2019

  • Amy May

    Amy May

    I testi schietti e sentiti e le melodie commoventi di Amy May, cantautrice inglese, le hanno procurato una fanbase globale, sostenuta ulteriormente dall’utilizzo ricorrente di sue canzoni in show televisivi, documentari e film.

    Sin dalla registrazione del suo album di debutto nel 2007 “Right Right Now”, Amy May ha viaggiato tantissimo per il mondo con la sua musica, esibendosi a Sydney, Dubai, in Tailandia, nelle Fiji e attraverso l’Europa incluse tre esibizioni al Cannes Film Festival. La chitarrista autodidatta ha iniziato a trascorrere tempo a Los Angeles dove ha registrato “The Grace Sessions”, che include le canzoni “Real” e “Open”. Quest’ultima canzone ha in particolare raggiunto il primo posto nella classifica delle cantanti/cantautrici del sito www.ourstage.com,specializzato nella rivelazione di nuovi talenti e partner di MTV. “Real” ha invece guadagnato grande successo dopo essere stata utilizzata nella serie drammatica “One tree hill” prodotta dal canale americano “The CW”.

    Dopo la dolorosa morte di sua madre, Amy ha scelto di prendersi una pausa dalle esibizioni live, ma ha continuato a scrivere e ha veicolato il proprio dolore nel suo terzo album in studio: uscito nel 2019, "Mystic" è stato accompagnato da un tour europeo che ha toccato anche l'Italia con la tappa di WOODinSTOCK 2019.

    Amy May a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 Domenica 21 Luglio e come ospite speciale Sabato 20 Luglio
    - per gli eventi legati a WOODinSTOCK 2021, giovedì 14 Luglio presso il Parco Berrini di Ternate

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  • Andrea Parodi Zabala

    Andrea Parodi Zabala

    Sembra che per Andrea Parodiquella dei viaggi sia una vera e propria ossessione; nel 1999 il primo volo oltreoceano, in Canada, dove registra Le piscine di Fecchio, album d’esordio autoprodotto sotto la guida di Bocephus King. Nel 2007 torna in Canada ed esce, per etichetta Lifegate, Soldati, suo secondo album che si avvale della partecipazione di Claudio Lolli, Luigi De Gregori, The Gang e The Be Good Tanyas.

    E proprio lungo la strada Andrea trascorre le sue giornate, impegnato ormai da diversi anni in un never ending tour in giro per l’Italia e per il mondo. Protagonisti dei moltissimi eventi live, infatti, sono senza dubbio gli Stati Uniti dove il giovane cantautore ha proposto con umiltà e coraggio la sua musica, ottenendo l’invito ad esibirsi all’interno di Festival molto prestigiosi; ha partecipato per sei anni al SXSW di Austin (Texas), è stato il primo e unico italiano in cartellone al Woody Guthrie Folk Festival (Okemah, Oklahoma) e per due volte ha diviso il palco con Bruce Springsteen al Light of Day (Asbury Park, New Jersey). Ha inoltre avuto l’opportunità di esibirsi nel Massachussets in alcuni locali cult della beat generation come il Dream Away Lodge, da dove è partita la Rolling Thunder Review di Bob Dylan e dove è stato girato il film Renaldo e Clara con lo stesso Dylan, e la leggendaria chiesa di Alice’s Restaurant. Andrea Parodi è stato inoltre ideatore e conduttore radiofonico e direttore artistico di Festival musicali di successo, in particolare del tributo italiano a Townes Van Zandt, giunto ormai alla quindicesima edizione.  Nel gennaio 2010 esce su etichetta Universal il primo disco della Barnetti Bros Band, dal titolo Chupadero che conquista la copertina della rivista specializzata Buscaderoe le prime 50 posizioni della classifica FIMI. La Barnetti Bros Band è formata da Andrea Parodi, Max Larocca, Massimo Bubola e il bluesman newyorkese Jono Manson e il disco è stato registrato a 2700 mt in un piccolo villaggio indiano sopra Santa Fe in New Mexico. Nel 2011 Andrea Parodi è impegnato in un intenso tour di oltre 200 concerti in un anno, di cui una ventina nel Nord America accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Il 28 aprile del 2012 Andrea diventa papà del piccolo Woody e ridimensiona radicalmente la sua vita on the road. Il 14 giugno del 2018 arriva anche Geordie. Per alcuni anni è direttore artistico di un’etichetta musicale (Appaloosa Records), continua a organizzare eventi e festival musicali e a scrivere canzoni.

    Collabora col giornalista di Sky Fabio Tavelli in uno spettacolo di storytelling tra musica e sport che lo porta a scrivere nuove canzoni dedicate a Muhammad Alì, Ayrton Senna, Garrincha e alle olimpiadi del Messico del 68.

    Insieme a Bocephus King traduce in inglese canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, Luigi Tenco, Francesco Guccini e Giacomo Leopardi. L’Infinito di Leopardi, oltre ad essere tradotto, viene musicato e diventa una performance per la RAI nella cattedrale di Recanati. Nelle Marche nasce un altro progetto che porta alla realizzazione di un disco ispirato, concepito e realizzato nelle grotte sotterranee della cittadina di Osimo. L’album realizzato dalla cult band di Nashville Orphan Brigade dal titolo The Heart of The Cave viene acclamato dalla critica e racchiude 13 canzoni su Osimo, le sue grotte, la sua magia e oltre 2000 anni di storia. Sono proprio questo genere di progetti che maggiormente esaltano Andrea Parodinegli ultimi anni e tra le più importanti produzioni discografiche del 2018 ci sono un doppio disco tributo a Townes Van Zandt di 32 canzoni e Yayla – Musiche Ospitali, un progetto sull’immigrazione al quale partecipano 130 musicisti e ospiti del calibro di Neri Marcorè, Antonella Ruggiero, Edoardo Bennato, Erri de Luca, Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, The Gang, Jono Manson, Bocephus King, Saba Anglana, Takadum Orchestra, Thom Chacon con Violante Placido e tantissimi altri.

    Il 6 maggio del 2021 esce su Appaloosa Records il nuovo disco Zabala le cui registrazioni sono cominciate in Texas nel 2013 con la partecipazione di musicisti del calibro di Joel Guzman (Joe Ely, Paul Simon), David Immerglück (Counting Crows), David Grissom (James McMurtry, John Mellencamp), Larry Campbell (Bob Dylan, Levon Helm), David Bromberg, Scarlet Rivera (Bob Dylan), Tommy Mandel, Radoslav Lorkovic etc.

     

    Andrea Parodi a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio con i Borderlobo
    - WOODinSTOCK 2021
    per l'evento legato al Record Store Day 2022
    - WOODinSTOCK 10
    per il Buscadero Day
    - WOODinSTOCK 2023
    per il Buscadero DayDomenica 23 Luglio

    Links:    https://www.facebook.com/andrea.parodi.zabala      https://www.andreaparodizabala.com

  • J.C. Cinel

    J.C. Cinel

    J.C.CINEL, artista classic rock - southern rock, già cantante ed autore degli storici WICKED MINDS, gruppo hard rock conosciuto in tutta Europa con all'attivo 3 dischi considerati un "must" del circuito hard prog Europeo. Il suo terzo album solista "The light of a new sun" è stato molto apprezzato dalla critica e vi si può ascoltare Johnny Neel (Allman Brothers e Gov't Mule) al piano e hammond in veste di special guest.
    Numerosi tour sono stati realizzati negli utlimi anni ed hanno portato J.C. Cinel e la sua band ad esibirsi in Germania, Olanda e Belgio (anche al famoso "Spirit of 66" locale che ha ospitato grandi nomi del rock mondiale come Huriah Heep, UFO, Walter Trout, Steve Hacket, Robben Ford, Camel, Steve Lukather) con ospitate in numerosi festival italiani ed europei.

    In Francia, il disco "The light of a new sun" è stato votato tra i migliori 10 dischi del 2012 nel circuito classic rock southern rock e in Belgio è in programmazione sulla radio nazionale Classic 21 .

    J.C. Cinel a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2014
    -
    WOODinSTOCK 2015
    - WOODinSTOCK 2016
    - WOODinSTOCK 2018 Sabato 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 2019 durante il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 2023 Sabato 22 Luglio

    Links:     http://www.jccynel.com/      http://www.facebook.com/pages/JC-CINEL/49989231147

     

     

  • James Maddock

    James Maddock

    Originario di Leicester (UK), sviluppa gran parte della propria attività artistica in USA, risultando particolarmente noto nell'area della Grande Mela.

    Ha pubblicato il suo primo album nel 1999 come "frontman" della band Wood, Songs from Stamford Hill, legato alla tradizione del rock classico. Dei brani presenti nel disco, Never a Day apre la colonna sonora del film Serendipity - Quando l'amore è magia, mentre Stay You, singolo estratto dal disco che conquista la Top 5 della classifica americana adult alternative, viene incluso nella colonna sonora della serie Dawson's Creek.

    Il suo stile musicale negli anni si affina prendendo ispirazione dal soul e dal rock d'autore. Numerose le collaborazioni (Paula Cole, Train, etc.), su cui spicca quella con Bruce Springsteen che, tra le altre cose, utilizza una sua canzone per i propri ingressi in scena e con cui condivide a più riprese negli anni il palco.

    Risulta apprezzato sia come autore, scrivendo anche per altri artisti di fama come Gary Barlow (Take that) o i Waterboys, che come interprete live, per cui riceve numerose e importanti recensioni positive dalla critica internazionale.

    La sua voce graffiante e intensa viene utilizzata in spot pubblicitari come quello della compagnia americana PPL Electric, trasmesso anche durante il superbowl 2014.

    Con l'album Insanity vs. Humanity del 2017 ha avuto un crescendo di popolarità in Italia con passaggi ricorrenti su importanti network radiofonici nazionali, su tutti Radio DeeJay e Radio Popolare...

    James Maddock a WOODinSTOCK:
    - è stato protagonista a Varese il 23/12/2014 accompagnato da Alessandro Gusmini
    - è stato protagonista a Besozzo nel 2016 con David Immergluck
    - WOODinSTOCK 2018Venerdì 20 Luglio accompagnato da Alex Valle
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio insieme alla sua band e a Brian Mitchell
    - WOODinSTOCK 2021
    nella data del 14 Agosto a Ternate
    - WOODinSTOCK 10
    , venerdì 22 luglio e sabato 23 Luglio 2022 con Brian Mitchell per il Buscadero Day

    Links:     http://www.jamesmaddock.net/      https://www.facebook.com/jamesmaddockmusic     https://www.twitter.com/jamesmaddock     https://www.youtube.com/user/jamesmaddock

  • Joe D'Urso

    Joe D'Urso

    Joe D'Urso è uno dei cantautori americani più impegnati nella lotta alla malattia di Parkinson con la Light of day foundation di Bob Benjamin. Sul palco con artisti del calibro di Bruce Springsteen, Willie Nile, Steve Van Zandt, Garland Jeffreys, James Maddock, Mike Peters (Alarm), etc.

    Il rock sanguigno e tipicamente "made in USA" di Joe è apprezzato internazionalmente e racconta grandi e appassionanti storie nella migliore tradizione dei grandi cantautori americani.

    Joe è attivo in molteplici attività benefiche, fatto che risulta per noi particolarmente rilevante: oltre a Light of day -attualmente è appunto presidente della Light of Day Foundation-  è nello staff artistico di organizzazioni benefiche come WHY, Artists Against Hunger & Poverty.

    Joe Durso a WOODinSTOCK:
    - con gli Stone Caravan all'evento GRAZIE TERNATE 2014
    - WOODinSTOCK 2017 con i Fireplaces sabato 15 Luglio.
    - WOODinSTOCK 2019 con The Italian Job Giovedì 18 Luglio.
    - WOODinSTOCK 2024 con The Italian Job Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day

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  • Luca Rovini & Companeros

     Luca Rovini e Companeros

    Luca Rovini nasce a Pisa il 25 maggio 1973. Dopo aver suonato in vari gruppi locali cantando cover e pezzi originali in inglese, decide di cominciare a scrivere e cantare in italiano. Amante del Blues, del Country e del Rock'n'Roll cerca di coniugare questi generi musicali con la lingua italiana. Nel 2008 registra un demo in completa solitudine intitolato Tra La Polvere Ed Il Cielo.

    Luca Rovini ha aperto concerti di Elliott Murphy e Willie Nile. Il 1° maggio 2013 è uscito il suo primo cd intitolato Avanzi e Guai, registrato con l'aiuto di Claudio Bianchini alle chitarre. Il disco è stato accolto in modo straordinariamente positivo dai migliori critici musicali italiani che ne hanno pubblicato articoli in merito.

    Nel 2013 ha intrapreso un tour, fra radio, locali e festival, in giro per l’Italia per promuovere il disco, autoprodotto e auto distribuito, Avanzi e Guai. Ha suonato anche al prestigioso festival Buscadero Day di Pusiano (vedere articolo sulla rivista Buscadero di settembre 2013) ed al rinomato Buskers Festival di Ferrara. Il 12 ottobre 2013 si è esibito all’interno della manifestazione Vinilmania a Milano. A settembre 2013 è uscito l’ep acustico Fuckin’ Bloody Folk.

    A Febbraio 2015 è uscito il cd La Barca Degli Stolti. Per il nuovo lavoro, Luca si è contornato di ottimi musicisti come Don Leady alla chitarra elettrica, Chiara Giacobbe al violino, Andrea "Lupo" Lupi al basso, Andrea "Harpo" Giannoni all'armonica, Caterino "washboard" Riccardi al washboard, Francesco D’Acri al piano e molti altri. Una parte di esso è stato presentato Live il 10 febbraio all'Asino che Vola di Roma, all'interno della serata organizzata da Luigi Grechi "i giovani del folkstudio presentano noi non ci sanremo", ed alla presenza di Francesco De Gregori che ha avuto parole di elogio proprio nei confronti di Luca e delle sue canzoni. Lo stesso Luigi “Grechi” De Gregori, in una recente intervista apparsa su Satisfiction, dice: “Bisognerebbe che i media si accorgessero che non c’è solo la musica pop ufficiale, ma che esiste una musica più ruspante, una musica che vive fuori dagli schemi commerciali. Ci sono molti nomi che sto scoprendo e magari ci sono dei personaggi che mi vengono segnalati da amici del tutto casualmente., e uno di questi è Luca Rovini… ha una sua personalità , una sua originalità , soprattuto nel fraseggio, nel modo di cantare. Credo che abbia delle carte in mano. Tipo su un pezzo come “ Avanzi e Guai” , una delle sue migliori canzoni, mi piacerebbe metterci mano... Magari un giorno, se lui vorrà mi piacerebbe cantarla insieme, quella è una canzone che mi ha colpito veramente”.

    Fra le altre, RockOn.it ha pubblicato una bella recensione al disco a firma Graziella Balestrieri: "E’ uno splendido album “La barca degli stolti“ non è stato registrato in nessun studio, profuma di vero, di vita, di casa e quotidiano. Di sangue e sudore, di strada, polvere ma soprattutto si sente un gran cuore, una grandissima passione che in Italia ultimamente si è davvero perduta.”

    Attualmente Luca Rovini sta girando con la sua band che comprende Peter Bonta alla chitarra elettrica, Stefano Costagli alla batteria, Andrea Pavani al basso e Stefano Corsini all’armonica e cori. Nel 2017 è uscito il suo nuovo disco, distribuito dalla IRD, ed intitolato “Figure Senza Età”.

    Cuori Fuorilegge è uscito il 14 settembre 2018 ed è il quarto disco di Luca Rovini. Registrato con la sua band negli studi Magnitudo di Pisa presenta 12 canzoni che coniugano un suono prettamente americano con la tradizione dei cantautori italiani. Dopo il suono prevalentemente acustico dei dischi precedenti, Luca ha deciso di elettrificare le sue nuove canzoni andando così maggiormente incontro ai generi musicali che da sempre ama come il Country Rock, Honky Tonk e Rock’n’Roll. Tutti i brani sono scritti da Luca Rovini ad eccezione del classico americano Six Days On The Road tradotto in italiano da Luca e proposto come Sei Giorni Sulla Via. Al disco hanno partecipato Andrea Pavani al basso, Gary A. Crockett alla batteria, Peter Bonta alla chitarra elettrica, piano, organo hammond, mandolino e fisarmonica, Paolo Ercoli alla pedal steel e Chiara Giacobbe, che ha registrato presso gli studi di Guido Guglielminetti (bassista di Francesco De Gregori), al violino.

    Luca Rovini a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23 Luglio 2022
    - WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day

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  • Massimo Priviero

    Massimo Priviero

    Massimo Priviero nasce all'inizio dei '60 e vive a Jesolo, sul litorale veneziano, dove trascorre infanzia e adolescenza. Tra estati caotiche e lunghi inverni nebbiosi, Massimo sviluppa già negli anni '70 una sensibilità allo stesso tempo forte e solitaria. Lo contraddistinguono l'amore assoluto per la musica, per la letteratura e per la storia. Così' fonda le prime band di rock e di blues, si iscrive a Lettere e Filosofia a Venezia (prenderà qualche anno più tardi una Laurea in Storia Contemporanea con una tesi di Filosofia Politica) e contemporaneamente al Conservatorio, mettendo insieme una vita di studi, lavori saltuari, scrittura e vagabondaggi in giro per l'Europa suonando chitarra e armonica nelle stazioni dei treni e delle metropolitane. Il suo amore soprattutto per il rock ed il folk d'autore, per le canzoni di Dylan, Young, Browne, Springsteen, segneranno indelebilmente questi "anni di apprendistato". La drammatica scomparsa del padre molto amato, avvenuta nel 1987, farà invece da spartiacque della sua vita che lo vedrà subito dopo firmare il suo primo importante contratto discografico con Warner Music che avviene contemporaneamente al trasferimento a Milano, sua città d'adozione.

    Il primo album "SAN VALENTINO" (1988) è un successo e la titletrack per molti mesi è una della canzoni più trasmesse dalle radio italiane e non solo, nonostante le forzate campagne mediatiche perennemente a caccia di etichette ed in cerca in quel caso della "risposta italiana a Springsteen". Le numerose apparizioni televisive, vissute con disagio da un menestrello che aveva fatto della "libertà' senza compromesso" la bandiera della propria esistenza, complicano un'esistenza che comunque non impedisce a Massimo di firmare nel 1990 il secondo fondamentale album "NESSUNA RESA MAI", impreziosito dalla produzione di "Little" Steven Van Zandt, storico chitarrista, braccio destro e coproduttore proprio di Springsteen. Un connubio splendido, corredato dalla partecipazione nell'album di alcuni tra i migliori musicisti italiani ed anche un comune impegno civile che porterà ad esempio l'artista ad essere testimonial italiano di "SOS Racisme". Il viaggio musicale trova equilibrio tra rock e poesia, vera cifra stilistica dell'artista. Accadono all’epoca’ tante cose come, ad esempio, che la più importante rivista musicale americana definisca Priviero come "l'unico rocker italiano che se la gioca alla pari con i migliori americani". L'album, esce nei principali paesi europei e non solo.
    Scappato dalla Warner con la necessità di essere prima di tutto un uomo libero anche a scapito di certo successo commerciale, Massimo prosegue il filo della poetica che rifiuta di identificare il suo rock in italiano in quella che una penna felice ha definito, per altri, come "...solo una mescola di poetica malinconica da bar, condita di egocentrismo più o meno nichilista e supportata ovviamente da buona critica, spesso in vendita ma sempre politicamente corretta".

    Pubblica dunque nel 1992 per Ricordi “ROCK IN ITALIA”, che ottiene lusinghieri risultati e viene pubblicato anche in Giappone, avvalendosi in alcune canzoni della produzione di un valente autore come Massimo Bubola. Tuttavia, per quel che riguarda il successo più popolare, il treno, secondo i più, sembra passato. Al contempo il periodo, vale la pena di ricordarlo, è umanamente splendido per l'artista che diventa padre di Tommaso.

    Come dirà qualche anno dopo nella biografia scritta su di lui "...Quello che è realmente impossibile da spiegare, tanto più in Italia, è che un uomo possa non considerare come valore per la propria vita un certo tipo di successo e che lo rifiuti, percorrendo la propria strada facendo album, concerti, scrivendo libri e quant'altro, ritenendo che quella è la sua vita e che quello è quel che conta davvero...e, nel mio caso, che rinunci di suo a certe cose e non che altri ce lo facciano rinunciare...".

    Così arriveranno, per un'etichetta indipendente, due album di carattere "emotivamente opposto": uno più elettrico "NON MOLLARE" (1994) ed uno più intimista "PRIVIERO" (1998), quest'ultimo con la produzione di Lucio "violino" Fabbri.

    Poi, nel 2000, uscirà "POETIKA", un best atipico quanto il carattere dell'artista, con molti successi reincisi e risuonati più ben sei inediti, tra cui “Fragole a Milano”, una delle sue ballad più famose e richieste durante i live.

    Un album spartiacque e in qualche modo un nuovo inizio che porterà a "TESTIMONE" (2003), dove rock, blues e ballate si fondono in un emozionante mosaico di musica. Senza dubbio uno dei suoi migliori lavori, con grandi canzoni tra cui spicca "Nikolajevka", un’altra piccola gemma che unisce la poesia con l’amore per la storia che da sempre contraddistingue il percorso umano e artistico di Massimo.

    La svolta di “Testimone” è preludio a quel "DOLCE RESISTENZA" dato alle stampe nel 2006, osannato dalla critica che lo considera forse il lavoro più importante della sua carriera, e apprezzatissimo da un pubblico che per molti versi si sostituisce a quello originario. La fusione perfetta di poesia, di rock e di folk dentro al quale ad esempio viene riletto quel Tenco originario e censurato di "Ciao Amore Ciao" che, tra le altre cose, entra tra le dieci cover più votate del primo decennio del 2000 in un importante referendum. Nell'album i brani sono carichi di impegno civile, di poesia unita alla forza e all'energia vocale, di amore per la Storia più vera che spingono Priviero, per esempio, a scrivere canzoni come "La Strada del Davai" che ci riporta agli alpini e alla guerra di Russia, sulle tracce di Mario Rigoni Stern.

    Nel 2007, "ROCK AND POEMS" rilegge in modo assolutamente personale grandi classici di Dylan, Waits, Fogerty e tanti altri e viene votato come album italiano dell'anno da uno dei più prestigiosi magazine italiani, oltre ad ottenere sorprendenti riscontri anche commerciali.

    Nel 2009 esce "SULLA STRADA" che celebra una carriera ventennale con i classici dell'artista reincisi ed è arricchito da alcuni inediti, culminando in un tour concluso simbolicamente in quello che è stato il tempio del rock e della musica d'autore in Italia e cioè il Rolling Stone di Milano. Anzi, il live di Priviero sarà l'ultimo grande concerto di questo teatro/club prima della chiusura caricandosi dunque di un forte valore simbolico e, proprio la registrazione di quel concerto con dvd diventa "ROLLING LIVE", che viene dato alle stampe nel 2010. Tornato nelle classifiche ufficiali di vendita, pure omaggiato da qualche premio importante per il settore (tra gli altri il "Premio Lunezia" e il "Premio Enriquez") che di regola lo vedono scappare di corsa, viene raccontato in una bella biografia, più volte in ristampa, scritta da Matteo Strukul ed intitolata "Nessuna Resa Mai, la strada il rock e la poesia" (Meridiano Zero), che consegnano un artista probabilmente entrato nel cuore e nella maturità migliore della sua carriera

    L'impegno, mai sbandierato ad arte, nella scrittura, nella musica e nella vita lo conducono sempre di più a schierarsi e a spendersi con la parte debole del mondo anche se quasi sempre in modo volutamente solitario e senza aderire a più o meno sincere baracconate. Canzoni come "Splenda il Sole" scritta in memoria di un uomo forte e fragile come lo fu Alexander Langer o "Lettera al Figlio" a ripercorrere la traccia di Kipling, lasciano il segno nell’anima e nella mente di chi partecipa con vera emozione ai suoi concerti.

    "...Credo che la cosa che la gente che mi segue avverta di più in quel che faccio è che quel che scrivo e suono è allo stesso modo quel che sono...e che la mia "libertà senza compromessi" riesce spesso a tradursi in forza da dare a loro… Puoi chiamarlo sangue, sudore, lacrime o sorrisi... oppure umana resistenza che diventa musica d'autore e a volte poesia...ma sono alla fine un’unica emozione...".

    Massimo inizia in questo periodo anche una felice condivisione che lo porta a girare l'Italia con spettacoli che potremmo definire di "musica e teatro civile" prima con lo scrittore Roberto Curatolo (lo spettacolo storico si intitolerà' "Dall'Adige al Don") e poi contemporaneamente con il giornalista-scrittore Daniele Biacchessi ed i Gang, realizzando insieme e portando in tour le "Storie dell'Altra Italia". In termini di collaborazione, è importante comunque sottolineare come negli anni si sia rafforzato tanto il sodalizio con il chitarrista Alex Cambise, che firma insieme a Massimo gran parte degli arrangiamenti dei suoi brani, quanto con Paolo Siconolfi, il tecnico del suono che da più di un decennio lo segue in studio di registrazione.

    Ed è anche in questi termini che è da considerare altresì notevole la collaborazione col violinista Michele Gazich, prima insieme a Massimo in molti suoi concerti, e poi nell’album “FOLKROCK”, intenso ed emozionante viaggio acustico nei grandi classici della musica "popular" del novecento.

    Nel settembre del 2013 esce “ALI DI LIBERTA’”, l’atteso album di inediti, che non tradisce le aspettative di fans e critica. Lanciato dal trascinante singolo “Alzati”, una cavalcata rock con un forte testo di denuncia sociale, l’album è composto prevalentemente da ballate in crescendo.

    Tra queste vanno segnalate “Madre proteggi”, divenuto poi un vero inno per alcune organizzazioni umanitarie italiane, e “Il mare”, da subito uno dei brani più richiesti e apprezzati dal pubblico nei concerti. Proprio per il forte impatto live del disco, alla sua pubblicazione fa seguito un lungo e fortunato tour, che porta Massimo a girare l’Italia e a registrare sold out in prestigiosi locali e teatri della penisola.

    A fine 2014 insieme ai Luf, gruppo di musica etnopolare, pubblica un prezioso documento di musica e di memoria intitolato "Terra e Pace", dove vengono rilette e omaggiate le più celebri melodie della tradizione alpina.

    A ottobre 2015 è la volta di “MASSIMO”, un cofanetto composto da 2 cd + DVD live registrato all’Alcatraz di Milano al termine del “Ali di libertà tour”, arricchito da 3 brani inediti.

    A fine 2017 esce All’Italia, un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi parlando di rinascita e di forza con dolcezza e amore per il nostro paese. Viene presentato in anteprima all’Ariston di Sanremo dove Massimo torna come ospite speciale al Tenco. Seguirà un lungo tour, italiano e non solo, che terminerà a Città del Messico dove è invitato dall’Università e dall’Istituto di cultura italiano. Alla fine del ’18 celebra 30 anni di carriera nella prestigiosa cornice del Teatro della Triennale di Milano. Le canzoni di “All’Italia” diventano colonna sonora del docufilm Italia Addio non tornerò (prodotto dalla fondazione Paolo Cresci, programmato nelle reti Mediaset, proiettato al Senato della Repubblica e in vari istituti di cultura italiana del mondo).

    Durante questo periodo, scrive di getto il libro Amore e Rabbia che esce nella primavera del 2019. Un mix di autobiografia, romanzo e percorso di autocoscienza scritto durante un inverno in riva al suo mare d’alto Adriatico in un ideale ritorno a casa. Amore e Rabbia arriva come un’ipotetica autobiografia in musica. Le presentazioni diventano più di cinquanta in pochi mesi e si trasformano in un vero e proprio spettacolo di parole e musica parallelo ai concerti.

    In generale e in conclusione, tutta la produzione di Massimo Priviero ci arriva come il ritratto di un artista e di un uomo profondamente “vero” e i suoi live sono un’esperienza particolarmente forte ed emotiva che scavalcano di molto il fatto musicale. Nel 2020 scrive e compone il materiale inedito oggi in fase di registrazione e di prossima pubblicazione.

    Massimo Priviero a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day, Sabato 23 Luglio 2022
    - WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio

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  • Roberta Finocchiaro

    Roberta Finocchiaro

    La chitarrista e cantautrice Roberta Finocchiaro, figlia di musicisti, nasce a Catania nel 1993. Fin da piccola dimostra una grande passione per la musica, iniziando a suonare la chitarra e il pianoforte e a scrivere le prime canzoni a soli 10 anni. La voglia di raccontare la vita attraverso la musica è ciò che spinge Roberta a intraprendere questa strada.

    Dopo essere entrata a far parte della Tillie Records (2014), etichetta discografica di Simona Virlinzi, sorella del produttore discografico catanese Francesco Virlinzi, Roberta nel 2016 pubblica il suo primo album di inediti “Foglie di carta”, un disco dal genere pop/blues/folk, ispirato alle sonorità americane.

    Sonorità molto care a Roberta che si delineano ancor meglio con il suo secondo progetto discografico,“Something True”. Registrato a Memphis (Tennessee) al Sam Phillips Recording insieme a importantimusicisti americani tra cui il batterista Stephen Chopek e il bassista David LaBruyere (che cureranno anche la produzione artistica), con “Something True” l’ispirazione oltreoceano, infatti, è ancora più evidente.

    Nel 2019 entra in studio a New York per registrare il terzo disco “Save Lives With The Rhythm” (giugno 2020) prodotto da Steve Jordan, registrato al Brooklyn Recording di New York e missato al Germano Studios di Broadway. Un album in cui la vita e il groove, elementi fondamentali della musica di Roberta, trovano il loro giusto equilibrio. Una nuova grande sfida per lei che si avvicina molto di più alla chitarra elettrica, concedendo spazi maggiori anche agli assoli musicali. Hanno collaborato a “Save Lives With The Rhythm”, oltre a Steve Jordan, anche Sean Hurley al basso, Clifford Carter alle tastiere, Dave O’Donnell e ancora sono presenti in alcuni brani i fiati di Eddie Allen, Patience Higgins, Clifton Anderson, la fisarmonica di suo nonno Gino Finocchiaro e il violino di Olen Cesari.

    Roberta ha aperto nel 2016 l’ultima data del tour “ON” di Elisa, si è esibita due volte in America, in occasione del Light Of Day, suonando con alcuni musicisti di Bruce Springsteen. Nel dicembre 2017 per la prima volta ha calcato il palco del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della finale del Fiat Music di Red Ronnie, contest che la vede vincitrice. E nel 2020, durante i mesi di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, si aggiudica la vittoria del contest lanciato sui social da Alex Britti, e apre il suo concerto al Festival di Piombino, suonando anche insieme ad Alex sulle note del brano “7000 caffè”. Roberta partecipa anche al primo contest dedicato a Bruce Springsteen “Cover Me” con la canzone “New York City Serenade” vincendo il premio della critica.

    Nel giugno 2021 Roberta accompagna Cristiano Godano dei Marlene Kuntz nel suo tour solista “Mi Ero Perso Il Cuore Tour”.

     

    Roberta Finocchiaro a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23Luglio

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  • The Italian Job

    The Italian Job

    The Italian Job”, questo il nome della band formata da Joe d’Urso per i suoi tour Europei. E' composta da:

    TheItalianJobAndreaMontecalvo

    ANDREA MONTECALVO, bassista storico per gli appassionati di Springsteen, ha partecipato e partecipa ai Glory Days con le varie house band e parteciperà al prossimo del 14 settembre a Rimini. Attualmente Andrea oltre a suonare con Joe D’Urso e a fargli da Manager per alcune tappe europee ha avviato un progetto con il cantautore pontino Simone Sabatino (ex chitarrista del Legittimo Brigantaggio -https://simonesabatino.wordpress.com/) fondando La Banda dei Santi e dei Delinquenti della quale fa parte anche Line Masithela batterista con lui dell’Itaian Job e stanno portando in giro per l’italia l’EP “Live Session”. Andrea inoltre milita da 22 anni nella band The Backstreets della quale ne è fondatore dal 1994 con il fratello e ha fatto parte dei Light of Day quando D’Urso chiama. Andrea con Damiano ha fatto anche parte della spedizione Italian Session Band in america del 2008 con Damiano Minucci, Antonio Zirilli e Lorenzo Semprini con altri musicisti al seguito. (https://ltrock.wixsite.com/andreamontecalvo)

     

    The Italian Job - Damiano Minucci

    DAMIANO MINUCCI, chitarrista,anche lui ormai da tempo attivo nell'ambito springstiniano e della musica Rock Blues romana, milita attualmente nel progetto Valerio Billeri & Le Ombre Elettriche (https://www.facebook.com/valeriobilleri/) ed è inoltre membro degli E_Streets of Fire capitanati da Fabio Melis (altra band storica romana per quanto riguarda Bruce Springsteen). Damiano fa parte inoltre del mondo The Backstreets da quasi 20 anni con Andrea e orbita nel mondo del Light of Day. Damiano figura anche come membro originario dei Blastwaves nel disco di esordio di Antonio Zirilli “Try to Get Out” che vede presente anche Andreacon cui peraltro l'intesa musicale che solo gli anni di palco condiviso sanno dare è un valore aggiunto anche a livello umano.

     

     

    The Italian Job - Line Masithela

    Alla batteria il giovanissimo sudafricano LINE MASITHELA, che rappresenta la macchina del tempo per Joe D’Urso & The Italian Job. Line seppur giovanissimo è ormai entrato prepotentemente a far parte di situazioni di rilievo. Ha militato negli Stig Ray altra band che suona i brani del nostro eroe Bruce Springsteen in centro Italia ed è cresciuto a “pane e Joe D’Urso” dalla “tenera” età. Line ora fa parte con Andrea anche del progetto Simone Sabatino & La band dei santi e dei delinquenti e rappresenta una sicurezza quando si siede dietro la batteria, energia e divertimento allo stato puro.

     

     

    The Italian Job a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019con Joe D'UrsoGiovedì 19 Luglio
    - WOODinSTOCK 2024 con Joe D'Urso Domenica 21 Luglio per il Buscadero Day

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