2022

  • Al Cash Project

    Al Cash Project

    Il progetto nasce nel Gennaio 2020 dall'incontro di due outsider, Al Cash Cicirello classe 1987, cantante e "polistrumentista", e Corrado Giunta classe 1970, batterista, percussionista e tastierista.

    Durante il periodo di lockdown attuano una sorta di smartworking musicale che li porta a fare una ricerca in ambito roots music ed a fare dei video multiscreen di brani blues coinvolgendo altri amici musicisti, da qui nasce l'idea di uscire dai soliti cliché e di introdurre, oltre al blues, generi che hanno fatto la storia della musica americana e soprattutto nasce la voglia di avere un progetto libero al quale può partecipare ogni artista, musicista e cantante.

    Alla riapertura i Due iniziano a lavorare sodo al progetto appoggiati e spronati dall'amico e mentore Giuseppe “Pino” Banzato, fonico e tecnico di grande esperienza, che mette a loro disposizione uno studio, la strumentazione e la sua decennale esperienza. Nascono così le Pino's Sessions, una delle più caratteristiche è quella con Michele Buzzi, artista della scena milanese, nella quale, oltre ad intrepretare brani della tradizione americana, interpretano brani della tradizione irlandese.

    Nell'Agosto 2021 partecipano all’evento di Ternate del WOODinSTOCK dove hanno l’onore di aprire il live di James Maddock, noto cantautore statunitense.

    Grazie alle Pino's Session ed all’affiatamento creatosi, i due Musicisti riescono a modellare il progetto, il sound e la scelta di proporre due differenti set ricchi di cover ed inediti. Il set elettrico propone brani in stile hill country blues, downhome, il tutto fatto con un set minimale, batteria, chitarra o diddley bow. il set acustico è ispirato ai lavori dell'artista statunitense David Holt e propone, oltre ad inediti, brani della storia americana passando da brani in stile appalachiano al folk, dal blues acustico al country, il tutto condito da ogni cosa che possa emettere un suono: armonica, accordion, cajon, washboard, paperbag, stumpfiddle, jaw harp, percussioni varie e cordofoni della tradizione, banjo, mandolino, dulcimer...il tutto gestito con un interscambio di strumenti da parte della band. La proposta di uno show particolarmente coinvolgente, porta il Duo ad esibirsi su svariati palchi di locali e festival tra cui; Spirit de Milan, Lo StranPalato, WOODinSTOCK 10 in apertura a Marco Ferradini e Francesco Baccini.

    Nell’agosto del 2022 esce il videoclip del singolo Boppin’ all Nite che anticipa l’uscita del primo EP della band. Il primo Dicembre 2022 viene pubblicato il primo EP che presenta la Band al grande pubblico dal titolo LO-FAI: il titolo è un gioco di parole tra il carattere lo-fi delle registrazioni e l’imperativo del verbo fare. L’EP contiene 4 tracce inedite, una di queste Big fat Mamaviene scelta per far parte della compilation Elettric Duo Project pubblicata sempre nel Dicembre 2022. A marzo 2023 la Band pubblica un nuovo Singolo dal titolo I walk so Proud.

    Al Cash Project per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2021 in apertura all'evento del 14 agosto con James Maddock
    - WOODinSTOCK 10 domenica 24 luglio 2022
    - WOODinSTOCK 2023 Sabato 22 e Domenica 23 luglio

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  • Anders Osborne

    Anders Osborne

    Sono le grandi doti come chitarrista, l’inventiva musicalità e la sua capacità di creare testi poetici che hanno permesso ad Anders Osborne di diventare, nel corso della sua trentennale carriera, uno dei musicisti più apprezzati e celebrati da pubblico e critica.

     Le sue incredibili doti di song-writing risuonano anche nelle note dei musicisti per i quali ha scritto, come nell’album “Slow Down” di Keb’mo – che nel 1999 vinse il Grammy dedicato a miglior Album Blues Contemporaneo – o nelle cover che i suoi colleghi Brad Paisley, Jonny Lang e Aaron Neville hanno fatto delle sue canzoni. Senza ovviamente tralasciare tutti gli artisti coi quali ha condiviso lo studio o il palco, da Derek Trucks a Warren Haynes, passando per Phil Lesh dei Grateful Dead a Jackie Greene. I suoi brani sono apparsi in tv, come colonna sonora, ed è stato acclamato dalla stampa di USA Today, Guitar Player, Relix, Offbeat e tante altre testate.

     Quando Anders Osborne compone, riflette attentamente sui dilemmi esistenziali che tutti ci troviamo ad affrontare. Da un lato, gli esseri umani fanno del bene ma sempre – sostiene Osborne – dietro l’aspettativa di una gratificazione personale. D’altra parte, desiderano fama e ricchezza ma cercano di nascondersi dietro un’apparente umiltà. Questo contrasto e questa insofferenza, si traducono nelle parole delle sue canzoni: “I testi devono essere veri, colloquiali ed edificanti, accompagnati da suoni puliti, classici e forti al tempo stesso. Questo è quello che cerco di ottenere quando scrivo”.

     Un poeta dei tempi moderni che ha scelto la musica come mezzo per esprimere ciò che ha dentro, come testimoniano i suoi ultimi lavori discografici “Buddha and the Blues” del 2019 e “Orpheus and the Mermaids” scritto in piena pandemia.

    Anders Osborneper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day

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  • Andrea Parodi Zabala

    Andrea Parodi Zabala

    Sembra che per Andrea Parodiquella dei viaggi sia una vera e propria ossessione; nel 1999 il primo volo oltreoceano, in Canada, dove registra Le piscine di Fecchio, album d’esordio autoprodotto sotto la guida di Bocephus King. Nel 2007 torna in Canada ed esce, per etichetta Lifegate, Soldati, suo secondo album che si avvale della partecipazione di Claudio Lolli, Luigi De Gregori, The Gang e The Be Good Tanyas.

    E proprio lungo la strada Andrea trascorre le sue giornate, impegnato ormai da diversi anni in un never ending tour in giro per l’Italia e per il mondo. Protagonisti dei moltissimi eventi live, infatti, sono senza dubbio gli Stati Uniti dove il giovane cantautore ha proposto con umiltà e coraggio la sua musica, ottenendo l’invito ad esibirsi all’interno di Festival molto prestigiosi; ha partecipato per sei anni al SXSW di Austin (Texas), è stato il primo e unico italiano in cartellone al Woody Guthrie Folk Festival (Okemah, Oklahoma) e per due volte ha diviso il palco con Bruce Springsteen al Light of Day (Asbury Park, New Jersey). Ha inoltre avuto l’opportunità di esibirsi nel Massachussets in alcuni locali cult della beat generation come il Dream Away Lodge, da dove è partita la Rolling Thunder Review di Bob Dylan e dove è stato girato il film Renaldo e Clara con lo stesso Dylan, e la leggendaria chiesa di Alice’s Restaurant. Andrea Parodi è stato inoltre ideatore e conduttore radiofonico e direttore artistico di Festival musicali di successo, in particolare del tributo italiano a Townes Van Zandt, giunto ormai alla quindicesima edizione.  Nel gennaio 2010 esce su etichetta Universal il primo disco della Barnetti Bros Band, dal titolo Chupadero che conquista la copertina della rivista specializzata Buscaderoe le prime 50 posizioni della classifica FIMI. La Barnetti Bros Band è formata da Andrea Parodi, Max Larocca, Massimo Bubola e il bluesman newyorkese Jono Manson e il disco è stato registrato a 2700 mt in un piccolo villaggio indiano sopra Santa Fe in New Mexico. Nel 2011 Andrea Parodi è impegnato in un intenso tour di oltre 200 concerti in un anno, di cui una ventina nel Nord America accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Il 28 aprile del 2012 Andrea diventa papà del piccolo Woody e ridimensiona radicalmente la sua vita on the road. Il 14 giugno del 2018 arriva anche Geordie. Per alcuni anni è direttore artistico di un’etichetta musicale (Appaloosa Records), continua a organizzare eventi e festival musicali e a scrivere canzoni.

    Collabora col giornalista di Sky Fabio Tavelli in uno spettacolo di storytelling tra musica e sport che lo porta a scrivere nuove canzoni dedicate a Muhammad Alì, Ayrton Senna, Garrincha e alle olimpiadi del Messico del 68.

    Insieme a Bocephus King traduce in inglese canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, Luigi Tenco, Francesco Guccini e Giacomo Leopardi. L’Infinito di Leopardi, oltre ad essere tradotto, viene musicato e diventa una performance per la RAI nella cattedrale di Recanati. Nelle Marche nasce un altro progetto che porta alla realizzazione di un disco ispirato, concepito e realizzato nelle grotte sotterranee della cittadina di Osimo. L’album realizzato dalla cult band di Nashville Orphan Brigade dal titolo The Heart of The Cave viene acclamato dalla critica e racchiude 13 canzoni su Osimo, le sue grotte, la sua magia e oltre 2000 anni di storia. Sono proprio questo genere di progetti che maggiormente esaltano Andrea Parodinegli ultimi anni e tra le più importanti produzioni discografiche del 2018 ci sono un doppio disco tributo a Townes Van Zandt di 32 canzoni e Yayla – Musiche Ospitali, un progetto sull’immigrazione al quale partecipano 130 musicisti e ospiti del calibro di Neri Marcorè, Antonella Ruggiero, Edoardo Bennato, Erri de Luca, Donatella Finocchiaro, Valerio Mastandrea, The Gang, Jono Manson, Bocephus King, Saba Anglana, Takadum Orchestra, Thom Chacon con Violante Placido e tantissimi altri.

    Il 6 maggio del 2021 esce su Appaloosa Records il nuovo disco Zabala le cui registrazioni sono cominciate in Texas nel 2013 con la partecipazione di musicisti del calibro di Joel Guzman (Joe Ely, Paul Simon), David Immerglück (Counting Crows), David Grissom (James McMurtry, John Mellencamp), Larry Campbell (Bob Dylan, Levon Helm), David Bromberg, Scarlet Rivera (Bob Dylan), Tommy Mandel, Radoslav Lorkovic etc.

     

    Andrea Parodi a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 al Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio con i Borderlobo
    - WOODinSTOCK 2021
    per l'evento legato al Record Store Day 2022
    - WOODinSTOCK 10
    per il Buscadero Day
    - WOODinSTOCK 2023
    per il Buscadero DayDomenica 23 Luglio

    Links:    https://www.facebook.com/andrea.parodi.zabala      https://www.andreaparodizabala.com

  • Arizona Parker

    Arizona Parker

    Arizona Parker è il nome d'arte dietro al quale si cela Giorgia Carena.

    Nasce sul Lago Maggiore, ma trascorre la maggior parte della sua vita nel Varesotto, dopo alcune scorribande newyorkesi molto interessanti. Dopo aver trascorso gli anni duemila in giro nei locali a suonare, prima come tastierista poi come bassista, inizia a comporre canzoni. Il 15 agosto 2019 esce il suo primo disco dal titolo Confused Songwriter, un viaggio lungo e profondo dentro le relazioni umane, quelle che iniziano, che finiscono, quelle tra genitori e figli, tra amici, tra amanti. Un mondo complesso che Arizona racconta con l'aiuto del Rock 'n' Roll e dei suoi fedelissimi strumenti. Nel disco suona basso e pianoforte, accompagnata dai suoi musicisti e amici di sempre.
    Nel 2008 fonda con il batterista Angelo Corvino una scuola di musica, che oggi rappresenta uno dei poli didattici musicali più prestigiosi della provincia di Varese.
    Arizona ha una voce dal sapore puro e a tratti grezzo, che ben si sposa con i suoi testi sinceri e diretti, rivolti a tutti, perchè le sue storie sono, in fondo, le storie di tutti noi

    Arizona Parker per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
    - WOODinSTOCK 2023
    , Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day

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  • Beatrice Campisi

    Beatrice Campisi

    Beatrice Campisiè una cantautrice siciliana trapiantata a Pavia, che ama definirsi “esploratrice musicale”.

    Ha partecipato a importanti rassegne (MEI, Catania Jazz, “Il Tenco Ascolta”). Nel 2017 Jono Manson ha prodotto il suo primo album, “Il gusto dell’ingiusto”, tra musica d’autore, radici siciliane e contaminazioni jazz.

    Presenta ora uno spettacolo incentrato su "Ombre", il suo nuovo disco folk dal sound internazionale, ma che rimane ancorato alle radici, muovendosi fra sonorità acustiche ed elettroniche, fra italiano e siciliano. 

    Beatrice Campisi per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Dayaccompagnata da Riccardo Maccabruni

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  • Brian Mitchell

    Brian Mitchell

    Brian Mitchell, musicista contraddistinto da una grande poliedricità, è un artista noto nel mondo musicale per aver lavorato con alcuni degli artisti più importanti nel panorama della musica rock, folk, country, blues ed R&B: solo per citarne alcuni, ricordiamo, Bob Dylan, Levon Helm e The Midnight Ramble, BB King, Dolly Parton, Little Feat, Rosanne Cash, Allen Toussaint e Buster Poindexter . È apparso in 5 registrazioni vincitrici di un Grammy Award, 3 con Levon Helm e una con BB King e Les Paul. Nel 2015 Brian è stato inserito nella New York Blues Hall Of Fame. La sua versatilità al pianoforte, organo Hammond B-3, fisarmonica, su varie tastiere vintage e armonica oltre ai suoi distinti stili vocali lo hanno affermato saldamente come uno dei musicisti più ricercati di New York City.

    Nativo di New York, Mitchell si segnala da subito come un elemento di spicco della musica dal vivo di Manhattan. Conosciuto per le sue esibizioni ad alta energia, Mitchell presenta una miscela unica di gutbucket blues, R&B funky in stile New Orleans, coinvolgenti ritmi latini, nonché di incursioni anche in altri ambiti.

    Brian si sta attualmente esibendo in tutto il paese con The Weight Band, (con ex membri di The Band e The Levon Helm Midnight Ramble), nonché proponendo sue composizioni originali con "The Brian Mitchell Band", il suo power trio di fisarmoniche "Fatboy Kanootch" con Clark Gayton alla tuba, con l'elettronica funky degli "House OF Diablo" con Shawn Pelton alla batteria e percussioni elettroniche in vari locali notturni esotici di New York City.
    Brian è inoltre presente come in colonne sonore per TV, film e teatro. La sua musica originale con "House Of Diablo" è stata inclusa nel film di Robert Altman "Tanner On Tanner". I suoi stili di pianoforte blues sono stati presenti nella musica di Bill Sims per la commedia di Broadway di August Wilson "8 Pianos". Brian ha anche composto la musica per la serie TV AMC "Hell On Wheels" con Marc Copely e James Dolan. E recentemente la canzone “Step Away” scritta da Brian e Christine Santelli è stata inclusa nel CD “Worthy” di Betty LaVette, nominato ai Grammy. Il suo approccio unico all'esecuzione e alla registrazione in studio è stato oggetto di un articolo su Keyboard Magazine.

    Brian è apparso frequentemente in televisive in programmi come "The Late Show with David Letterman", "Late Night with Conan O'Brian", "The Tonight Show", oltreché nella soap opera "One Life To Live". La fisarmonica di Brian può essere ascoltata nella versione di Bob Dylan di "Return To Me" di Dean Martin, presente nella serie "The Soprano's". Altre collaborazioni speciali includono l'accompagnamento dell'attore Christopher Walken alla fisarmonica nel film "Search and Destroy" e il pianoforte con Amy Helm nel film di Vera Farmiga "Higher Ground". Inoltre si esibisce regolarmente su PBS in "Live At The Ryman" con Levon Helm & The Midnight Ramble Band, Steve Earle, Emmylou Harris, Buddy Miller, Sheryl Crow e Robert Plant. Appare anche in "The Love For Levon Concert" esibendosi con Roger Waters, Greg Allman & Warren Haynes, John Mayer, John Hiatt, John Prine, Mavis Staples, Lucinda Williams, Jakob Dylan, Dierks Bentley, Eric Church e My Morning Jacket.
    Attualmente è spesso presente con The Weight Band anche nello show televisivo della PBS "Live At The Infinity".

     

    Brian Mitchellper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 con James Maddock per il Buscadero Day
    - WOODinSTOCK 10, Venerdì 22 e Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day insieme a James Maddock

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  • Davide Buffoli

    Davide Buffoli

    Davide Buffoli è un chitarrista – cantante – compositore con una visione personale del suono rock che lo identifica come uno dei più validi e creativi musicisti in circolazione dalle nostre parti. Le sue canzoni e il suo mondo musicale mettono in luce una buona e effervescente vena sonora edificata con una prorompente miscela di riff di chitarre, eclettici scenari musicali, belle melodie e grandi accordi rock; in più Lui sa scrivere eccellenti canzoni e ciò non è poco…
    Il suo è un rock autentico, intriso di energia ed erogante adrenalina emotiva; un rock che coniuga sentori pop e che si ritrova in tasca le impronte delle radici. Un classico ed entusiasmante suono rock che sa al contempo essere moderno e che colora la melodia di cento sfumature nella sua ricerca pop’n’roll. E’ un rock accattivante e abrasivo nell’esprimere quel vigore che scuote la schiena con iniezioni di dinamica vitalità e ti fa drizzare danzando dalla sedia.

    La chitarra innalza la fiaccola della sua stella polare e nel corso di questi anni Davide Buffoli consegue un curriculum di tutto rispetto: una gavetta sudata e macinata sui palchi, concerto dopo concerto, portando in giro un rock gagliardo e convincente, con songs proprie per nulla banali e reinventando cover di qualità con peculiare personalità. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di dividere il palco con una vastità di musicisti tra i quali possiamo citare DAVIDE VAN DE SFROOS, Elliott Murphy, Tom Russell, il compianto Greg Trooper, Jono Manson, i Gang, Gary Hall, Paolo Bonfanti, Sarah Lee Guthrie, Sarah Pierce & Merel Bregante, Butch Hancock, Fabio Treves, Massimo Bubola, Eric Taylor, Steve Young, Massimo Priviero e molti altri. Ed è proprio Priviero che lo ha chiamato ad aprire il concerto al mitico Rolling Stone registrato su cd e dvd e che ha celebrato l’ultimo show nel famoso locale milanese. Tra le varie esperienze recenti sono da segnalare lo showcase in occasione del Festival del Cinema di Locarno 2015, la partecipazione alla serata per Terra&Acqua - LombardiaExpoTour al Teatro Vela di Varese con Davide Van De Sfroos (march 2015), il palco Milanese di Expo-Pianeta Lombardia (sept. 2015) e “Ogni Centesimo Conta” a Bellinzona, il noto evento benefico della RSI (Radiotelevisione svizzera) per raccogliere fondi a favore dei bambini meno fortunati.

    “SCREAMIN’ LIKE A CHILD”, il suo detonante debut album, è un bel cd emancipato e sostanzioso che ha ricevuto concreti consensi e positive recensioni dalla migliore stampa musicale nazionale e siti web specializzati a cui ha fatto seguito qualche anno dopo il ragguardevole “PRICES” che è frutto della sua scelta di voler offrire un prodotto di estrema qualità e a tal proposito dichiara: “come tanti avrei potuto andare una o due volte l’anno in studio e nella filosofia del - buona la prima - metter giù un po’ di brani e ricavarci ogni volta un cd, ma poi io vi avrei trovato cento difetti o qualcosa di mancante… Un disco è per sempre: una volta che l’hai pubblicato non puoi cambiarlo, resterà così com'è. Proprio per questo voglio che un mio cd suoni al meglio, sia nella costruzione e nell’elaborazione degli arrangiamenti, sia nella qualità dei suoni e del fronte sonoro. In “PRICES” ho voluto far si che tutte le sfumature sonore e tutti gli strumenti avessero un loro timbro e una loro precisa collocazione; è stata una fatica molto impegnativa sia come produzione sia come arrangiamenti. Nonostante i limitati mezzi economici disponibili ritengo di aver fatto un buon lavoro e qualitativamente penso che suoni decisamente bene; poi, come sempre, la parola và a chi lo vorrà ascoltare...”. Per quanto ci riguarda “PRICES” è davvero un buon disco rock dove potrete trovarvi dentro brillantezze alla Tom Petty o frecce pop che richiamano Counting Crows, Vertical Horizon, ma anche il miglior Ryan Adams e i Traveling Wilburys, i Black Crowes, i Wilco o chi volete voi… Quello che salta fuori sono canzoni originali, tracks con spina dorsale, un rock attuale e suonato con la “spinta” giusta e con architetture stratificate. E’ un rock con scioltezze pop che guardano alla contemporaneità, un album palpitante che tracima "work of blood & hope"; un CD tutto da godere ed esplorare, dannatamente intrigante e destinato a durare.
    Con l’arrivo di questa fresca primavera Davide Buffoli torna nei nostri cd-player con “THE GRAND SLAM", uno spumeggiante e vigoroso ep con cinque tracce dall’energico impatto rock, la title track che apre questo mini-cd è eccitazione allo stato puro, canzone dedicata allo spirito del tennis (sport amato e praticato da Davide e con richiami nella bella copertina), suoni forti e adrenalinici, chitarre in bella vista e voce matura.
    “The Grand Slam”, “Born In The ‘70s”, "Eyes On Me", "Walking With You" and "My Favorite Hour": Cinque songs che traspirano energia e vigore (ma c’è anche una bella ballad mid-time in odor Arcade Fire che farebbe impazzire l’etere). Ma quello che più colpisce è quell’aurea di vibrazioni elettriche dove talvolta è possibile intravedere qualche richiamo tompettyano (e questo - si badi bene - è un complimento!); in una traccia c’è anche un contrappunto di banjo a confermare l’ecletticità del lavoro e altri particolari potrete scoprirli all’ascolto. “THE GRAND SLAM": un trascinante disco ricco di esaltazioni e fermenti rock, condito alle volte con venature pop effervescenti e stimolanti raffiche di chitarra; un piccolo disco galvanizzante tutto da ascoltare.
    E se capita dalle vostre parti, sia full band che in edizione di solitario songwriter, non perdete l’occasione di ascoltarlo direttamente dal vivo, ne vale assolutamente la pena!

    Claudio Giuliani (Buscadero - Mescalina)

     

    Davide Buffoliper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10,Domenica 24 Luglio 2022 nella giornata "Italian Style"
    - WOODinSTOCK 2023
    , Sabato 22 Luglio

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  • Davide Van De Sfroos

    Davide Van De Sfroos

    Davide Van De Sfroos, pseudonimo di Davide Enrico Bernasconi, è un cantautore, chitarrista e scrittore italiano.

    Lo pseudonimo Van De Sfroos restituisce foneticamente in lingua lombarda l'espressione "vanno di frodo", "vanno di contrabbando".

    Davide trascorre i primi quattro anni della sua vita nel quartiere Triante a Monza. La sua famiglia si trasferisce poi a Mezzegra sul lago di Como, nell'omonima provincia. Inizia le prime esperienze musicali nei Potage, gruppo di ispirazione punk. Dopo essere stato un solista, incontra il bassista Alessandro "Frode" Giana con il quale forma i De Sfroos, gruppo che comincia elaborando alcuni testi in finto inglese, italiano e lombardo nella sua variante laghée. Questi sfociano nella pubblicazione della musicassetta in studio Ciulandàri! (1992) e di quella dal vivo Viif (1994). All'interno del gruppo sono all'epoca presenti anche Marcu de la Guasta (flauto e sassofono), Teo de Sfriis (tromba e armonica), Lorenzo MC Inagranda (violino, mandolino e banjo) e Fabietto Stralüsh (batteria), quest'ultimo sostituito nel 1993 da Didi Murahia. È proprio l'uso originale della variante comasca del lombardo per i testi delle loro canzoni a portarli subito verso il successo. Divenendo il simbolo musicale di Como, il gruppo è conosciuto in tutta Italia e in Canton Ticino dove si parla un dialetto simile a quello laghée e comunque intellegibile dai parlanti in lombardo. Nel 1995 i De Sfroos pubblicano l'album Manicomi ottenendo discreto successo. Il gruppo si scioglie nel 1998.

    Nel 1997 Davide pubblica il suo primo libro, Perdonato dalle lucertole; l'anno successivo si ripresenta sulla scena musicale usando il suo nome di battesimo. Questa scelta non ha grande risposta e Davide fonda la Van De Sfroos Band, ideale prosecuzione del progetto chiuso in precedenza. Nel 1999 esce l'album Brèva e Tivàn, il cui titolo è ispirato dai nomi dei venti che soffiano sul lago di Como. L'opera porta la critica ad interessarsi alla band e, nello stesso anno, a Davide Bernasconi viene assegnato il Premio SIAE/Club Tenco come migliore artista emergente durante la XXIV Rassegna della Canzone d'autore. Contemporaneamente pubblica Per una poma, mini musicassetta in cui riscrive la storia di Caino e Abele, di Noè e di Adamo ed Eva.

    Nel 2000 Bernasconi pubblica il suo secondo libro, Capitan Slaff, opera che è poi anche rappresentata con successo in teatro. Nel 2001 esce un album di inediti E sémm partíi che nel 2002 vince la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto e vende più di 50.000 copie. Nel 2002 pubblica Laiv, un doppio album registrato dal vivo, contenente quattro inediti. Nel 2003 pubblica il romanzo Le parole sognate dai pesci, edito da Bompiani. Sempre per la stessa casa editrice, nel 2005, è Il mio nome è Herbert Fanucci.

    Nel 2005 registra e pubblica l'album in studio Akuaduulza. All'uscita di questo disco seguono molti concerti, dai quali Davide Van De Sfroos trae materiale poi contenuto nel DVD Ventanas (titolo preso dalla lingua sarda, dove significa "finestre"), uscito nel 2006. Partecipa all'edizione del 2005 della "Notte della Taranta".

    L'8 febbraio 2008 esce l'album Pica! che si attestò al quarto posto dei dischi più venduti in Italia nella settimana di uscita, rimanendo in classifica per 14 settimane. Il disco riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Il 19 aprile successivo tiene un concerto al Forum di Assago (Milano), registrando il tutto esaurito. Con Pica! Davide vince la sua seconda Targa Tenco come miglior disco in dialetto.

    Nel 2009 pubblica un cofanetto contenente quattro dischi in versione live dal titolo 40 Pass. Oltre al brano inedito Singul de punta esso contiene versioni originali e riarrangiate di molti pezzi precedenti. In quegli anni conduce una trasmissione radiofonica settimanale sull'emittente nazionale svizzera RSI Rete 1 dal nome "Il Cacciatore di dischi".

    Il 20 dicembre 2010 viene ufficializzata la sua partecipazione alla sessantunesima edizione del Festival di Sanremo con il brano "Yanez" che si classifica al quarto posto. Nella terza serata del Festival di Sanremo, dedicata alla celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, canta Viva l'Italia di Francesco De Gregori, mentre nella serata dedicata ai duetti si esibisce al fianco di Irene Fornaciari. Tra gli strumenti utilizzati in quella edizione c'è anche una chitarra (quella utilizzata la serata della finale) con attaccato un adesivo con la forma della Sardegna e i quattro mori all'interno, omaggio dell'artista alla Sardegna, isola che ha girato per anni e conosce estremamente bene, e per la quale ha una grande passione sin da quando era ragazzo.

    Il 15 marzo 2011 esce il suo sesto album in studio come solista, Yanez, certificato disco d'oro il 17 settembre 2011 dalla classifica FIMI, con più di 30.000 copie vendute. Il 15 novembre 2011 viene pubblicata la raccolta Best of 1999-2011 che contiene due inediti registrati in casa.

    Il 18 gennaio 2012 esce al cinema il film Benvenuti al Nord, il cui tema musicale è El carnevaal de Schignan, brano tratto dall'album Yanez. Partecipa al Festival di Sanremo 2012 come autore del brano Grande mistero per Irene Fornaciari, con la quale avrebbe dovuto duettare nella serata del 17 febbraio. Ad agosto partecipa alla 14ª edizione del Kaulonia Tarantella festival. Interviene nell'album di Max Pezzali di nome Max 20 cantando Come deve andare.

    Riceve la Targa Musica da Bere 2013 e si esibisce nell'ambito dell'omonima rassegna presso il Teatro Comunale di Vobarno. Nel 2013 inizia il suo nuovo progetto musicale, accompagnato anche da clip video, intitolato Terra&Acqua, in collaborazione con il regista comasco Dario Tognocchi. Il tour, che si svolge in diverse città della Lombardia, comprende molti enti locali, istituzioni e la Regione Lombardia; terminerà nel 2014 con l'uscita di un DVD.

    Il 15 aprile 2014 esce il nuovo disco registrato in studio Goga e Magoga, preceduto di un giorno dall'omonimo singolo. Dal 2015 tiene una rubrica sulla montagna e la sua gente sul mensile Orobie. Il 4 dicembre 2015 esce Synfuniia (Batoc67/Universal Music), il nuovo album contenente 14 brani storici del cantautore comasco riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la Bulgarian National Radio Simphony Orchestra. Il 9 giugno 2017 Davide canta, per la prima volta, allo Stadio di San Siro di Milano.

    Nel 2019 collabora con Zucchero Fornaciari per la scrittura del testo di Testa o croce contenuto nell'album D.O.C..

    Il 22 novembre 2019 esce il disco live “Quanti Nocc” raccolta dei più bei brani dell’artista rivistati e riarrangiati presentati nel tour teatrale “Tour De Nocc” e nel tour estivo “Van Tour” del 2019.

    Nel 2021 esce Maader Folk, il settimo e ad oggi più recente album in studio.

    Davide Van De Sfroosper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day

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  • DISToo

    DISToo

    Il progetto DISToo nasce ad agosto 2020 dalla collaborazione di Andrea Luciano (voce e chitarra), Federico Perotto (voce e basso) e Stefano Ricca (batteria), ex compagni di università ora insieme dopo alcune collaborazioni sporadiche negli anni scorsi. Dopo alcune uscite live nell’estate 2021, in agosto hanno iniziato le registrazioni del loro primo album "Outside the Borders" poi uscito nel febbraio 2022 in formato digitale acquistabile online sulle maggiori piattaforme, e in seguito con un disco in vinile: undici brani di cui dieci di loro produzione, più una cover del celeberrimo “Curami” dei CCCP, adattata in inglese. Orientati a un pubblico internazionale e contraddistinti da un sound riassumibile in post-alternative rock, per mixing e mastering si sono avvalsi della collaborazione di Jack Endino, noto come padrino del grunge e produttore di Nirvana, Mudhoney, Soundgarden e Screaming Trees.

    DISTooper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022

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  • DRAM

    DRAM

    DRAM è un trio composto da musicisti, amici e colleghi da tempo “on the road” in tante avventure musicali, accompagnando in tournee nomi prestigiosi della scena italiana e non, quali Alberto Radius, Alex Baroni, Andrea Mingardi, Chuck Fryers (The Sorrows), Eugenio Finardi, Fred Bongusto, Kim Brown (Kim & the Caddilacs), James Wheeler, Mahmood Sabri (Sabri Brothers), Ricky Gianco e molti altri.
    La band propone brani originali piuttosto diversi tra loro, accomunati da una ritmica trascinante e da testi mai banali, conditi con l’ironia tipica del dialetto milanese. Si passa dalle atmosfere surf di Se scarligae de El furbeta quelle più latine di Luisina e Te set ‘na favola, dal blues sanguigno di El me funeral e di Sta minga sota ai pè alle trascinanti Pu e Te tiretgiò le app, dal toccante omaggio a Milano e ai suoi milanesi di Se ghè? a Ripartum pubblicato per la Fonoplay Music Production nel 2021, sognando finalmente il post-covid, con la sua eloquente conclusione “pasà ‘I temp a fas la guera l’è ‘na roba de cujun”.

     

    i DRAMper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10,giovedì 21 Luglio 2022

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  • Eileen Rose & The Legendary Rich Gilbert

    Eileen Rose & the Legendary Rich Gilbert

    Eileen Rose con una serie di acclamati album si è imposta come un'artista eclettica, di livello assoluto e difficile categorizzazione. Le sue canzoni melodiche e dal forte impatto emotivo e i suoi show elettrizzanti le hanno garantito numerosi fan sulle due sponde dell'Atlantico.

    Originaria di Boston, Eileen Rose Giadone (il cognome tradisce chiare discendenze italiane), penultima di 9 figli, cresce in una famiglia di appassionati di musica e danza che le ha permesso di entrare in contatto fin da bambina con i generi più disparati: dalla musica tradizionale irlandese al folk, dai crooner alle big band da ballo. Incomincia a scrivere canzoni a 14 anni e successivamente abbandona una non molto promettente carriera universitaria negli studi di Legge e il suo cognome ("Rose era sicuramente più facile da  memorizzare per il pubblico e poi volevo evitare alla mia famiglia l'imbarazzo di un mio eventuale fallimento"). È di questo periodo l'uscita di un disco autoprodotto utile per garantirsi ingaggi nei vari locali di Boston.

    Nel 1991 si trasferisce in Inghilterra, dove ha inizio la sua carriera da professionista. In un locale di Candem Town viene notata da Geoff Travis, capo della Rough Trade che produrrà i suoi primi due cd Shine Like It Does (2000) e Long Shot Novena (2002). Alle session partecipano personaggi del calibro di Glen Matlock dei Sex Pistols, i Del Amitri e i The Ruts.

    L'accoglienza della critica è molto favorevole:

    …sensational… (Sunday Times)

    …una gemma… (The Guardian).

    In questo periodo suona in tour con Ryan Adams, frequenta Ozzy Osbourne e lo scrittore Nick Hornby, che la cita nel suo romanzo 31 canzoni. Nel 2003, Eileen ritorna a vivere a Boston dove registra il suo terzo album Come The Storm cui segue nel 2008 At Our Tables, registrato a Detroit.

    Nel 2009 Eileen cambia ancora una volta residenza e approda a Nashville, iniziando un sodalizio artistico e personale con "The Legendary" Rich Gilbert. Il nomignolo è ironico, ma fino a un certo punto, perché Rich è davvero qualcosa di molto vicino a una leggenda per la scena bostoniana da cui proviene e dove ha fondato ben tre tra le più acclamate band dell'area. Inoltre Rich è stato per 7 anni il chitarrista di Frank Black and the Catholics, al fianco del mitico cantante e fondatore dei Pixies.

    La città di Nashville ha influenzato moltissimo la musicalità di Eileen Rose che per diversi anni si è esibita tutte le settimane al Robert's Western World, uno dei locali più cult della città sulla lower Broadway, dove
    si suona per 4 ore tirate honky tonk e classici country senza tempo da Loretta Lynn a Willie Nelson. In questi anni Eileen Rose ha saputo miscelare sapientemente rock, pop, blues, folk, gospel, rockabilly, roots e country per approdare a un suono molto personale e caratterizzato dalla sua possente voce.

    E' stata salutata dalla critica, a seconda dei momenti come la nuova Patti Smith, la nuova Lucinda Williams, la nuova Ani Di Franco, la nuova Sheryl Crow, ma nessuna di queste definizioni le rende giustizia, perché Eileen è Eileen con la sua personalità musicale unica e originale.

    "…datemi un pubblico, la mia chitarra, un microfono e un bicchiere di vino e non potrei essere più felice!"

    Eileen Rose

     

    Eileen Rose & the legendary Rich Gilbertper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10,sabato 23 Luglio 2022 all'interno del Buscadero Day

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  • Elisa Rovelli

    Elisa Rovelli

    Elisa Rovelli, in arte Sigma The Voice, nasce a Lecco nel 1986. 
    È un'artista eclettica e poliedrica che riesce a fondere tra loro più discipline artistiche creando uno stile musicale e un immaginario visivo molto originale. Inizia il proprio percorso come ballerina di hip hop ma a soli 11 anni si ammala di Parkinson giovanile. Nonostante la gravità della situazione, riesce a condurre una vita apparentemente normale tanto da diplomarsi in fotografia, lavorare in una libreria e diventare set designer, stylist e videoamatrice.

    Negli anni la gravità della malattia non le permette più di lavorare regolarmente. Decide di dedicarsi così a progetti no profit tra i quali la sua musica. Nel 2018 pubblica il suo primo singolo "Sola Andata" prod. Attarus, per Rorschach Division Music, sua label artistica per la quale usciranno nel 2019 il lyric video illustrato da Ronf Animation "L' Atmosfera" prod. J Roly, e la collaborazione con Peggio Klasse Blues "San Michele aveva un gallo " prod. Garelli.
    Collabora abitualmente con Brattini che produce il suo primo EP “Ad Arte”, uscito lo scorso 25 febbraio per Disability Records. Collabora invece come video maker/blobber con Lord Madness, Gruffetti Suona e nel progetto di Dj Gruff "I migliori pensieri".

    Disability Records nasce il 1° gennaio 2020 da un’idea di Elisa Rovelli e Alessio Pitoni, due amici che vivono a distanza, lei abita in Brianza, lui a Senigallia. In comune un’amicizia forte e la passione per la musica rap. È in questo genere che i due si rispecchiano, si esprimono in piena libertà, trasformandosi in Sigma the Voice e Adria the Reject. Lei è affetta da morbo di Parkinson, mentre Alessio soffre di fibromialgia, la musica salva loro la vita. Per questo decidono di fondare insieme un’etichetta che possa dar spazio a tutti gli artisti che, come loro, hanno fatto della musica un motivo di vita e di rivalsa.

    Estate 2022 Elisa aka Sigma ha all'attivo 3 EP, una lunga serie di singoli e svariate collaborazioni tra le quali spunta anche una traccia prodotta da Ash Riser, produttore e cantante di Los Angeles noto per le sue assidue collaborazioni con Kendrick Lamar, primo artista hip-hop al mondo a vincere un premio Pulitzer (2018). Quest'estate Sigma ci ha intrattenuto con una serie di singoli in collaborazione con il giovane e talentuoso producer Dubz. Elisa aka Sigma continua a produrre musica ogni giorno, perché il parkinson si mangia tutto, ma non l'anima...che qui risuona, eccome! state connessi! e in ascolto !

    Elisa Rovelli per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Domenica 24 Luglio 2022

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    “Nausicaa” di Sigma The Voice è un brano che rappresenta la lotta, la pausa dalla lotta e allo stesso tempo la lotta per la vita in un periodo di guerra. È un viaggio tra il prendersi cura di sé prendendosi cura degli altri: «Questa canzone è una madre che mi accoglie, un mantra che mi incoraggia ad affrontare la vita nei suoi problemi, anche se in certi momenti sono costretta a camminare a carponi e le cure proposte, con la loro poca efficacia, non rendono giustizia alla mia voglia di vivere. Tutto ciò che mi motiva e mi cura veramente rimane la musica» - racconta la rapper, ammalata di Parkinson fin dalla giovane età.
    Il singolo fa parte dell’Ep “Ad Arte”, pubblicato il 25 febbraio 2020 e prodotto da Brattini (Bndcks Studio, Torino). 

    «Tutti i miei brani inevitabilmente hanno qualcosa che rimanda ad un disagio di fondo, ma il mio modo di scrivere spesso non troppo discorsivo, quasi anti-rap e non stereotipato, non te lo fa capire subito, ti insinua un dubbio. Cominci a farti domande ed è questo che a me interessa, oltre la musica: andare a colpire le persone sottopelle. È un processo di guarigione a distanza. Ma come tutte le vere guarigioni, ci vuole tempo e pazienza».

    Il video è stato girato a Imperia dal regista Never Milesi, scomparso poco tempo fa a causa di un incidente stradale. «Lui è stata la prima persona che mi ha assecondato e capito durante le riprese del video e sono contenta che una parte di lui possa esser ancora vista dalle persone». 

    A gennaio 2020, l’artista fonda col collega ed amico Adria the Reject (affetto da fibromialgia), l’etichetta discografica “Disability Records”.

  • Fabrizio Poggi

    Fabrizio Poggi

    Fabrizio Poggi, cantante, armonicista e scrittore, candidato ai Grammy Awards 2018, premio Oscar Hohner Harmonicas, due volte candidato ai Blues Music Awards(gli Oscar del blues), vincitore del JIMI Award(gli Oscar della prestigiosa rivista Blues411) come miglior album internazionale, candidato ai JIMI Award come miglior album dell’anno, candidato ai JIMI Award come miglior armonicista, è il bluesman italiano più conosciuto in America.

    22 album incisi, di cui molti registrati negli Stati Uniti, ha suonato con tanti grandi del blues, del rock e della canzone d’autore tra cui i Blind Boys of Alabama, Charlie Musselwhite, Little Feat, Ronnie Earl, Kim Wilson, Marcia Ball, John Hammond, Sonny Landreth, Garth Hudson of THE BAND and Bob Dylan, Ruthie Foster, Guy Davis, Eric Bibb, Otis Taylor, Mike Zito, Bob Margolin, Flaco Jiménez, David Bromberg, Zachary Richard, Jerry Jeff Walker, Bob Brozman, Richard Thompson, Tom Russell, Jimmy LaFave, The Original Blues Brothers Band, Steve Cropper e tanti altri..

    Con Guy Davisha inciso “Juba Dance” che è stato per ben otto settimane al PRIMO posto della classifica dei dischi blues più trasmessi dalle radio americane e nominato ai Blues Music Award come miglior disco acustico dell’anno; e il nuovissimo “Sonny & Brownie’s Last Train“, appassionato tributo alle leggende del blues Sonny Terry & Brownie McGhee candidato ai Grammy Awards 2018.

    In Italia ha suonato con Eugenio Finardi, Enrico Ruggeri, Gang, Luigi Grechi De Gregori, Danilo Sacco (Nomadi), Francesco Baccinie tanti altri. Viene anche citato in due libri di Massimo Carlottocome uno dei grandi del blues.

    Fabrizio Poggi ha suonato nelle maggiori capitali europee e in grandi città come Londra e Parigi
    e nei maggiori festival europei. Numerosi i suoi tour negli Stati Uniti a partire dagli anni ’80.

    Si è esibito con grande successo alla Carnegie Halldi New Yorkcon Guy Davis, Eric Burdone Buddy Guy.

    Ha suonato sulla Legendary Blues Cruise al fianco di Guy Davis, Taj Mahal, Ruthie Foster, Lee Oskar e tanti altri grandi artisti.

    Di lui Dan Aykroyd, l’Elwood Bluesdei Blues Brothers ha detto che “è un armonicista da paura!”

    Fabrizio Poggi ha scritto diversi libri sull’ armonica, sul blues e sulla musica folk.

    I tanti traguardi raggiunti da Fabrizio non lo hanno cambiato. L’elenco di coloro che hanno condiviso il palco con lui potrebbe facilmente far girare la testa a molti; ma non a quest’uomo modesto e umile. Fabrizio è rimasto quello di sempre: una persona gentile, riservata ma disponibile; e profondamente connessa alla vibrazione terrena del blues in un modo unico; quello che gli è stato donato.
    E non c’è nulla che accenda il fuoco della passione dentro Fabrizio quanto il soffiare dentro la sua armonica e trovare lì una via di fuga dalla sofferenza.
    Anche se Fabrizio si è guadagnato il suo posto accanto ai grandi del Blues, non ha perso di vista la straordinaria connessione che lo lega agli altri, alle persone che condividono con lui una vita fatta di lotta contro i mali del mondo, oscurità e dolore ma anche redenzione, luce, guarigione e libertà. E tutto ciò lo fa attraverso la sua musica, una musica con cui spezza le nostre catene e ci fa spiccare in volo.

    Fabrizio Poggi è uno straordinario armonicista italiano”
    DAN AYKROYD,  l’Elwood Blues dei Blues Brothers

    Fabrizio Poggi, blues italiano da maestri”
    Pasquale Rinaldis – Il Fatto Quotidiano

    “Fabrizio è un musicista dai molti talenti, un uomo che vive, cammina e parla ed è l’essenza del blues stesso”. Fabrizio è un musicista stellare. Uno dei pochi a far parte di quelli davvero bravi, uno che non solo suona l’armonica a livelli elevatissimi, ma che scrive meravigliose liriche e che canta in maniera estremamente piacevole con un suono e un’interpretazione davvero colmi di significato. Stimo molto questo Artista, e sinceramente credo che sia una delle poche leggende viventi tra gli armonicisti di oggi.
    Shaun Monument May – World of Harmonica (United Kingdom)

    “Per gli amanti del blues FABRIZIO POGGI è una certezza, sinonimo di qualità musicale e rispetto mondiale. Molto musicisti americani lo vogliono a suonare con loro… Una reputazione costruita in tanti anni di carriera di indubbio ed elevatissimo livello artistico e tecnico. Ma la tecnica non fa tutto! Nel blues ci vuole anche l’anima e Fabrizio quando sale sul palco (ma anche fuori) ce la mette tutta, la sua anima.Un concerto che è un viaggio nel blues da non perdere”.
    Luca Trambusti

    “Fabrizio capisce e vive il blues come pochi. Una vera e totale filosofia di vita per uno degli artisti più intelligenti e talentuosi dell’universo musicale”.
    Giovanni “Gio” Pilato – Bluebird Reviews (USA)

    …”Le performance di Poggi vanno sempre oltre la musica e diventano un‘esperienza di vita, possibilmente da raccontare, se si crede nella condivisione. Un amico che di musica blues non sa assolutamente niente, il giorno dopo mi diceva: “… vedere quell’uomo seduto davanti al suo pubblico, mentre parlava e raccontava la sua musica…”. Non tutti sono in possesso della giusta sensibilità e non tutti possono essere “presi” dal mondo dei suoni, ma sentire che dietro alla parole e alla musica esistono delle storie, nuove e antiche, vere o leggende… beh, è forse questo il passpartout che può aprire ogni cuore”.
    Athos Enrile

     

    Fabrizio Poggi a WOODinSTOCK ha suonato fino ad oggi sempre con i medesimi musicisti

    Fabrizio Poggi: armonica e voce
    Tino Cappelletti: basso e vocals
    Enrico Polverari: chitarre e voce
    Gino Carravieri: percussioni

    Tino Cappelletti

    Leggendario bassista blues e rock, Tino Cappelletti ha suonato per vent’anni con la Treves Blues Band ed è stato tra i fondatori della mitica Baker Street Band. Tra i musicisti con cui ha collaborato: Mike Bloomfield (con cui ha inciso un disco dal vivo nel 1981), Sunnyland Slim, Chuck Leavell (Clapton,Rolling Stones) , Mauro Pagani , Rocco Tanica (Elio e le Storie Tese), Claudio Bazzari, Dave Baker, Chuck Fryers , Tolo Marton , Louisiana Red e molti altri.

    Enrico Polverari

    Chitarrista cagliaritano dal sound energico e passionale, dopo una breve carriera come musicista classico, si innamora perdutamente del blues. Cresce musicalmente a Roma dove si fa notare come uno dei più interessanti musicisti in circolazione nella capitale. Suona nei più prestigiosi festival della penisola e vive un' esperienza americana che lo porta ad esibirsi anche sui palchi di Chicago. Dal 2007 con i suoi Blues Conspiracy è backing band ufficiale di Bob Margolin, leggendario chitarrista di Muddy Waters.

    Gino Carravieri

    "Poeta del ritmo" e percussionista di grande gusto e sensibilità, Gino Carravieri vanta un carriera quarantennale al fianco di celebri artisti rock, pop, jazz e blues (tra i tanti Eugenio Finardi, Flavio Oreglio, James Wheeler e Laura Fedele). Spesso impegnato in tour europei e oltreoceano e nella registrazione di programmi televisivi, Gino Carravieri è sicuramente da annoverare tra i migliori strumentisti nazionali (e non solo) per tutto ciò che gira intorno al cuore pulsante del blues.

     

    Fabrizio Poggia WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2014

    - WOODinSTOCK 2018 domenica 22 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 - evento a Gavirate del 3 Settembre 2022

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  • James Maddock

    James Maddock

    Originario di Leicester (UK), sviluppa gran parte della propria attività artistica in USA, risultando particolarmente noto nell'area della Grande Mela.

    Ha pubblicato il suo primo album nel 1999 come "frontman" della band Wood, Songs from Stamford Hill, legato alla tradizione del rock classico. Dei brani presenti nel disco, Never a Day apre la colonna sonora del film Serendipity - Quando l'amore è magia, mentre Stay You, singolo estratto dal disco che conquista la Top 5 della classifica americana adult alternative, viene incluso nella colonna sonora della serie Dawson's Creek.

    Il suo stile musicale negli anni si affina prendendo ispirazione dal soul e dal rock d'autore. Numerose le collaborazioni (Paula Cole, Train, etc.), su cui spicca quella con Bruce Springsteen che, tra le altre cose, utilizza una sua canzone per i propri ingressi in scena e con cui condivide a più riprese negli anni il palco.

    Risulta apprezzato sia come autore, scrivendo anche per altri artisti di fama come Gary Barlow (Take that) o i Waterboys, che come interprete live, per cui riceve numerose e importanti recensioni positive dalla critica internazionale.

    La sua voce graffiante e intensa viene utilizzata in spot pubblicitari come quello della compagnia americana PPL Electric, trasmesso anche durante il superbowl 2014.

    Con l'album Insanity vs. Humanity del 2017 ha avuto un crescendo di popolarità in Italia con passaggi ricorrenti su importanti network radiofonici nazionali, su tutti Radio DeeJay e Radio Popolare...

    James Maddock a WOODinSTOCK:
    - è stato protagonista a Varese il 23/12/2014 accompagnato da Alessandro Gusmini
    - è stato protagonista a Besozzo nel 2016 con David Immergluck
    - WOODinSTOCK 2018Venerdì 20 Luglio accompagnato da Alex Valle
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio insieme alla sua band e a Brian Mitchell
    - WOODinSTOCK 2021
    nella data del 14 Agosto a Ternate
    - WOODinSTOCK 10
    , venerdì 22 luglio e sabato 23 Luglio 2022 con Brian Mitchell per il Buscadero Day

    Links:     http://www.jamesmaddock.net/      https://www.facebook.com/jamesmaddockmusic     https://www.twitter.com/jamesmaddock     https://www.youtube.com/user/jamesmaddock

  • Kusher

    The Delines

    I Kusher sono una band varesina che propone e reinterpreta il “Sound of Seattle”, ovvero tutte quelle canzoni che hanno contribuito a creare la scena grunge degli anni ’90. Quella dei locali fumosi, delle voci roche e dei riff di chitarra acidi che hanno reso unico e storico il genere negli Stati Uniti e nel mondo. Dai Nirvana, agli Alice in Chains, passando per Soundgarden e arrivando fino ai brani inediti, un concerto dei Kusher è sinonimo di energia e adrenalina alla massima potenza. I Kusher sono: Marco Mengoni (voce, batteria), Claudio Sannoner (basso) e Luca Pedroni (chitarra); la formazione è poi arricchita dalla voce di Silvia Venturini.

    I Kusher per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10 Giovedì 21 Luglio 2022 con Special Guests Omar Pedrini, Silvia Venturini e Loste Morandini.

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  • La mappa di WOODinSTOCK 10 al parco Berrini

    In questa pagina è possibile consultare la mappa del festival al Parco Berrini di Ternate con tante informazioni utili.

    Il Parco Berrini è da sempre la casa di WOODinSTOCK ed è la casa del Buscadero Day dal 2019!

    Si trova in via Roma a Ternate, in provincia di Varese, a pochi chilometri dall'uscita di Vergiate-Sesto Calende dell'autostrada A8 Milano-Laghi, facilmente raggiungibile anche dal vicino piemonte.

    L'ingresso con automezzi al Parco Berrini durante il festival è consentito solo per carico e scarico e dietro autorizzazione dell'organizzazione.

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  • Leonardo Buonaterra

    Leonardo Buonaterra

    A 14 anni ho iniziato a cantare per gioco; poi questo gioco si è trasformato in pura esigenza.

    Cominciano le prime esperienze con diverse cover band. Ho portato le mie canzoni, la mia musica in numerosi concorsi, come Castrocaro, Gondola D'Oro di Venezia, Musica Controcorrente, Premio Incanto, Vicenz@NetMusic, e in vari locali e festival sparsi per la Penisola, il Bravo Caffè e il Teatro del Navile di Bologna, L'Asino Che Vola di Roma, WeekEnd con l'Autore (Montescaglioso, Matera), Collisioni Festival (Barolo), Buscadero Day, Acoustic Guitar Village (Cremona), Festival delle Arti Giudecca, Sacca Fisola (Venezia)."

    Leonardo Buonaterra per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day

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  • Loste Morandini

    Stefano Morandini

    Classe 1985, Loste Morandini o più semplicemente Loste, è un cantante, chitarrista, autore e personaggio legato al panorama della musica indipendente italiana.

    Esordisce sui palchi di Varese e provincia giovanissimo, già all’età di 15 anni, con la sua storica band punk/rock, i Collettivo01, formazione nella quale militava anche Francesca Morandi, bassista e contrabbassista oggi tra le più quotate in Italia.

    Sin dai primi tempi, il carattere ribelle di Loste portò la band ad essere uno dei progetti giovanili più interessanti, ma anche più controversi della scena punk italiana. Durante i primi anni della band, Loste si unisce anche ai Litequa, tribute band dei Litfiba con la quale nel 2002 vince il premio come miglior band della Lombardia e viene invitata nello stesso anno ad esibirsi al Raduno Nazionale del Fan Club di Piero Pelù a Firenze, con tanto di presenza del leader dei Litfiba sul palco.

    Nel 2005, dopo la pubblicazione del primo EP, i Collettivo01 partecipano allo School Music Village uno dei maggiori concorsi nazionali per band emergenti, arrivando a ridosso del podio. Da quella edizione uscirono, tra gli altri, gruppi come i Vintage Violence e quelli che sarebbero poi diventati i Dear Jack. Negli anni successivi, l’attitudine ribelle di Loste e la giovane età portano i Collettivo01 a cambiare più volte formazione e ad avere qualche difficoltà di carattere mediatico, ma anche a pubblicare il primo album “Inferni Urbani” (2008) in collaborazione con Tube Records, etichetta numero uno nel genere in Italia. L’anno successivo fu ricco di soddisfazioni e di aperture importanti a band di riferimento come Pornoriviste, Skruigners, Rappesaglia, Bassistinti, etc… Nel biennio successivo Loste viene chiamato proprio dalle Pornoriviste per sostituire Dani Marceca alla chitarra e partecipa alla stesura dei brani dell’album “Le Funebri Pompe”; nonostante l’entusiasmo e l’importante occasione, durante le registrazioni le strade si dividono e Loste torna a formare i Collettivo01 con un assetto completamente nuovo. Nel 2013, in collaborazione con Indiebox, la band pubblica il secondo album “Cronovendetta”, caratterizzato dal suono prepotente delle tastiere (strumento abbastanza inusuale nel punk/rock). L’ecletticità dell’album porta i Collettivo ad esibirsi, negli anni successivi non solo in situazioni tipicamente punk ma anche in festival metal come Rock Inn Somma o Wings of Bea ed ampliando così il proprio pubblico. Ciononostante, nel 2014, complice la nuova professione di Loste come organizzatore di eventi e di concerti, i Collettivo01 si sciolgono definitivamente dando l’ultimo saluto al pubblico durante la Festa del Rugby Varese.

    Gli anni a venire sono per Loste un tutt’uno con il nuovo ruolo di promoter e booking manager, ma sono comunque frequenti le esibizioni in acustico o con varie formazioni, fino al 2015, anno in cui subisce il primo di tanti interventi al braccio sinistro per un neurinoma al nervo ulnare. Questo problema stoppa la carriera musicale di Loste che, comunque, non si perde d’animo e continua a tenersi vicino alla musica e diventando un punto di riferimento nella sua nuova veste di organizzatore. Dopo aver combattuto in maniera quasi testarda con i problemi al braccio, ad inizio 2020 Loste torna sorprendentemente a imbracciare la chitarra, ma sarà solo a settembre 2021 che nasceranno le prime “nuove” canzoni, a distanza di quasi un decennio dalle ultime scritte. Il risultato è una produzione punk/rock di nuova concezione con testi irriverenti e provocatori, ma anche dal sound prettamente anni ‘90/’00 e non necessariamente italiano; attualmente Loste lavora a questi brani con l’etichetta “Piuma Dischi”; l’album verrà pubblicato a metà 2022, ma nel frattempo Loste è tornato anche a calcare i palchi collaborando con varie artisti sia locali che nazionali.

    Loste Morandiniper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022 per il con i Kusher e Omar Pedrini

     

  • Luca Rovini & Companeros

     Luca Rovini e Companeros

    Luca Rovini nasce a Pisa il 25 maggio 1973. Dopo aver suonato in vari gruppi locali cantando cover e pezzi originali in inglese, decide di cominciare a scrivere e cantare in italiano. Amante del Blues, del Country e del Rock'n'Roll cerca di coniugare questi generi musicali con la lingua italiana. Nel 2008 registra un demo in completa solitudine intitolato Tra La Polvere Ed Il Cielo.

    Luca Rovini ha aperto concerti di Elliott Murphy e Willie Nile. Il 1° maggio 2013 è uscito il suo primo cd intitolato Avanzi e Guai, registrato con l'aiuto di Claudio Bianchini alle chitarre. Il disco è stato accolto in modo straordinariamente positivo dai migliori critici musicali italiani che ne hanno pubblicato articoli in merito.

    Nel 2013 ha intrapreso un tour, fra radio, locali e festival, in giro per l’Italia per promuovere il disco, autoprodotto e auto distribuito, Avanzi e Guai. Ha suonato anche al prestigioso festival Buscadero Day di Pusiano (vedere articolo sulla rivista Buscadero di settembre 2013) ed al rinomato Buskers Festival di Ferrara. Il 12 ottobre 2013 si è esibito all’interno della manifestazione Vinilmania a Milano. A settembre 2013 è uscito l’ep acustico Fuckin’ Bloody Folk.

    A Febbraio 2015 è uscito il cd La Barca Degli Stolti. Per il nuovo lavoro, Luca si è contornato di ottimi musicisti come Don Leady alla chitarra elettrica, Chiara Giacobbe al violino, Andrea "Lupo" Lupi al basso, Andrea "Harpo" Giannoni all'armonica, Caterino "washboard" Riccardi al washboard, Francesco D’Acri al piano e molti altri. Una parte di esso è stato presentato Live il 10 febbraio all'Asino che Vola di Roma, all'interno della serata organizzata da Luigi Grechi "i giovani del folkstudio presentano noi non ci sanremo", ed alla presenza di Francesco De Gregori che ha avuto parole di elogio proprio nei confronti di Luca e delle sue canzoni. Lo stesso Luigi “Grechi” De Gregori, in una recente intervista apparsa su Satisfiction, dice: “Bisognerebbe che i media si accorgessero che non c’è solo la musica pop ufficiale, ma che esiste una musica più ruspante, una musica che vive fuori dagli schemi commerciali. Ci sono molti nomi che sto scoprendo e magari ci sono dei personaggi che mi vengono segnalati da amici del tutto casualmente., e uno di questi è Luca Rovini… ha una sua personalità , una sua originalità , soprattuto nel fraseggio, nel modo di cantare. Credo che abbia delle carte in mano. Tipo su un pezzo come “ Avanzi e Guai” , una delle sue migliori canzoni, mi piacerebbe metterci mano... Magari un giorno, se lui vorrà mi piacerebbe cantarla insieme, quella è una canzone che mi ha colpito veramente”.

    Fra le altre, RockOn.it ha pubblicato una bella recensione al disco a firma Graziella Balestrieri: "E’ uno splendido album “La barca degli stolti“ non è stato registrato in nessun studio, profuma di vero, di vita, di casa e quotidiano. Di sangue e sudore, di strada, polvere ma soprattutto si sente un gran cuore, una grandissima passione che in Italia ultimamente si è davvero perduta.”

    Attualmente Luca Rovini sta girando con la sua band che comprende Peter Bonta alla chitarra elettrica, Stefano Costagli alla batteria, Andrea Pavani al basso e Stefano Corsini all’armonica e cori. Nel 2017 è uscito il suo nuovo disco, distribuito dalla IRD, ed intitolato “Figure Senza Età”.

    Cuori Fuorilegge è uscito il 14 settembre 2018 ed è il quarto disco di Luca Rovini. Registrato con la sua band negli studi Magnitudo di Pisa presenta 12 canzoni che coniugano un suono prettamente americano con la tradizione dei cantautori italiani. Dopo il suono prevalentemente acustico dei dischi precedenti, Luca ha deciso di elettrificare le sue nuove canzoni andando così maggiormente incontro ai generi musicali che da sempre ama come il Country Rock, Honky Tonk e Rock’n’Roll. Tutti i brani sono scritti da Luca Rovini ad eccezione del classico americano Six Days On The Road tradotto in italiano da Luca e proposto come Sei Giorni Sulla Via. Al disco hanno partecipato Andrea Pavani al basso, Gary A. Crockett alla batteria, Peter Bonta alla chitarra elettrica, piano, organo hammond, mandolino e fisarmonica, Paolo Ercoli alla pedal steel e Chiara Giacobbe, che ha registrato presso gli studi di Guido Guglielminetti (bassista di Francesco De Gregori), al violino.

    Luca Rovini a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23 Luglio 2022
    - WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day

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  • Lucia Comnes

    Lucia Comnes

    Lucia Comnes è una violinista e cantautrice californiana che oggi si divide tra la sua città Natale (San Francisco, California) e la sua città adottiva (Lucca, Toscana). La sua musica l’ha portata a dividere il palco con Joan Baez, ad aprire i concerti di Paul Brady (autore sia di Tina Turner che di Cher), a collaborare con artisti come gli irlandesi Liam Ó Maonlaí degli Hothouse Flowers e Séamus Begley e con altri cantautori internazionali come Taj Mahal, Tim Grimm e James Maddock. Nel 2017 si è esibita durante la Cerimonia di apertura della Biennale di Venezia su invito dalla pioniera della danza moderna Anna Halprin.

     Da quasi venti anni Lucia propone la sua musica sia in America che in Europa. Ha iniziato la sua carriera professionale già nel 2002, come vocalist dei Kitka (ensemble vocale femminile “a cappella” con sede a Oakland, specializzato in musica folk balcanica). Allo stesso tempo, è diventata una apprezzata interprete della musica irlandese grazie al rapporto con rinomati maestri violinisti (Martin Hayes, Kevin Burke, Oisín MacDiarmada) negli Stati Uniti e in Irlanda. In questo ambito ha frequentato il programma di musica tradizionale irlandese presso l'University College, a Cork, sul canto del gaelico e sul sean-nos (old style).

     Le sue canzoni originali hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, in particolare nel 2014, il brano «No Hiding Place» – un blues che sposa i versi delle ballate degli Appalachi a un ritmo di Bo Diddley – è stato premiato come «miglior canzone dell’anno» e anche come «miglior canzone stile Americana» a Dallas, Texas. Il brano faceva parte dell’album «Love, Hope Tyranny» (Delfina Records, 2015), registrato presso il Fantasy Studios di Berkeley e prodotto insieme a Gawain Mathews (Mickey Hart Band) e Jeffrey Wood (Luka Bloom, Penelope Houston). Questo premio l’ha portato per la prima volta a Nashville, Tennessee, per registrare insieme ai maestri della musica americana. A proposito del suo album «Held in the Arms» (Delfinia Records, 2018), la rivista americana No Depression ha scritto: «Non c’è niente che non sia straordinario in questo album di oltre 43 minuti». Lo stesso album è stato descritto da Folk Radio UK come «Un viaggio nella luce... Folk americano puro reso meravigliosamente». In totale Lucia ha prodotto oltre 6 album e vari brani singoli. Il suo album più recente si intitola «Uncaged» (Delfina Records, 2020), scritto e registrato durante l’anno del lockdown in Italia, al cui interno si trova una struggente ballata «Hills of Liguria» che racconta l’esperienza della pandemia accompagnando un video clip interamente realizzato in Liguria.

    Particolarmente stimata da Stampa e Radio statunitensi della “West Coast”, voce sofisticata e cristallina, Lucia è cresciuta a pane, violino e Chuck Berry, Alison Krauss, Leonard Cohen, Joni Mitchell, Patty Griffin, Bob Dylan, e Paul Simon. Recentemente si è perfezionata insieme ad autori importanti come Rodney Crowell, Desmond Child, Printz Board (Black Eyed Peas), Alan Roy Scott, Mike Reid e Emmylou Harris.

    Si è laureata nel programma Global Studies di Long Island University in Musica Cultura e Natura, è appassionata e studiosa di musica tradizionale irlandese e folk americana. Amante dei viaggi ha studiato, visitato ed eseguito performances in oltre 20 paesi, comprese le parti più remote della Siberia. È da vari anni ospite fissa del Buscadero Day.

    Lucia Comnes per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day come solista e con gli Open Road

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  • Mandolin Brothers

    Mandolin Brothers

    I Mandolin' Brothers sono una band italiana specializzata in roots rock e americana music.

    I concerti alternano brani originali e cover - sempre interpretate ed arrangiate in modo molto personale. In più di quarant’anni di attività live la band ha accumulato centinaia di concerti nei più importanti locali italiani, alcuni brevi tour negli USA e la regolare partecipazione a numerosi
    festival blues italiani ed europei.

    L’esordio della band risale al settembre 1979, quando Jimmy Ragazzon e Paolo Canevari si esibiscono in duo acustico di country blues, come supporter della Treves Blues Band. Nel 1981 la prima formazione elettrica, con basso e batteria, vede il gruppo impegnato nel riprendere classici del rock blues. Agli inizi degli anni ’90, dopo diverse esperienze e relativi cambi di line up, l’introduzione della fisarmonica, delle tastiere (piano ed organo) ed il reinserimento del mandolino (questa volta elettrificato) avvicinano la band a sonorità roots rock. I suoni sono più variegati: dal border messicano, allo swamp rock della Louisiana, alle ballate cantautorali, senza mai dimenticare le radici blues.

    Nel 2001 pubblicano il primo CD "For Real" (Studiottanta Fortuna Records) che riceve ottime recensioni dalle riviste specializzate e dai siti musicali.

    Nel gennaio 2007 i Mandolin’ Brothers vengono invitati negli Stati Uniti, per alcuni concerti al Broward Center For The Performing Arts ed al China White Club di Fort Lauderdale in Florida, USA.

    Nel 2008 pubblicano "Still Got Dreams" prodotto da Massimo Visentin (sound engineer con Paolo Conte) anch’ esso molto ben recensito dalla stampa specializzata e giudicato 4o miglior album rock italiano dalla rivista Roots Highway.

    Nel marzo 2009 la band si è recata as Austin, Texas, dove ha suonato (Waterloo Ice House) e registrato alcuni nuovi brani nello studio di Merel Bregante (storico batterista dei Loggins & Messina,Nitty Gritty Dirt Band, Chris Hillman ecc.) con la partecipazione dello stesso Bregante, Kenny
    Grimes, Doug Hudson, Carl Loschiavo ( Sarah Pierce Band ), Lynn Daniel e di Cindy Cashdollar (Bob Dylan, Van Morrison ecc.) e Cody Braun (Reckless Kelly).

    Nel novembre 2009 pubblicano "30 LIVES!" registrato allo Spazio Musica di Pavia, il live album per celebrare i primi 30 anni di storia della band, con i suoni, le atmosfere e le buone vibrazioni dei loro concerti, votato 4o miglior album rock dell’anno dal pool dei lettori del Buscadero.

    Nel Luglio 2009 i Mandolin’ Bros. hanno vinto le selezioni per l’I.B.C. (International Blues Challenge) ed hanno suonato, con grande successo di pubblico e critica, al New Daisy Theater ed al BB King Blues Club in Beale St. a Memphis, TN, nel gennaio 2010.

    Nel dicembre 2010 viene pubblicato il nuovo cd/dvd "MOON ROAD - USA 2010", registrato ad Austin TX, con brani inediti, alcuni ospiti illustri e le immagini del loro tour negli States, con il montaggio del regista Piergiorgio Gay (Niente Paura - Venezia 2010). "Moon Road" viene votato quale 3o miglior album rock italiano del 2010, dal Pool Lettori della rivista "Buscadero".

    2012 - 2013: la band ha partecipato all’ EUROPAfest a Bucarest, Romania, al Narcao Blues Festival, al Folkest ed a numerosi Blues Festival, in Italia ed Europa.

    2014: Viene pubblicato il nuovo album "FAR OUT" prodotto da Jono Manson, che vede la partecipazione di importanti ospiti quali Cindy Cashdollar, John Popper ed altri. Nel corso dell'anno hanno accompagnato, nel suo tour italiano, il cantautore svedese Richard Lindgren. In ottobre hanno suonato in Inghilterra, al Windmill di Londra e da O'Neill's a Southend On Sea.

    2015: Nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione di Highway 61 Revisited di Bob Dylan, i MB eseguono l'intero album in concerto, in occasioni speciali. "Far Out" è stato votato 2° miglior album di rock italiano, dal Pool Lettori della rivista Il Buscadero.
    Nel corso degli ultimi anni, sono usciti gli album solisti di Jimmy Ragazzon (SongBag) e Riccardo Maccabruni (Waves) e la band ha condiviso il palco con Blasters e Band Of Heathens. Si è inoltre realizzata la collaborazione con The Gang, storica combat rock band italiana.

    2019: nell'anno del Quarantesimo Anniversario della fonazione dei MB, il gruppo pubblica “6” il nuovo album, prodotto da Jono Manson per la Martinè Records e dedicato ai due membri scomparsi, Sergio Cerutti e Elio De Faveri.

    2022: continua l’attività live, con concerti in Italia ed Europa.

    La band è composta da:

    Jimmy Ragazzon: voce, armonica, chitarra acustica
    Marco Rovino: voce, chitarre, mandolino
    Riccardo Maccabruni: voce, piano, organo e fisarmonica

     

    I Mandolin Brothersper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day

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  • Marco Ferradini

    Marco Ferradini

    Marco Ferradini nasce a Casasco d’Intelvi, il 28 luglio del 1949. Dopo aver militato in diverse formazioni e dopo aver inciso spot pubblicitari e sigle di cartoni animati, Marco fa il suo esordio a Sanremo nel 1978 con il brano Quando Teresa verrà.

    L’album che esce subito dopo che porta lo stesso nome è un discreto successo commerciale. Niente a che vedere però con il successo vero e proprio di tre anni più tardi con Teorema, contenuta nel Q-Disc Schiavo senza catene.

    Nel 1983 Marco torna a Sanremo con Una catastrofe bionda. L’album che esce subito dopo è un altro grande successo, trainato anche dal singolo Lupo solitario Dj.

    Nel 1985 Marco torna con l’ambizioso concept i Misteri della vita, a cui fa seguito un anno dopo Marco Ferradini, un album dove Marco contamina la sua musica di rock e blues, tra i brani l’ironica Mario.

    Nel 1990 è la volta di È bello avere un amico, che contiene Aironi, Lasciami stare così e Acqua.

    Cinque anni dopo esce Dolce piccolo mio fiore. dove Ferradini ritorna al sound degli esordi. Tra i brani Un letto in riva al mare.

    Nel 98 pubblica una nuova versione di Teorema che viene inserita successivamente nel 2000 nella colonna sonora di Chiedimi se sono felice di Aldo Giovanni e Giacomo.

    In questi ultimi anni, Marco ha omaggiato il collega Herbert Pagani, nell’album La mia generazione, del 2012 assieme a tanti artisti, come Ron, Alberto Fortis, Eugenio Finardi. Nell’album anche l’inedito Stelle negli oroscopi.

    Ha rilasciato due singoli nel 2014, Due splendidi papà, con Gianni Bella e Attimi.

    Ha pubblicato un solo album di inediti, L’uva e il vino, nel 2019, trainato dal singolo Le parole.

    Marco Ferradini per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2021,evento per il Record Store Day 2022
    - WOODinSTOCK 10
    , domenica 24 Luglio 2022

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  • Marco Python Fecchio

    Marco Fecchio

    Alla soglia dei 60', anni di scorribande elettriche di qua e aldilà dell'oceano e con innumerevoli collaborazioni sul palco e in studio tra blues, folk & ambient.

    MANICOMI e AQUADUULZA (De Sfroos), LIVE AT RED SHACK (Eric Taylor w/ Nanci Griffith e Lyle Lovett) i lavori discografici più significativi fino al recente cameo in GONE (Tim Grimm).

    Marco Python Fecchio per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day
    - WOODinSTOCK 2023
    , Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day

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  • Marilena Anzini e Ciwicè

    Marilena Anzini

    Marilena Anzini è una cantautrice con una grande passione per tutto ciò che riguarda la voce e il canto in tutte le sue forme: dal canto corale, all’improvvisazione vocale, al canto sacro.
    Alle spalle ha una lunga attività con gli Arecibo, gruppo acoustic rock da lei fondato con Giorgio Andreoli, e dal 2019 ha dato vita ad un suo progetto musicale con nuovi brani - sia in italiano che in inglese - per voce solista, chitarra acustica e sette voci femminili: l’ensemble vocale Ciwicè da lei diretto.

    Con l’uscita del CD Oroverde nel dicembre 2020, Marilena e le Ciwicè si sono attivate anche nel live partecipando a diverse importanti rassegne come ‘Al riparo degli alberi’ a Trento e ‘Le corti in canto’ a Locarno-CH. Durante le performances c’è anche spazio per alcune improvvisazioni vocali e circle songs nelle quali viene spesso coinvolto anche il pubblico presente e, dove possibile, per alcune ‘incursioni’ della giocoliera Mirka Buscicchio.
    Attualmente è in corso la realizzazione di un secondo CD che si chiamerà Gurfa e uscirà ad Ottobre 2022, con la produzione artistica di Giorgio Andreoli e della stessa Marilena.

    Recensioni di Oroverde...

    ‘…Marilena ha il coraggio di postare, in questo mondo sopraffatto dalla tecnologia, la sua voce, semplicemente accompagnata da strumenti acustici e da un sublime coro di voci femminili, avvolgendoci in vocalità rarefatte, ancestrali…; il tutto si sviluppa in un alone di magia, con testi sia in italiano che in inglese tesi a penetrare nel profondo di una spazialità che forse è quella dell'animo umano.'

    Andrea Trevaini sul Buscadero di Ottobre 2021

    ‘…Arrangiamenti puliti che fanno risplendere la voce. I soggetti sono le stelle, gli antenati…per quanto posso capire a causa della differenza linguistica, ma in realtà non c'è affatto differenza perché il messaggio e le voci attraversano tutti i confini. Grazie Marilena per aver dedicato del tempo a creare tanta bellezza, grazia e profondità musicale. Amo questo album.’

    Rhiannon – Cantante, Improvvisatrice vocale, Componente storica della Voicestra di Bobby McFerrin www.rhiannonmusic.com

    ‘…il suo essere, riflessivo e attento alle sfumature dell’esistenza, ad esempio al colore “oroverde” che assumono le foglie quando vengono attraversate dai raggi del sole, determinando un incontro tra invisibile e visibile. Ricercatrice instancabile, dentro le canzoni esprime il suo intimo sentire, in bilico tra riflessioni e interrogativi… La dimensione acustica è l’habitat privilegiato in cui ama muoversi con la sua chitarra, attorniandosi di voci e imprimendo una bella dimensione collettiva al suo far musica. Marilena non è né autoreferenziale né accentratrice, ma è parte di un circle singing…’

    Andrea Direnzo su http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/oroverde/

    Formazione:
    Marilena Anzini
    : Voce solista, chitarra acustica
    Le Ciwicè: Silvia Angiolini, Cristina Calcaterra, Jessica Di Giovanni, Silvia Masarati, Barbara Scaccia, Chiara Scaccia, Ludovica Varsalona

     

    Marilena Anzini con le Ciwicèper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10,Domenica 24 Luglio 2022 nella giornata "Italian Style"

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  • Marta Ferradini

    Marta Ferradini

    Marta Ferradini, figlia del noto ed apprezzato cantautore, Marco Ferradini, nasce a Milano in una famiglia dove si respira aria di musica. Già all’età di 4 anni incomincia lezioni di piano e all’età di 16 inizia lo studio del canto moderno.

    Fin da da piccola, Marta mostra una natura eclettica appassionandosi anche alla pittura, al teatro e alla scrittura. Il suo percorso nella musica inizia come interprete e presta la voce a diversi ensemble importanti come gli Archimia, quartetto d'archi che vanta collaborazioni con numerosi artisti come Gino Vannelli, Zucchero, Ron, Roy Paci, William Kentridge, Fabrizio Meloni.

    Marta Ferradini per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2021,evento per il Record Store Day 2022
    - WOODinSTOCK 10
    , domenica 24 Luglio 2022

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  • Massimo Priviero

    Massimo Priviero

    Massimo Priviero nasce all'inizio dei '60 e vive a Jesolo, sul litorale veneziano, dove trascorre infanzia e adolescenza. Tra estati caotiche e lunghi inverni nebbiosi, Massimo sviluppa già negli anni '70 una sensibilità allo stesso tempo forte e solitaria. Lo contraddistinguono l'amore assoluto per la musica, per la letteratura e per la storia. Così' fonda le prime band di rock e di blues, si iscrive a Lettere e Filosofia a Venezia (prenderà qualche anno più tardi una Laurea in Storia Contemporanea con una tesi di Filosofia Politica) e contemporaneamente al Conservatorio, mettendo insieme una vita di studi, lavori saltuari, scrittura e vagabondaggi in giro per l'Europa suonando chitarra e armonica nelle stazioni dei treni e delle metropolitane. Il suo amore soprattutto per il rock ed il folk d'autore, per le canzoni di Dylan, Young, Browne, Springsteen, segneranno indelebilmente questi "anni di apprendistato". La drammatica scomparsa del padre molto amato, avvenuta nel 1987, farà invece da spartiacque della sua vita che lo vedrà subito dopo firmare il suo primo importante contratto discografico con Warner Music che avviene contemporaneamente al trasferimento a Milano, sua città d'adozione.

    Il primo album "SAN VALENTINO" (1988) è un successo e la titletrack per molti mesi è una della canzoni più trasmesse dalle radio italiane e non solo, nonostante le forzate campagne mediatiche perennemente a caccia di etichette ed in cerca in quel caso della "risposta italiana a Springsteen". Le numerose apparizioni televisive, vissute con disagio da un menestrello che aveva fatto della "libertà' senza compromesso" la bandiera della propria esistenza, complicano un'esistenza che comunque non impedisce a Massimo di firmare nel 1990 il secondo fondamentale album "NESSUNA RESA MAI", impreziosito dalla produzione di "Little" Steven Van Zandt, storico chitarrista, braccio destro e coproduttore proprio di Springsteen. Un connubio splendido, corredato dalla partecipazione nell'album di alcuni tra i migliori musicisti italiani ed anche un comune impegno civile che porterà ad esempio l'artista ad essere testimonial italiano di "SOS Racisme". Il viaggio musicale trova equilibrio tra rock e poesia, vera cifra stilistica dell'artista. Accadono all’epoca’ tante cose come, ad esempio, che la più importante rivista musicale americana definisca Priviero come "l'unico rocker italiano che se la gioca alla pari con i migliori americani". L'album, esce nei principali paesi europei e non solo.
    Scappato dalla Warner con la necessità di essere prima di tutto un uomo libero anche a scapito di certo successo commerciale, Massimo prosegue il filo della poetica che rifiuta di identificare il suo rock in italiano in quella che una penna felice ha definito, per altri, come "...solo una mescola di poetica malinconica da bar, condita di egocentrismo più o meno nichilista e supportata ovviamente da buona critica, spesso in vendita ma sempre politicamente corretta".

    Pubblica dunque nel 1992 per Ricordi “ROCK IN ITALIA”, che ottiene lusinghieri risultati e viene pubblicato anche in Giappone, avvalendosi in alcune canzoni della produzione di un valente autore come Massimo Bubola. Tuttavia, per quel che riguarda il successo più popolare, il treno, secondo i più, sembra passato. Al contempo il periodo, vale la pena di ricordarlo, è umanamente splendido per l'artista che diventa padre di Tommaso.

    Come dirà qualche anno dopo nella biografia scritta su di lui "...Quello che è realmente impossibile da spiegare, tanto più in Italia, è che un uomo possa non considerare come valore per la propria vita un certo tipo di successo e che lo rifiuti, percorrendo la propria strada facendo album, concerti, scrivendo libri e quant'altro, ritenendo che quella è la sua vita e che quello è quel che conta davvero...e, nel mio caso, che rinunci di suo a certe cose e non che altri ce lo facciano rinunciare...".

    Così arriveranno, per un'etichetta indipendente, due album di carattere "emotivamente opposto": uno più elettrico "NON MOLLARE" (1994) ed uno più intimista "PRIVIERO" (1998), quest'ultimo con la produzione di Lucio "violino" Fabbri.

    Poi, nel 2000, uscirà "POETIKA", un best atipico quanto il carattere dell'artista, con molti successi reincisi e risuonati più ben sei inediti, tra cui “Fragole a Milano”, una delle sue ballad più famose e richieste durante i live.

    Un album spartiacque e in qualche modo un nuovo inizio che porterà a "TESTIMONE" (2003), dove rock, blues e ballate si fondono in un emozionante mosaico di musica. Senza dubbio uno dei suoi migliori lavori, con grandi canzoni tra cui spicca "Nikolajevka", un’altra piccola gemma che unisce la poesia con l’amore per la storia che da sempre contraddistingue il percorso umano e artistico di Massimo.

    La svolta di “Testimone” è preludio a quel "DOLCE RESISTENZA" dato alle stampe nel 2006, osannato dalla critica che lo considera forse il lavoro più importante della sua carriera, e apprezzatissimo da un pubblico che per molti versi si sostituisce a quello originario. La fusione perfetta di poesia, di rock e di folk dentro al quale ad esempio viene riletto quel Tenco originario e censurato di "Ciao Amore Ciao" che, tra le altre cose, entra tra le dieci cover più votate del primo decennio del 2000 in un importante referendum. Nell'album i brani sono carichi di impegno civile, di poesia unita alla forza e all'energia vocale, di amore per la Storia più vera che spingono Priviero, per esempio, a scrivere canzoni come "La Strada del Davai" che ci riporta agli alpini e alla guerra di Russia, sulle tracce di Mario Rigoni Stern.

    Nel 2007, "ROCK AND POEMS" rilegge in modo assolutamente personale grandi classici di Dylan, Waits, Fogerty e tanti altri e viene votato come album italiano dell'anno da uno dei più prestigiosi magazine italiani, oltre ad ottenere sorprendenti riscontri anche commerciali.

    Nel 2009 esce "SULLA STRADA" che celebra una carriera ventennale con i classici dell'artista reincisi ed è arricchito da alcuni inediti, culminando in un tour concluso simbolicamente in quello che è stato il tempio del rock e della musica d'autore in Italia e cioè il Rolling Stone di Milano. Anzi, il live di Priviero sarà l'ultimo grande concerto di questo teatro/club prima della chiusura caricandosi dunque di un forte valore simbolico e, proprio la registrazione di quel concerto con dvd diventa "ROLLING LIVE", che viene dato alle stampe nel 2010. Tornato nelle classifiche ufficiali di vendita, pure omaggiato da qualche premio importante per il settore (tra gli altri il "Premio Lunezia" e il "Premio Enriquez") che di regola lo vedono scappare di corsa, viene raccontato in una bella biografia, più volte in ristampa, scritta da Matteo Strukul ed intitolata "Nessuna Resa Mai, la strada il rock e la poesia" (Meridiano Zero), che consegnano un artista probabilmente entrato nel cuore e nella maturità migliore della sua carriera

    L'impegno, mai sbandierato ad arte, nella scrittura, nella musica e nella vita lo conducono sempre di più a schierarsi e a spendersi con la parte debole del mondo anche se quasi sempre in modo volutamente solitario e senza aderire a più o meno sincere baracconate. Canzoni come "Splenda il Sole" scritta in memoria di un uomo forte e fragile come lo fu Alexander Langer o "Lettera al Figlio" a ripercorrere la traccia di Kipling, lasciano il segno nell’anima e nella mente di chi partecipa con vera emozione ai suoi concerti.

    "...Credo che la cosa che la gente che mi segue avverta di più in quel che faccio è che quel che scrivo e suono è allo stesso modo quel che sono...e che la mia "libertà senza compromessi" riesce spesso a tradursi in forza da dare a loro… Puoi chiamarlo sangue, sudore, lacrime o sorrisi... oppure umana resistenza che diventa musica d'autore e a volte poesia...ma sono alla fine un’unica emozione...".

    Massimo inizia in questo periodo anche una felice condivisione che lo porta a girare l'Italia con spettacoli che potremmo definire di "musica e teatro civile" prima con lo scrittore Roberto Curatolo (lo spettacolo storico si intitolerà' "Dall'Adige al Don") e poi contemporaneamente con il giornalista-scrittore Daniele Biacchessi ed i Gang, realizzando insieme e portando in tour le "Storie dell'Altra Italia". In termini di collaborazione, è importante comunque sottolineare come negli anni si sia rafforzato tanto il sodalizio con il chitarrista Alex Cambise, che firma insieme a Massimo gran parte degli arrangiamenti dei suoi brani, quanto con Paolo Siconolfi, il tecnico del suono che da più di un decennio lo segue in studio di registrazione.

    Ed è anche in questi termini che è da considerare altresì notevole la collaborazione col violinista Michele Gazich, prima insieme a Massimo in molti suoi concerti, e poi nell’album “FOLKROCK”, intenso ed emozionante viaggio acustico nei grandi classici della musica "popular" del novecento.

    Nel settembre del 2013 esce “ALI DI LIBERTA’”, l’atteso album di inediti, che non tradisce le aspettative di fans e critica. Lanciato dal trascinante singolo “Alzati”, una cavalcata rock con un forte testo di denuncia sociale, l’album è composto prevalentemente da ballate in crescendo.

    Tra queste vanno segnalate “Madre proteggi”, divenuto poi un vero inno per alcune organizzazioni umanitarie italiane, e “Il mare”, da subito uno dei brani più richiesti e apprezzati dal pubblico nei concerti. Proprio per il forte impatto live del disco, alla sua pubblicazione fa seguito un lungo e fortunato tour, che porta Massimo a girare l’Italia e a registrare sold out in prestigiosi locali e teatri della penisola.

    A fine 2014 insieme ai Luf, gruppo di musica etnopolare, pubblica un prezioso documento di musica e di memoria intitolato "Terra e Pace", dove vengono rilette e omaggiate le più celebri melodie della tradizione alpina.

    A ottobre 2015 è la volta di “MASSIMO”, un cofanetto composto da 2 cd + DVD live registrato all’Alcatraz di Milano al termine del “Ali di libertà tour”, arricchito da 3 brani inediti.

    A fine 2017 esce All’Italia, un concept-album che omaggia storie di vita degli italiani di ieri e di oggi parlando di rinascita e di forza con dolcezza e amore per il nostro paese. Viene presentato in anteprima all’Ariston di Sanremo dove Massimo torna come ospite speciale al Tenco. Seguirà un lungo tour, italiano e non solo, che terminerà a Città del Messico dove è invitato dall’Università e dall’Istituto di cultura italiano. Alla fine del ’18 celebra 30 anni di carriera nella prestigiosa cornice del Teatro della Triennale di Milano. Le canzoni di “All’Italia” diventano colonna sonora del docufilm Italia Addio non tornerò (prodotto dalla fondazione Paolo Cresci, programmato nelle reti Mediaset, proiettato al Senato della Repubblica e in vari istituti di cultura italiana del mondo).

    Durante questo periodo, scrive di getto il libro Amore e Rabbia che esce nella primavera del 2019. Un mix di autobiografia, romanzo e percorso di autocoscienza scritto durante un inverno in riva al suo mare d’alto Adriatico in un ideale ritorno a casa. Amore e Rabbia arriva come un’ipotetica autobiografia in musica. Le presentazioni diventano più di cinquanta in pochi mesi e si trasformano in un vero e proprio spettacolo di parole e musica parallelo ai concerti.

    In generale e in conclusione, tutta la produzione di Massimo Priviero ci arriva come il ritratto di un artista e di un uomo profondamente “vero” e i suoi live sono un’esperienza particolarmente forte ed emotiva che scavalcano di molto il fatto musicale. Nel 2020 scrive e compone il materiale inedito oggi in fase di registrazione e di prossima pubblicazione.

    Massimo Priviero a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day, Sabato 23 Luglio 2022
    - WOODinSTOCK 2023 per il Buscadero Day Domenica 23 Luglio

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  • Omar Pedrini

    OmarPedrini

    Omar Pedrini è per molti lo "zio rock", un cantautore che ha attraversato la storia del rock italiano degli ultimi decenni, prima come leader dei Timoria e poi come artista solista...

    GLI ESORDI | 1980-1989

    All’inizio degli anni anni ottanta forma a Brescia i Precious Time di cui Omar Pedrini oltre ad essere il chitarrista e leader è autore dei testi e delle musiche. La formazione degli albori vede lui, Francesco Renga voce, Diego Galeri batteria, Enrico Ghedi tastiere e Pietro Paolo Pettenadu al basso che in un secondo momento sarà sostituito da Davide Cavallaro. La vittoria nel Deskomusic nel 1986 apre al gruppo le porte della sala di registrazione: il loro primo singolo sarà intitolato "Signor no", un brano dal contenuto fortemente antimilitarista dedicato ad Amnesty International. Nel 1987 matura la scelta di cambiare il nome in Timoria, termine derivato dal greco (τιμωρια), che può significare punizione ma anche vendetta. È proprio il desiderio di rivalsa, soprattutto nei confronti di chi li ha sempre giudicati dei perditempo, a spingerli alla scelta del nome definitivo. Sempre nel 1987 partecipano a un altro concorso, stavolta più prestigioso, il Rock Targato Italia dove vincono un provino con la Polygram. È un anno ricco di soddisfazioni per il gruppo che inizia a esibirsi dal vivo con grande frequenza, finendo per totalizzare circa 30 mila presenze ai propri concerti estivi. Nell'ottobre del 1988 presentano il mini-LP "Macchine e dollari". La Polygram attende riscontri di critica da questo disco per capire se sfruttare o no l’opzione per la realizzazione di un vero e proprio album. La formazione del gruppo non è ancora quella definitiva: Enrico Ghedi è impegnato a singhiozzo a causa del servizio militare e manca Carlo Alberto "Illorca" Pellegrini che arriverà nel gruppo l'anno dopo subentrando a Davide Cavallaro. La formazione definitiva debutta il 13 giugno a Firenze in un concerto di solidarietà dedicato agli studenti di piazza Tienanmen.

    I PRIMI ALBUM | 1990-1992

    Dopo la pubblicazione di alcuni singoli e mini-LP arriva finalmente nell’aprile del 1990 il primo album "Colori che esplodono" che vede alla produzione Gianni Maroccolo, in passato bassista dei Litfiba. Il titolo dell'album è un chiaro omaggio di Omar Pedrini ai grandi artisti del passato come Van Gogh che hanno esaltato lo stretto legame tra le varie espressioni artistiche. Dall'album viene estratto il singolo Milano (non è l'America) di cui viene realizzato il primo videoclip corredato da immagini inedite di Wim Wenders che ottiene una buona rotazione su Videomusic. Il gruppo riparte per un tour che tocca 35 città italiane e li porta ad esibirsi a Parigi il 21 giugno per l'annuale festa della musica. Il tour va avanti fino alla fine degli anni novanta. Nei ritagli di tempo, Omar Pedrini abbozza i brani da inserire nel nuovo disco, progettato per la primavera del 1991. Il 1991 inizia con un'insolita quanto coraggiosa partecipazione al Festival di Sanremo voluta dal loro manager. I Timoria si presentano con "L'uomo che ride" nella categoria nuove proposte. L’apparizione al Festival è davvero veloce dato che vengono eliminati già nel corso della prima serata. Nonostante ciò, i Timoria smuovono qualcosa tra gli addetti ai lavori, tanto che i giornalisti decidono su due piedi di istituire un premio della critica riservato alle nuove proposte e lo assegnano subito al gruppo. Il premio della critica per le nuove proposte è tuttora previsto al Festival e riservato a quel brano che più di altri avrà messo in luce testi, musiche o contenuti originali e innovativi. "L'uomo che ride" viene inserita nel secondo album del gruppo, "Ritmo e dolore", che esce nel marzo dello stesso anno e vede nuovamente Gianni Maroccolo alla produzione. Contrariamente a quanto il gruppo si attende, la critica non usa toni trionfalistici come per il precedente lavoro, ma è comunque interessata al disco. In questo periodo comincia a girare la voce di un probabile scioglimento del gruppo che però non avviene. All’inizio del 1992 i Timoria cambiano manager, e subentra Angelo Carrara, famoso in quel periodo per la sua collaborazione con Luciano Ligabue. Nel maggio dello stesso anno viene pubblicato "Storie per vivere", un disco molto sentito dalla band, figlio del periodo di crisi, anche se i membri non sono particolarmente contenti del risultato finale, visto che Carrara preferisce mettere in risalto la voce del cantante Francesco Renga piuttosto che il suono degli strumenti. Il disco non decolla e il gruppo sembra aver perso la voglia di suonare, così Carrara decide di far ripubblicare Storie per vivere con l'aggiunta di una canzone firmata dal suo pupillo Ligabue, "Male non farà". Ligabue stesso, rimasto particolarmente colpito dalle abilità del quintetto di Brescia, decide di portarlo con lui come gruppo spalla nel suo Lambrusco, coltelli, rose & popcorn Tour. L’entusiasmo rientra nelle vene dei Timoria, che si danno una scadenza: il prossimo disco deve essere quello definitivo, il migliore, quello del salto di qualità, altrimenti si chiude bottega.

    IL SUCCESSO DEI TIMORIA | 1993-1998

    Nel 1993, dopo aver lavorato incessantemente, esce "Viaggio senza vento", una sorta di rinascita per il gruppo bresciano. Il lavoro viene da loro ritenuto il migliore, grazie alla sua importante forma di concept album (il disco tenta di seguire il viaggio metaforico di un ipotetico Joe) e alla presenza di ospiti famosi come Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Candelo Cabezas. Le radio cominciano a passare i brani del nuovo CD e le vendite decollano, permettendo al gruppo di aggiudicarsi il primo disco d'oro della carriera, grazie a oltre 40.000 copie vendute in meno di un anno. Molto successo ottengono soprattutto i singoli "Senza vento", un vero e proprio inno generazionale, e "Sangue impazzito", forse il brano più rappresentativo della discografia del gruppo. Segue un tour lunghissimo di 90 date in dieci mesi, che permette ai Timoria di farsi ascoltare da quasi 200 mila persone. I fans diventano sempre più numerosi. Tra i concerti più importanti, sicuramente l'edizione di Sonoria del 1994, festival rock italiano dal cast eccellente, che li vede sul palco con Sepultura, Helmet, Aerosmith e Whitesnake. Alla fine dell'anno i Timoria tornano in studio, per lavorare al nuovo album. Nel marzo del 1995 esce "2020 SpeedBall", nuovo album con una copertina shock e un titolo che è un atto d’accusa contro la droga. L'album risulta molto più "heavy" rispetto ai precedenti dischi del gruppo, presentando diverse sonorità vicine al metal. Anche nei testi è presente una maggiore critica sociale, il che ne fa sicuramente il lavoro più "duro" della discografia del gruppo. I Timoria riconfermano il successo del disco precedente, ottenendo il loro secondo disco d'oro per le vendite, e questo permette loro di esibirsi anche in Belgio, Svizzera, Germania e Francia, dove il tour è particolarmente lungo e pone le basi per futuri rapporti, tanto umani quanto musicali. Una delle date del tour, quella al Rolling Stone di Milano del 18 dicembre 1995, viene ripresa e registrata quasi integralmente, e finisce nella VHS intitolata "Timoria 1985-1995" del 1996 (ripubblicata in DVD nel 2007). Il gruppo viene inoltre chiamato a partecipare al tributo ad Augusto Daolio, lo scomparso leader dei Nomadi, per il quale incide la classica "Io vagabondo" insieme a Gianna Nannini. I Timoria vengono consacrati come una delle migliori rock band del panorama italiano. Nel luglio del 1996 Omar Pedrini pubblica "Beatnik - Il ragazzo tatuato di Birkenhead", il suo primo album solista, mentre fervono già i preparativi per il nuovo album dei Timoria, impegnati di continuo a suonare tra Italia e Francia. Il disco, che vede la partecipazione di ospiti come Leon Mobley (Ben Harper), Dave Fuczinsky (John Zorn, Freak Power) e Luca "'O Zulù" Persico dei 99 Posse, si preannuncia ancora più eterogeneo dei precedenti. "Eta Beta" esce nel febbraio del 1997 ed è il lavoro più sperimentale della carriera dei Timoria, con una grande contaminazione di diversi stili musicali: si passa dal jazz al rock, dal metal al gospel, con alcuni sprazzi di poesia. Presente anche un riferimento alla Francia, grazie alla presenza nell'album di un brano cantato in francese intitolato "Europanic" e di una cover di "Zobi La Mouche" dei Negresses Vertes. A causa di queste varie sperimentazioni, l'album non viene particolarmente capito in Italia, dove non riesce a bissare il successo dei due dischi precedenti, ma ottiene ottimi riscontri in Francia. Seguono un lungo tour, che parte ad aprile e finisce a novembre, e segna l’ingresso nella band del percussionista Filippo "Pippo" Ummarino. In agosto, durante una pausa del tour, i Timoria collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di due brani per il suo album Registrazioni moderne: "Ti sento" e "C'è tutto un mondo intorno". Nel 1998 Francesco Renga decide di lasciare il gruppo. Prima di abbandonare partecipa alla pubblicazione dell'antologia "Senzatempo (Dieci Anni)" che celebra i 10 anni di carriera della band bresciana con una originale retrospettiva, nella quale trovano posto i classici del gruppo accanto a brani in versione live o alternate e a vere e proprie rarità. Renga compare per l'ultima volta come voce nei due inediti "Cuore mio", per cui viene prodotto un videoclip raccogliente i migliori momenti della prima formazione dei Timoria, e "Terra senza eroi".

    IL NUOVO CICLO | 1998-2003

    Tra il 5 e il 7 giugno 1998 in qualità di direttore artistico Omar Pedrini è impegnato nell'organizzazione del Brescia Music Art, una tre giorni di musica, pittura, scrittura, poesia, installazioni video e tanto altro che porta nel capoluogo lombardo 883, Jovanotti, CSI, Alberto Fortis, Marco Lodola, Mark Kostabi, Emidio Clementi, Enrico Ruggeri, Madaski, Daniele Silvestri e altri artisti, con esibizioni interdisciplinari e proprio per questo ancora più insolite e interessanti. Qui si cementa il rapporto con Marco Lodola, nel cui laboratorio artistico - Lodolandia, uno spazio ricavato all'interno di una ex-fabbrica, a Pavia - i Timoria realizzano buona parte di "1999", primo album senza Francesco Renga. Proprio a Lodolandia i Timoria fanno ascoltare, il 5 novembre, le anticipazioni del nuovo album. Ha definitivamente inizio il nuovo ciclo del gruppo, che Omar Pedrini definisce «un'unione trasversale di artisti, un progetto di cosmesi e rivisitazione del bello che vuole operare sulla realtà provando a trasformarla». Il 28 gennaio 1999 esce il nuovo album, intitolato semplicemente "1999", a testimonianza di un nuovo inizio per i Timoria. Marco Lodola realizza una scultura ad hoc per la copertina del disco, ovvero un cavallo di vetro colorato. Nel mese di marzo iniziano un nuovo tour che culmina, dopo più di ottanta concerti, il 31 dicembre in Piazza della Loggia a Brescia con un concerto per il nuovo millennio. Nel 2001, dopo un anno di pausa, viene pubblicato "El Topo Grand Hotel", decimo lavoro del gruppo e loro secondo concept album (il disco riprende le peripezie di Joe iniziate in "Viaggio senza vento"). L'album vede la partecipazione degli Articolo 31, nella canzone Mexico. I Timoria tornano al grande successo, ottenendo il loro terzo e ultimo disco d'oro in carriera, e organizzando "El Topo electrico tour" che inizia a maggio e tocca durante l’estate i maggiori centri italiani. A fine anno, "El Topo Grand Hotel" si classifica terzo miglior album del 2001 nel referendum indetto dalla rivista specializzata Musica e dischi. Nel 2002 i Timoria partecipano per la seconda volta, stavolta nella categoria Big, al Festival di Sanremo con il brano "Casa mia" poi inserita nel nuovo disco "Un Aldo qualunque sul treno magico", uscito il 5 aprile dello stesso anno. Oltre a presentarsi come nuovo album della band, il lavoro funge anche da colonna sonora al film "Un Aldo qualunque" per la regia di Dario Migliardi e che vede come protagonista Fabio De Luigi. A coronamento del discorso perseguito dai Timoria che da sempre contaminano la propria musica con incursioni in altri campi artistici, Omar Pedrini recita nel fim il ruolo di uno scatenato prete rock (Don Luigi). Un Aldo qualunque sul treno magico è un disco dai forti colori Beat, con incursioni psichedeliche che richiamano il mondo musicale degli anni sessanta/settanta sporcato, però, dal sound rock che dall’inizio della carriera contraddistingue i Timoria. Poco dopo il gruppo si congeda con un doppio cd live nel 2003 dal titolo "Timoria Live - Generazione Senza Vento", registrato all'Alcatraz e al Leoncavallo di Milano.

    LA CARRIERA SOLISTA

    Nel 2002, con l’uscita del doppio cd dal vivo si conclude l’esperienza con i Timoria ed inizia il nuovo percorso artistico. Già nel 1996 aveva sperimentato la navigazione solitaria con il disco musical-letterario "Beatnik – Il ragazzo tatuato di Birkenhead", dedicato ai suoi miti della Beat Generation, e stampato in sole 7.000 copie. Nel 2004 debutta da solista al Festival di Sanremo con "Lavoro inutile" ricevendo il premio speciale per il miglior testo che si aggiunge al precedente premio della critica per "L’uomo che ride" con i Timoria nel 1991. Dopo il festival esce il suo secondo CD da solista "Vidomar". Nel giugno del 2002 è costretto ad interrompere ogni attività a causa di una delicata operazione subita dopo un aneurisma aortico. Dopo un intervento a cuore aperto di otto ore la sua carriera di cantante sembra conclusa per sempre. Dopo l’estate 2004 torna al lavoro e a fine anno inizia a collaborare con la Rai come autore del programma sperimentale "Robin Hood". Tra il 2005 e il 2007 scrive e conduce "Nu-Roads", brevi pillole su nuove tendenze e gruppi folk in onda sabato pomeriggio su Rai 2. Sempre per la Rai scrive "Milano in Musica", andato in onda a fine 2005. Dal 2005 è anche docente di "Laboratorio di composizione e realizzazione di una canzone pop" presso il Master in Comunicazione Musicale per la Discografia e i Media dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nell’estate 2005 i medici gli danno il permesso di tornare ad esibirsi e dopo molti mesi di inattività riprende i live in acustico tornando a collaborare con altri componenti dei Timoria come Enrico Ghedi (tastiere) e Filippo Ummarino (percussioni) e altri artisti del mondo della musica, cinema, scultura (ad esempio Marco Lodola). Il 26 maggio 2006 esce il suo terzo album da solista "Pane burro e medicine", anticipato dall'ironico singolo "Shock" che rievoca la sua malattia, parla di amore, della gelosia che sfocia in pazzia, del fascino dell’adolescenza (che l'autore vive in prima persona come padre del dodicenne Pablo), de "La follia" («vista nella sua esternazione più romantica, visionaria, pacifica e positivamente anarchica») e contiene la cover di "Tre Volte Lacrime" uno dei brani più rappresentativo della band rock new wave dei Diaframma. L’album è dedicato a Luigi Veronelli. Sempre nel 2006 è protagonista con Roberta Garzia (Camera Café) del cortometraggio "Un casale, due gessetti e tanti ricci" diretto da Claudio Uberti (assistente di Lina Wertmuller) e partecipa al progetto discografico Rezophonic, un’iniziativa di beneficenza realizzata per sostenere AMREF Italia nella realizzazione di pozzi d’acqua nel Kajiado, una delle regioni più aride dell’Est Africa. Nel biennio 2007-2008 continua l’attività di autore e conduttore televisivo con nuove puntate di "Nu-Roads" e presenta su Rai2 il programma "School of Rock". Nel 2009 approda sul canale satellitare Gambero Rosso con Gamberock: «Cibo, vino, cultura e arte sono strettamente collegati fra loro: in Gamberock cerco di proporre suggestioni enogastronomiche legate al territorio». Nel 2010 è il testimonial musicale della nascente Rai 5 per la quale scrive e conduce "Rock e i suoi fratelli". Nel 2011 esordisce alla radio su Rai Isoradio e come autore di "Contromano" conquista le cuffie d’oro per miglior esordio. Il 23 giugno 2010 esce un nuovo album intitolato "La capanna dello Zio Rock", descritto dallo stesso Pedrini come un bel discone con tutto il meglio dei Timoria più alcuni inediti. Nel 2011 è in tour con la sua band e realizza la title track della colonna sonora del film "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati in cui interpreta anche un cameo. Nei mesi di maggio e giugno 2011 partecipa al tour tra alcune università italiane di Edison Change The Music per promuovere iniziative ecosolidali e il contest per selezionare la band che aprirà il concerto dei Bon Jovi del 17 luglio 2011 a Udine. Tra l'autunno del 2012 e la primavera del 2013 è sugli schermi di Rai 5 con il suo nuovo programma "Pop - Viaggio dentro una canzone" che racconta la genesi ed i retroscena delle canzoni di maggior successo del panorama musicale italiano. Contemporaneamente si esibisce in Teatro Franco Parenti Milano con "Sangue Impazzito - le prime 24 ore da mito di John Belushi" scritto e realizzato con Nicola Nocella. Nel 2013 lavora ad un nuovo album, dalle forti sonorità brit-pop registrato a Manchester dopo un incontro con Noel Gallagher e il produttore degli Oasis. Nell'album sono presenti la comune influenza di Paul Weller, la vicinanza alla working class e le comuni radici che affondano rock britannico dalla fine degli anni sessanta alla prima metà degli anni settanta degli Who, Beatles e Pink Floyd. Il 3 gennaio 2014 è in rotazione radiofonica il singolo "Che ci vado a fare a Londra?" che anticipa l'uscita dell'omonimo album distribuito dalla Universal. Il 18 maggio 2014 Verdiano Vera gli consegna il FIM Award come miglior artista rock italiano nell'ambito del FIM, la Fiera Internazionale della Musica di Genova. Sabato 31 maggio 2014 all’Arena Sant’Elia di Cagliari partecipa a "Sardenga Chi_Ama" per promuovere una raccolta fondi finalizzata alla ricostruzione delle scuole sarde danneggiate dall’alluvione del novembre 2013 dove si esibisce con Paolo Fresu, direttore artistico della manifestazione. Vanta collaborazioni con artisti italiani e stranieri di qualsiasi disciplina, dal deus ex machina della controcultura milanese Gianni Sassi (Cramps, Milano poesia, Fluxus), lo scrittore Aldo Busi, il pittore Marco Lodola, Matteo Guarnaccia (il padre della psichedelia italiana), Leon Mobley (musicista di Ben Harper), David Fuczynsky (chitarrista di New York del filone jddish-jazz), Bertrand Cantat dei Noir Désir, Eugenio Finardi (duetto in "Verso oriente" nell'album "Viaggio senza vento"), Gianna Nannini e Ligabue. Ha condiviso il palco con C.S.I., Jovanotti e Nomadi nel concerto per il Dalai Lama. Si sono esibiti dal vivo con i Timoria anche Fabio Volo e Isabella Santacroce, che hanno letto parti dei loro libri, riportando in auge grazie alla passione di Pedrini le performance anni settanta. Il 12 maggio 2017 pubblica l’album "Come se non ci fosse un domani" per Warner Music, con 10 tracce nella versione CD e 11 tracce nella versione in vinile. L’album, registrato e masterizzato tra le Officine Meccaniche di Milano, il Poddighe Studio di Brescia e Londra, esce a tre anni di distanza dal precedente lavoro e segna un nuovo inizio nella vita di Omar Pedrini, quello che lui stesso definisce il suo "terzo tempo", dopo l’ultimo intervento a cuore aperto dell’ottobre 2014. Con questo album Omar parla ai più giovani e li incita affinché prendano in mano il loro futuro e facciano sentire la loro voce. Al suo interno, l’album contiene importanti collaborazioni con Noel Gallagher, Ian Anderson (Jethro Tull), Lawrence Ferlinghetti e la Royal Albert Hall College Orchestra. Il 30 settembre 2017 esce nelle librerie “Cane sciolto”, edito da Chinaski Edizioni: un romanzo scritto a quattro mani con lo scrittore Federico Scarioni, che racconta la biografia intensa di Omar fatta di coraggio, scelte in controtendenza e momenti difficili. La prefazione è scritta da Manuel Agnelli (Afterhours).

     

    Omar Pedriniper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Giovedì 21 Luglio 2022 per la serata "Sound of Seattle" insieme ai Kusher

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  • Open Road

    Open Road

    Gli OPEN ROAD presentano brani originali e cover acustiche di autori come Rodney Crowell, Larry Campbell, Emmylou Harris e Townes Van Zandt, con armonie ravvicinate e abili arrangiamenti strumentali su chitarra, violino e viola.

    Lucia Comnes e John Palmer si sono conosciuti a Nashville grazie a Rodney Crowell e condividono la passione per il songwriting e la musica folk americana. Sono entrambi dei veterani dell'industria musicale e attingono alle esperienze di precedenti band che vanno dalla musica americana, folk, rock, irlandese e mondiale. Suonano violino, viola, chitarra acustica e cantano. Del loro primo brano scritto insieme, 'Skylark', quando ha sentito Emmylou Harris a Nashville ha detto 'Bellissima, dolcissima canzone'.

    Lucia Comnes è una pluripremiata cantautrice, cantante e violinista di fama internazionale. Ha collaborato e fatto tournée con molti artisti di rilievo tra cui KITKA, Joan Baez e Paolo Brady. È stata allieva di maestri della musica popolare americana, europea e africana, e ha studiato etnomusicologia alla UC Berkeley.

    John Palmer è un appassionato cantautore, cantante e chitarrista fingerstyle con un background letterario e una conoscenza enciclopedica del canzoniere americano, da Tin Pan Alley all'Americana dei giorni nostri. Come direttore musicale di Open Road, attinge a decenni di esperienza musicale -lavori in studio, insegnamento e sessioni con gruppi rock e archi- e presto rilascerà il suo primo album da solista.

    Open Roadper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day

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  • Roberta Finocchiaro

    Roberta Finocchiaro

    La chitarrista e cantautrice Roberta Finocchiaro, figlia di musicisti, nasce a Catania nel 1993. Fin da piccola dimostra una grande passione per la musica, iniziando a suonare la chitarra e il pianoforte e a scrivere le prime canzoni a soli 10 anni. La voglia di raccontare la vita attraverso la musica è ciò che spinge Roberta a intraprendere questa strada.

    Dopo essere entrata a far parte della Tillie Records (2014), etichetta discografica di Simona Virlinzi, sorella del produttore discografico catanese Francesco Virlinzi, Roberta nel 2016 pubblica il suo primo album di inediti “Foglie di carta”, un disco dal genere pop/blues/folk, ispirato alle sonorità americane.

    Sonorità molto care a Roberta che si delineano ancor meglio con il suo secondo progetto discografico,“Something True”. Registrato a Memphis (Tennessee) al Sam Phillips Recording insieme a importantimusicisti americani tra cui il batterista Stephen Chopek e il bassista David LaBruyere (che cureranno anche la produzione artistica), con “Something True” l’ispirazione oltreoceano, infatti, è ancora più evidente.

    Nel 2019 entra in studio a New York per registrare il terzo disco “Save Lives With The Rhythm” (giugno 2020) prodotto da Steve Jordan, registrato al Brooklyn Recording di New York e missato al Germano Studios di Broadway. Un album in cui la vita e il groove, elementi fondamentali della musica di Roberta, trovano il loro giusto equilibrio. Una nuova grande sfida per lei che si avvicina molto di più alla chitarra elettrica, concedendo spazi maggiori anche agli assoli musicali. Hanno collaborato a “Save Lives With The Rhythm”, oltre a Steve Jordan, anche Sean Hurley al basso, Clifford Carter alle tastiere, Dave O’Donnell e ancora sono presenti in alcuni brani i fiati di Eddie Allen, Patience Higgins, Clifton Anderson, la fisarmonica di suo nonno Gino Finocchiaro e il violino di Olen Cesari.

    Roberta ha aperto nel 2016 l’ultima data del tour “ON” di Elisa, si è esibita due volte in America, in occasione del Light Of Day, suonando con alcuni musicisti di Bruce Springsteen. Nel dicembre 2017 per la prima volta ha calcato il palco del Teatro Ariston di Sanremo in occasione della finale del Fiat Music di Red Ronnie, contest che la vede vincitrice. E nel 2020, durante i mesi di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, si aggiudica la vittoria del contest lanciato sui social da Alex Britti, e apre il suo concerto al Festival di Piombino, suonando anche insieme ad Alex sulle note del brano “7000 caffè”. Roberta partecipa anche al primo contest dedicato a Bruce Springsteen “Cover Me” con la canzone “New York City Serenade” vincendo il premio della critica.

    Nel giugno 2021 Roberta accompagna Cristiano Godano dei Marlene Kuntz nel suo tour solista “Mi Ero Perso Il Cuore Tour”.

     

    Roberta Finocchiaro a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2019 per il Buscadero Day 2019 Domenica 21 Luglio
    - WOODinSTOCK 10 per il Buscadero Day sabato 23Luglio

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  • Sergio "SirJoe" Polito

    Sergio Polito

    Sergio Polito, in arte SirJoe, da 36 anni leader della band veneziana B-WOPS, con all’attivo un paio di produzioni discografiche per il Club de Musique di Courmayeur ed innumerevoli concerti e partecipazioni, si cimenta con il sogno di una vita, un cd dedicato al mito della musica americana Ry Cooder , “My Friend Ry” e con la collaborazione di musicisti di pregio, alcuni stranieri quali il chitarrista americano Jeff Pevar, il pianista inglese Paul Millns, l’armonicista canadese Butch Coulter, la cantante americana Inger Nova Jorgensen, ed altri nostrani tra cui Carlo De Bei, Willy Mazzer, Marco Campigotto e Matteo Sansonetto, realizza un tributo con 12 brani rivisitati e riarrangiati, come nella migliore tradizione del maestro Cooder, edito da Gutenberg Music by Caligola Records. 

    Sergio Polito per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10, Sabato 23 Luglio 2022 per il Buscadero Day con Alberto Boscoloalla chitarra
    - WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day

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  • Simona e Paolo - Simona Grasso e Paolo Anessi

    simonagrassoepaoloanessi

    Simona e Paolo negli anni maturano insieme un percorso fatto di jazz e swing macinando chilometri su e giù per l'Italia. L'esperienza musicale li fa spaziare dagli standard più famosi ai ritmi latini della bossa con qualche cenno cubano, ma mantenendo sempre tanta passione per la musica d'autore italiana.

    Sono entrambi quotati docenti di musica con un’intensa attività editoriale e web, con collaborazioni con i più illustri siti ed editori di divulgazione musicale. Hanno all’attivo diversi album, tour e partecipazioni a festival a livello nazionale.

    Simona e Paolo per WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2013
    - WOODinSTOCK 2014
    - WOODinSTOCK 2015
    - WOODinSTOCK 2017
    -
    Paolo Anessi ha tenuto una Masterclass sui Melakartas sabato 21 Luglio a WOODinSTOCK 2018.
    - WOODinSTOCK 10 per l'evento a Gavirate del 3 settembre 2022

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  • Strange Fruit

    Strange Fruit

    Gli Strange Fruit sono tra i gruppi più assidui del nostro festival. Sia che si tratti della formazione a due, sia che si tratti della formazione a 4 abbiamo sempre piacere di ospitarli....

    Da vari anni il quartetto, che convive anche con esperienze in altre band blues/rock, coltiva la passione per la forma di espressione più acustica –con solo due chitarre, batteria e una voce- che però riesce ad essere coinvolgente come quella di una band elettrica.

    L'abilità di arrangiare e suonare i brani in forma acustica ma allo stesso tempo potente, consentono di spaziare in un repertorio, sia straniero che italiano, che parte dal rock classico per arrivare al blues ed al pop, coinvolgendo ogni volta gli spettatori di qualsiasi gusto musicale.

    Gli Strange Fruit per WOODinSTOCK:
    - sono spesso presenti, specie in duo, negli eventi legati a WOODinSTOCK ma non facenti tecnicamente parte del Festival
    - WOODinSTOCK 2013
    -
    WOODinSTOCK 2014
    - WOODinSTOCK 2015
    - WOODinSTOCK 2016 domenica 17 Luglio
    - Varese-Rieti: musica per ogni tremore
    - WOODinSTOCK 2021sabato 25 settembre in apertura a Joe Valeriano a Lonate Pozzolo
    - WOODinSTOCK 10 domenica 24 Luglio 2022 in formazione quartetto
    - WOODinSTOCK 2023 Venerdì 21 Luglio 2023

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  • The Delines

    The Delines

    Il gruppo country-soul The Delines, con sede a Portland, Oregon, è il risultato della collaborazione musicale e dell'amicizia di Willy Vlautin e Amy Boone, un'opportunità per Willy di continuare a scrivere le sue storie compresse in una canzone per le quali è diventato famoso come frontman del gruppo alt-country Richmond Fontaine, attraverso una nuova voce e prospettiva offerta da Amy Boone (the Damnations).

    Oltre ad essere un cantautore, Willy è anche un acclamato romanziere. Alcuni dei suoi romanzi come Lean On Pete e The Motel Life sono stati adattati in lungometraggi, non c'è quindi da meravigliarsi che il suo materiale più recente abbia uno stato d'animo visivamente evocativo e cinematografico.

    La musica dei The Delines è chiaramente radicata nel passato, poiché Willy e Amy condividono un grande amore per i cantautori soul e country degli anni '60 come Tony Joe White e Bobbie Gentry, ma ciò che rende la loro musica così speciale è come riesca ad evocare queste voci di epoche passate senza mai sembrare ferme nel passato o eccessivamente tradizionali. Parlando dell'ispirazione per l’ultimo disco, Willy ha dichiarato: "L'idea di 'The Sea Drift' è iniziata con Amy e il nostro comune amore per Tony Joe White. Avevamo conversazioni sui suoi dischi e lei scherzava sempre: "Scrivimi 'Rainy Night in Georgia'. Gesù, che compito arduo, ma immagino che a modo mio io abbia iniziato a provare".

    L'atmosfera cinematografica mostrata in The Sea Drift, il terzo album in studio dei The Delines, è rafforzata dalla ricca e calda strumentazione in tutto l'album. Gli arrangiamenti di tastiera, archi e fiati di Cory Gray fungono da motivi musicali centrali mentre sono supportati dal basso soul di Freddy Trujillo e dal batterista jazz Sean Oldham. Per The Sea Drift, The Delines ha collaborato ancora una volta con il produttore John Morgan Askew che ha prodotto Colfax del 2014 e The Imperialdel 2019, che ha trascorso due settimane in cima alle classifiche ufficiali americane del Regno Unito.

    The Sea Drift è il primo nuovo materiale registrato da quando Amy Boone ha avuto un terribile incidente d'auto nel 2016 che l'ha costretta in ospedale per diversi anni e ha ritardato il completamento del loro album del 2019 The Imperial fino a quando Amy non è stata in grado di stare di nuovo in piedi da sola per finire di registrare il disco già in gran parte completato. C'è stato un periodo di tempo durante la lunga guarigione di Amy in cui Willy non era sicuro che Amy avrebbe voluto continuare con la band dopo l'immenso tributo fisico e mentale delle sue ferite, ma Amy ha uno spirito da combattente, e non appena ha potuto, è tornata in sella e registrare un altro album con la band. Parlando dei suoi contributi all'album, Willy ha detto: "Le sessioni di 'The Sea Drift' sono state anche la prima volta da quando Amy è stata ferita che si sentiva forte e sicura in studio, e puoi davvero sentirlo in questo disco. C'è forza nella sua voce, la forza di qualcuno che ha superato molti traumi e dolori".

    L'album ha già ricevuto ampi consensi dalla critica, tra cui 4 stelle su Q, MOJO, UNCUT, Financial Times e Record Collector.

    The Delinesper WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 10,venerdì 22 Luglio 2022 all'interno del Buscadero Day

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  • WOODinSTOCK 10 - ITALIAN STYLE

    WOODinSTOCK 10 Sound of Seattle

    Domenica 24 Luglio sarà la più classica delle giornate di WOODinSTOCK, con iniziative dedicate allo sport, al volontariato e alla sensibilizzazione, bancarelle e grande musica con alcuni ospiti di livello nazionale che hanno letteralmente fatto la storia della musica leggera italiana: Francesco Baccini e Marco Ferradini con la figlia Marta Ferradini... E poi spazio anche ad altra musica, di altri generi ed influenze: Luca Guenna, Al Cash Project, Davide Buffoli, Marilena Anzini con le Ciwicè... e molti altri!

  • WOODinSTOCK 10 a Gavirate con Fabrizio Poggi

    WOODinSTOCK 10 Gavirate

    EVENTO RIMANDATO A DATA DA DEFINIRSI...
    Dopo il grande successo del Festival a Ternate a Luglio 2022, Sabato 3 Settembre WOODinSTOCK, per la prima volta nella sua decennale storia, farà tappa a Gavirate con un grande ospite: il bluesman pluripremiato e nominato ai Grammy Fabrizio Poggi!Ospiti dell'evento Ale & Ale e Simona Grasso e Paolo Anessi...

  • WOODinSTOCK Superstars Ensemble

    Vincenzo Cinotti e WOODinSTOCK Superstars Ensemble

    Vincenzo Cinotti è membro fondatore di WOODinSTOCK e una delle persone più importanti nel delinearne la natura e il progetto.

    Vincenzo è il cuore pulsante attorno a cui buona parte dei musicisti che fanno parte dello staff di WOODinSTOCK ha deciso di creare -sin dalla prima edizione del festival- il WOODinSTOCK Superstars Ensemble, band dal nome altisonante, volutamente contrapposto alla semplicità e all'improvvisazione che sono le proprie armi vincenti. Tra i membri della band hanno (o lo fanno tutt'ora) militato/improvvisato, oltre allo stesso Vincenzo, Mauro Aimetti, Vasco RizzoAlessandro Gusmini, Alessandra BattagliaFilippo John Miotello, Simone Pesenti Gritti, Bobo Mauro Salmoiraghi, Giovanna Rateni e Roberto Bon di Strange Fruit, Alice Clerici, Gioele Mombelli, Stefano Soru, Corrado Giunta, Milos Raparini, Luca Guenna e l'intera band di Vincenzo, i C2K...

    La band è spesso presente negli eventi correlati a WOODinSTOCK e spesso ospita altri artisti.

    Le principali partecipazioni del WOODinSTOCK Superstars Ensemble a WOODinSTOCK:
    - WOODinSTOCK 2012
    -
    WOODinSTOCK 2013
    -
    WOODinSTOCK 2014
    -
    WOODinSTOCK 2015 con la presenza dell'intera formazione dei C2K
    - WOODinSTOCK 10
    domenica 24 Luglio 2022 con ospiti Marco Ferradini, Marta Ferradini e Francesco Baccini

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