Topo Grand Hotel", decimo lavoro del gruppo e loro secondo concept album (il disco riprende le peripezie di Joe iniziate in "Viaggio senza vento"). L'album vede la partecipazione degli Articolo 31, nella canzone Mexico. I Timoria tornano al grande successo, ottenendo il loro terzo e ultimo disco d'oro in carriera, e organizzando "El Topo electrico tour" che inizia a maggio e tocca durante l’estate i maggiori centri italiani. A fine anno, "El Topo Grand Hotel" si classifica terzo miglior album del 2001 nel referendum indetto dalla rivista specializzata Musica e dischi. Nel 2002 i Timoria partecipano per la seconda volta, stavolta nella categoria Big, al Festival di Sanremo con il brano "Casa mia" poi inserita nel nuovo disco "Un Aldo qualunque sul treno magico", uscito il 5 aprile dello stesso anno. Oltre a presentarsi come nuovo album della band, il lavoro funge anche da colonna sonora al film "Un Aldo qualunque" per la regia di Dario Migliardi e che vede come protagonista Fabio De Luigi. A coronamento del discorso perseguito dai Timoria che da sempre contaminano la propria musica con incursioni in altri campi artistici, Omar Pedrini recita nel fim il ruolo di uno scatenato prete rock (Don Luigi). Un Aldo qualunque sul treno magico è un disco dai forti colori Beat, con incursioni psichedeliche che richiamano il mondo musicale degli anni sessanta/settanta sporcato, però, dal sound rock che dall’inizio della carriera contraddistingue i Timoria. Poco dopo il gruppo si congeda con un doppio cd live nel 2003 dal titolo "Timoria Live - Generazione Senza Vento", registrato all'Alcatraz e al Leoncavallo di Milano.
LA CARRIERA SOLISTA
Nel 2002, con l’uscita del doppio cd dal vivo si conclude l’esperienza con i Timoria ed inizia il nuovo percorso artistico. Già nel 1996 aveva sperimentato la navigazione solitaria con il disco musical-letterario "Beatnik – Il ragazzo tatuato di Birkenhead", dedicato ai suoi miti della Beat Generation, e stampato in sole 7.000 copie. Nel 2004 debutta da solista al Festival di Sanremo con "Lavoro inutile" ricevendo il premio speciale per il miglior testo che si aggiunge al precedente premio della critica per "L’uomo che ride" con i Timoria nel 1991. Dopo il festival esce il suo secondo CD da solista "Vidomar". Nel giugno del 2002 è costretto ad interrompere ogni attività a causa di una delicata operazione subita dopo un aneurisma aortico. Dopo un intervento a cuore aperto di otto ore la sua carriera di cantante sembra conclusa per sempre. Dopo l’estate 2004 torna al lavoro e a fine anno inizia a collaborare con la Rai come autore del programma sperimentale "Robin Hood". Tra il 2005 e il 2007 scrive e conduce "Nu-Roads", brevi pillole su nuove tendenze e gruppi folk in onda sabato pomeriggio su Rai 2. Sempre per la Rai scrive "Milano in Musica", andato in onda a fine 2005. Dal 2005 è anche docente di "Laboratorio di composizione e realizzazione di una canzone pop" presso il Master in Comunicazione Musicale per la Discografia e i Media dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nell’estate 2005 i medici gli danno il permesso di tornare ad esibirsi e dopo molti mesi di inattività riprende i live in acustico tornando a collaborare con altri componenti dei Timoria come Enrico Ghedi (tastiere) e Filippo Ummarino (percussioni) e altri artisti del mondo della musica, cinema, scultura (ad esempio Marco Lodola). Il 26 maggio 2006 esce il suo terzo album da solista "Pane burro e medicine", anticipato dall'ironico singolo "Shock" che rievoca la sua malattia, parla di amore, della gelosia che sfocia in pazzia, del fascino dell’adolescenza (che l'autore vive in prima persona come padre del dodicenne Pablo), de "La follia" («vista nella sua esternazione più romantica, visionaria, pacifica e positivamente anarchica») e contiene la cover di "Tre Volte Lacrime" uno dei brani più rappresentativo della band rock new wave dei Diaframma. L’album è dedicato a Luigi Veronelli. Sempre nel 2006 è protagonista con Roberta Garzia (Camera Café) del cortometraggio "Un casale, due gessetti e tanti ricci" diretto da Claudio Uberti (assistente di Lina Wertmuller) e partecipa al progetto discografico Rezophonic, un’iniziativa di beneficenza realizzata per sostenere AMREF Italia nella realizzazione di pozzi d’acqua nel Kajiado, una delle regioni più aride dell’Est Africa. Nel biennio 2007-2008 continua l’attività di autore e conduttore televisivo con nuove puntate di "Nu-Roads" e presenta su Rai2 il programma "School of Rock". Nel 2009 approda sul canale satellitare Gambero Rosso con Gamberock: «Cibo, vino, cultura e arte sono strettamente collegati fra loro: in Gamberock cerco di proporre suggestioni enogastronomiche legate al territorio». Nel 2010 è il testimonial musicale della nascente Rai 5 per la quale scrive e conduce "Rock e i suoi fratelli". Nel 2011 esordisce alla radio su Rai Isoradio e come autore di "Contromano" conquista le cuffie d’oro per miglior esordio. Il 23 giugno 2010 esce un nuovo album intitolato "La capanna dello Zio Rock", descritto dallo stesso Pedrini come un bel discone con tutto il meglio dei Timoria più alcuni inediti. Nel 2011 è in tour con la sua band e realizza la title track della colonna sonora del film "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati in cui interpreta anche un cameo. Nei mesi di maggio e giugno 2011 partecipa al tour tra alcune università italiane di Edison Change The Music per promuovere iniziative ecosolidali e il contest per selezionare la band che aprirà il concerto dei Bon Jovi del 17 luglio 2011 a Udine. Tra l'autunno del 2012 e la primavera del 2013 è sugli schermi di Rai 5 con il suo nuovo programma "Pop - Viaggio dentro una canzone" che racconta la genesi ed i retroscena delle canzoni di maggior successo del panorama musicale italiano. Contemporaneamente si esibisce in Teatro Franco Parenti Milano con "Sangue Impazzito - le prime 24 ore da mito di John Belushi" scritto e realizzato con Nicola Nocella. Nel 2013 lavora ad un nuovo album, dalle forti sonorità brit-pop registrato a Manchester dopo un incontro con Noel Gallagher e il produttore degli Oasis. Nell'album sono presenti la comune influenza di Paul Weller, la vicinanza alla working class e le comuni radici che affondano rock britannico dalla fine degli anni sessanta alla prima metà degli anni settanta degli Who, Beatles e Pink Floyd. Il 3 gennaio 2014 è in rotazione radiofonica il singolo "Che ci vado a fare a Londra?" che anticipa l'uscita dell'omonimo album distribuito dalla Universal. Il 18 maggio 2014 Verdiano Vera gli consegna il FIM Award come miglior artista rock italiano nell'ambito del FIM, la Fiera Internazionale della Musica di Genova. Sabato 31 maggio 2014 all’Arena Sant’Elia di Cagliari partecipa a "Sardenga Chi_Ama" per promuovere una raccolta fondi finalizzata alla ricostruzione delle scuole sarde danneggiate dall’alluvione del novembre 2013 dove si esibisce con Paolo Fresu, direttore artistico della manifestazione. Vanta collaborazioni con artisti italiani e stranieri di qualsiasi disciplina, dal deus ex machina della controcultura milanese Gianni Sassi (Cramps, Milano poesia, Fluxus), lo scrittore Aldo Busi, il pittore Marco Lodola, Matteo Guarnaccia (il padre della psichedelia italiana), Leon Mobley (musicista di Ben Harper), David Fuczynsky (chitarrista di New York del filone jddish-jazz), Bertrand Cantat dei Noir Désir, Eugenio Finardi (duetto in "Verso oriente" nell'album "Viaggio senza vento"), Gianna Nannini e Ligabue. Ha condiviso il palco con C.S.I., Jovanotti e Nomadi nel concerto per il Dalai Lama. Si sono esibiti dal vivo con i Timoria anche Fabio Volo e Isabella Santacroce, che hanno letto parti dei loro libri, riportando in auge grazie alla passione di Pedrini le performance anni settanta. Il 12 maggio 2017 pubblica l’album "Come se non ci fosse un domani" per Warner Music, con 10 tracce nella versione CD e 11 tracce nella versione in vinile. L’album, registrato e masterizzato tra le Officine Meccaniche di Milano, il Poddighe Studio di Brescia e Londra, esce a tre anni di distanza dal precedente lavoro e segna un nuovo inizio nella vita di Omar Pedrini, quello che lui stesso definisce il suo "terzo tempo", dopo l’ultimo intervento a cuore aperto dell’ottobre 2014. Con questo album Omar parla ai più giovani e li incita affinché prendano in mano il loro futuro e facciano sentire la loro voce. Al suo interno, l’album contiene importanti collaborazioni con Noel Gallagher, Ian Anderson (Jethro Tull), Lawrence Ferlinghetti e la Royal Albert Hall College Orchestra. Il 30 settembre 2017 esce nelle librerie “Cane sciolto”, edito da Chinaski Edizioni: un romanzo scritto a quattro mani con lo scrittore Federico Scarioni, che racconta la biografia intensa di Omar fatta di coraggio, scelte in controtendenza e momenti difficili. La prefazione è scritta da Manuel Agnelli (Afterhours).
Omar Pedrini per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022 per la serata "Sound of Seattle" insieme ai Kusher
Gli OPEN ROAD presentano brani originali e cover acustiche di autori come Rodney Crowell, Larry Campbell, Emmylou Harris e Townes Van Zandt, con armonie ravvicinate e abili arrangiamenti strumentali su chitarra, violino e viola.
Lucia Comnes e John Palmer si sono conosciuti a Nashville grazie a Rodney Crowell e condividono la passione per il songwriting e la musica folk americana. Sono entrambi dei veterani dell'industria musicale e attingono alle esperienze di precedenti band che vanno dalla musica americana, folk, rock, irlandese e mondiale. Suonano violino, viola, chitarra acustica e cantano. Del loro primo brano scritto insieme, 'Skylark', quando ha sentito Emmylou Harris a Nashville ha detto 'Bellissima, dolcissima canzone'.
Lucia Comnes è una pluripremiata cantautrice, cantante e violinista di fama internazionale. Ha collaborato e fatto tournée con molti artisti di rilievo tra cui KITKA, Joan Baez e Paolo Brady. È stata allieva di maestri della musica popolare americana, europea e africana, e ha studiato etnomusicologia alla UC Berkeley.
John Palmer è un appassionato cantautore, cantante e chitarrista fingerstyle con un background letterario e una conoscenza enciclopedica del canzoniere americano, da Tin Pan Alley all'Americana dei giorni nostri. Come direttore musicale di Open Road, attinge a decenni di esperienza musicale -lavori in studio, insegnamento e sessioni con gruppi rock e archi- e presto rilascerà il suo primo album da solista.
Open Road per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
L'orchestra di Palco Senza Barriere (PsB) nasce nel 2017 dall'incontro fra ragazzi ed educatori del laboratorio "Soundbeam" di Fondazione Stefania, centro socioeducativo di Lissone, e "La Malaleche Trio", band del territorio.
Il Soundbeam è un sistema di ausili che permettono e facilitano l'avvicinamento alla musica, soprattutto nel suo aspetto inclusivo, giocoso e creativo. Un solo strumento accessibile a tanti musicisti, contemporaneamente. Ormai da diversi anni questa strumentazione viene usata all'interno delle attività musicali del nostro centro per la semplicità di utilizzo anche da parte di persone che hanno difficoltà motorie.
L'incontro con La Malaleche ha permesso di unire diverse competenze musicali in un unico progetto che ci ha portato, nel corso degli anni, ad esibirci in più occasioni.
L'orchestra PsB ha subito negli anni successivi modifiche nei suoi componenti, coinvolgendo dei nuovi musicisti. La formazione attuale prevede dieci persone al Soundbeam, coordinate da un direttore, una cantante, un chitarrista, un bassista, un batterista. Il repertorio musicale è costituito da brani originali.
Palco Senza Barriere per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Sabato 22 Luglio
PAO è uno dei più conosciuti Writers italiani, noto in particolare per alcune opere cittadine come i famosi "pinguini milanesi". Ha iniziato la sua attività di Street Art nel 2000 e nel 2005 ha fondato lo studio PAOPAO come naturale evoluzione del proprio lavoro artistico.
Tutte le informazioni su PAO sul suo sito ufficiale: www.paopao.it
PAO ci ha regalato la sua arte presenziando a WOODinSTOCK 2013
Paolo Biasibetti, fotografo, si descrive così:
Da sempre affascinato da video e fotografia nel 98 ho cominciato con l’aiuto di Luciano, un amico inserito nell’ambiente delle televisioni, ad acquistare l’attrezzatura necessaria al montaggio video e a realizzare i miei primi filmati amatoriali in diversi campi; cerimonie, ferie, manifestazioni sportive di ogni genere, ma soprattutto gare automobilistiche (rallyes). Col passare del tempo e delle esperienze i miei lavori sono diventati sempre più professionali.
Da qualche anno mi dedico principalmente alla fotografia frequentando corsi e workshop con fotografi quotati come Erminio Rusconi nel ritratto. Da poco ho perso il lavoro (vent’anni nei ricambi auto) e questo mi ha dato la forza di provare, con non poche difficoltà, a far diventare la mia passione…. un lavoro ma il sentiero è irto e spinoso.
Eccomi qua ora ho aperto un blog, collaboro con Varesenews e con Francesco Marmino, (fotografo della mia zona e mio primo professore di fotografia)...
Da dicembre 2013 lavoro come fotoreporter per l’agenzia Varesepress che fornisce le fotografie al quotidiano La Provincia di Varese, con tante soddisfazioni… e diverse prime pagine..
A maggio 2014 è nata la Photobyas tra mille paure e mille pensieri, ma così doveva andare……. una bella soddisfazione.
Tutte le informazioni su di lui e sul suo lavoro sul suo blog: www.paolobiasibetti.com
Il suo profilo facebook: http://www.facebook.com/paolo.photobyas
Per contatti diretti: p.byas67@gmail.com
Paolo Migone nasce da se stesso a San Paolo del Brasile e nessuno ha mai capito perché. Nemmeno lui.
Sbagliando un aereo e inciampando una nave si ritrova a Livorno dove decide di crescere a immagine e somiglianza degli altri bambini.
Prime fidanzate, primi giri sulla macchina della mamma, primo corso di mimo dove impara a mettersi la calzamaglia. Da lì in avanti brucia tutte le tappe e – senza volerlo – anche un baretto, vicino ai Bagni Pancaldi.
Solo in virtù di un gigantesco malinteso lavora per 4 lunghi anni con la corta Anna Meacci, attrice di grido, spesso afona.
Vince dei premi che non conosce nessuno ma preferisce andare a ritirare solo quelli che non vince.
Debutta al cinema, in un kolossal italo-svedese dal titolo “Un paradiso senza biliardo”, che in Italia verrà distribuito con il titolo “Un film senza pubblico”.
Non si dà per vinto e pareggia i conti col destino allorquando nel lontano 2000 approda – come un naufrago allo stremo delle forze – sulla prestigiosa zattera di Zelig.
Dài e dài il suo stile surreale prende piede e fa battere le mani.
Il salto di qualità gli provoca una frattura scomposta alla caviglia destra, ma di questo non ne parla volentieri.
Con il successo arrivano anche macchine sportive, serpenti a sonagli e chitarre elettriche, le uniche tre cose al mondo che non lo annoiano mai veramente.
Con Marco Marzocca mette in scena una rivisitazione del Don Chiosciotte ottenendo un grande successo di critica, nel senso che lo spettacolo viene ampiamente criticato.
Avvilito e logoro, a ormai 52 anni suonati, riesce a mantenere il suo posto a Zelig solo in virtù di telefonate e regalìe varie a Gino (una macchina sportiva), Michele (un serpente a sonagli) e Giancarlo Bozzo (una chitarra elettrica).
Nel 2008 vince con l’agenzia Armando Testa il Key Award (chi????) grazie a un divertente esperimento di pubblicità interattiva e virale sul web.
Di lui spesso si dice: “ha vissuto una vita sostanzialmente inutile ma non ha fatto grandissimi danni”.
Ah, dimenticavo… tra pochi giorni volerà a Miami.
“Per lavoro, giusto?”.
No.
Il suo sito web è www.paolomigone.it
E' possibile seguirlo su Facebook
Paolo Migone ha partecipato a WOODinSTOCK 2014 e WOODinSTOCK 2015 e a WOODinSTOCK 2016. Insieme a Sergio Sgrilli sarà nello spettacolo "Gli U2 - gli Ultimi 2" organizzato da Rete Giunca e WOODinSTOCK a favore del progetto "Giovani di Valore"
Paolo Negri è un abile fotografo e una importantissima e fedele risorsa di WOODinSTOCK, presente sin dalla prima edizione e non a caso è uno dei fondatori della APS WOODinSTOCK. Dal 2014 si occupa del coordinamento delle arti visive all'interno del festival.
Una breve presentazione scritta dallo stesso Paolo:
Ci sono cose che si fanno per vivere,altre invece si fanno per sentirsi vivi...
Mi chiamo Paolo, novarese di nascita, classe 1964.
Alle mie spalle ho una famiglia di ristoratori che mi hanno trasmesso la passione per la buona cucina e tanti valori come l'umiltà e l'onestà.
La passione della fotografia è nata all'età di 12/13 anni quando mio cognato mi regalò una macchina fotografica completamente manuale, una macchina russa, bellissima.
In un secondo tempo con gli amiconi del cuore e compagni di merende, allestimmo in soffitta una sorta di camera oscura... non vi dico che foto vennero fuori, ma era un sano divertimento.
Col passare del tempo ho quindi cambiato macchina, ottiche ecc... Non posso certo dire che ho continuato a far foto per tutti questi anni: certo ne ho fatte molte tra vacanze, figli e occasioni speciali, un pò come fanno tutti, ma per poi ritirare subito la macchina fotografica in un cassetto aspettando l'occasione successiva.
Poi un giorno ottenni ,grazie ad un regalo, la mia prima macchina digitale, più simile ad un pacchetto di sigarette con le pile, ma faceva belle foto... in più le puoi vedere subito,non come con una pellicola, sviluppo, stampa ecc.
negli ultimi anni però ho ottenuto un'attrezzatura completamente diversa e posso spingermi oltre: e così, ben oltre i 40 anni e quasi per caso, mi è tornata la passione dell'immortalare gli splendidi giochi che la luce compie sulla mia macchina fotografica...
Il mio amore della fotografia è incondizionato, infatti non è da questa che mi guadagno il pane, ma è l'hobby che ho intrapreso liberamente.
Libero di sbagliare, libero di migliorare, ma anche di fallire.
Fotografare significa "scrivere con la luce": far vostro quel poco che so é quanto di più bello io possa fare in questo magico, incredibile, luminoso mondo, svolgendo l'umile compito di cronista, rappresentando ciò che la mente dimentica con le mie foto
Buona luce a tutti.
Maggiori informazioni sul suo sito web:www.paolonegriphoto.org
Paolo Ronchetti nasce a Milano il 4-6-1962, dove frequenta l’Istituto D’arte Beato Angelico. Lì si appassiona anche di musica e, assieme a cantautori e rock, si innamora del primo punk sino a formare assieme a compagni di scuola, ad inizio 1978, la sua prima (punk) band, gli Hogs, che durano lo spazio di un semestre scolastico. Da lì in poi si susseguono 45 anni in cui, come cantante e chitarrista, Paolo Ronchetti sperimenta musica a 360 gradi: polifonia, alternative (ma anche mainstream), jazz, avanguardia, improvvisazione radicale, canzone d’autore italiana e internazionale, soul, R&B e più o meno tutto ciò che sta all’interno degli spazi vuoti tra tutti questi generi, compresi i laboratori musicali all’interno del suo lavoro di educatore. Il tutto suonato con centinaia di live e decine di progetti come leader, sideman o coordinatore di progetti speciali ed omaggi.
Tra i progetti più importanti degli ultimi 20 anni ci sono il trio vocale dei Gobar che ha lavorato su una rilettura acustica ricercata e potente del repertorio punk, pre-punk e post punk UK e Usa (anche in spettacoli e presentazioni dei libri dedicati da Marco Denti a Ronald Regan e Margaret Thatcher); con i Gobar partecipa a tre lavori di Evasio Muraro (O tutto o l’amore - 2010; Controtempo - 2013; e il brano E se ci diranno nella raccolta Sulle labbra di un altro dedicato a Luigi Tenco e presentato in quartetto dal vivo alla Sala Stampa del Premio Tenco 2012). Da solista registra, assieme a Marcello Milanese, il duetto Strength con il Jama Trio all’interno del loro esordio 11.11. Poi, tra il 2011 e il 2019 porta in giro uno spettacolo sul primo Jannacci (Andavo a Rogoredo - Un Quasi Spettacolo Su Jannacci e Milano) con esibizione, nel 2013, anche con la band di Jannacci e un omaggio a Tom Waits con i Tom The Cat con cui partecipa per due anni al Buscadero Day (2015 e 2017) e per due anni al Townes Van Zandt international Festival (2016 e 2018).
Dal 2010 Paolo è stato una delle anime musicali che ruotavano intorno al negozio di Dischi e libri Zig Zag di San Donato Milanese dove per anni ha animato presentazioni ed omaggi sia da solista che alla testa di piccoli ensemble progettati per l’occasione.Oltre che bulimico cantante/musicista, Paolo è anche ascoltatore appassionato di musica dalla A degli …A Toy Orchestra alla Z di John Zorn di cui è tra i più grandi conoscitore e collezionista non solo italiani.
Da più di trent’anni frequenta assiduamente festival di cinema e sale cinematografiche. Scrive da più di un decennio di musica e cinema su Mescalina.it.
Paolo Ronchetti a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
As.P.I. Associazione Parkinson Insubria Onlus presenta, sotto la direzione del Maestro Andrea Attucci in collaborazione con Fabiana Savi Musicoterapeuta di Cassano Magnago, il coro "Parkinsubria Choir". La musica come terapia riabilitativa per la malattia di Parkinson e fonte di realizzazione e gioia personale, questo è uno degli obbiettivi centrali di WOODinSTOCK.
Il Parkinsubria Choir sarà a WOODinSTOCK 2014 domenica 20 Luglio
I Pigreco sono un progetto nato nel 2016 a Novara e composto da: Marco Pregnolato (voce), Tommaso Caccia (chitarra), Alex Canella (batteria) e Daniele Bassi (basso).
L'obiettivo è quello di proporre una musica influenzata da diverse commistioni di generi e di gusti al fine di creare un repertorio eterogeneo e variegato di brani originali. Le vie espressive del funk, del jazz, del soul, del blues e del rock sono fuse insieme cercando di evadere dalle semplici etichette.
Il 5 febbraio 2018 è uscito il primo singolo della band, Funky Side Of The Groove, che vuole essere il brano-manifesto della band; musica ad alto dosaggio di energia e ritmo; mentre il 27 aprile 2018 è stato pubblicato il secondo singolo, 10 regole, dove la band sperimenta per la prima volta l’unione tra la sua musica e il rap.
La peculiarità del quartetto è la propensione all’improvvisazione e al creare una musica tanto coinvolgente quanto ricca di dinamica.
I Pigreco a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
La band nasce alla fine degli anni novanta sulle ceneri degli storici The Ride, gruppo che infiammò la scena punk milanese nel precedente decennio.
Il riferimento musicale del quintetto resta sempre il punk-rock americano delle origini, ma il suono viene impreziosito da contaminazioni che abbracciano il garage, il grunge e l’hard-rock. Nel corso della consolidata carriera il gruppo ha autoprodotto una manciata di lavori contenenti brani originali con liriche in italiano e si è esibita in oltre cento clubs in tutta la penisola.
Negli ultimi due anni è stata protagonista di concerti a fianco di note bands internazionali del genere quali Adicts, T.S.O.L., Sham 69, Ruts, Lurkers e Slaughter & the Dogs.
Formazione
Roberto Sironi – voce
Giorgio Clauser – chitarra, cori
Federico Fondrini – chitarra
Ferruccio Galletti – basso
Moreno Pasquino – batteria, cori
Discografia
Tutti fatti, fotti tutti – 2000, EP (Setticlavio)
Punk fiction – 2002, LP (Setticlavio)
Lupo live – 2005, LP (Setticlavio)
Poche ore all’alba – 2008, EP (Setticlavio)
La banda del buco – 2011, 45” (Pop Life)
Disagio sociale – 2013, LP (Nextpunk)
Zagor, Charlotte e altre avventure – 2016, LP (Killerdogz)
Per contatti con la band: Roberto Sironi 335-1443010 robsiron@hotmail.it
I Radio Vudù saranno sul palco di WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 Luglio.
I RadioAut sono una miscela di rock, funk, e reggae nata dalla malsana, ma pur sempre romantica, mente del cantautore Andrea Faraci. Serio dentista di fama inter-comunale di giorno, ma scapestrato sovversivo di notte (o almeno tarda serata), il nostro ha incontrato altri quattro scappati di casa con la passione per il groove e i concerti in cui si salta, ci si diverte, e -se tutto va bene- magari ci scappa pure un limone (anche se a dire il vero, a qualcuno qui piacciono i Pooh). Questi eroi della provincia hanno messo insieme un repertorio di inediti in Italiano che racconta la vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature, ma -e questo è indicatore di una progettazione artistica ragionata, e volutamente provocatoria- mai una volta nei loro testi vengono nominati i premolari. Dato che qualcuno nella band conosceva anche gli accordi con il # (hashtag) le iniziali idee compositive del cantante sono state arricchite da un processo di riarrangiamento condiviso, che ha portato a un repertorio di brani davvero niente male.
Nonostante l’impressione che possa dare questa biografia, nei loro brani i RadioAut sanno alternare a momenti di inusitata simpatia a tematiche impegnate e atmosfere poetiche.
Nel 2018 è uscito il primo singolo dei RadioAut: “Nino”; una storia di strada, dal sapore reggae, scritta come inno alla perseveranza, quando i tuoi giorni sembrano una corsa in salita. Un incoraggiamento a costruirsi almeno una porzione di felicità.
Attualmente la band sta per far uscire il suo primo EP.
I RadioAut a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 venerdì 19 Luglio
Il progetto RAINBOW BRIDGE – dal 2006, trio molto attivo in tutto il Sud Italia e non solo - è una celebrazione della musica, dello spirito e dell'attitudine di Jimi Hendrix.
Non il solito tributo ma una libera interpretazione di "quel sound" dal blues delle radici ai suoni "psichedelici" degli anni '60 fino al rock puro.
Il repertorio è un viaggio sonoro attraverso i classici di Hendrix e le sue famose versioni dei brani dei Beatles, Bob dylan, Cream, i classici del blues elettrico e del rock'n roll da Muddy Waters a Chuck Berry fino a Elvis..
Con apprezzamenti anche dagli Stati Uniti – la webzine dedicata alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti "a fucking cool tribute" – e dalla Germania – presenti nel portale Hendrix-fans.de, la band rielabora in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista i cui brani vengono rivoltati da cima a fondo in un mix di potente psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni.
Presenti – unica band dalla Puglia – a Bologna nelle edizioni 2013/14 al Jimi Hendrix Live (organizzato dall'associazione Jimi Hendrix Italia) dove hanno condiviso il palco con grandi musicisti come Stan Skibby(da Chicago), Vince Pastano(Vasco Rossi), Fulvio Feliciano e tanti altri.
La band inoltre ha partecipato a numerosi festival tra i quali Blues in Town(nel 2009), South Blues Connection(nel 2013) e Manfredonia Blues Festival(2014).
La band è gia salita sul palco di WOODinSTOCK 2015 e sarà nuovamente con noi a WOODinSTOCK 2016 venerdì 15 Luglio.
La band è presente su internet con un proprio sito: http://rainbowbridgetrio.blogspot.it/
Renato Franchi è da sempre in viaggio lungo binari e stazioni folk-rock-blues con i suoi validi musicisti e fedeli compagni d’avventura: Gianni Colombo alle tastiere, Joselito Carboni alle chitarre elettriche, Dan Shim Sara Galasso al violino, Umberto De Paolis al violoncello, Roberto D’Amico al basso, Marta Franchi ai flauti e voce, Roberto Nassini alla fisarmonica, Viky Ferrara e Gianfranco D’Adda alla batteria e percussioni.
“Renato Franchi & His Band”, conferma la vasta produzione originale; 20 album e più di 150 canzoni. Innumerevoli i live, con centinaia di concerti in teatri, piazze, festival e rassegne in tutta Italia e non solo; significative, inoltre, le collaborazioni con figure importanti della musica italiana, quali Claudio Lolli, i Gang, Fabrizio Poggi, Alberto Bertoli.
Negli anni Renato ha realizzato esperienze discografiche con album dal forte impatto sonoro e dalle liriche importanti come “Sogni & Tradimenti”, “Dopo le strade”, “Le stagioni di Anna Frank”, “Con un bel nome d’avventura”, “Finestre”, “Oggi, Mi Meritavo il Mare”, tutti molto apprezzati dalla critica musicale, come gli ultimi lavori, vale a dire “InCanto” (2020), “Penne & Calamai” (2021) e “Mi Perdo e M’Innamoro” (2022), confermano il percorso artistico e creativo di Renato Franchi, un cuore sempre in viaggio sui sentieri infiniti della grande musica e del rock d’autore.
Renato Franchi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014 Giovedì 17 Luglio
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23 Luglio 2022
- WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio
Rezophonic è un progetto nato da un’idea di Mario Riso che in quindici anni di attività e con all’attivo due dischi e un terzo in lavorazione, ha utilizzato la forza della grande musica per portare all’attenzione del pubblico tematiche legate alla solidarietà, alla sostenibilità ambientale e alla lotta agli sprechi alimentari. Sono ormai centinaia gli artisti e i grandi nomi che negli anni hanno aderito al progetto che – sotto l’egida prima di Amref e poi di Icio Onlus – ha permesso di realizzare in Africa 175 Pozzi, 15 Cisterne e 3 Scuole.
La formazione dei Rezophonic è in costante evoluzione e, oltre a Mario Riso ha visto alternarsi sul palco e in studio un numero impressionante di artisti: William Nicastro, Olly (The Fire), Cristina Scabbia, Maus, Marco Coti Zelati, Andrea Ferro, (Lacuna Coil), Marco Cocci (Malfunk), G.L. Perotti (Extrema), Max Zanotti e Marco Trentacoste (Deasonika), Gianluca Battaglion (Movida), DJ Aladyn, Jan Galliani (Settevite), Kg Man, Gianluca Grignani, Stef Burns, Tommy Massara (Extrema), Mana (Folder), Emo & Nitto (Linea 77), Piotta, Roy Paci, DJ Jad, Eva Poles (Prozac+), Pablo Von Roitberg, Morgan, Roberta Sammarelli (Verdena), Fabio Mittino, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Stefano Brandoni, La Dava (Vallanzaska), Diego Mancino, Gemelli Diversi, Marco "Garrincha" Castellani (Octopus), Pau e Cesare Petricich (Negrita), Omar Pedrini, Nikki, Andy e Livio Magnini (Bluvertigo), Max Brigante (Radio 105), FFD, Joxemi (Ska-P), Micky (No Relax), Ringo, Alteria, Lella (Settevite), Sem (Guilty Method), Michele Albè (Piks), Pier Gonella (Labyrinth, Mastercastle, Necrodeath), Patrick Djivas (PFM, TG5), Andrea "Trix" Tripodi (Eggs), Fefo Forconi, Ugo Nativi, Enrico Amendolia, Roberto Broggi (Guilty Method), Pino Scotto, Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Saturnino Celani, Fausto Cogliati, L'Aura, David Moretti (Karma), Steve Angartal, Larsen, Coppolino, Ivan Lodini Giovanni Frigo e Alessandro Ranzani (Movida), Silvio Franco, Madaski e Bunna Africa Unite, N.A.M.B., Loge, Davide Tomat, The Bastard Sons of Dioniso, Paletta e Noyse (Punkreas), Andrea Rock, Sasha Torrisi (ex Timoria), Ketty Passa (toxic tuna), Pierluigi Ferrantini (Velvet), Enrico Ruggeri, Caparezza, Simone Fiorletta, Federico Malandrino, Giuseppe Fiori, Fabrizio Pollio (Io?Drama, Pollio), Andrea Butturini, Marco Priotti, Amerigo Vitiello, Giuseppe Fiori, Pietro Quilichini....
I Rezophonic a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio con Eva Poles
L'hard rock band Rideout è nata durante una Jam session il 16 Giugno 2008. Visto il combaciare dei gusti musicali, insieme hanno deciso di costruire una band che spazi dal Rock più classico di Led Zeppelin, Deep Purple e Rainbow, fino all'Heavy Metal di Saxon e Judas Priest.
A inizio Novembre 2012 sono entrati in studio a registrare il primo Ep di inediti, già rodati dal vivo da qualche mese.
Rock Hard, RideOut!!!!
La pagina Facebook dei Rideout: rideouthardrockband
Il loro spazio su MySpace: rideoutbiella
I Rideout sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 Sabato 6 Luglio
Riki Massini...
”… Sono i musicisti come lui, come Spencer Bohren e come Angelo "Leadbelly" Rossi tanto per fare alcuni esempi, quelli da cui prendere spunto. Persone cioè che quando salgono sul palco sanno cosa fare, e non presentano mai al pubblico lo stesso spettacolo due volte."
Il Blues
"One of Italy's finest blues guitarists, and a fantastic and generous friend. A truly excellent and gifted player, his feel for the blues is unique and he is a pleasure to play with: always a treat."
Mick Abrahams
- Sounds great, a very impressive 'As the Crow Flies', the 'talking' guitars are lovely, great stuff, Rory would love them too !
You've made a wonderful version of Rory's "Edged in Blue", and I
enjoyed listening to your version with the 'slide' on the outro too.
Your keyboard playing is great with terrific tones - the late Lou
Martin would have approved ! "Donal Gallagher
Riki Massini è un ragazzo cresciuto nella musica, che vive per la musica. Gli piace starsene in disparte. Non lo noti, non lo senti, non si atteggia, ma quando sale sul palco la storia cambia. Eccome. E’ difficile poterlo etichettare e, forse, nemmeno lo vorrebbe Riki che, comunque, un idolo pure lui ce l’ha. Ed è uno di quei personaggi scomodi che, come lui, voleva suonare e non atteggiarsi a star come tanti suoi colleghi. Questo personaggio era il mai troppo compianto Rory Gallagher, con la famiglia del quale il nostro Riki ha stretto un legame di amicizia. Dalla piccola Biella a Cork, nella verde Irlanda, dove Riki è amato e apprezzato e dove la sua storia musicale ha lasciato un segno. Non a tutti capita di potersi esibire nella patria di Gallagher e, tantomeno, di poter apparire ad una delle più importanti emittenti radiofoniche mondiali: la BBC, voluto da Alan Thompson per il suo Show. Ma Riki Massini non è un clone del famoso chitarrista irlandese, ha solamente attinto alcuni segreti per creare le propria personalità musicale fatta di corposo rock blues, sia elettrico che acustico, dove ogni sera è una nuova esperienza e ogni concerto diverso da quello precedente. Questo lo fanno quelli bravi sul serio che si vogliono divertire suonando. Che sia la National, suonata in fingerpicking, o l’adorata Stratocaster, con la quale incendiare le sue esibizioni, un concerto di Riki Massini è un’esperienza che lascia il segno. “One of Italy’s finest blues guitarists, and a fantastic and generous friend” così lo definisce Mick Abrahams che di chitarristi se ne intende, lui che la storia del rock mondiale l’ha fatta coi suoi Jethro Tull, la famosissima band inglese dalla quale proviene il batterista Clive Bunker che spesso divide il palco con Riki, anche questo a conferma della bravura del nostro artista. Popolare in gran parte dell’Europa che conta nel giugno 2016 Riki è stato invitato come rappresentante italiano al Chicago Blues Festival dove ha potuto esibirsi in più episodi al Grant Park Jackson & Columbus in quello che, forse, è il più importante blues festival del mondo. Tutto questo a sancire una carriera sempre in crescendo con i giusti passi e la consapevolezza di quello che si vuol fare: una vita per la musica.
Tutte le informazioni su Riki sul suo sito: https://www.rikimassini.com/
Riki sarà sul palco di WOODinSTOCK 2018 Sabato 21 Luglio con la Bonus Track Band comprendente per l'occasione anche Clive Bunker (già batterista dei Jethro Tull), Pep Amato Raines (basso) e Paolo "Silver" Silvestri (Hammond)
La chitarrista e cantautrice Roberta Finocchiaro, figlia di musicisti, nasce a Catania nel 1993. Fin da piccola dimostra una grande passione per la musica, iniziando a suonare la chitarra e il pianoforte e a scrivere le prime canzoni a soli 10 anni. La voglia di raccontare la vita attraverso la musica è ciò che spinge Roberta a intraprendere questa strada.
Dopo essere entrata a far parte della Tillie Records (2014), etichetta discografica di Simona Virlinzi, sorella del produttore discografico catanese Francesco Virlinzi, Roberta nel 2016 pubblica il suo primo album di inediti “Foglie di carta”, un disco dal genere pop/blues/folk, ispirato alle sonorità americane.
Sonorità molto care a Roberta che si delineano ancor meglio con il suo secondo progetto discografico,“Something True”. Registrato a Memphis (Tennessee) al Sam Phillips Recording insieme a importantimusicisti americani tra cui il batterista Stephen Chopek e il bassista David LaBruyere (che cureranno anche la produzione artistica), con “Something True” l’ispirazione oltreoceano, infatti, è ancora più evidente.
Nel 2019 entra in studio a New York per registrare il terzo disco “Save Lives With The Rhythm” (giugno 2020) prodotto da Steve Jordan, registrato al Brooklyn Recording di New York e missato al Germano Studios di Broadway. Un album in cui la vita e il groove, elementi fondamentali della musica di Roberta, trovano il loro giusto equilibrio. Una nuova grande sfida per lei che si avvicina molto di più alla chitarra elettrica, concedendo spazi maggiori anche agli assoli musicali. Hanno collaborato a “Save Lives With The Rhythm”, oltre a Steve Jordan, anche Sean Hurley al basso, Clifford Carter alle tastiere, Dave O’Donnell e ancora sono presenti in alcuni brani i fiati di Eddie Allen, Patience Higgins, Clifton Anderson, la fisarmonica di suo nonno Gino Finocchiaro e il violino di Olen Cesari.
Roberta ha aperto nel 2016 l’ultima data del tour “ON” di Elisa, si è esibita due volte in America, in occasione del Light Of Day, suonando con alcuni musicisti di Bruce Springsteen. Nel dicembre 2017 per la prima volta ha calcato il palco del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della finale del Fiat Music di Red Ronnie, contest che la vede vincitrice. E nel 2020, durante i mesi di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, si aggiudica la vittoria del contest lanciato sui social da Alex Britti, e apre il suo concerto al Festival di Piombino, suonando anche insieme ad Alex sulle note del brano “7000 caffè”. Roberta partecipa anche al primo contest dedicato a Bruce Springsteen “Cover Me” con la canzone “New York City Serenade” vincendo il premio della critica.
Nel giugno 2021 Roberta accompagna Cristiano Godano dei Marlene Kuntz nel suo tour solista “Mi Ero Perso Il Cuore Tour”.
Roberta Finocchiaro a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23Luglio
Roberto Fontana nasce a Torino nel 1956. Si avvicina al fantasy grazie ai libri di J.R.R. Tolkien e inizia a studiarne l'opera, interessandosi a storia, alla geografia, agli usi e ai costumi dei popoli della Terra di Mezzo e diventando uno dei maggiori esperti di Tolkieni in Italia. Ha partecipato alla traduzione per Marietti 1820 de La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi di J. R. R. Tolkien, pubblicato in Italia nel 2008. In seguito, pubblica Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo (Edizioni L'età dell'Acquario, 2010) e Le preghiere della Terra di Mezzo (Sogno Edizioni, 2012) e Essecenta: i nomi della Terra di Mezzo (EBS Print, 2015), con Mauro Ghibaudo. Da diversi anni si dedica alla lingua e alla calligrafia elfica; tiene corsi di scrittura Tengwar, lo stile degli Alti Elfi. Quando non è impegnato nella sua attività di scrittore e calligrafo, è un ingegnere nucleare che insegna matematica e fisica al liceo. Le guerriere drago è il suo primo romanzo.
Roberto Fontana sarà a WOODinSTOCK 2016 Sabato 16 Luglio a tenere un Workshop di scrittura elfica
L’inesauribile fantasia di J.R.R. Tolkien non ha prodotto soltanto le saghe de “Il signore degli anelli” e de “Lo Hobbit”, recentemente portate sul grande schermo da P. Jackson. Il professore di Oxford, filologo e linguista, ha anche inventato numerosi linguaggi, ognuno datato di lessico, grammatica e sintassi propria: le parlate di elfi, nani, uomini e orchi sono state sviluppate secondo regole scientifiche. Le due lingue elfiche maggiormente perfezionate da Tolkien sono il Quenya, la lingua degli elfi del perduto Ovest, dotta e sapienziale, una sorta di “Latino elfico”, e il Sindarin, la lingua degli elfi della Terra di Mezzo, spesso utilizzata nei vari film.
Non pago di ciò, Tolkien, le cui doti artistiche sono ben note, ha anche voluto che queste lingue fossero dotate di alfabeti propri: chi ha visto i film della saga conosce già le rune, mentre i caratteri elfici veri e propri prendono il nome di Tengwar.
In questo workshop, i partecipanti impareranno ad utilizzare i Tengwar per scrivere parole in Quenya ed in Sindarin, sfruttando regole e tecniche calligrafiche comuni agli stili calligrafici del mondo primario (reale). È infine interessante sapere che si può adottare le Tengwar per scrivere anche parole in altre lingue, come l’inglese e l’italiano.
Alla fine del corso, tutti potranno perciò cimentarsi a traslitterare il proprio nome nell’alfabeto degli Elfi…
E' possibile seguire Roberto Fontana sulla sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/robertofontana.autore
Questo che segue è un video musicale di una canzone, Aldudénië, di cui Roberto Fontana è autore del testo (in elfico, italiano e inglese).
LA STORIA
Gli elfi amano riunirsi attorno al fuoco e raccontare antiche storie e leggende. È in uno di questi ritrovi notturni che Silme, una Maia del mondo di Arda (spirito primordiale esistente dall'inizio dei tempi), narra il racconto dei due Alberi Sacri: essa li descrive, avendoli visti in prima persona, come due alberi meravigliosi e ne mostra le ultime foglie rimaste, da lei stessa raccolte e conservate... una d'argento e l'altra dorata.
I due alberi, chiamati Laurelin e Telperion, illuminavano con la loro mistica luce parte del mondo di Arda ed erano la più bella creazione di Yavanna, la Potenza della Natura.
Ma mentre Silme descrive gli Alberi, gli Elfi le ricordano che questi erano morti a causa di Melkor, il Signore Oscuro, che li aveva distrutti trafiggendoli e facendone bere l'essenza ad Ungoliant, una creatura che tesseva trame di oscurità nutrendosi di luce.
Silme risponde al coro raccontando come, nonostante ciò, Yavanna e Nienna si recarono presso i due alberi morenti e, Yavanna attraverso un canto e Nienna col suo pianto, riuscirono a far nascere da Telperion un fiore d'argento e da Laurelin un frutto dorato, prima che essi perissero.
Tale fiore e tale frutto divennero rispettivamente la Luna, che gli Elfi videro per primi nel cielo, e il Sole, al cui primo sorgere nacquero gli Uomini. Questi astri sostituirono i due Alberi Sacri nell'illuminare Arda, questa volta per intero.
Melkor fu quindi costretto a ritirarsi nell'oscurità del sottosuolo, intimorito dalla loro luce, ed infine scacciato nella Tenebra Esterna.
Durante il racconto di Silme, Elemmírë trascrive in lingua elfica la storia, vissuta da lui stesso in prima persona, affinché se ne serbi memoria.
LA MUSICA
Roberta Malerba - Luca Catalano
-Words (Quenya/Italian/English): Roberto Fontana
-Lead Vocal: Roberta Malerba
Robi Zonca è un grande bluesman con la passione del pop; è autore, arrangiatore, chitarrista, bassista e cantante...
Ha cominciato la sua carriera come sideman suonando con la band di Andy J Forest, da lui conosciuto a Parigi negli anni 80, collaborando poi con Fabio Treves, Ginger Baker, Mia Martini, Ronnie Jones, Tolo Marton e tanti altri. Nel 2003 forma la sua band e pubblica l'album "Do you know?" che riscuote un ottimo successo di critica e soprattutto di diffusione radiofonica negli Stati Uniti, in Europa e nel resto del mondo.
Robi si convince quindi a seguire la carriera solista pubblicando nel 2005 il suo secondo album "You already know" che segue le orme del primo raggiungendo gli stessi risultati di critica ed airplay. Durante il tour promozionale del cd, che lo vede ospite presso numerose stazioni radio USA a New York, Los Angeles e New Orleans, Robi incontra, proprio nella città della Louisiana, il cantante Big Luther Kent con il quale si stabilisce un'amicizia e la loro seguente collaborazione porta al primo tour italiano di Luther (accompagnato dalla band di Robi) ed alla pubblicazione nel 2006 di "Magic box", album dal vivo registrato durante il tour. Nel 2007 Zonca pubblica "Rebel!" registrato tra New York e Milano avvalendosi della collaborazione di strumentisti americani ed italiani tra cui spiccano i nomi di Bernard"Pretty"Purdie, Jerry e Jimmy Vivino, Big Luther Kent, Claudio Bazzari, Antonello Aguzzi (che ha coprodotto insieme a Zonca tutti gli album finora pubblicati). Il 27 marzo 2010 è uscito quello che è il suo current album So good che vede la partecipazione di ospiti come Luther Kent, Fabrizio Bosso e Sabrina Kabua. Coprodotto con Paolo Filippi, e con la collaborazione di Jantoman per le tastiere e gli arrangiamenti di fiati ed archi, l'album, forse più di tutti gli altri, si sta imponendo sulle radio specializzate degli Stati Uniti, del Regno Unito, australiane, giapponesi ed europee in genere. Ottime critiche anche nel suo paese d'origine, l'Italia, dove tutta la stampa specializzata si è detta concorde sulla grande qualità della musica di Robi Zonca.
Tutte le info su Robi Zonca sul suo sito ufficiale
Robi Zonca ha partecipato a WOODinSTOCK 2012 e a WOODinSTOCK 2013. Sarà ancora con noi sul palco di WOODinSTOCK 2014 sabato 19 Luglio.
Robi Zonca ha concesso la sua "Feel like dancing" tratta dall'album "So Good" per l'utilizzo nel CD di WOODinSTOCK 2012
Roby Epi, all'anagrafe Roberto Epistolio, si descrive così:
Mi considero artista poliedrico, che ha come obiettivo principale la ricerca della bellezza in tutte le sue forme, intesa come rappresentazione di qualcosa (volto,paesaggio o simbolo) capace di suscitare emozione autentica.
Attraverso l'uso di colori acrilici in pasta, intervengo su tela o altri supporti con fusione di colori, inaspettate velature, elementi surreali di notevole impatto visivo.
Le mie opere, non possono considerarsi “finite”, nell'arco di poche ore, in termini di tempo richiedono particolare impegno.
“Nella bellezza e nell'amore che essa suscita, l'uomo trova il punto di partenza per il ricordo e la contemplazione delle sostanze ideali”
(Platone, Fedro)
Roby Epi fa parte dell'Associazione Artisti in Movimento ed è possibile contattarlo ai seguenti recapiti:
CELL.338/6011252
E-MAIL: arterepi@gmail.com
Roby Epi creerà un'opera sul palco di WOODinSTOCK 2015 durante l'esibizione di Gigi Cifarelli Venerdì 10 Luglio
La Rock 'n' roll school tiene corsi di ballo Rock 'n roll, Boogie Woogie e Twist.
Il fondatore e maestro Umberto Trivini, insieme alla partner Barbara Bonetti, può vantare numerosi titoli, premi e riconoscimenti a livello nazionale (1° posto Campionato Italiano Professionisti nel 1995, 2° posto Coppa Italia 1996) ed è stato ospite in diverse trasmissioni televisive a seguito nazionale (Buona Domenica su Canale 5, Campioni di ballo su Rete 4, Alle falde del Kilimangiaro su Rai3, La vita in diretta su Rai2...).
La Rock 'n' Roll School è stata ospite di WOODinSTOCK 2016 Sabato 16 Luglio!
Il sito web della scuola è http://www.rocknrollschool.it/
La scuola ha sede principale a Daverio -VA in via Piave, 6
E' possibile richiedere informazioni al n° 339/275.99.44
Photo by Isabella Sannipoli www.aediphotographers.com
Nasce a Gubbio. E' italo-canadese. Vive a Roma. Padre pianista, a 3 anni comincia a studiare pianoforte con la giapponese Setzuko Murata. Dopo 10 anni di musica classica arriva il rigetto, da buona adolescente. Comincia a cantare a 16 anni, più per gioco.
Nel 2001 inizia ad esibirsi in duo con suo fratello chitarrista e compositore Paolo, e ad oggi questo resta il progetto del cuore. Si ispirano inizialmente a Joe Pass ed Ella Fitzgerald così come a Tuck & Patty, con un duo esclusivamente acustico. Riarrangiano e reinterpretano i classici della musica jazz, soul, brasiliana e pop internazionale con uno stile molto personale che ha valso loro palchi importanti come la Casa del Jazz e Villa Celimontana a Roma, il Trasimeno Blues Festival, il Noborders Jazz Festival.
Nel 2007 è componente de Le Core, quartetto vocale di sole donne col quale arrivano in finale al Musicultura (ex premio Recanati) nel 2009.
Nello stesso anno il fortunato incontro col M° Bruno De Franceschi, che stravolge completamente il suo approccio al canto e alla gestione del corpo e del palcoscenico. L'impatto è forte: dalla più semplice forma del "concerto musicale" passa ad interessarsi sempre di più al "teatro musicale", ispirandosi a maestri come Ute Lemper, Milva, Charles Aznavour, Jacques Brel, Melina Mercouri.
Nel 2012 inizia il suo percorso di studio e interpretazione di musica proveniente dalle culture più diverse: canta nelle lingue originali la morna capoverdiana, samba e choro brasiliani, il tango, canti popolari balcani, la chanson francese, classici italiani per non dimenticare il blues e i jazz, da cui proviene. Ad oggi canta in più di 10 lingue.
Dal 2014 al 2017 è stata impegnata con vari ensemble tra cui la MED FREE ORKESTRA (ICompany) e l'ORCHESTRA NAZIONALE JAZZ GIOVANI TALENTI, ed è coinvolta nella stesura di vari progetti di teatro musicale in particolare con David Riondino. Ha partecipato a 4 repliche de "Il Flauto magico" dell'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO nel ruolo di Pamina.
Ha collaborato e avuto l'onore di dividere il palco con grandi artisti tra cui: David Riondino, Natalio Luis Mangalavite, Monica Demuru, Erri De Luca, Claudio Santamaria, Paolo Briguglia, Gino Castaldo, Mario Tronco, Paolo Damiani, Eugenio Bennato, Andrea Satta e i Tetes de Bois, Gabriele Mirabassi, Roberto Taufic, Francesco Bolo Rossini e molti altri.
E' corista nel disco di Francesco De Gregori "Amore e Furto - De Gregori canta Bob Dylan". E' tra le ballerine presenti nello spot Missoni in uscita a fine 2015 per la regia del premio Oscar Paolo Sorrentino.
Nell’estate 2017 ha partecipato all’Indiegeno Fest (premiato miglior festival estivo dal MEI 2017) aprendo il concerto del noto cantautore italiano Niccolò Fabi e in autunno ha aperto il concerto della band francese Nouvelle Vague in tour mondiale, per la rassegna Parioli Sounds. Il 20 giugno 2018, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è uscito il doppio album “Yayla - Musiche ospitali” (Appaloosa Records/Centro Astalli) presentato a RadioRai3 in cui Sara Jane ha interpretato “Deportee” di Woody Guthrie (nell’album anche Antonella Ruggiero, Edoardo Bennato, Erri De Luca, Neri Marcorè, Valerio Mastandrea, James Maddock e tanti altri). Da maggio 2019 è impegnata su Canale 5 in veste di giudice dello show musicale “All Together Now” condotto da Michelle Hunziker e J-Ax.
A giugno 2019 ha vinto il Primo Premio al concorso "L'Artista che non c'era".
E' diplomata al Corso Jazz del Conservatorio Santa Cecilia. Ha studiato canto con Cristina Zavalloni, Maria Pia De Vito ed Eleonora Bruni. Insegna Canto a Percentomusica (Roma) diretta dal M° Massimo Moriconi.
Sara Jane Ceccarelli a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
La danese Anne Geertsen e l’italo-canadese Sara Jane Ceccarelli tornano in tour insieme per l’estate 2019. Dopo essersi esibite con diversi ensemble per 3 anni consecutivi al Copenaghen Jazz Fest, e quest’anno per la prima volta al VinterJazz nella stessa città, saranno nuovamente in giro per la penisola italiana. Il live le vedrà eseguire le loro personali composizioni (in alcuni casi scritte a 4 mani) per un set acustico con piano/voci e Claudio Suriano alla chitarra.
Un live intimo ma allo stesso tempo denso e forte, per due autrici ed interpreti raffinate e profondamente carismatiche.
Sara Jane Ceccarelli e Anelogi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Woody Guthrie è stato il pioniere della canzone folk e di protesta americana. Il padre spirituale di Bob Dylan e Bruce Springsteen e di chiunque cantautore abbia provato a cambiare il mondo con una chitarra acustica e un’armonica. Il testimone di Woody è stato ereditato anche dal figlio Arlo con il suo leggendario Alice’s Restaurant. Ora tocca a Sarah Lee Guthrie, figlia di Arlo e nipote di Woody. Un destino segnato il suo, la prima volta che è salita su un palco era quello della Carnagie Hall e non aveva ancora quattordici anni, duettando col papà Arlo sulla celebre Sailin' Down My Golden River di Pete Seeger davanti a un pubblico tutto esaurito e in estasi.
Sarah Lee Guthrie porta avanti il messaggio della sua famiglia con una gentile urgenza nelle sue interpretazioni guidata dal suo spirito e dalla sua voce così puri e limpidi.
Nel 2009 ha pubblicato Go Waggaloo, un album di famiglia di canzoni originali (e alcune con testi di Woody) che ha vinto molti premi e portato Sarah nel tour The Guthrie Family Rides Again, circondata da generazioni di familiari e amici.
Sarah Lee Guthrie è cresicuta nel Berkshire, nel Massachussets ma recentemente si è trasferita a Austin in Texas, la città dei cantautori sempre in movimento tra radici e innovazioni. Sarah sta lavorando a un nuovo album, anticipato dal singolo di debutto Honey and the Dew, un'affascinante swing western d'amore.
Parallelamente alla sua carriera solista Sarah collabora con sua sorella Cathy nella honkey tonk band Guthrie Girls.
Jesper Lindell per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
“Dylan offre la sua performance più dinamica di "Hurricane", in piedi sul palco con la sua chitarra, serio, sputando fuori i testi, fissando per tutto il tempo la violinista Scarlet Rivera a pochi metri di distanza. È elettrizzante. Potrei dire che siano i cinque minuti più avvincenti che abbia mai visto in un film/documentario su un concerto rock".
Da “Splice Today”
Scarlet Rivera, musicista americana nominata per i Grammy Awards, ha aperto un varco nel tessuto della storia del rock come pioniera del violino elettrico. Partendo da un background classico, ha evoluto il suo percorso fino ad abbracciare una gran varietà di generi di musica, dalla fusion che mescola rock e jazz, poliritmi latini, alla musica celtica, fino alla new age; la si può considerare perciò una musicista rivoluzionaria.
Bob Dylan è stato il primo a scoprire e riconoscere Scarlet, invitandola come parte integrante del leggendario album "Desire" e del tour Rolling Thunder Revue. Dylan riconobbe il genio della visione musicale di Scarlet, considerandola una violinista capace di suonare come il volino alla stregua di una chitarrista solista, al punto da volerla fortemente nella crew di musicisti impegnati nella registrazione di “Desire” – senz’altro uno dei punti più alti della produzione dylaniana, considerato uno dei suoi cinque dischi più importanti – costituendo il debutto di Scarlet nel panorama della musica internazionale. La presenza di Scarlet in “Desire” ha fatto da apripista all'inclusione di altri suonatori di archi nella musica rock. L’incontro tra Dylan e Scarlet è pura leggenda ed è stato magistralmente raccontato nell’ultimo film di Martin Scorsese. Eric Clapton (!!!) aveva suonato tutte le parti soliste con la sua chitarra elettrica sul disco. A fine giornata, dopo la lunga session in studio di registrazione, Dylan prese la sua macchina e fece un giro notturno per Manhattan quando vide passare una bellissima ragazza col violino spalla. Registrano le parti di violino per gioco, mettendo in mute l’elettrica di Clapton e alla fine Dylan scelse che quel violino sarebbe stato lo strumento cardine di Desire.
Come primo membro donna della band di Dylan, Scarlet è stata inclusa in altri quattro album multi-platino. È nota per i suoi contributi a innumerevoli registrazioni e performance con gli artisti più influenti del nostro tempo. Le sue capacità sono di ampio respiro e hanno goduto dei riflettori nella più venerata Carnegie Hall della musica, con la Duke Ellington Orchestra, il Kennedy Center e il Carnevale di Venezia, in Italia. Il suo attuale debutto vocale nominato ai Grammy, "All of Me", è stato messo in luce con recensioni stellari in tutto il mondo.
Scarlet continua il suo viaggio di espressione e creatività esibendosi con leggende preziose come Indigo Girls, Tracy Chapman, Eric Andersen, Keb Mo, Peter Maffay, David Johansen e Sylvia Tyson di "Ian and Sylvia", e cinque volte vincitrice di Grammy Cindy Cashdollar.
Scarlet Rivera per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Sergio Polito, in arte SirJoe, da 36 anni leader della band veneziana B-WOPS, con all’attivo un paio di produzioni discografiche per il Club de Musique di Courmayeur ed innumerevoli concerti e partecipazioni, si cimenta con il sogno di una vita, un cd dedicato al mito della musica americana Ry Cooder , “My Friend Ry” e con la collaborazione di musicisti di pregio, alcuni stranieri quali il chitarrista americano Jeff Pevar, il pianista inglese Paul Millns, l’armonicista canadese Butch Coulter, la cantante americana Inger Nova Jorgensen, ed altri nostrani tra cui Carlo De Bei, Willy Mazzer, Marco Campigotto e Matteo Sansonetto, realizza un tributo con 12 brani rivisitati e riarrangiati, come nella migliore tradizione del maestro Cooder, edito da Gutenberg Music by Caligola Records.
Sergio Polito per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day con Alberto Boscolo alla chitarra
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
Classe '68, nasce e cresce in riva al mare della Maremma Toscana. Poca voglia di studiare sui libri e troppa di imparare dalla Vita, si consacra autodidatta per necessità e, giovanissimo, sale sul palco con un sogno: la musica. Vive appieno il movimento del '68… ma in realtà è l'82 ed è proprio questo anacronismo che lo segnerà per sempre. Suona e fa di tutto, suona di sera perchè di giorno lavora. Lavora e fa di tutto, per mangiare e suonare la sera. Nel '90 sposa a tempo pieno la sfera artistica creativa e, "chitarra e sacco a pelo", gira per anni tra località turistiche italiane e un po' di mondo. Musica, sub, moto, mare, cibo, neve, fango, sesso, birra e cose inenarrabili, sono le passioni che creano incontri e interazioni con gli altri, che ne modificano l'animo. I viaggi, i traslochi, il vivere e lavorare in giro fanno il resto.
Nel '96 si ferma a Milano dove inizia a colmare le varie lacune tecniche con stage e corsi mirati. Da lì a poco l'incontro e l'integrazione nella realtà cabaret del locale Zelig.
Schivo e distante dallo showbiz, si vanta di essere l'unico comico della sua generazione a non aver scritto un libro. Resisterà? Difficile rinchiuderlo in una definizione e se, inevitabilmente, il lato comico troneggia per popolarità sugli altri, è impossibile capire Sergio senza tener conto dello Sgrilli musicista, cantante, attore, regista, interprete, autore, improvvisatore, essere pensante. Polemico e anarchico, ama la semplicità in tutti i diversi piani di lettura che la possono comporre.
Da sempre punta tutto sul rapporto con il pubblico, sull'approccio live. In una parola: VITA!
Alla domanda "Chi è Sergio Sgrilli?" lui risponde: "Una mente pensante".
Tutte le informazioni su Sergio Sgrilli sul suo sito ufficiale: www.sergiosgrilli.it
Sergio Sgrilli, insieme a Paolo Migone ha presentato lo spettacolo "Gli U2 - gli Ultimi 2" organizzato da Rete Giunca e WOODinSTOCK a favore del progetto "Giovani di Valore". Sergio salirà nuovamente sul palco per lo spettacolo "20 in poppa" a favore di WOODinSTOCK il 10 Febbraio 2018 al Teatro Sociale di Busto Arsizio.
Simona Cremonini nasce a Mantova nel 1979, ma fin da bambina trascorre le estati nella casa di famiglia sul lago di Garda, a Manerba.
Da sempre appassionata di letteratura fantastica e horror, inizia a scrivere storie di questi generi ambientandole da subito in Italia e nei luoghi che conosce: nel 1998 si imbatte in una storia di streghe bruciate a Manerba nei pressi della sua casa e inizia così a interessarsi all’universo delle leggende locali e del folklore.
Dopo i primi concorsi letterari, tra cui il Premio Akery sezione horror vinto nel 2005, comincia a collaborare come redattrice con il portale LaTelaNera.com ed entra nel comitato di lettura della rivista letteraria Inchiostro di Verona, dove resterà per diversi anni valutando e correggendo i racconti di numerosi autori. Dopo nuove esperienze nel settore della comunicazione e dell’editoria, nel 2007 diventa una copywriter ed editor freelance e la scrittura si trasforma per lei da passione in professione.
Il lungo lavoro di ricerca sul lago di Garda e sulle sue leggende la porta in questi anni a pubblicare numerosi libri sulle storie fantastiche locali, di saggistica e di narrativa, ovvero il saggio “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda”, l’antologia “I racconti fantastici del Garda”, il saggio “Misteri morenici”, il saggio sulla letteratura horror “La paura danza in collina”, il saggio “Adelaide, una leggenda svelata”, l’antologia di racconti “Garda Doble”, il romanzo “Il Sigillo di Sarca” con cui debutta ufficialmente la “Saga delle Streghe Quinti”, un ciclo di storie dedicato alle streghe ambientato tra le sponde del lago di Garda e ispirato dalle leggende locali. Nel 2005 ha pubblicato anche il saggio “La leggenda vien mangiando” sulle leggende che, nella tradizione popolare italiana e mondiale, raccontano la nascita di cibi e vini.
Simona Cremonini sarà a WOODinSTOCK 2016 sabato 16 luglio.
Si può seguire il suo lavoro sul sito www.leggendedelgarda.com su Facebook alla pagina https://www.facebook.com/leggendemisteridelgarda e su Twitter @leggende
Simona e Paolo negli anni maturano insieme un percorso fatto di jazz e swing macinando chilometri su e giù per l'Italia. L'esperienza musicale li fa spaziare dagli standard più famosi ai ritmi latini della bossa con qualche cenno cubano, ma mantenendo sempre tanta passione per la musica d'autore italiana.
Sono entrambi quotati docenti di musica con un’intensa attività editoriale e web, con collaborazioni con i più illustri siti ed editori di divulgazione musicale. Hanno all’attivo diversi album, tour e partecipazioni a festival a livello nazionale.
Simona e Paolo per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2017
- Paolo Anessi ha tenuto una Masterclass sui Melakartas sabato 21 Luglio a WOODinSTOCK 2018.
- WOODinSTOCK 10 per l'evento a Gavirate del 3 settembre 2022
La band, (Luca Pedroni alla chitarra, Francesca Morandi al basso, Marco Mengoni alla batteria e Luca Fraula alle tastiere) insieme a Gianluigi Paragone (voce e chitarra ritmica), offre esibizioni caleidoscopiche, appassionate e coinvolgenti, un’alternanza di musica italiana d'autore riarrangiata in chiave rock, brani originali e narrazioni di Gianluigi (sul contesto socio politico attuale), un continuum con il lavoro svolto durante l’anteprima nelle puntate del Talk show televisivo L’ultima Parola -RAI2- prima, e La Gabbia –LA7- in seguito. La band ha accompagnato artisti del calibro di: Edoardo Bennato, Eugenio Finardi, Enrico Ruggeri, Davide Van De Sfroos, Francesco Baccini, Beppe Carletti (Nomadi).
La pagina Facebook della Skassakasta: https://www.facebook.com/Skassakasta
Skassakasta a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2014 con Gianluigi Paragone
- WOODinSTOCK 2015
- a WOODinSTOCK 2017 ha accompagnato Don Airey, mitico tastierista dei Deep Purple Sabato 15 Luglio.
- Mercoledì 5 Dicembre 2018 ha accompagnato Ian Paice dei Deep Purple in un evento pro WOODinSTOCK al Teatro Sociale di Busto Arsizio
Gli Sketch sono una band di Varese nata nel 2012, dall’amicizia di quattro pivelli.
Lo stile è quello di chi non vuole codificare rigidamente la propria voglia di creare musica, lasciando libera l’ispirazione. Da una base funk e forti contaminazioni hard-rock e post-grunge nasce un alternative-rock padre di scalette poco prevedibili. Dopo anni felici passati a scrivere canzoni in inglese, la nuova sfida è quella di proporre pezzi in italiano, dal sapore social-satirico legato a note introspettive. Con lo stesso entusiasmo da live.
Gli Sketch a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 Venerdì 19 Luglio
La band
Voce e percussioni: POLDO - Stefano Pavarini
Chitarra solista: STANGA - Roberto Rossi
Chitarra ritmica: MARINO - Marino Del Vescovo
Dobro, Steel, Mandolino: KEP - Antonio Capuzzoni
Basso: MAGOO - Massimo Dandolfi
Batteria: MARCO - Marco Lo Chiatto
Cenni Storici
Con i primi raggi di sole della primavera '96 nella cantina di un villino alla periferia sud di Milano nascono, una domenica pomeriggio, i SOLID ROCK.
La voglia di suonare, repressa ormai da anni, trova il suo naturale sfogo, nell'unione di 6 ex-ragazzi che il "perno" POLDO (voce) riesce ad unificare intorno alla passione comune, più o meno latente, per la musica e la poesia di BOB DYLAN. Aggregare KEP, MARINO (chitarre) AZZI (basso) PAOLO (tastiere) e ROXY (batteria) è quasi un gioco da ragazzi; tutti non vedevano l'ora di togliere dalla custodia gli strumenti conservati da tempo.
Ben presto comunque, soprattutto in occasione della prima uscita live (San Donato giugno '96), i 6 diventano una sola cosa che non può che prendere il nome di una canzone di Dylan "SOLID ROCK".
Da quella sera un susseguirsi di uscite live vede i SOLID ROCK sui palchi più diversi, tra i quali spiccano sicuramente quelli legati a manifestazioni di beneficienza, eventi culturali o concerti celebrativi. L’area della Provincia di Milano, Bergamo, Casalpusterlengo sono alcuni dei tanti posti dove la musica di Dylan viene fatta ascoltare a centinaia di orecchie che mai avevano incontrato quelle note.
In breve tempo si è creato anche uno zoccolo duro di "fans" (amici vari anche del mondo della cultura e dello spettacolo) che li seguono sostenendoli con calore nei vari spostamenti o eventi. Fra questi l’indimenticata scrittrice FERNANDA PIVANO che affianca i SOLID ROCK in numerose serate culturali dove la musica di Dylan diventa la colonna sonora della poesia sulla Beat Generation.
Anche il giornalista e critico musicale PAOLO VITES diventa presto un sostenitore della Band portandoli come unica cover band italiana al Dylan Day 1998. E’ proprio in occasione di tale evento che i Solid portano la musica di Dylan in televisione con Maurizio Mosca che invita loro in una fortunata trasmissione sportiva su TELENOVA.
Il 1999 è però un anno triste per il Gruppo. La prematura e dolorosa scomparsa del batterista ROXY colpisce nelle fondamenta la Band che nei valori dell’amicizia fra i suoi componenti aveva creato il baluardo del Gruppo.
I SOLID ROCK decidono di non sostituire ROXY e per molti anni con una formazione ridotta e in versione acustica riducono le uscite live che comunque saranno riservate ad ambiti più ristretti e intimistici quali: rassegne culturali, mostre e feste private.
Ma è proprio in questi sempre più frequenti eventi live che cresce più alta la richiesta dai vecchi “fans” per un ritorno dei SOLID ROCK alle dimensioni originali.
Ed è una domenica sera dell’ottobre 2011 che risorgono i SOLID ROCK che nella seconda versione ufficiale affiancano al nome il 2.0.
Agli storici POLDO, KEP e MARINO si affiancano STANGA (chitarra solista) MAGOO (basso) e MARCO (batteria) a ricreare i SOLID ROCK 2.0 che subito in alcune uscite live nel dicembre 2011 si ripresentano con la nuova formazione ma con le originali sonorità e gli inconfondibili arrangiamenti che hanno “vestito” i grandi successi di Bob Dylan con l’inconfondibile sound dei SOLID ROCK.
Riprende il giro che vede i SOLID ROCK proporre il nuovo spettacolo con i nuovi arrangiamenti per piazze e locali della lombardia con qualche “migrazione” in terra emiliana.
Nel 2013 con ben 4 serate diventano anche uno dei gruppi di riferimento dello storico locale milanese “La Budineria”.
Oggi la storia dei SOLID ROCK 2.0 continua...
La band parteciperà a WOODinSTOCK 2014 sabato 19 Luglio.
Laureata all'Accademia di Belle Arti, studia e si perfeziona in canto con Felice Schiavi, Denia Mazzola Gavazzeni e Tatiana Chivarova. E' finalista al concorso lirico internazionale "Mongini – Una voce per Verdi" ed è 2° premio al concorso lirico internazionale "Terre dei Fieschi". Partecipa al Galà "Voci nuove della Lirica" in Milano presso il Circolo della Stampa. In occasione del 100° anniversario della morte di G. Verdi interpreta il ruolo di Aida e partecipa a diversi festival Verdiani. Debutta ne "La Traviata" di Verdi in Bulgaria con la "Sliven Symphony Orchestra" e in seguito ricopre nuovamente il ruolo di Violetta a Milano con l'orchestra "G. Strehler", a Venezia nell'antico Palazzo Barbarigo Minotto e in collaborazione con il "Teatro dell'opera di Milano". Debutta a Brescia nel "Ernani" di Verdi con la direzione del M° Marzio Fullin. Svolge attività concertistica nell'ambito della musica operistica e sacra.
Sonia Iacchetti ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Stefano Soru è un filmaker professionista con numerose passioni, dalla musica (è un abile batterista, militante nei Delta) alla radio. Collabora dal 2013 con WOODinSTOCK mettendo a disposizione la sua preziosissima professionalità ed è uno dei soci fondatori della APS WOODinSTOCK.
Stefano ha fondato nel 2015 a Varese Pola34 - Studio Video & Sound Design di cui è coordinatore dei gruppi di lavoro I gruppi di lavoro rappresentano quindi il principale punto di forza di Pola34, con le persone e le loro caratteristiche messe al servizio dei vari progetti: il lato umano è negli anni diventato parte sempre più significativa anche attraverso la valorizzazione delle competenze, anche tecnologiche e artistiche, dei singoli membri dei gruppi.
E' il videomaker ufficiale della Pallacanestro Varese.
E' possibile visionare alcuni dei sui lavori sui suoi canali Vimeo e Youtube.
Gli StoneFire nascono a fine 2010 da una voglia sfrenata di suonare Rock & Blues.
La band inizialmente di 4 elementi percepisce la sua vocazione come power trio, rinunciando al bassista titolare, per dare spazio ai chitarristi di esprimersi in alternativa tra loro anche al basso, oltre che alla voce solista. Attraverso questa formula la Band varesina consegue il raggiungimento di quell'energia esplosiva che pochi possono esprimere.
Alex 'Indian' Ravasi – Batteria
Diego 'Billy Ray' Fronda – Chitarra e Basso, Voce e cori
Ivan 'Kid Boy' Cappelletti – Chitarra e Basso, Voce e cori.
Gli StoneFire propongono le Cover dei migliori brani di sempre, dai più conosciuti (ZZtop, Gary Moore, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Deep Purple, Beatles ...) ai meno conosciuti, ma di grande impatto (Gov't Mule, Popa Chubby, Rob Tognoni, Johnny Winter ...) eseguendo il tutto con il loro naturale feeling.
Bruciante più che mai, la musica degli StoneFire è sempre più viva.
Gli Stonefire sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 Domenica 7 Luglio
Storm in a Teapot è una band che riunisce alcuni giovani musicisti accomunati dalla forte passione per la musica tradizionale irlandese.
I cinque componenti della band, provenienti da esperienze musicali diversificate, hanno trovato, ormai da alcuni anni, un importante punto di convergenza nelle periodiche session che si tengono a Milano.
Proprio in queste situazioni informali di condivisione della musica irlandese nella sua forma più pura, i membri della band hanno sviluppato un linguaggio musicale comune, che parte dalla tradizione, ma viene “personalizzato” dal modo in cui ciascuno sfrutta le peculiarità del proprio strumento.
Il flauto si mescola così al violino e sullo sfondo si intrecciano le corde dell’arpa e della chitarra, al tempo scandito dalle percussioni più varie.
La solida base musicale, unita ai diversificati background dei singoli musicisti conferisce alla band un sound distintivo e accattivante che si adatta ai grandi palchi come alle occasioni più raccolte. Il repertorio eseguito è molto vario: spazia dai coinvolgenti brani della tradizione scozzese e irlandese a canzoni ed arie più evocative.
Storm in a Teapot, infine, si distingue per le numerose collaborazioni con noti musicisti del panorama italiano ed internazionale, che possono affiancare la band insieme a una compagnia di ballerini… Tutti ingredienti ulteriori per uno spettacolo unico e, soprattutto, di qualità.
Il sito ufficiale di Storm in a teapot: http://www.storminateapot.eu/
La band suonerà a WOODinSTOCK 2015 Domenica 12 Luglio
Gli Strange Fruit sono tra i gruppi più assidui del nostro festival. Sia che si tratti della formazione a due, sia che si tratti della formazione a 4 abbiamo sempre piacere di ospitarli....
Da vari anni il quartetto, che convive anche con esperienze in altre band blues/rock, coltiva la passione per la forma di espressione più acustica –con solo due chitarre, batteria e una voce- che però riesce ad essere coinvolgente come quella di una band elettrica.
L'abilità di arrangiare e suonare i brani in forma acustica ma allo stesso tempo potente, consentono di spaziare in un repertorio, sia straniero che italiano, che parte dal rock classico per arrivare al blues ed al pop, coinvolgendo ogni volta gli spettatori di qualsiasi gusto musicale.
Gli Strange Fruit per WOODinSTOCK:
- sono spesso presenti, specie in duo, negli eventi legati a WOODinSTOCK ma non facenti tecnicamente parte del Festival
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016 domenica 17 Luglio
- Varese-Rieti: musica per ogni tremore
- WOODinSTOCK 2021 sabato 25 settembre in apertura a Joe Valeriano a Lonate Pozzolo
- WOODinSTOCK 10 domenica 24 Luglio 2022 in formazione quartetto
- WOODinSTOCK 2023 Venerdì 21 Luglio 2023
Pop Rock band varesina amante del buon sound e delle emozioni.
Alcuni loro brani su Soundcloud: studio-54-4
Maggiori informazioni nella loro pagina facebook: studio54varese
Gli Studio 54 sono saliti sul palco di WOODinSTOCK 2013 sabato 6 Luglio
Di seguito un video registrato in sala prove appositamente per partecipare a WOODinSTOCK 2013...
Trio di nuova formazione che spazia dal rock classico a quello più moderno con qualche sfumatura pop. Ritmi incalzanti e sfumature melodiche con arrangiamenti ricercati e mai scontati. Lo scopo è quello di dare nuova linfa a pezzi che hanno fatto la storia, per valorizzarli ma mai con la presunzione di stravolgerli.
I SubWaves sono:
Lele voce
Roby chitarre
Corrado percussioni e tastiere
I Subwaves a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 Venerdì 19 Luglio
Il progetto musicale dei SULUTUMANA nasce nel 1998 quando Gian Battista Galli e Michele Bosisio, fondatori del gruppo, incontrano Francesco Andreotti e Nadir Giori. Nascono così le prime canzoni originali a firma SULUTUMANA.
Quella che fino ad allora era stata una cover band diventa una proposta nuova nel panorama musicale italiano.
Nel 2000 realizzano il primo demo-cd, grazie al quale vincono il “Premio Tenco – Targa Imaie” come miglior gruppo inedito. Per l’occasione si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Ariston di San Remo
Siamo all’inizio di un cammino entusiasmante e di una carriera ricca di soddisfazioni.
Dal 2007 Michele Bosisio non farà più parte dei SULUTUMANA.
Oggi il nucleo della band è costituito da Gian Battista, Francesco e Nadir, che sono anche gli autori di testi e musiche.
A loro si aggiungono altri tre compagni di palco e di musica, a completare la formazione.
Tutte le informazioni sui Sulutumana sul sito ufficiale: www.sulutumana.it
I Sulutumana per WOODinSTOCK: i
- WOODinSTOCK 2016 insieme a Giuseppe Adduci di TeatroGruppo Popolare con lo spettacolo "Guarda le stelle" ispirato alla storia del Piccolo Principe
- WOODinSTOCK 2017 insieme a Giuseppe Adduci di TeatroGruppo Popolare venerdì 14 Luglio con lo spettacolo "Oggi non so leggere", basato sulla storia di Pinocchio.
- WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio
I Sunset Avenue sono una band pop/punk Bresciana attiva nel panorama inedito dal 2022.
Il 06 Maggio 2022, pubblicano il singolo di debutto “Once Upon A Time”, accompagnato da un college-video realizzato da Daniele Faccani (Danny Metal). Lo stesso anno, l’11 Novembre, esce il secondo singolo “Starved Hearts”, anch’esso seguito da un video ufficiale.
Il 2023 segna un importante traguardo per la band. Sebbene l’ottimo riscontro ricevuto dal pubblico dai singoli pubblicati e la costante scrittura di nuovo materiale, la concentrazione maggiore si è rivolta ai concerti dal vivo.
Per noi il concerto è il traguardo, è la nostra carta di identità, il pubblico deve ricordarsi di noi. Grazie a questa sfida che ci siamo imposti ed alla collaborazione con il nostro team, abbiamo avuto l’occasione di suonare in apertura ad alcuni importanti musicisti del panorama rock italiano, tra i tanti: Mario Riso, Cristina Scabbia, Rezophonic, Punkreas, Sud Sound System, ecc… Nel 2024 abbiamo intrapreso la sfida più importante, la realizzazione del nostro primo album studio. Non ci saremmo mai accontentati di un semplice album, volevamo qualcosa di nuovo, moderno e fresco, che suonasse al 100% attuale, qualcosa che potesse raccontare la nostra vera essenza. Non è un concetto e non segue uno stile abbiamo voluto che ogni brano contenuto al suo interno fosse considerato come un singolo, ognuno di esso con la propria storia, la nostra.
C’è un motto tra di noi ed è “Try To Be Sunset”. È una sfida verso noi stessi, a far uscire in ogni brano la nostra attitudine stando però al passo coi tempi
Sunset Avenue a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio
Nasce a Varese il 24 Dicembre 1968 e inizia a cantare giovanissima con un gruppo locale. Studia canto moderno prima all’Accademia della Musica di Varese, seguita dal M° Tenzi ed in seguito al Top Studio di Milano, soffermandosi sugli studi musicali per 3 anni. Nel 1986, per perfezionare la propria tecnica vocale, inizia lo studio di canto lirico, seguita dalla Prof.ssa Castiglioni, docente presso il Conservatorio G.Verdi di Milano. Nel frattempo, con la sua orchestra di 8 elementi, si esibisce nei migliori locali del Nord Italia e Svizzera Italiana.
Nel 1999 viene scritturata dagli studi RAI di Milano (Rai 2) per la trasmissione “Ci vediamo in TV” di Paolo Limiti, dove è presente quotidianamente come corista e solista. Viene riconfermata negli anni successivi, passando a RAI 1 per “Alle 2 su Rai 1”.
Dopo la sospensione del programma pomeridiano, nel 2003, prende parte al “Paolo Limiti Show”, in onda da Rai 2 in prima serata. Ha fatto parte del cast di “Festa in piazza” in onda da Antenna 3 Lombardia e Telelombardia.
Collabora come vocalist con diversi studi di registrazione, tra cui Two Music e Hit record, rivestendo anche ruolo di autrice.
Nella primavera 2009 è vocal coach ufficiale dell’evento nazionale latino “Salsa que te pasa”,svoltosi in provincia di Pescara.
Nel 2010 scrive e interpreta lo spettacolo dedicato a Edith Piaf intitolato “LA VIE EN ROSE”, proposto in vari teatri Italiani.
Nella primavera 2014 partecipa al premio Nazionale Donne d’autore, classificandosi al terzo posto.
Insegna tecnica di canto moderno prediligendo il metodo Americano (canto-dizione-recitazione) e di recente ha presentato il nuovo progetto: La voce, strumento di comunicazione e di benessere.
A tale scopo ha seguito corsi di perfezionamento e aggiornamento, tra cui “Cantoterapia” seguita dalla Prof.ssa Ambra Noè, Nada yoga con la docente Selene Calloni Williams, diversi seminari di musicoterapia e psicologia del canto con il Dott. Nicola Crozzoletti.
NEWS e AUDIO disponibili visitando il sito: WWW.SUSANNAZUCCHELLI.IT
Susanna Zucchelli presenzierà a WiSWorkShop 2015 con un Workshop intitolato "La voce, Istruzioni per l'uso"
Facciamo teatro dal 1986, girando l’Italia per teatri, piazze, scuole, palestre e biblioteche, ma è nel 2002 che L’incredibile Meravigliosa Storia di Prinsi Raimund disegna il manifesto e segna il nuovo percorso di TeatroGruppo Popolare.
Radici popolari (e di ogni dove), musica e canzone (per questo nascerà la prolifica collaborazione con i musicisti dei Sulutumana), narrazione e rifiuto scenografico per mettere al centro il pubblico e la storia: queste le caratteristiche dei nostri spettacoli.
Ci interessano il teatro civile, la leggerezza, la popolarità.
Un teatro che narri di vicende importanti con lo sforzo di arrivare alla coscienza alla conoscenza alla sensibilità anche di un bambino. Per questo ci affidiamo agli strumenti essenziali della cultura popolare.
Fare teatro per noi non è diverso dal fare musica, anche per una questione di ritmo, pausa, colore.
L’attore ingloba la vicenda, il testo che la sviluppa, la scenografia e la musica che contribuisce a raccontarla, agganciandosi il più possibile all’immaginario collettivo del pubblico.
Abbiamo così cercato collaborazioni che completano la nostra esperienza con quella più propriamente musicale, in particolare con i Sulutumana, da cui sono nati spettacoli e CD musicali.
Altre informazioni sulla Compagnia, attività e produzioni sono nel sito www.teatrogruppopopolare.it.
Giuseppe Adduci, fondatore e direttore artistico della compagnia, sarà insieme ai Sulutumana sul palco di WOODinSTOCK 2016 sabato 16 luglio per lo spettacolo "Guarda le stelle" ispirato a "Il Piccolo Principe".
“The Bowies play David", una band ed uno show autentico, un omaggio dedicato al grande duca bianco, ovvero David Bowie.
Una sorta di "sound and vision" che unisce la magia del suono di Bowie alla vision art di video proiettati durante lo show, che ripercorre la sua carriera attraverso i differenti stili ed epoche musicali, dagli inizi di space oddity e Ziggy Stardust , passando a Scary Monsters e Ashes to Ashes , quindi il periodo dance con Modern Love e Let's dance , il momento berlinese con Heroes e altri brani indimenticabili , fino ad oggi .
Uno show indimenticabile, da non perdere, con i maggiori successi del grande David Bowie.
I The Bowies saranno sul palco di WOODinSTOCK 2017 Sabato 15 Luglio
Tutte le informazioni sulla band nel loro sito uff