Musicisti e artisti a WOODinSTOCK
Moltissimi musicisti e artisti sostengono la causa di WOODinSTOCK e sono passati o passeranno sul suo palco...
Questo scrive Alberto Bertoli nel suo recente libro "Come un uomo":
“Io mi chiamo Bertoli, sposo quello che canto ed eseguo solo le canzoni di mio padre in cui credo, quelle che sento rappresentative anche del mio mondo; non ripropongo i brani che magari non condivido o mi convincono meno, per scelta. Con il tempo questa identificazione tra me e i brani scritti da mio padre è diventata sempre più chiara per tutti, per chi lavora con me e per il pubblico: il suo repertorio è diventato il mio repertorio. Sono contento che questa idea sia passata in chi mi ascolta: essere depositari di un messaggio, di una cultura come quella che c’è nei brani a firma Pierangelo Bertoli, non è da tutti. È così che il messaggio continua, senza spegnersi…”
Sito ufficiale di Alberto Bertoli: http://www.albertobertoli.it/
Alberto Bertoli parteciperà a WOODinSTOCK 2016 giovedì 14 luglio!
Alberto Fortis, classe 1955, da bambino gioca con la musica. A tredici anni è batterista di una band, a sedici appare per la prima volta in TV.
Proprio la musica ascoltata, suonata e composta, sarà il sottofondo della maturità classica, degli studi di medicina e della sua vita.
Il debutto discografico è nel ’79 con l’album “Alberto Fortis” dove viene accompagnato dalla Premiata Forneria Marconi e con il quale ottiene subito un grande successo.
Alberto conquista rapidamente l’affetto del pubblico con canzoni come “La sedia di lillà”, “Il Duomo di notte”, “Milano e Vincenzo”, “Settembre” e “La neña del Salvador” che lo consacrano tra i grandi protagonisti della musica italiana.
Sedici album realizzati tra Italia, Stati Uniti e Inghilterra, un disco di platino, due d’oro e oltre un milione e mezzo di dischi venduti.
Ha collaborato con artisti illustri come George Martin (produttore dei Beatles), la London Philarmonic Orchestra, PFM (Premiata Forneria Marconi), Claudio Fabi, Lucio Fabbri, Gerry Beckley (degli America), Carlos Alomar (produttore di David Bowie), Bill Conti, Guido Elmi e l’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini.
I concerti e il contatto diretto con il pubblico sono punti di forza della sua carriera, tanto nelle esibizioni per pianoforte e voce, quanto nei concerti con formazioni musicali complete; Alberto suscita entusiasmo e partecipazione nel pubblico più eterogeneo.
Anche gli incontri con Paul McCartney, Yoko Ono e con il regista Wim Wenders, hanno contribuito a sdoganare la sua musica live oltreoceano, facendolo esibire in concerto a Los Angeles e New York.
Sensibile ai temi sociali e umanitari, Alberto è ambasciatore UNICEF a tutela dei bambini della popolazione nativo-americana Navajo, testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla) e di City Angels (Associazione umanitaria di volontariato sociale).
Il 30 settembre 2014 è uscito “Do L’Anima” , che costituisce il primo atto del Progetto ” Do l’Anima Con Te ” che è culminato con l’uscita dell’EP ” Con Te” l’8 aprile 2016.
Nel dicembre 2016 l’Artista ha concluso un Tour di oltre 20 date accompagnato da un’Orchestra di oltre 50 elementi, la Pop’s Harmonic Orchestra di Asti. “
Alberto è anche Regista di alcuni suoi Video tra cui “Infinità infinita” , che vede come location l’Opera “The Floating Piers” di Christo.
L’8 giugno 2018 è stato pubbliccato ” Milano e Vincenzo 2018 ” -il primo singolo del Nuovo Progetto “4Fortys”.
Dal 22 giugno 2018 il Nuovo doppio album in occasione del quarantennale di Carriera!
Alberto Fortis a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Ale & Ale, ovvero Alessandra Battaglia e Alessandro Gusmini, oltre ad essere una coppia nella vita e membri fondatori dell'APS WOODinSTOCK, sono un duo musicale operativo sin dalla metà degli anni '90. Alessandro è l'attuale Presidente di WOODinSTOCK APS.
Entrambi impegnati nel sociale e nell'attività didattica all'interno della scuola primaria, sono innamorati della musica leggera.
Alcune loro canzoni sono state utilizzate da scuole ed enti per attività e progetti di promozione. In particolare, nel 2013 la scuola primaria di Travedona Monate si è classificata al secondo posto del prestigioso concorso per cori di scuola primaria "Cuoricino d'Oro" con la loro canzone "Un arcobaleno nel cuore".
Ale & Ale hanno scritto quello che è considerato l'inno di WOODinSTOCK: il brano "Vinco io". La canzone è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012
Ale & Ale sono frequentemente ospiti degli eventi di WOODinSTOCK... tra questi:
- WOODinSTOCK 2012
- WOODinSTOCK 2013 ospiti di ELP Tribute Project.
- WOODinSTOCK 2014
- WOODinSTOCK 2015
- WOODinSTOCK 2016 venerdì 15 luglio.
- WOODinSTOCK 2018
- WOODinSTOCK 10 giovedì 21 Luglio 2022 per l'apertura del festival e poi Domenica 24 Luglio con WOODinSTOCK Superstars Ensemble.
Alessandro Del Vecchio, rappresenta da anni uno dei più musicisti e produttori più richiesti in ambito mondiale.
Cantante dalla notevole estensione, tastierista e polistrumentista, il proprio curriculum vanta collaborazioni con alcuni tra i maggiori artisti internazionali: Steve Lukather, Steve Porcaro, Fergie Frederiksen e Bobby Kimball dei Toto, Glenn Hughes, Ian Paice, Roger Glover e Joe Lynn Turner dei Deep Purple, James LaBrie dei Dream Theater, Michael Kiske degli Helloween, Neal Schon e Deen Castronovo dei Journey, Doug Aldrich e Bernie Marsden degli Whitesnake, Russell Allen, Jorn Lande, Vinny e Carmine Appice, Jim Peterik sono solo alcuni degli artisti di fama mondiale che hanno avuto Alessandro Del Vecchio cantante, musicista e produttore.
Alessandro vanta una discografia con più di 250 dischi (di cui “Revolution Saints “s/t”, Hardline “Human Nature”, Sunstorm “Edge Of Tomorrow” e altri in classifica su Billboard e diverse classifiche mondiali) con etichette ed editori quali Frontiers, Universal Music, Warner Bros, EMI, BMG, Sony Music, Oyez!, MTM Major Music e le giapponesi JVC Victor, Nippon Canyon, Marquee Avalon, Spiritual Beast e Rubicon Music.
Tutte le info su di lui nel suo sito ufficiale: www.alessandrodelvecchio.com
Alessandro Del Vecchio è salito sul palco di WOODinSTOCK 2017 insieme agli Skassakasta e Don Airey Sabato 15 Luglio e canterà ancora a nostro favore Mercoledì 5 Dicembre 2018 sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio insieme a Skassakasta e Ian Paice dei Deep Purple!
Alessandro Sipolo nasce in provincia di Brescia nel 1986. Nel 2013, dopo un anno di lavoro e viaggio tra Cile, Bolivia, Argentina e Perù, rientra in Italia e pubblica il suo primo album "Eppur bisogna andare", prodotto da Giorgio Cordini, storico chitarrista di Fabrizio De André. Il disco, concept album sul tema della "resistenza" e della prosecuzione ai tempi della crisi, vince il premio Beppe Gentile 2014 come migliore album d'esordio.
Nel novembre 2015 Sipolo pubblica il suo secondo album, "Eresie", prodotto con la collaborazione artistica di Taketo Gohara e Giorgio Cordini e impreziosito dalla partecipazione di grandi artisti quali, tra gli altri, Ellade Bandini, Alessandro "Finaz" Finazzo (Bandabardò), Max Gabanizza, Alessandro "Asso" Stefana.
"Eresie" rientra tra i 50 finalisti per la Targa Tenco 2016, categoria "miglior disco assoluto" e "Comunhão Liberação" tra i 50 brani finalisti nella categoria "miglior canzone". Con la canzone "Cresceremo anche noi" Alessandro Sipolo è tra i 4 vincitori di Musicultura 2017 esibitisi in diretta su Rai 1.
Con il brano "Le mani sulla città", che affronta il tema della presenza 'ndranghetista nel nord Italia, è tra i 100 artisti selezionati da Musica Contro le Mafie per redarre il libro multimediale "Change your step", pubblicato il 10 gennaio 2019.
Il 25 gennaio 2019 esce il terzo album, "Un altro equilibrio", per le etichette laPOP e Freecom.
Alessandro Sipolo a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio 2019 accompagnato da Omar Ghazouli
Polistrumentista specializzato in chitarre slide, inizia la sua carriera professionale nel '90 come chitarrista, lavorando in studio e in tour con diversi artisti italiani per poi scoprire la passione per la Pedal Steel e le sonorità della country music.
Dopo un proficuo periodo trascorso negli States studiando al Jeffran College di Nashville (TN) con Jeff Newman ed a Washington DC con Mike Auldridge (legenda vivente del dobro) torna in Italia con un bagaglio tutto nuovo di sonorità e stile che gli permetterà poi di lavorare alla sua figura di side-man.
Alex Valle quindi non più solo chitarrista ma specialista di chitarre resofoniche ed uno dei pochissimi suonatori di Pedal Steel.
La collaborazione con la rivista AXE, l'incontro con Paul Franklin, l'aiuto di Bob Brozman, le collaborazioni in Germania sia con musicisti che con note aziende operanti in campo musicale completeranno la sua formazione.
Ultima passione musicale sarà il mandolino, grazie ad un vecchio Gibson A-2 trovato in un negozio ed un Flatiron di un nuovo amico.
Negli anni ha collaborato con:
Francesco de Gregori, Enrico Ruggeri, Luigi Grechi, Alan Sorrenti, Vernice, Little Tony, Chris White (Dire Straits/Robbie Williams), Steve Philips (Nothing Hillbillies), Sons of the Desert (Germany), Richard Bennet (Mark Knopfler)
Per conoscere meglio Alex Valle è possibile visitare il suo sito web: http://www.alexvalle.com/
Alex sarà protagonista insieme a James Maddock e David Immergluck a Besozzo il 11/02/2016 per un evento esclusivo organizzato da WOODinSTOCK!
Alessio Menconi è considerato uno dei migliori chitarristi italiani, vincitore del premio "AICS JAZZ" al "Gran Prix du Jazz" nel 1992 e del premio "Eddie Lang" nel 1993 come miglior giovane chitarrista jazz italiano. Tra le sue collaborazioni più rappresentative citiamo: Paolo Conte, Billy Cobham, Anna Oxa, Enrico Rava, Gianni Morandi, Daniel Humair, Tullio De Piscopo, Aldo Romano, Alexia, Elio delle le Storie Tese, Toninho Horta, Marcio Montarroyos, Roberto Gatto, Dado Moroni, Franco Cerri, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, ed altri.
Con questi musicisti ha inciso oltre 40 cd ed ha suonato nei più importanti festival e teatri del mondo in Europa, America ed Asia. Nel 2003 ha partecipato come unico italiano ad una compilation su Jimi Hendrix in compagnia di Robben Ford, Steve Lukather, Hiram Bullock, Larry Coryell e ultimamente intraprende tour per ambasciate ed istituti italiani di cultura in India, Brasile, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Nicaragua.
E’ docente di chitarra jazz al conservatorio “Ghedini” di Cuneo e “Paganini” di Genova. Nel 2009 gli viene consegnato il “Premio Jazz lighthouse” alla carriera.
Alessio Menconi ha suonato con il Trio Bobo a Tradate per WOODinSTOCK il 2 Aprile 2016 e, sempre con il Trio Bobo, sarà a WOODinSTOCK 2019 Giovedì 18 Luglio.
Il sito ufficiale di Alessio Menconi è http://www.alessiomenconi.com/
Alex Gariazzo, biellese, dal 1995 è cantante e chitarrista della TREVES BLUES BAND, storico gruppo italiano con il quale ha all’attivo 8 cd e centinaia di concerti in Italia e all’estero, oltre a svariate partecipazioni radiofoniche e televisive e l’apertura di concerti di artisti come Bruce Springsteen, Counting Crows, Deep Purple, ZZ Top, John Mayall, Charlie Musselwhite, John Hammond e molti altri.
Si dedica in qualità di compositore alla realizzazione di colonne sonore, jingles pubblicitari, basi musicali, sonorizzazioni per installazioni artistiche, per il web e per il teatro.
Produttore artistico e insegnante di chitarra acustica ed elettrica collabora con le scuola di musica “Sonoria” di Cossato (BI), “House of Rock” di Torino e “Six Sound” di Mariano Comense (CO), suona anche mandolino, ukulele, dobro, lap steel, basso e sitar.
Tiene seminari sul Blues e sul rapporto tra blues e popular music da solo o in compagnia di Fabio Treves. E’ coautore del libro “I 100 dischi ideali per capire il blues” (Ed. Riuniti, 2001).
L’edizione 2015 del Dizionario del Pop Rock di Zanichelli lo cita tra i migliori chitarristi blues italiani nella scheda dedicata alla Treves Blues Band.
Vanta collaborazioni dal vivo e in studio con artisti italiani e internazionali, tra cui Joe Bonamassa, Warren Haynes, Eugenio Finardi, Mauro Pagani, Lucio Fabbri, Saturnino, Stef Burns, Elio e le storie Tese, Jake Clemons, Michael McDermott, Jono Manson, Bocephus King, Scarlet Rivera, Chris Jagger, Linda Gail Lewis, John Popper, Roy Rogers, Dennis Greaves (Nine Below Zero), Irama, Alex Britti e molti altri.
Alex Gariazzo per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 2023 domenica 23 Luglio per il Buscadero Day con Michael McDermott e Andrea Parodi Zabala
- WOODinSTOCK 2025 sabato 19 luglio con la Treves Blues Band
I testi schietti e sentiti e le melodie commoventi di Amy May, cantautrice inglese, le hanno procurato una fanbase globale, sostenuta ulteriormente dall’utilizzo ricorrente di sue canzoni in show televisivi, documentari e film.
Sin dalla registrazione del suo album di debutto nel 2007 “Right Right Now”, Amy May ha viaggiato tantissimo per il mondo con la sua musica, esibendosi a Sydney, Dubai, in Tailandia, nelle Fiji e attraverso l’Europa incluse tre esibizioni al Cannes Film Festival. La chitarrista autodidatta ha iniziato a trascorrere tempo a Los Angeles dove ha registrato “The Grace Sessions”, che include le canzoni “Real” e “Open”. Quest’ultima canzone ha in particolare raggiunto il primo posto nella classifica delle cantanti/cantautrici del sito www.ourstage.com, specializzato nella rivelazione di nuovi talenti e partner di MTV. “Real” ha invece guadagnato grande successo dopo essere stata utilizzata nella serie drammatica “One tree hill” prodotta dal canale americano “The CW”.
Dopo la dolorosa morte di sua madre, Amy ha scelto di prendersi una pausa dalle esibizioni live, ma ha continuato a scrivere e ha veicolato il proprio dolore nel suo terzo album in studio: uscito nel 2019, "Mystic" è stato accompagnato da un tour europeo che ha toccato anche l'Italia con la tappa di WOODinSTOCK 2019.
Amy May a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 Domenica 21 Luglio e come ospite speciale Sabato 20 Luglio
- per gli eventi legati a WOODinSTOCK 2021, giovedì 14 Luglio presso il Parco Berrini di Ternate
Sono le grandi doti come chitarrista, l’inventiva musicalità e la sua capacità di creare testi poetici che hanno permesso ad Anders Osborne di diventare, nel corso della sua trentennale carriera, uno dei musicisti più apprezzati e celebrati da pubblico e critica.
Le sue incredibili doti di song-writing risuonano anche nelle note dei musicisti per i quali ha scritto, come nell’album “Slow Down” di Keb’mo – che nel 1999 vinse il Grammy dedicato a miglior Album Blues Contemporaneo – o nelle cover che i suoi colleghi Brad Paisley, Jonny Lang e Aaron Neville hanno fatto delle sue canzoni. Senza ovviamente tralasciare tutti gli artisti coi quali ha condiviso lo studio o il palco, da Derek Trucks a Warren Haynes, passando per Phil Lesh dei Grateful Dead a Jackie Greene. I suoi brani sono apparsi in tv, come colonna sonora, ed è stato acclamato dalla stampa di USA Today, Guitar Player, Relix, Offbeat e tante altre testate.
Quando Anders Osborne compone, riflette attentamente sui dilemmi esistenziali che tutti ci troviamo ad affrontare. Da un lato, gli esseri umani fanno del bene ma sempre – sostiene Osborne – dietro l’aspettativa di una gratificazione personale. D’altra parte, desiderano fama e ricchezza ma cercano di nascondersi dietro un’apparente umiltà. Questo contrasto e questa insofferenza, si traducono nelle parole delle sue canzoni: “I testi devono essere veri, colloquiali ed edificanti, accompagnati da suoni puliti, classici e forti al tempo stesso. Questo è quello che cerco di ottenere quando scrivo”.
Un poeta dei tempi moderni che ha scelto la musica come mezzo per esprimere ciò che ha dentro, come testimoniano i suoi ultimi lavori discografici “Buddha and the Blues” del 2019 e “Orpheus and the Mermaids” scritto in piena pandemia.
Anders Osborne per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
Andrea Attucci si Laurea brillantemente, a pieni voti al Conservatorio di Vicenza come privatista sotto la guida del M° Andrea Rucli. Si é perfezionato con il M° Kostantin Bogino ottenendo il diploma di merito partecipando ai corsi dell'Accademia di alto perfezionamento di Chioggia.
Ha partecipato a diverse master class tenute dai maestri Lonquich, Skoda, Bogino, Ogarkov, etc. Ha eseguito il 3° ed il 5° concerto per pianoforte ed orchestra di L. v. Beethoven, il primo di Tschaikowsky, il 1° e il 2° di F. Chopin, il 2° di Rachmaninoff in do min e la Rapsodia op. 43, quello di Schuman in la minore.
Ha studiato direzione d'orchestra all'Accademia Filarmonica di Bologna.
Inoltre ha studiato con i Maestri Claudio Abbado, Georges Pretre e altri…..
Ha lavorato attivamente come pianista accompagnatore con il mezzosoprano Bianca Maria Casoni, il M° Carlo Gaifa, il baritono Gianni Maffeo, il soprano Rita Saponaro Patanè, ha collaborato con la signora Sig.ra Magda Olivero sia in master che in lezioni private e il soprano Katia Ricciarelli. E' stato chiamato numerose volte in qualita' di pianista accompagnatore al Festival Citta' di Cividale del Friuli.
In occasione del Giubileo del 2000 ha eseguito la "Petite Masse Solennelle" di G. Rossini trasmessa in diretta dalla Radio Vaticana. E' stato assistente direttore di coro al Teatro di Salonicco (Grecia) per varie produzioni di titoli italiani, con anche la funzione di korrepetitor (Maestro sostituto).
Collabora attivamente con artisti di importanti Enti come il Teatro alla Scala, orchestra di San Remo, orchestra della Fondazione Toscanini, orchestra di Bolzano, Seoul National Symphony Orchestra Festival di Torre del Lago, Arena di Verona, ecc. Svolge attivita' concertistica sia in Italia che all'estero (Europa, USA,Sud America ed Asia).
E' assistente del direttore d'orchestra Piergiorgio Morandi, con il quale partecipa alla produzione di varie opere di G. Verdi, di G. Puccini, Leoncavallo, Mascagni, Boito, in importanti enti lirici come lo Sferisterio di Macerata (Cavalleria Rusticana e Pagliacci), la Monnaie di Bruxelles (I Masnadieri), l'Arena di Verona (Il Trovatore, Tosca), l'Oper Frankfurt (Mefistofele e La Traviata), Teatro dell'Opera di Goteborg (Rigoletto), San Carlo di Napoli (I Lombardi), ecc.
Collabora con vari cantanti di fama internazionale come Daniela Dessi', Francesca Patané, Renata Scotto, Luis Lima, Dimitra Theodossiou, Hong Sung-Hoon, Kiu Sung Park, Giovanna Casolla, Nicola Martinucci, ecc. e con registi come Pier Luigi Pizzi, Denis Krief, Ivan Stefanutti, Henning Brokhaus, Franco Zeffirelli ecc.
Ha tenuto Master Class in Argentina in Korea in Germania e in Francia.
Tra i suoi allievi risultano i vincitori dei piu' importanti concorsi internazionali di canto, quali il Premio Caruso, il Premio Di Stefano, Il Premio Callas, che hanno poi debutatto in importanti Teatri Italiani e Stranieri.
Viene chiamato come presidente di giuria per concorsi a livello internazionale V. Bellini (Catania), Voci Verdiane (Pechino) e molti altri.
Ha inciso diversi CD, molti sue esecuzioni sono trasmesse regolarmente all’estero, sia in radio via online, sia in televisione.
Ha inciso i 24 preludi op. 28 di F. Chopin a Berna su pianoforte Schmidt-Flohr.
Fa parte del trio "Fragranza Argentina" con il soprano Analia Gomez e il violoncellista Antonio Visioli e Jorge Bosso.
Il Maestro Attucci dirigerà il Parkinsubria Choir a WOODinSTOCK 2014 domenica 20 Luglio
Ulterioriinformazioni sul Maestro Attucci:
Sito Web: http://www.andreaattucci.altervista.org/andreaattucci/home.html
Profilo Facebook: http://www.facebook.com/andrea.attucci.3
Andrea Basoli, ingegnere edile con la passione per gli sport di resistenza e per lo spettacolo.
Con un passato da maratoneta e un presente da triatleta, esordisce nel modo dello speakeraggio nell'ambito della manifestazione podistica
"giro del varesotto" e, dopo aver conseguito l'abilitazione con tanto di corso per speaker nello sport (corso FIDAL tenutosi a Milano
2013/2014), si conferma speaker/presentatore in varie manifestazioni provinciali.
Per contatti con Andrea Basoli, utilizzare il telefono: 3939196067 o la mail: basoli.andrea@gmail.com
Già speaker per la Run For Parkinson's 2013 (e riconfermato per quella del 2014) si ha presentato WOODinSTOCK 2014.
Nasce in Trentino il 26/06/1964.
Inizia a suonare la batteria a 4 anni, spinto naturalmente da una passione fortissima e sostenuto artisticamente, da tutta la sua famiglia e da un ambiente culturalmente favorevole… Dai 10 anni fino ai 15 suona la batteria con gruppi locali. A soli 12 anni (era il 1976), inizia a suonare anche la chitarra e il basso da autodidatta, attingendo da tutta la musica di quella epoca e di quelle precedenti (dal rock al blues, dalla classica al jazz). Arriva poi il diploma in teoria e solfeggio, ma a dargli il giusto stimolo è quel viaggio tra Boston e New York (a 20 anni) dove suonerà in numerose jam-sessions con Jazzisti americani.
Da allora, la sua carriera artistica, si è sviluppata senza freno e con collaborazioni discografiche di ogni sorta, grazie proprio al suo grande impegno e all’esperienza maturata in studio e in live di tantissime ore (trascorse con metodo a suonare e a provare nuove sonorità ed espressioni). Suona ogni tipo di chitarra (classica, acustica, elettrica, etc.) con una tecnica della mano destra davvero singolare, ma anche il basso elettrico, la batteria e le percussioni.
Ogni chitarrista rock riconosce i suoi assoli e le sue sonorità sorprendenti, frutto di un talento, riconosciuto ormai a livello planetario.
Molti cantautori ed artisti italiani hanno utilizzato la sua collaborazione per il perfezionamento musicale di tantissimi brani che fanno parte della storia del rock italiano e non solo a pieni voti. Tra le tante collaborazioni, sia live che in studio, quelle con: Nicolette Larson, Pierangelo Bertoli, Patti Pravo, Francesco Baccini, Vasco Rossi, Zucchero, Raf, Gatto Panceri, Eros Ramazzotti, Mina, Bruno Lauzi, Franz di Cioccio, Riccardo Fogli, Adriano Celentano, Ligabue, Antonella Ruggero, Paola Turci, Enzo Iannacci, Angelo Branduardi, Laura Pausini, Frank Gambale, TM Stevens, Carl Palmer, Marcus Miller e molti altri.
Andrea Braido per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2012
- Andrea Braido è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012 con il brano "Danzas de las chicas" tratto dall'album "Latin Braidus".
- WOODinSTOCK 2013
- WOODinSTOCK 2014 sabato 19 luglio
- Masterclass il 5 Dicembre 2015
- WOODinSTOCK 2021 Domenica 26 Settembre
Sembra che per Andrea Parodi quella dei viaggi sia una vera e propria ossessione; nel 1999 il primo volo oltreoceano, in Canada, dove registra Le piscine di Fecchio, album d’esordio autoprodotto sotto la guida di Bocephus King. Nel 2007 torna in Canada ed esce, per etichetta Lifegate, Soldati, suo secondo album che si avvale della partecipazione di Claudio Lolli, Luigi De Gregori, The Gang e The Be Good Tanyas.
E proprio lungo la strada Andrea trascorre le sue giornate, impegnato ormai da diversi anni in un never ending tour in giro per l’Italia e per il mondo. Protagonisti dei moltissimi eventi live, infatti, sono senza dubbio gli Stati Uniti dove il giovane cantautore ha proposto con umiltà e coraggio la sua musica, ottenendo l’invito ad esibirsi all’interno di Festival molto prestigiosi; ha partecipato per sei anni al SXSW di Austin (Texas), è stato il primo e unico italiano in cartellone al Woody Guthrie Folk Festival (Okemah, Oklahoma) e per due volte ha diviso il palco con Bruce Springsteen al Light of Day (Asbury Park, New Jersey). Ha inoltre avuto l’opportunità di esibirsi nel Massachussets in alcuni locali cult della beat generation come il Dream Away Lodge, da dove è partita la Rolling Thunder Review di Bob Dylan e dove è stato girato il film Renaldo e Clara con lo stesso Dylan, e la leggendaria chiesa di Alice’s Restaurant. Andrea Parodi è stato inoltre ideatore e conduttore radiofonico e direttore artistico di Festival musicali di successo, in particolare del tributo italiano a Townes Van Zandt, giunto ormai alla quindicesima edizione. Nel gennaio 2010 esce su etichetta Universal il primo disco della Barnetti Bros Band, dal titolo Chupadero che conquista la copertina della rivista specializzata Buscadero e le prime 50 posizioni della classifica FIMI. La Barnetti Bros Band è formata da Andrea Parodi, Max Larocca, Massimo Bubola e il bluesman newyorkese Jono Manson e il disco è stato registrato a 2700 mt in un piccolo villaggio indiano sopra Santa Fe in New Mexico. Nel 2011 Andrea Parodi è impegnato in un intenso tour di oltre 200 concerti in un anno, di cui una ventina nel Nord America accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Il 28 aprile del 2012 Andrea diventa papà del piccolo Woody e ridimensiona radicalmente la sua vita on the road. Il 14 giugno del 2018 arriva anche Geordie. Per alcuni anni è direttore artistico di un’etichetta musicale (Appaloosa Records), continua a organizzare eventi e festival musicali e a scrivere canzoni.
Collabora col giornalista di Sky Fabio Tavelli in uno spettacolo di storytelling tra musica e sport che lo porta a scrivere nuove canzoni dedicate a Muhammad Alì, Ayrton Senna, Garrincha e alle olimpiadi del Messico del 68.
Insieme a Bocephus King traduce in inglese canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, Luigi Tenco, Francesco Guccini e Giacomo Leopardi. L’Infinito di Leopardi, oltre ad essere tradotto, viene musicato e diventa una performance per la RAI nella cattedrale di Recanati. Nelle Marche nasce un altro progetto che porta alla realizzazione di un disco ispirato, concepito e realizzato nelle grotte sotterranee della cittadina di Osimo. L’album realizzato dalla cult band di Nashville Orphan Brigade dal titolo The Heart of The Cave viene acclamato dalla critica e racchiude 13 canzoni su Osimo, le sue grotte, la sua magia e oltre 2000 anni di storia. Sono proprio questo genere di progetti che maggiormente esaltano Andrea Parodi negli ultimi anni e tra le più importanti produzioni discografiche del 2018 ci sono un doppio disco tributo a Townes Van Zandt di 32 canzoni e Yayla – Musiche Ospitali, un progetto sull’immigrazione al quale partecipano 130 musicisti e ospiti del calibro di Neri Marcorè, Antonella Ruggiero, Edoardo Bennato, Erri de Luca, Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, The Gang, Jono Manson, Bocephus King, Saba Anglana, Takadum Orchestra, Thom Chacon con Violante Placido e tantissimi altri.
Il 6 maggio del 2021 esce su Appaloosa Records il nuovo disco Zabala le cui registrazioni sono cominciate in Texas nel 2013 con la partecipazione di musicisti del calibro di Joel Guzman (Joe Ely, Paul Simon), David Immerglück (Counting Crows), David Grissom (James McMurtry, John Mellencamp), Larry Campbell (Bob Dylan, Levon Helm), David Bromberg, Scarlet Rivera (Bob Dylan), Tommy Mandel, Radoslav Lorkovic etc.
Andrea Parodi a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio con i Borderlobo
- WOODinSTOCK 2021 per l'evento legato al Record Store Day 2022
- WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio
- WOODinSTOCK 2024 per il Buscadero Day Domenica 21 Luglio
Dedicato a chi in volo a me veglia
MANDALA DELL’ANIMA
Trova ciò che ispira la tua Anima
Andrea Tagliabue, ha lavorato più di trent’anni come regista e videomaker, occupandosi di televisione, pubblicità, video industriali, documentari, video clip e produzioni indipendenti. Non tutti sanno però che la sua carriera inizia come illustratore e cartoonist, e questa passione per il disegno sia analogico che digitale non l’ha mai abbandonato.
Artista eclettico, si muove tra diversi linguaggi e mezzi, analogici e digitali, dalla grafite alla video-arte.
Il suo lavoro si concentra sulla visione, sulla percezione della forma come esperienza per- sonale, un’ esperienza interiore. L’opera si trasforma in noi generando una nuova opera.
In questa nuova serie di lavori, realizzati in computer grafica Andrea Tagliabue ha creato un campionario di immagini evocative che, come contemporanee macchie di Rorschach sono in grado di richiamare in noi immagini e visioni surreali ed oniriche.
La rigorosa simmetria dei disegni sembra ispirarsi alla perfezione geometrica di alcuni esseri viventi, ed è possibile infatti intravedere al loro interno figure zoomorfe, fitomorfe o parti anatomiche.
I colori sgargianti e la sovrapposizione di velature cromatiche creano una profondità illusoria, avvolgente in grado di trascinarci al loro interno.
In questi lavori aleggia un’atmosfera mistica e spirituale, quasi fossero immagini effimere, in procinto di dissolversi nell’aria come moderni mandala digitali
Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande. (Charlie Brown)
Come ho scoperto di avere la malattia di Parkinson?
Ho scoperto di avere la malattia di Parkinson dopo alcuni anni di tentativi per determina- re l’origine di tremori e dolori sparsi, faccio esami specifici per diagnosticare la malattia, 11 agosto 2015 in una bolla spazio tempo sembra tutto immoto, galleggio nel caldo estivo, solo in compagnia della mia ombra cammino in una città deserta. Ritiro gli esami Dat-Scan.
Sono davanti all’ospedale di Varese. Il capo chino sui bianchi fogli.
Leggo il referto.
”L’analisi delle sezioni tomoscintigrafiche mette in evidenza la presenza di un severo danno neuronale dopaminergico presinaptico”.
Quindi?
“Ho il Parkinson”
Improvvisamente mi trovo agli antipodi di me stesso, la mia vita viene completamente ribaltata. Da questo momento inizia il mio nuovo viaggio in un paesaggio ignoto...
Secondo gli antichi Greci: “Abitanti di un’ipotetica terra giacente nell’emisfero australe e diametralmente opposta alla Terra conosciuta”.
“Agli antipodi nostri per sostenersi e camminare non hanno difficoltà veruna, perché fanno giusto come noi. (Galilei)
Parkinson alla scoperta degli antipodi.
La mia nuova vita è cominciata nel 2015 chiudendo e segnando la fine di una serie di capi- toli importanti. Quindi la mia vita è cambiata molto, e mi ha dato l’opportunità di iniziare a scrivere il capitolo di un nuovo libro.
Opportunità, la malattia è per me soprattutto un’opportunità per migliorare se stessi.
Il mio rapporto con la malattia? Ho il Parkinson ma questo non mi fa nascondere al mondo come spesso accade a molte persone.
La malattia mi impone dei ritmi di vita a cui mi sono dovuto adeguare, accettare la malattia significa anche questo.
Lavoro. Attività giornaliere. Stanchezza.
Curarsi per me oggi è avere rispetto per i propri limiti, fare il possibile per non andare oltre. La malattia mi ha dato la possibilità di cambiare punto di vista sia per quanto devo fare per me sia per quanto mi è possibile dare agli altri.
Andrea Tagliabue a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 con la mostra Mandala dell'Anima nei tre giorni del festival
- Musica dell'anima 2024 con la mostra Mandala dell'Anima
Con il progetto Anelogi, Anne Geertsen introduce un nuovo sound di musica soul, moderno e fortemente melodico, attingendo dal jazz e dal pop (nordic soul). Ha girato in tour in Inghilterra, Germania, Scozia, Bruxelles, Italia, Svezia, le Isole Faroe e la Danimarca, e ha collaborato con artisti di fama internazionale tra cui Paolo Russo, Josefine Cronholm, Lelo Nika, Per Vers and Mads Mathias.
Forte e delicata allo stesso tempo, la poetica delle sue canzoni descrive il suo personale “viaggio esistenziale”, con una scrittura che denota grande sensibilità. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo EP “The Sky Is The Limit”, seguito da un tour a Berlino e sta ora lavorando sul suo album di debutto che uscirà nel 2019.
Anne Gertsen a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio insieme a Sara Jane Ceccarelli
Angelo Ferrara, gallaratese, laureato in lettere presso l'Università Statale di Milano, fonda nel 2007 LaChiaveNellaToppa, diventandone il regista, interprete e autore delle scritture drammaturgiche.
LaChiaveNellaToppa nasce come Compagnia nella primavera del 2007, riunendo insieme alcune persone con esperienze molto diverse alle spalle, con diverse provenienze: artisti che avevano lavorato in ambito plastico-figurativo.
Di qui la scelta di autori poco frequentati a teatro e con una certa densità di scrittura e di pensiero. LaChiaveNellaToppa ha scelto di concentrarsi esclusivamente sulla preparazione di spettacoli teatrali, mettendo a frutto il lavoro svolto nel corso degli anni sulla drammaturgia, sul linguaggio e sulla peculiarità del gesto vocale. Da queste premesse è cominciato il lavoro sull'opera di F. W. Nietzsche "Così parlò Zarathustra – un libro per tutti e per nessuno", lavoro cominciato nei primi mesi del 2008, dopo una serie di iniziative svolte negli U.S.A. durante gli ultimi mesi del 2007 nell'ambito di un progetto di promozione all'estero della lingua italiana, che li ha visti coinvolti in una serie di letture sceniche di testi di Giordano Bruno all'interno della Pennsylvanya University a Philadelphia e di alcuni istituti superiori e centri culturali americani.
Dopo questa esperienza all'estero, apprezzata anche da chi non capiva una sola parola di italiano, per il semplice fatto di poter gustare la musicalità della lingua, e prima di concentrarsi sul lavoro per "Così parlò Zarathustra", LaChiaveNellaToppa ha allestito uno spettacolo, andato in scena a Milano nel mese di novembre 2007 presso la Galleria Meravigli, al numero 3 della centralissima via Meravigli, intitolato "Marionettango. Tango delle marionette", basato su testi di Heinrich von Kleist, Calderón De La Barca, Franz Kafka, Edgar Allan Poe e Salvador Dalì, con musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Dettori e Paolo Gigliotti.
Nel mese di novembre 2009 ha debuttato al Teatro Studio Frigia Cinque di Milano lo spettacolo sul quale la Compagnia ha lavorato nel corso di tutto il 2008 "Così parlò Zarathustra – uno spettacolo per tutti e per nessuno", riscontrando notevoli apprezzamenti da parte di critica e di pubblico, nonostante la proposta fosse insolita e non facile. Spettacolo che ha poi replicato nel mese di marzo 2010 nella prestigiosa e surreale cornice dell'Atelier Carlo Colla e Figli di Milano, fra marionette, fondali dipinti e fili, stavolta, davvero invisibili. A luglio 2010 LaChiaveNellaToppa partecipa, come finalista, al Premio Libera I Libri, all'interno del Festival Narrazioni 2010 a Poggibonsi (SI), con un estratto dal proprio spettacolo "Così parlò Zarathustra".
Dopo le due edizioni 2009 e 2010 di "Così parlò Zarathustra – uno spettacolo per tutti e per nessuno"LaChiaveNellaToppa torna al Teatro Frigia, con uno spettacolo tratto dal romanzo "Il disperso", più conosciuto come "America", di Franz Kafka dal titolo "AMERICA – storia di Brunelda".
La produzione teatrale di Angelo Ferrara, prosegue con IL SOSIA DI DOSTOEVSKIJ - Avventure del signor Goljàdkin e infine per il 2012, JEKYLL E HYDE- Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde (Spettacolo Sconcerto per Voce delirante Angelo Ferrara, Flauto molesto Marica Albertario, Tastiere insinuanti e flauto traverso Giulia Finazzi, Danze incoerenti Tulsi Alessandra Perini, Regia, drammaturgia: Angelo Ferrara) da: "Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde" di Robert Louis Stevenson.
Angelo Ferrara ha partecipato a "Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson"
Il Duo composto dalla voce evocativa di Anita Camarella e dall'eclettica chitarra di Davide Facchini è da tempo impegnato nella ricerca storico-musicale del genere musicale denominato Swing Italiano, un progetto che li contraddistingue da oltre 10 anni in Italia e all'estero.
Proprio a questo repertorio, arricchito da classici dello Swing americano, i due musicisti hanno dedicato uno spettacolo elegante, emozionante e divertente.
La loro musica è stata trasmessa da Radio di diversi paesi come Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Tunisia, Portogallo, Francia, Ungheria, Bosnia & Herzegovina, Croazia e Italia.
I due artisti possono vantare una lunga e importante carriera che li vede tutt'ora impegnati in numerosi concerti e rassegne in Italia, in diverse località europee e negli Stati Uniti.
"Bello! Originale! Moderno! Davvero unico e francamente sensazionale questa coppia di straordinario talento soddisfa tutte le generazioni con un'originale e moderna fusione di stili."
"Pacifica Tribune" - San Francisco (U.S.A.)
"Il tempo sembrava essersi fermato sul filo delle sorprese. Un duo magistrale!"
"La Voix de Mardi" - Hazebrouck (Francia)
Il canale Youtube di Anita e Davide: anitadavideduo
Il sito ufficiale di Anita Camarella e Davide Facchini: www.anitadavideduo.com
Anita Camarella e Davide Facchini hanno suonato a WOODinSTOCK 2013 venerdì 5 luglio
Annie Keating è una delle più interessanti cantautrici della nuova scena americana e la critica specializzata l’ha accostata a colleghe del calibro di Joan Baez e Mary Gauthier.
Echi di blues e jazz, il calore degli strumenti acustici e le sue grandi doti da storyteller sono le caratteristiche principali del suo songwriting.
Il suo ultimo disco, "Trick Star", è stato accolto con clamore da pubblico e critica e in particolare da Bob Harris, voce storica della BBC inglese che lo descrive come "un piccolo gioiello".
Annie Keating ha diviso il palco con grandi artisti come John Hiatt e Chastity Brown.
Un'artista altamente consigliata ai fan di Lucinda Williams, John Prine e Jason Isbell, ai fan del nuovo alternative country o americana e ai fan della tradizione del folk e dello storytelling senza tempo.
Canzoni come Belmont, che racconta di quando imparò a strimpellare la chitarra sul portico di casa del fratello più grande della sua migliore amica, entrano di diritto nello straordinario storybook americano.
Annie Keating a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Gli Apple Sauce sono una band progressive metal nata nel 2016.
Le loro influenze spaziano da pietre miliari del genere come i Mr. Bungle ai più moderni Periphery, il tutto condito da toni soul e fusion alla Hiatus Kayote e un'attitudine Zappiana.
Nel 2018 hanno registrato il loro album di debutto, in uscita a breve.
Apparizioni per WOODinSTOCK:
WOODinSTOCK 2019 sabato 20 Luglio
Arianna Antinori, per molti lei è la "Janis Joplin Italiana", ma secondo noi è una definizione estremamente riduttiva dell'artista.
Arianna ama in maniera viscerale il rock, quel sano rock che ha saputo contaminarsi senza perdere identità e che affonda le sue radici nel blues, nel soul e nel rock’n’roll.
Ha già calcato importanti palchi, come Pistoia Blues, aprendo nel 2015 il concerto dei Counting Crows, e partecipando a numerosi festival come Asti Musica, Tropea Blues Festival, Festivalshow e molti altri.
Con una media di 90 date all'anno, Arianna ha suonato in tutta Italia e con alcune fortunate date anche all’estero, promozionando il suo spettacolo nella formazione di quintetto, ovvero Arianna Antinori (voce), Carlo De Bei (chitarre), Giovanni De Roit (chitarre), Manuel Bisetto (basso) e Pablo Drummadores Bertorelle (batteria).
Nel 2015 l’uscita del primo singolo, Shut Up, che è rimasto in vetta delle classifiche degli artisti emergenti per ben 10 settimane, è ora in programmazione I Give, brano inserito nella compilation ‘Pistoia Blues Next Generation 2015’, un condensato di rock ed energia, dove emerge la voce magnetica di Arianna su un tappeto dal forte impatto sonoro.
Nata a Roma nel 1981, vive ormai da molti anni a Vicenza, è considerata la Janis Joplin italiana non solo per la forte somiglianza della voce nell’interpretazione dei brani della compianta icona americana, ma è l’italiana che ha conquistato il cuore dei fratelli di Janis - Michael e Laura Joplin - e dei Big Brother & The Holding Company, la storica band di Janis, vincendo nel 2010 il contest internazionale indetto in occasione dei 40 anni della sua scomparsa.
Dopo quell'importante riconoscimento a livello mondiale, nasce una stretta collaborazione proprio con i BBHC, che la vogliono come “special guest” nei loro concerti italiani e anche il nostro paese comincia ad accorgersi di lei. Arrivano così gli apprezzamenti e gli inviti a spingere ancora di più sull’acceleratore della sua attività live, perché è proprio sul palco che Arianna riesce a condensare ancora meglio la sua energia e a trasferirla al pubblico.
Con la sua voce così particolare, Arianna passa facilmente dal graffiato rock a sonorità blues più morbide e intense, creando con i musicisti un amalgama perfetto capace di annullare qualsiasi distanza tra palco e pubblico, sia nei locali più raccolti che nei grandi spazi aperti dei festival.
Qualche anno fa diventa impellente la voglia e l’esigenza di incidere brani propri ed inizia a lavorare con Jean Charles Carbone e Marco Fasolo, straordinari polistrumentisti con all’attivo numerose collaborazioni italiane e internazionali. Il disco, autoprodotto, si fa notare tra gli addetti ai lavori, ricevendo numerose recensioni da importanti critici e riviste musicali quali: Mario Luzzato Fegiz, Buscadero, L’Isola, Rumore e molti altri. Nel 2013 vince il premio "L’Artista che non c’era" con finale live al CPM di Milano.
Nel 2015 il cd ‘ariannAntinori’ arriva in distribuzione nazionale, su etichetta K1Records distribuito da Self Distribuzione, disponibile anche su tutte le piattaforme digitali, mentre la versione in vinile è uscita il 22 gennaio 2016.
Arianna e la sua band sono al lavoro per il secondo album, che vedrà la luce entro la fine del 2016.
Segui le sue date sul suo profilo su Facebook
Le sue canzoni su Soundcloud
Arianna è presente anche su Twitter
Il sito ufficiale di Arianna è www.ariannantinori.com
Arianna Antinori è presente nel CD di WOODinSTOCK 2012 con il brano "For my friend" estratto dal CD "ariannAntinori".
Arianna Antinori è salita sul palco di WOODinSTOCK 2012, WOODinSTOCK 2013, WOODinSTOCK 2014 e a WOODinSTOCK 2016 Venerdì 15 luglio.
Arizona Parker è il nome d'arte dietro al quale si cela Giorgia Carena.
Nasce sul Lago Maggiore, ma trascorre la maggior parte della sua vita nel Varesotto, dopo alcune scorribande newyorkesi molto interessanti. Dopo aver trascorso gli anni duemila in giro nei locali a suonare, prima come tastierista poi come bassista, inizia a comporre canzoni. Il 15 agosto 2019 esce il suo primo disco dal titolo Confused Songwriter, un viaggio lungo e profondo dentro le relazioni umane, quelle che iniziano, che finiscono, quelle tra genitori e figli, tra amici, tra amanti. Un mondo complesso che Arizona racconta con l'aiuto del Rock 'n' Roll e dei suoi fedelissimi strumenti. Nel disco suona basso e pianoforte, accompagnata dai suoi musicisti e amici di sempre.
Nel 2008 fonda con il batterista Angelo Corvino una scuola di musica, che oggi rappresenta uno dei poli didattici musicali più prestigiosi della provincia di Varese.
Arizona ha una voce dal sapore puro e a tratti grezzo, che ben si sposa con i suoi testi sinceri e diretti, rivolti a tutti, perchè le sue storie sono, in fondo, le storie di tutti noi
Arizona Parker per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2024, Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 2025, Domenica 20 Luglio per il Buscadero Day
Gruppo di artisti indipendenti della regione Lombardia attivi nell'ambito della pittura, scultura, fotografia, poesia, musica e performance. Il gruppo e' nato nel 2009 dall'aggregazione spontanea di alcuni artisti per organizzare manifestazioni artistiche.
Gli artisti in Movimento sono su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Artistiinmovimento/1411438705752266
Gli artisti in movimento presenzieranno a WOODinSTOCK 2015 realizzando opere estemporanee nella giornata di Sabato 11 Luglio.
Ascanio (Cuba, 1988) è un pittore, muralista di strada e stampatore, ora vive e lavora a Milano, in Italia. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Santiago de Cuba con una specializzazione in pittura e disegno.
Così come su opere d'arte su tela, serigrafie o pareti, Ascanio riproduce la propria figura di uomo protesa in avanti come simbolo di tutti gli individui contemporanei intenti a sfidare il futuro ea distinguersi da diversi scenari di vita, un concetto che è riassunto nel suo payoff "CLIMBING THE FUTURE ".
Come sintesi grafica del suo motivo artistico, questa immagine si fonde con il suo nome e diventa la sua firma di riconoscimento.
Da anni di esperienza lavorativa presso il laboratorio di serigrafia "René Portocarrero" di L'Avana, Ascanio trova nella tecnica di serigrafia acquisita una grande fonte di ispirazione e sperimentazione artistica che introduce gradualmente nelle sue opere, conferendo alle sue opere uno stile marcato e caratteristico
Con l'uso esclusivo del pennello e delle tradizionali tecniche di pittura murale, Ascanio realizza grandi murales, rendendo omaggio alle personalità e agli artisti locali come Enzo Jannacci e Morando Morandini, ma allo stesso tempo dà il suo contributo a progetti di riqualificazione urbana con colorate opere di street art.
Ascanio ama interagire e collaborare con artisti internazionali, organizzando attività e sviluppando progetti artistici interdisciplinari. Gli piace anche coinvolgere spontaneamente persone desiderose e interessate nella realizzazione delle sue opere di street art, invitandole a partecipare e condividere un'esperienza d'arte partecipativa unica .
Per altre informazioni sull'artista: http://www.ascaniocuba.com/ oppure https://www.facebook.com/AscanioCuba/
Ascanio sarà a WOODinSTOCK 2018 insieme ad altri artisti visivi grazie all'interessamento e sostegno de Il Ponte degli Artisti.
Molto piu’ che un semplice tributo ai Beatles, la performance dei Beatbox si propone di far rivivere l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool. E per ottenere il risultato desiderato nulla è stato lasciato al caso: dalla strumentazione, identica a quella usata dai Beatles nei loro storici concerti, ai vestiti, confezionati su misura dalla stessa sartoria che li creò per la tournèe americana dei Fab Four.
A dare vita a questo progetto, quattro musicisti dal curriculum piu’ che nobile: Alfio Vitanza, Mauro Sposito, Riccardo Bagnoli e Guido Cinelli vantano collaborazioni con i grandi nomi del pop italiano.
Uno show che attraversa i ricordi e le scoperte di piu’ generazioni, con esecuzioni fedelissime a quelle originali, per riscoprire l’entusiasmo e la positività dei mitici anni ’60.
Tutte le informazioni sulla band sul sito ufficiale: http://www.thebeatbox.eu
I BeatBox suoneranno a WOODinSTOCK 2017 venerdì 14 Luglio.
Beatrice Campisi è una cantautrice siciliana trapiantata a Pavia, che ama definirsi “esploratrice musicale”.
Ha partecipato a importanti rassegne (MEI, Catania Jazz, “Il Tenco Ascolta”). Nel 2017 Jono Manson ha prodotto il suo primo album, “Il gusto dell’ingiusto”, tra musica d’autore, radici siciliane e contaminazioni jazz.
Presenta ora uno spettacolo incentrato su "Ombre", il suo nuovo disco folk dal sound internazionale, ma che rimane ancorato alle radici, muovendosi fra sonorità acustiche ed elettroniche, fra italiano e siciliano.
Beatrice Campisi per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day accompagnata da Riccardo Maccabruni
- WOODinSTOCK 2025, Domenica 20 Luglio per il Buscadero Day
Duo BiSOUND.
Progetto che si è formato due anni fa a Torino in un contesto totalmente inaspettato. Da allora abbiamo coltivato una forte connessione artistica. Attraverso la musica desideriamo esprimere emozioni e trasmettere immagini.
I BiSound a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 sabato 20 Luglio
I Black Night nascono nel 2006, a seguito dell’incontro di alcuni elementi in studio di registrazione. Le collaborazioni a livello professionale ne enfatizzano il feeling musicale. Nasce pertanto l’idea di creare una Band capace di riportare alla luce il pieno spirito dell’hard Rock anni 70, proponendo uno spettacolo comunque moderno, in grado di coinvolgere tutte le generazioni di pubblico.
In poco più di un anno il gruppo ottiene una grande notorietà nel panorama Varesino, alla quale seguono apparizioni in diverse città e manifestazioni lombarde.
Vocals - Andrea Trabona - L'animale da palcoscenico,diplomando in pianoforte moderno alla NAM. Inizia ben presto la sua carriera di musicista esibendosi per la prima volta all’età di soli nove anni. Malgrado la giovane età Andrea, ha accumulato numerose esperienze in concerti da solista o con le Band che hanno supportato la sua carriera musicale. Oggi ha trovato la sua dimensione da leader nei Black Night in quanto la sua voce e il modo di interpretare i brani ricordano fortemente Ian Gillan, David Coverdale e Robert Plant. La sua capacità di coinvolgere il pubblico con le sue doti canore e attirare l’attenzione del pubblico ne fanno uno show man di indubbia qualità.
Guitar - Marco Visconti - L’istinto sulle 6 corde, eredita dalla famiglia la passione per la musica, decide pertanto di dedicare il tempo allo studio allo strumento del padre, iniziando come autodidatta per poi affinare la tecnica chitarristica alla “Music Secret” di Gavirate (VA). Intraprende la sua carriera musicale come chitarrista Blues per poi trovare la sua dimensione nei Black Night. Il suo istinto live lo porta ad avvicinarsi allo stile dei più grandi chitarristi rock degli anni 70, Blackmore in primis fino ad arrivare a Jimmi page.
Drums - Francesco Farinelli - L’introverso, ritmo nel sangue inizia lo studio all’ età di soli 11 anni, perfeziona la sua tecnica per oltre 10 anni grazie agli insegnamenti da privatista del noto insegnante Jazz/Fusion Bruno Fraimini. Francesco coniuga benissimo gli stili e le influenze di tutti i generi musicali. Il suo modo di suonare i pezzi dei Deep Purple lo avvicina moltissimo allo al monumento del Rock Ian Pace.
Keyboards - Federico De Biase - Il perfezionista, meraviglioso pianista classico, ha iniziato da giovanissimo la sua carriera di musicista esibendosi per la prima volta all’età di soli 6 anni. Il suo impegno e lo studio dello strumento è cresciuto progressivamente negli anni grazie al suo profondo amore per il pianoforte.Attualmente studia pianoforte ad indirizzo classico presso il Liceo Musicale Rusconi (7° anno). Federico è il Lord dei tempi moderni, capace di sposare le sonorità classiche alle sonorità soul e blues tipiche dei primi gruppi Hard Rock.
Bass - Stefano Ragazzon - Stefano Si avvicina alla musica fin da piccolissimo, e questa rimane la sua migliore amica per sempre. Grandi capacità ritmiche e groove fanno di lui un musicista in grado di adattarsi a tutti i generi musicali. Seguono alcuni progetti di musica moderna e progressive, molti confronti con i colleghi musicisti.
Il sito ufficiale dei Black Night: http://www.blacknightband.eu/
I Black Night saranno sul palco di WOODinSTOCK 2016 Domenica 17 Luglio ad accompagnare Ian Paice, il mitico batterista dei Deep Purple
Grandi spazi, infinite distese, mari e cieli stellati, queste sono le immagini evocate alla mente dalla musica dei Blue Hats.
Duo varesino composto da Luca di Toma (piano e tastiere) e Rosario Palladino (chitarra elettrica, synth e chitarra classica) che da oltre 10 anni creano sonorità innovative con influenze provenienti dal Jazz, dalla Fusion, dal Rock e dal Blues.
Il sito ufficiale dei Blue Hats contiene tutte le informazioni sulla band: http://www.bluehats.it/
I Blue Hats saranno a WOODinSTOCK 2014 domenica 20 Luglio.
Una Bluegrass band dall'impatto visivo-acustico inimitabile. Cinque musicisti che si alternano in un susseguirsi di assoli e armonie vocali, sorretti dal suono corposo e incalzante di basso, mandolino e chitarra con le fioriture melodiche del banjo. Il tutto nel pieno rispetto musicale ed estetico della migliore tradizione bluegrass.
Dalla sua fondazione nel 2011 la band, grazie al paziente lavoro effettuato nei primi due anni, ha raggiunto la fama internazionale partecipando ai più importanti Festival di Musica Bluegrass Europei (Svizzera, Germania, Olanda, Francia, Scozia).
La band è costituita da Perry Meroni (Lead voice & Guitar), Dino Barbé (Banjo), Josh Villa (Voce e Mandolino), Tony Spezzano (chitarra e voce) e Marco Cementeri (Double Bass and voice).
Il sito ufficiale dei Bluedust: www.bluedust.it
La mail della band è: info@bluedust.it
Per booking contattare: +39 333 1705896
Dino Barbé e Josh Villa hanno partecipato a WOODinSTOCK 2015 con i Bluedust e ai WiSWorkshoP 2015 con uno straordinario programma su Banjo e Mandolino. I Bluedust saranno nuovamente a WOODinSTOCK 2017 insieme a Luca Guenna Venerdì 14 Luglio
Bob Malone è un tastierista, cantante e compositore americano.
È stato definito un “mago delle tastiere” dal The New Yorker.
Ha accumulato una fedele base di fan internazionali attraverso venti anni di tour incessanti e nove album acclamati dalla critica. Suona le tastiere per John Fogerty dal 2011.
È stato un session player per Ringo Starr e Avril Lavigne, e la sua registrazione di “You’re A Mean One, Mr. Grinch” è stata la colonna sonora nei trailer del film Illumination/Universal del 2018 per The Grinch.
Bob combina canzoni indimenticabili, reinterpretazioni rinfrescanti di brani classici e un ibrido unico di rock, pop melodico, blues e R&B di New Orleans, consegnato con virtuosismo al pianoforte ad alta energia e una voce tutta sua.
Bob Malone a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day
Bocephus King, all’anagrafe James Perry, è una delle più grandi promesse della musica rock canadese.
Arriva da Vancouver e più precisamente da Tsawwassen, una piccola cittadina sull’Oceano Pacifico dal fiero nome indiano. Poco più a sud dello stesso promontorio si trova la cittadina di Point Roberts, contesa nel corso degli anni tra Stati Uniti e Canada, ora territorio americano anche se confinante per 3/4 con acque canadesi e per 1/4 con Tsawwassen. Ed è proprio in questo surreale paese di pescatori che Bocephus King spesso si rifugia a scrivere canzoni. Pochi minuti per varcare il confine e arrivare in un luogo in lotta con la propria identità dove gli abitanti sono cresciuti ascoltando John Prine e gli ACDC. Forti contrasti che si riflettono nella musica e soprattutto nella personalità di James Perry che ha dovuto per necessità costruire un personaggio capace di contenere tutte queste sfaccettature.
Bocephus King sembra uscito dal mondo del vaudeville, un Humphrey Bogart o un Robert Mitchum senza tempo che incontrano al bancone di un diner Tom Waits, Nina Simone e il drugo del grande Lebowsky (si racconta che il buon Jamie se ne andasse al cinema in accappatoio dopo essersi tuffato nelle onde gelide dell'Oceano Pacifico).
Bocephus King ha all’attivo 5 dischi: Joco Music, A small good thing, The Blue Sickness, All children Believe in Heaven e Willie Dixon God Damn, due dei quali (il secondo e il terzo) pubblicati dalla New West Records, etichetta cult di Austin tra le prime ad accorgersi dello suo straordinario talento. Bocephus King si fa conoscere anche in Italia grazie a questi due dischi e il magazine Buscadero gli dedica addirittura la copertina commentando: “è la seconda volta che mettiamo un artista sconosciuto in copertina. La volta scorsa era toccato a Tracy Chapman”.
Bocephus King arriva in tour in Italia infiammando ogni tipo di palcoscenico dove si trova a suonare, da solo in acustico o con la sua band, The Rigalattos. Dal vivo è una miscela esplosiva capace di spaziare tra sonorità blues, gospel, gipsy e country, rileggendo un intero secolo di musica americana. Ci sono echi di Woody Guthrie, Dylan, Springsteen, Waits ma anche Prince, Townes Van Zandt e tanto, tanto Cinema da Fellini a Quentin Tarantino passando per l’estro dei fratelli Coen. In Italia incontra il giovane cantautore Andrea Parodi di cui produce i suoi primi due dischi (Le Piscine di Fecchio e Soldati). Bocephus King torna in Italia e nel Mediterraneo per gettare le basi del suo prossimo disco che come sempre sarà soprattutto un grande viaggio, ricco di contaminazioni.
L’album successivo è All children Believe in Heaven, che ottiene pareri discordanti per le sonorità sovraccariche di sperimentazioni che riflettono anche un momento personale della sua vita fatta di forti contrasti, di momenti più difficili e di gioie infinite come la nascita della sua prima figlia, Stella Bella Blue. A distanza di anni riascoltando quel disco ci si accorge che conteneva canzoni straordinarie come Goodnight forever Montgomery Clift e Jesus The Bookie, con due testi visionari e crudi.
Bocephus King rimette le cose a posto con Willie Dixon God Damn, un album pieno di contaminazioni ma molto più sobrio e solare.
Nel gennaio 2014 l’etichetta italiana Appaloosa pubblica un’antologia completamente rimasterizzata di Bocephus King, Amarcord; un titolo felliniano, per ripercorrere questo viaggio pieno di riferimenti cinematografici e surreali. Una maratona di quasi ottanta minuti attraverso le sue canzoni più belle e alcuni inediti, tra cui una personale rilettura di Senor di Bob Dylan, registrata con due musicisti indiani conosciuti la sera stessa in un locale.
Nel marzo 2015, sempre su etichetta Appaloosa, esce un nuovo disco dal titolo Illusion of Permanence, uno straordinario viaggio musicale da ovest a oriente con sonorità che spaziano dal folk, al rock, alla psichedelia e alla musica araba.
Nell’ottobre del 2015 viene invitato al Premio Tenco di Sanremo incantando il pubblico e la stampa con una toccante traduzione di Autogrill di Francesco Guccini e gli viene concesso l’unico bis dell’intera rassegna. Bocephus King è il mattatore del Premio Tenco, su e giù dal palco, nel dopo Festival al Casinò, perfino in un concerto improvvisato nel quartiere della Pigna poche ore prima della sua esibizione sul palco dell’Ariston.
Nel febbraio del 2016 viene richiamato in Italia per rappresentare il Club Tenco durante il Festival di Sanremo e ritorna con un disco nuovo, doppio, intitolato Saint Eunice, ispirato e dedicato a Nina Simone, dove alterna canzoni originali a cover facendosi accompagnare da una band formata da musicisti internazionali conosciuti in un locale chai di Vancouver nella quale fa parte anche un monaco Tibetano.
Durante questo nuovo viaggio in Italia Bocephus King lavorerà a un nuovo disco di traduzioni dall’italiano all’inglese per esportare la grande canzone d’autore di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Francesco De Gregori, Piero Ciampi, Bobo Rondelli, Vinicio Capossela, Ivan Graziani e perfino Giacomo Leopardi, di cui ha musicato e tradotto l’Infinito.
Giovedì 18 febbraio 2016 Bocephus King esegue dal vivo l’Infinito di Leopardi nella cattedrale di Recanati ripreso dalle telecamere della RAI e in presenza della famiglia Leopardi.
Il 22 ottobre 2016 è uno degli ospiti della serata finale della quarantesima edizione del Premio Tenco insieme a Morgan, Noemi, Roy Paci etc ed esegue in inglese le canzoni di Luigi Tenco Mi sono Innamorato di Te e E se ci diranno, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal maestro Mauro Ottolini.
Con questo spettacolo Bocephus King è ospite anche a Umbria Jazz insieme a Gino Paoli, Paolo Fresu e i Negramaro.
Bocephus King non è mai fermo, continua a viaggiare e lasciarsi contaminare da ogni paesaggio, libro, film, musicista e persona che incontra.
Bocephus King a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Bucadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
Brian Mitchell, musicista contraddistinto da una grande poliedricità, è un artista noto nel mondo musicale per aver lavorato con alcuni degli artisti più importanti nel panorama della musica rock, folk, country, blues ed R&B: solo per citarne alcuni, ricordiamo, Bob Dylan, Levon Helm e The Midnight Ramble, BB King, Dolly Parton, Little Feat, Rosanne Cash, Allen Toussaint e Buster Poindexter . È apparso in 5 registrazioni vincitrici di un Grammy Award, 3 con Levon Helm e una con BB King e Les Paul. Nel 2015 Brian è stato inserito nella New York Blues Hall Of Fame. La sua versatilità al pianoforte, organo Hammond B-3, fisarmonica, su varie tastiere vintage e armonica oltre ai suoi distinti stili vocali lo hanno affermato saldamente come uno dei musicisti più ricercati di New York City.
Nativo di New York, Mitchell si segnala da subito come un elemento di spicco della musica dal vivo di Manhattan. Conosciuto per le sue esibizioni ad alta energia, Mitchell presenta una miscela unica di gutbucket blues, R&B funky in stile New Orleans, coinvolgenti ritmi latini, nonché di incursioni anche in altri ambiti.
Brian si sta attualmente esibendo in tutto il paese con The Weight Band, (con ex membri di The Band e The Levon Helm Midnight Ramble), nonché proponendo sue composizioni originali con "The Brian Mitchell Band", il suo power trio di fisarmoniche "Fatboy Kanootch" con Clark Gayton alla tuba, con l'elettronica funky degli "House OF Diablo" con Shawn Pelton alla batteria e percussioni elettroniche in vari locali notturni esotici di New York City.
Brian è inoltre presente come in colonne sonore per TV, film e teatro. La sua musica originale con "House Of Diablo" è stata inclusa nel film di Robert Altman "Tanner On Tanner". I suoi stili di pianoforte blues sono stati presenti nella musica di Bill Sims per la commedia di Broadway di August Wilson "8 Pianos". Brian ha anche composto la musica per la serie TV AMC "Hell On Wheels" con Marc Copely e James Dolan. E recentemente la canzone “Step Away” scritta da Brian e Christine Santelli è stata inclusa nel CD “Worthy” di Betty LaVette, nominato ai Grammy. Il suo approccio unico all'esecuzione e alla registrazione in studio è stato oggetto di un articolo su Keyboard Magazine.
Brian è apparso frequentemente in televisive in programmi come "The Late Show with David Letterman", "Late Night with Conan O'Brian", "The Tonight Show", oltreché nella soap opera "One Life To Live". La fisarmonica di Brian può essere ascoltata nella versione di Bob Dylan di "Return To Me" di Dean Martin, presente nella serie "The Soprano's". Altre collaborazioni speciali includono l'accompagnamento dell'attore Christopher Walken alla fisarmonica nel film "Search and Destroy" e il pianoforte con Amy Helm nel film di Vera Farmiga "Higher Ground". Inoltre si esibisce regolarmente su PBS in "Live At The Ryman" con Levon Helm & The Midnight Ramble Band, Steve Earle, Emmylou Harris, Buddy Miller, Sheryl Crow e Robert Plant. Appare anche in "The Love For Levon Concert" esibendosi con Roger Waters, Greg Allman & Warren Haynes, John Mayer, John Hiatt, John Prine, Mavis Staples, Lucinda Williams, Jakob Dylan, Dierks Bentley, Eric Church e My Morning Jacket.
Attualmente è spesso presente con The Weight Band anche nello show televisivo della PBS "Live At The Infinity".
Brian Mitchell per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 con James Maddock per il Buscadero Day
- WOODinSTOCK 10, Venerdì 22 e Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day insieme a James Maddock
Cash Wagon - Johnny Cash and June Carter Tribute
Alessandro Frigerio (basso e voce) e Cristina Bulgheroni (chitarra e voce)
Insieme hanno condiviso diversi progetti musicali e partecipano tuttora a un progetto solidale che con un tributo a Fabrizio De Andrè, in un ensamble di 12 elementi tra voci e strumenti, raccoglie fondi per sostenere cause importanti rivolte agli ultimi, quegli “ultimi” che anche il cantautore ha sempre sostenuto e incoraggiato nelle sue canzoni.
In questo nuovo progetto rendono omaggio a una delle coppie più famose del panorama musicale country/folk: Johnny Cash e June Carter.
Oltre ad alcuni dei brani più famosi di Johnny Cash, verranno proposti brani che hanno caratterizzato la produzione e le interpretazioni della coppia, complici artisticamente e nella vita.
I Cash Wagon a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2024 venerdì 19 Luglio
- WOODinSTOCK 2025 sabato 19 Luglio con Sergio Bianchi e Nicolò Bevilaqua
Tra i giovani talenti della musica italiana, dopo l’esperienza in gara a X-Factor nel 2016, la cantautrice trentina ha conquistato le principali playlist di Spotify (New Music Friday, Indie Italia, Scuola Indie, Best of Indie Italia 2020), superando i 3 milioni di stream sulla piattaforma con il suo omonimo album d’esordio uscito a marzo 2020.
Forte da sempre di un’intensa attività live, che l’ha portata negli anni a realizzare importanti aperture per artisti come Max Gazzè, Carmen Consoli, Irene Grandi, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Fulminacci e molti altri.
Il 25 novembre 2022 esce il suo secondo disco “In Queste Stanze Piene”. Un viaggio inaugurato con i primi estratti “La promessa”, “Abitudini”, “La vita davanti” e “Povera me”, singoli che hanno confermato gli importanti numeri di stream e pubblico dal vivo di Caterina.
L’etichetta discografica è sempre Fiabamusic. La produzione artistica è del romano d’adozione Clemente Ferrari (già arrangiatore per Max Gazzè e Fiorella Mannoia). Il disco vede anche le collaborazioni con Gio Evan per il brano “Groenlandia” e Anansi per “Casa mia”. Attualmente Caterina sta portando in giro questo suo disco live!
Caterina Cropelli per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Venerdì 21 Luglio
Dalla longeva conoscenza di Rossano Del Vecchio (chitarra) e Alessandro Quadrelli (basso) , nasce l'idea a fine 2016 di plasmare una formazione in trio , insieme a Giacomo Felletti (batteria); un trio che possa ripercorrere con sentimento , passione e sicuramente tecnicismo musicale il reale " mood blues" ovvero realizzare musicalmente quel "I feel so blue" tipico del sentimento "Black".
Un' inclinazione personale e sentimentale che solo con il "padre" di Tutti i generi musicali si può esprimere... Ecco che prende vita un repertorio che coinvolge i maggiori esponenti del genere... Da Gary Moore a BB King , da Robben Ford ai ZZ Top ai Gov't Mule. Non mancano contaminazioni prettamente rock come " Jimi Hendrix " (l'innovatore per antonomasia della chitarra elettrica) ai britannici "Cream" che con gli schemi blues hanno innovato il rock in generale ..
Nel marzo 2017 il trio sente l'esigenza di includere una "voce" ed ecco l'ingresso di Giada Bernabe' (cantante di estrazione blues rock soul) . Vengono così integrati nel repertorio già molto ricco, brani di esponenti femminili "top" del genere come "Etta James" , "Aretha Franklin", "Koko Taylor" e "Tina Turner". Ciò che originariamente nasce come " Trio " inizia quindi a prendere la direzione di una vera e propria band , ed ecco che il progetto viene ultimato con l'ingresso a fine aprile del tastierista Andrea Vergori.
Il sound diventa così molto più ricco e la band sempre più unita musicalmente (ed umanamente) , avrà un' unica mission... Suonare con passione estrema , tecnicismo e cura dei suoni , reinterpretando secondo il proprio filtro personale quelli che sono grandi brani del blues e rock -blues e "restituire" il tutto a se stessi e al pubblico , attraverso cura dedizione ed umiltà , Ingrediente sempre più raro ma basilare per poter trasmettere la "veridicità' della vita reale" connotazione basilare del genere.
Da Giugno 2017 ecco iniziare i live che ci e vi accompagneranno sicuramente per molto tempo .
Quindi... "keep calm and stay blues and rock".
GIADA BERNABE' : Lead vocals
ROSSANO DEL VECCHIO: Guitar/Backing vocals
ATTILIO SCARFONE: Guitar/Backing vocals
ALESSANDRO QUADRELLI: Bass/Blues Harp/Backing vocals
GIACOMO FELLETTI: Drums/Backing vocals
La Catfish Blues Band per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2018 Domenica 22 Luglio
Siamo i CERCATUCHIT, compagnia dialettale dilettanti ternatese, che cercano attraverso la rappresentazione teatrale di raccontare il modo di vivere, di parlare e di comunicare dei nostri nonni.
Perché CERCATUCHIT?
Perché in passato gli abitanti di Ternate erano chiamati in questo modo in quanto conservavano tutto quello che trovavano, compresi anche i pezzi più piccoli. Tutto ciò che facciamo serve a raccogliere fondi da destinare in beneficenza.
I Cercatuchitt si erano resi disponibile a presentare un divertente spettacolo teatrale a WOODinSTOCK 2014 sabato 19 Luglio che purtroppo è saltato per motivi indipendenti dalla loro e nostra volontà.
Southern, Rock, Blues, Funk e un pizzico di Psichedelia shakerati per ottenere un cocktail sonoro esplosivo, intenso ed emozionante.
La band è un blend di numerose influenze, che convergono assieme nel nome del Groove.
La formazione comprende:
CHRIS HORSES – Chitarrista, cantante e songwriter trevigiano, il Cowboy delle “Tre Province”, Southern Rocker dall’Anima Blues, cuore Folk e sangue Heavy Metal.
MATTIA RIENZI – Talentuoso chitarrista di Marghera, le sue influenze vanno dal Blues delle radici, fino alle cavalcate Fuzz ’70ies, passando per il Rock’n’Roll potente e stradaiolo di stampo inglese e americano.
MARCO QUAGLIATO – Bassista e contrabbassista padovano di indole Funk, ma con numerose sfumature Folk e Metal.
MARCO TIRENNA – Psichedelia, Groove e Sperimentazione sono le parole d’ordine per descrivere il suo stile batteristico unico e dotato di grande personalità.
GIULIO JESI – Sassofonista, flautista e tastierista versatile e riconoscibile, profondamente influenzato dal Blues, dal Jazz e dalla grande Musica Americana.
Chris Horses Band a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio con ospiti Roberto “Tom” Salvato e Gianni “Rit” Bordin di John Beer rispettivamente a Sax e Percussioni
Cosa significa essere il fratello di Mick Jagger, frontman della rock band più importante della storia?
Una domanda scomoda, da evitare, sulla quale Chris Jagger ha sempre glissato dietro un velo di timidezza e al tempo spesso fierezza verso il proprio percorso musicale.
Un percorso inevitabilmente marchiato dal legame con i Rolling Stones e influenzato dal blues e dal folk, dall’Irlanda e da New Orleans.
Chris Jagger è una di quelle figure interessanti per la sua poliedricità: ha composto oltre 100 canzoni ed una dozzina di album, alcuni da solista, altri con la sua band Atcha.
Per la prima volta è Chris Jagger in persona a porsi questa domanda e raccontare la sua vita nell’autobiografia Talking to Myself e nel nuovo disco Mixing up the Medicine, entrambi editi da BMG. Il titolo del disco rivela l’amore sviscerato di Jagger per Dylan e per quel tipo di canzone americana che ha influenzato tanto lui quanto gli Stones. Talking to Myself è un lungo viaggio, sfaccettato, esilarante, profondo; un viaggio di formazione di due fratelli cresciuti a Dartford nel Kent, per i quali naturalmente la musica esercita un ruolo fondamentale a cominciare dalla condivisione dell’amore per il blues, per proseguire con la storia degli Stones ed infine le peripezie delle esperienze di viaggio in India, Pakistan, Afghanistan e Israele. Mixing Up the Medicine è stato realizzato insieme al pianista e storico collaboratore Charlie Hart. Un disco eclettico che si snoda tra le varie sonorità esplorate da Chris nella sua storia, dal blues al folk, dal rock ad ai ritmi jazzati di Hart ed al R&B, da accenni funky e reggae, al cajun ed allo zydeco. Oltre a Charlie Hart, Chris ha chiamato a raccolta altri amici di vecchia data e musicisti eccelsi, come Olly Blanchflower al contrabbasso, Dylan Howe alla batteria, nonché il produttore John Porter (che ha collaborato tra gli altri con gli Smiths, i Rox Music, Buddy Guy, BB King ed Elvis Costello) il quale a sua volta ha coinvolto nel progetto Neil Hubbard, già chitarrista di Bryan Ferry e Joe Cocker.
E ovviamente non poteva mancare il fratello Mick che duetta sul singolo Anyone Seen my Heart?
Dal punto di vista lirico, la grande intuizione alla base del disco è legata all’incontro poetico di Chris Jagger con la poesia di Thomas Lovell Beddoes, poeta ed autore di teatro inglese dell’800 che ha colpito l’immaginario di Chris in quanto citato da Pound e che costituisce il punto di riferimento per diversi brani del disco, tra i quali figura anche Talking to myself, tratto direttamente dalla sua biografia.
Ciò che unisce le canzoni, a detta dello stesso Chris è una certa crudezza, ma anche la scioltezza, frutto di un senso di profonda sinergia tra i musicisti.
Mixing Up the Medicine è un album gioioso, grondante il senso della ricchezza della vita che traspare da un uomo che vive la sua esistenza a 360° e che da oltre 20 anni alleva polli e pecore insieme a sua moglie e a una numerosa famiglia nella fattoria di Glanstobuty.
Chris Jagger per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2021, evento per il Record Store Day 2022
Non ha bisogno di presentazioni, batterista originale dei Jethro Tull, nato a Luton (a nord di Londra), Bunker è stato il batterista nel periodo maggiormente creativo della band, quello segnato da quattro album passati alla storia del progressive come "This Was", "Aqualung", "Stand up" e "Benefit". Sua la "firma" inconfondibile di classici come "My Sunday Feeling", "Nothing is Easy", "Bourrée". "To Cry You a Song", "Cross-eyed Mary", "Aqualung" e "Locomotive Breath", per citare i successi più noti dei primi Tull. In seguito, è stato membro dei Jude (formati con l'ex-chitarrista di Procol Harum Robin Trower) nonché di innumerevoli band rock-blues, mantenendo una forte attività come session-man. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo album solista, el quale si è ricongiunto con i vecchi compagni di strada Ian Anderson e Martin Barre. Vanta collaborazioni con artisti del calibro di Michael Schenker, Roger Daltrey, Jack Bruce e Glenn Hughes, Uli Roth.
Altre informazioni su Clive sono disponibili nella pagina a lui dedicata da Riki Massini: https://www.rikimassini.com/clive-bunker/
Clive sarà sul palco di WOODinSTOCK 2018 insieme a Riki Massini e alla Bonus Track Band Sabato 21 Luglio.
Claudia, in arte La Clò Clo o Clo Baloon, trasforma il gioco dei bimbi in vere opere d'arte: i palloncini prendono vita in incredibili animali e gli stessi bambini si trasformano in personaggi fantastici, unici, protagonisti delle proprie fantasie e dei giochi in compagnia. Ma Claudia va oltre il "semplice" truccabimbi imbastendo con i giovani amici dei veri e propri laboratori d'arte.
Per contatti o informazioni è disponibile il suo profilo Facebook: http://www.facebook.com/claudia.lombardi.92
Clo Baloon è stata a WOODinSTOCK 2013 e sarà una presenza fissa di tutte le giornate di WOODinSTOCK 2014
Un divertente marasma musicale dove suoni, colori e ritmi di ogni Paese e Nazione si intrecciano con la musica popolare italiana, portandovi in un mondo del tutto nuovo, tra tradizione modernità. Pizzica e Rock & Roll, Blues a Canti alpini, ritmi Jungle e Tarantelle e poi ancore lingue, dialetti, filastrocche e poesie. Al confine tra musica e teatro lo show del Collettivo Mazzulata vi offre un'inedita versione dell'Italia e delle sue tradizioni musicali.
Da guardare, ascoltare e raccontare agli amici.
Il sito ufficiale del Collettivo mazzulata: www.ratafolk.it
Il Collettivo mazzulata è salito sul palco di WOODinSTOCK 2013 e suonerà a WOODinSTOCK 2014 Sabato 19 Luglio
Il Coro Lirico, compagine storica fondatrice della "Corale Arnatese", nei suoi 85 anni di attività ha svolto un'intensa attività concertistica sia in tutta Italia che all'estero ed è oggi molto conosciuto e ricercato. Si esibisce con un ampio repertorio lirico che spazia da Mozart a Nino Rota comprendendo (naturalmente) Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Mascagni e tutti i grandi che hanno fatto la storia musicale del melodramma. Fanno parte del repertorio del "Coro Lirico" anche numerosi brani di musica sacra che vengono eseguiti in occasione di festività patronali nelle Chiese del circondario. Il Coro Lirico si avvale della collaborazione di noti solisti con i quali interpreta i più bei brani della nostra tradizione operistica. Nel 1998 ha eseguito integralmente i "Carmina Burana" di Carl Orff nella trascrizione originale per due pianoforti ed orchestra di percussioni; sempre nel 1998 ha portato in scena l'opera "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni. Il 22 Novembre 2003, in occasione del 75° di fondazione della Corale Arnatese, ha eseguito nella Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate la "Messa Solenne", inedito giovanile del 1835 di Giuseppe Verdi, nell'edizione critica del Prof. Dino Rizzo di Busseto, con l'accompagnamento all'organo del M°. Giancarlo Parodi. Nel Gennaio 2007, presso il PalaBandera di Busto Arsizio, il "Coro Lirico" è stato invitato a tenere il Concerto per l'Assegnazione del premio "Ponchielli d'oro al M° Uto Ughi. Sotto la direzione del M°. Giampaolo Vessella il Coro ha raggiunto un livello artistico che gli permette di eseguire opere integrali in scene e costumi: negli ultimi anni vanno segnalati i debutti in "La Traviata","Nabucco", "Il Barbiere di Siviglia","Rigoletto". Prossimamente il Coro debutterà un altro titolo verdiano: "Il Trovatore".
La Corale Arnatese ha partecipato a Il segreto per esser felici nonostante il Parkinson
“That Santa Fe Channel” è il nuovo album dei Cordovas, il primo prodotto dalla ATO Records. Un disco figlio dei Grateful Dead e della Allman Brothers Band, in un insieme che sfuma i confini tra country, rock, psichedelia e musica folk. Un lavoro che esalta le doti di songwriting dei Cordovas, ma anche la loro forza in qualità di live band cruda e vigorosa.
“That Santa Fe Channel” è stato prodotto da Kenneth Pettengale dei Milk Carton Kids nel quartiere East Nashville, non lontano dalla casa che ospita le prove della band, ed è anche il loro headquarter nel quale vivono insieme, in un vecchio fienile. La musica dei Cordovas rivela riferimenti anche delle diverse radici della band: la California meridionale, dove il bassista e leader Joe Firstman ha vissuto per anni e Todos Santos, in Messico, nel quale i cinque componenti dei Cordovas viaggiano ogni inverno per scrivere nuove canzoni, perfezionare vecchi pezzi in sospeso e guardare l’acclamato evento Tropic of Cancer Concert Series. Il risultato è un album farcito di suoni del sud, dal fascino californiano e messicano, che si mescolano a una musica “americana” senza confini.
Firstman, prima di formare i Cordovas, ha avuto una carriera solista arrivando a firmare per l’Atlantic Records e aprendo i concerti di Willie Nelson e Sheryl Crow. ha viaggiato per tutto lo stato come solista. Ma l’urgenza di fare musica propria in una dimensione di condivisione è troppo forte e si concretizza con la nascita dei Cordovas.
Una band dove tutti cantano e con un approcio collettivo, non solo nello scrivere canzoni, ma anche a livello esistenziale. I Cordovas non sono solo musicisti di una band, sono coinquilini, cospiratori, sono una famiglia.
Se vi fermate a East Nashville, potreste trovare Soria e Weaver suonare ballate folk nel fienile, mentre Firstman prepara una cena di famiglia in cucina e Spillman ripara il furgone in giardino. Nelle loro canzoni emerge una sensazione comune, nella quale è difficile distinguere la voce di ogni singola persona in quelle armonie intense ed estasianti. “That Santa Fe Channel” è la colonna sonora di quest’esistenza condivisa: una collezione di canzoni scritte, suonate ed esibite insieme.
I Cordovas a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
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