Faso

Faso

Alle 12.45 di mercoledì 7 aprile 1965 nasce Faso, al secolo Nicola Fasani, vagendo, tutto ricoperto da una specie di gelatina. Ma per un banale errore all’anagrafe risulta nato l’8 aprile. Doppia festa? Doppi regali? No, soltanto doppi auguri.

In seconda media, oltre alla festa delle medie scopre la musica e decide di suonare la chitarra per emulare un compagno di classe che grazie alla chitarra cucca molte ragazze. Lo stesso anno Faso rinviene un basso “Crucianelli” (una marca universalmente sconosciuta) abbandonato in una soffitta e dopo aver tentato di rifilarlo al suo amico chitarrista incomincia a suonarlo lui stesso. E gli piace molto. Mamma Ada e papà Franco vedono di buon occhio questa passione per il basso e per la musica, ma non si vedono di buon occhio tra di loro e rompono un sacro legame.

Successivamente papà Franco, ristoratore, cede un settore della cantina del suo restaurant ad uso saletta prove, mentre mamma Ada sopporta a casa ore ed ore di scale e note sbagliate, un po’ meno sbagliate, ecco, quasi giuste, bene, bello ’sto pezzo, “Vieni a tavola!”, “arrivo mamma aspetta, sto imparando un giro di basso, arrivo”. In questi anni di ribellione, di autoerotismo, di piena esplosione ormonale, appaiono sul volto del giovane Faso i punti neri e i classici baffetti orrendi da adolescente che attualmente ripropone sul volto maturo di un quarantacinquenne (i baffi, non i punti neri).

Compie 16 anni, e come tutti i sedicenni tormenta papy finché non gli compra quello che ancora oggi è il suo fedelissimo mezzo meccanico: una Vespa P125X, allora di colore bianco, che gli viene ammaccata dall’aiuto cuoco “Mimmo”, di origine egiziana, un’ora dopo averla ritirata nuova fiammante dal concessionario. Un trauma non ancora superato. Frequenta il Liceo Scientifico Cremona, e nel tempo libero suona come un matto cercando di imparare le linee di basso di Jaco Pastorius, il leggendario bassista dei Weather Report. Frequenta anche il tastierista Rocco Tanica che gli propone di entrare a far parte di un gruppetto simpatico che poi farà un successone, e conosce il batterista extracomunitario Christian Meyer, con cui suona per ore ed ore estenuanti duetti basso-batteria nella cantinetta del ristorante. Anche gli Elio e le Storie Tese provano nella cantinetta del ristorante, mangiano e bevono a sbafo, invitano amici e amiche, e Faso comprende il vero motivo del suo coinvolgimento nel gruppo. Il 1989 è un anno fondamentale: esce il primo LP/CD/MC di Elio e le Storie Tese, “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, Faso fonda l’Ares Milano Baseball e ottiene l’esonero dal servizio militare.  Nel ventennio 1990-2010 Faso ne combina di tutti i colori: oltre alla attività discografica-radiofonica-televisiva-tutto, insomma, “artistica” con gli Elio&leStorie Tese, suona in svariate band di jazz-elettrico, di cui la Biba Band e il trio Bobo sono le punte di diamante, partecipa a dischi di artisti italiani famosi e meno famosi , gioca a baseball, co-conduce con Giorgia Surina le trasmissioni televisive “Absolutely ‘80”, “Absolutely ‘90” e “Absolutely Star” su Mtv , commenta le partite di Major League Baseball su Sky Sport, ma soprattutto nel 2002 diventa papà e mette la testa a posto. Perché, non era a posto? Si, ma di solito si dice così.

Faso ha suonato per la prima volta per WOODinSTOCK con il Trio Bobo a Tradate per WOODinSTOCK il 2 Aprile 2016. Il Trio Bobo suonerà sul palco di WOODinSTOCK 2019 giovedì 18 Luglio.

Faso ha una sua pagina all'interno del sito di Elio e le Storie tese

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